Mi capita di giocare a Nemesis, edito in italiano da Cranio Creations nel 2019 e quindi potenziale candidato al Goblin Magnifico 2020.
Ma il prezzo di vendita retail, al momento del mio preordine, è di
139 euro, 39 euro fuori dal limite di prezzo imposto dal regolamento del premio. Come del resto lo era per Gloomhaven, premiato poi dallo Scelto dai Goblin (e infatti in dimostrazione a Play 2019).
Prima di partire con le crociate, vediamo però di analizzare i motivi che marcano questo paletto di prezzo.
Un premio come il Goblin Magnifico non è solo un annuncio su FaceBook o un articolo su un forum o un blog in cui si annuncia il vincitore. È un evento annuale che si tiene a Play, con tavoli demo dedicati, una cerimonia di premiazione, un autore del gioco vincitore (del precedente anno) che viene ospitato a spese di Play (viaggio e soggiorno) e dalla Tana (spostamenti e vitto), una conferenza a cui possono partecipare tutti.
Poi ci sono le manifestazioni fatte dalle affiliate in tutta Italia, che possono richiedere lo scatolone con i giochi del Magnifico per presentarli e dimostrarli, con tavoli dedicati.
Quindi il Goblin Magnifico non è solo un premio virtuale, è un qualcosa di fisico, tangibile, concreto.
Togliere la soglia di prezzo pone due problemi:
- Porta dentro al premio, all'attenzione dei giudici, non un singolo gioco, nel corso dell'anno, ma tutta una serie di giochi. Perché se sblocchi la soglia dei 100 euro soglia, per giudicare correttamente Gloomhaven (prendo l'esempio più discusso), devi provare Kingdom Death Monster, Sword & Sorcery, Perdition's Mouth, Warhammer Shadows over Hammerhall, Dark Souls, Mythic Battles, Conan, ecc. Ovvero devi provare – sempre per fare correttamente il tuo lavoro di comparazione come giudice – una serie di giochi della stessa fascia e categoria.
Il punto sopra comporta due spese ingenti: una per i giudici, una per la Tana, che, come saprete, non è una società con del reddito, a scopo di lucro, ma vive unicamente di volontariato, donazione e pubblicità (che per principio riguardano solo il mondo del gioco “sano”: non accettiamo quelle dei casinò online come invece fanno alcuni blog, ad esempio...).
- Il tutto è calibrato anche per il destinatario del premio: in un momento in cui i giochi costano sempre di più e sono costantemente sovraprodotti, ci piace anche poter suggerire al pubblico degli ottimi giochi all'interno di una fascia di prezzo ancora accessibile ai più.
- C'è poi un terzo problema da considerare:
avere un range definito e limitato ti permette di scavare a fondo dentro quella nicchia e scoprire e portare all'attenzione del pubblico anche giochi validi che diversamente sarebbero rimasti nascosti. Più il range di giochi da considerare si amplia, più rischi di fermarti – per strutturali limiti di tempo – a quello che è maggiormente pubblicizzato ed “in superficie”. Probabilmente non avremmo avuto il piacere di far scoprire giochi come Arkwright, Wir Sind Das Volk!, Churchill, Pax Renaissance, Time of Crisis.
Tuttavia escludere del tutto i giochi per via della fascia di prezzo faceva rimanere sempre tutti un po' scontenti. Per cui nel 2018, con la IV edizione del premio, si è deciso di scorporare definitivamente lo Scelto dai Goblin dal Goblin Magnifico, dando al premio scelto per voto degli iscritti alla Tana una sua identità e levando per esso il vincolo del prezzo (così come latri a cui si attengono i giurati). Di lì la vittoria dello Scelto dai Goblin 2019 per Gloomhaven.
Ma ritornando a Nemesis, la mia speranza è che, uscendo così presto nel 2019, faccia tranquillamente in tempo a calare di prezzo nei negozi, in modo tale da scendere sotto i 100 euro e rientrare tra i papabili per il Goblin Magnifico. Perché sarebbe un vero peccato averlo fuori.