Powerships: anteprima Essen 2017

Powerships: copertina
Cwali

Powerships è un gioco da due a sei giocatori della durata di venti-trenta  minuti circa, ideato da Corné van Moorsel e pubblicato dalla Cwali.

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Powerships

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole ed in nessun modo ha valore di recensione.

Powerships è un gioco di corse ambientato nello spazio dello stesso autore di Powerboats (gioco a tema corsa di motoscafi edito sempre dalla Cwali e che ne è in tutto e per tutto il precursore).
Powerships: materiali
Powerships: materiali

Il gioco

Se conoscete e avete già giocato a Powerboats sappiate che si tratta di un gioco molto simile, in cui la principale differenza è data dall’ambientazione spaziale. Prima di iniziare, i giocatori compongono il vasto tabellone raffigurante lo spazio con al centro il sole e, intorno, una serie di pianetini, asteroidi e spazi liberi. Si decide dove collocare i segnalini boa, che stabiliscono a quali tre pianeti ed in quale ordine e verso occorrerà girare intorno. Poi si determinano il pianeta di partenza e quello di arrivo e si piazzano intorno a quello di partenza le proprie astronavi.

In ordine di turno i giocatori devono gestire il movimento della loro navicella. Ogni giocatore ha un tachimetro dove possono essere posizionati un massimo di cinque dadi a tre facce. Ogni turno si può scegliere di ritirare quanti dadi si vuole fra quelli già presenti sul tachimetro e di aggiungerne o sottrarne uno. La somma risultante dai vari dadi è il numero di spazi in linea retta che la propria navicella deve percorrere.
Prima di effettuare il movimento è possibile, se si vuole, ruotare la propria astronave di un lato sull’esagono che occupa verso destra o sinistra. Fatto questo eventuale aggiustamento di rotta, ci si muove del numero esatto riportato sui propri dadi - o fino al primo ostacolo invalicabile (pianeta, sole, polvere stellare o fine del tabellone). Se si incontra un ostacolo ci si ferma e si prendono tanti danni quanti erano i movimenti rimasti da compiere.

I danni si segnano sul tachimetro dove si tengono i dadi e, quindi, prenderli significa anche perdere dei dadi. Se in un turno non ci si muove, bensì si aggiungono o sottraggono solo dei dadi, ci si ripara anche di un danno.

Il primo giocatore che passa il traguardo vince.
Sul tabellone ci sono anche alcuni esagoni speciali che fanno saltare gli ostacoli, raddoppiare il movimento, ruotare la navicella mentre si muove o altri effetti simili.
Powerships: dettaglio tabellone
Powerships: dettaglio tabellone

Prime impressioni

Si tratta di poco più che una riedizione di Powerboats in salsa spaziale. Tuttavia il gioco, come il suo predecessore, è molto carino e rappresenta bene una corsa con semplicità, ma senza risultare banale. Le scelte sono sempre complicate e l’impatto della fortuna, sebbene presente, non è devastante come in altri titoli. Scegliere se aggiungere o togliere un dado e quali dadi tirare è abbastanza strategico, così come decidere quale direzione prendere per minimizzare i rischi, magari facendo un giro un pochino più lungo.

Ovviamente questo non significa che ci si trovi davanti ad un gioco altamente strategico, ma fra i vari giochi di corse, secondo me questo titolo si ritaglia un suo spazio. Io possiedo già il precedente gioco, per cui non credo che prenderò questa nuova versione; ma la consiglio a quanti non abbiano Powerboats e amino i giochi di corse leggeri e brevi senza però disdegnare una buona dose di scelte durante le gare.