Ecco le mie prime prove su strada dei giochi provati dopo Essen:
Stronghold Second Edition
Due avversari si confrontano nell'assedio di un castello. L'attaccante ha una serie di mosse descritte in una fila di carte. Spendendo assedianti, prepara le macchine da assedio, dispone le truppe e le protezioni, per poi lanciarsi all'assalto. Più mosse fa, più concede segnalini clessidra al difensore, che a sua volta prepara contromisure. L'attaccante ha un twist nelle scelta di impiegare truppe più forti per fare le azioni e quindi non mandarle in attacco ma dare così meno clessidre al difensore. Infatti le stesse azioni possono anche essere fatte dalle truppe deboli ma si concede più tempo all'assediato. Costui deve resistere 7 round per vincere, perchè se anche una sola sezione di muro cede, vince l'attaccante.
Questa seconda edizione conserva tutti lati positivi e strategici del vecchio (scelta carte, scelta azioni, tante possibilità, risoluzione degli scontri quasi matematica), snellendo la procedura da inutili orpelli e scrivendo un manuale finalmente chiaro in meno della metà delle pagine originali.
Dispiace non ci sia più l'assalto al barbacane, ma è un peccato veniale.
Promosso, come e più del vecchio. I tempi di gioco rimangono lunghetti, scendendo difficilmente sotto le due ore.
Una attesa riconferma.
Voto provvisorio: 8,5
Waterloo: Enemy Mistakes
Wargame che riproduce la famosa ultima battaglia napoleonica. Giocabile in due ma anche tre giocatori, a patto che uno accetti di stare a guardare per mezza partita per poi tenere i prussiani. Molti aspetti mi sono piaciuti, come la mappa topografica senza alcuna griglia, il movimento fatto tramite righello segmentato, le unità con fronte, fianchi e retro, le formazioni affiancate o in colonna, l'iconografia semplice e chiara, senza troppi fronzoli. Ho trovato molto legnosa la parte della mischia, con un sacco di modificatori e rimandi e un procedimento francamente non in linea con i miei gusti. Allo stesso modo non mi è piaciuta molto la riproduzione della catena di comando.
Provato due volte, di cui la prima sbagliando parecchie cose, lo proverò una terza per vedere se il giudizio cambia.
Rimandato.
Voto provvisorio: 6,5
Pandemic Legacy
Da Pandemia nasce questa campagna in cui ogni decisione e ogni scenario pesano come una pietra tombale. Il sistema Legacy divide, con la sua irreversibilità, col suo sprezzo per i materiali, con la storia che vorrebbe raccontare e che per qualcuno parla solo di una furba mossa commerciale.
Da fan di Pandemia, il gioco è bello, la campagna suggestiva, la tensione palpabile.
Una esperienza da fare almeno una volta (anche perché due non si può..)
Voto provvisorio: 8,5
The King is Dead
Riedizione di King of Siam, c'è poco da aggiungere rispetto al piccolo capolavoro originale. Lo ripropone in un'altra veste, forse con una ambientazione più appiccicata ma con una mappa più uniforme e una piccola variazione nel setup che lo rende più vario. Anche la nuova variante funziona molto bene e non snatura il gioco.
Per il resto rimane un german essenziale e asciuttissimo, in cui dominano il calcolo e l'ottimizzazione portati all'estremo.
Voto confermato: 8,9