Toy Battle - Anteprima

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La prova del nuovo gioco di Mori e Zucchini su BoardGameArena

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Toy Battle

Grazie alla disponibilità anticipata sulla piattaforma Boardgamearena è possibile provare Toy Battle, la nuova fatica di Paolo Mori e Alessandro Zucchini in uscita nella sua versione fisica per Asmodee/Repos il 2 maggio 2025.

Come suggerito dal nome, ci troviamo di fronte ad un gioco di battaglie tra giocattoli basato su meccaniche di gestione mano (pur utilizzando tessere invece di carte) e controllo area, che promette partite veloci e molto dinamiche per due soli giocatori.

Come si gioca

Si posiziona sul tavolo uno degli otto campi di gioco disponibili, dopodiché ogni giocatore mischia coperte le proprie pedine truppa, ne scarta 4 casualmente e ne mette 3 o 4 (in base all’ordine di turno) sul proprio rack, in modo che siano coperte all’avversario.

Ogni campo mostra un reticolato di strade e basi intermedie che collega ai due estremi i quartier generali (HQ) dei due giocatori: lo scopo del gioco è conquistare con le proprie truppe l’HQ avversario, oppure raggiungere un certo numero di stelle che si acquisiscono controllando per primi le regioni della mappa (cioè occupando tutte le basi che le circondano).

I giocatori si alternano scegliendo una delle due azioni principali:
  • pescare due truppe dalla propria riserva di tessere coperte e posizionarle sul proprio rack; al massimo è possibile avere contemporaneamente 8 truppe disponibili;
  • scegliere una truppa dal proprio rack e piazzarla su una base seguendo le regole di piazzamento; a questo punto si applica il potere speciale della truppa.

Le truppe possono essere piazzate solo su basi che sono connesse al proprio HQ tramite una strada continua di basi controllate. La base scelta può essere vuota, già occupata da una propria truppa oppure ci si può posizionare sopra una pedina avversaria qualora il valore di forza della propria sia superiore. Ovviamente, se il proprio network di basi controllate lo consente, è possibile posizionarsi sull’HQ avversario vincendo immediatamente la partita.

Fulcro del gioco sono le truppe con i loro valori di forza e i poteri speciali peculiari che si attivano una volta piazzate in campo:

  • Scheletro (Skully): forza 1, peschi immediatemente due truppe posizionandole sul rack;
  • Capitano (Cap’n): forza 2, posizioni immediatamente un’altra truppa in campo applicandone poi l’effetto;
  • Jumbo: forza 3, scegli una truppa avversaria in una base adiacente e scartala (questo può rivelare una propria truppa predentemente coperta dall’avversario);
  • Scimmia (Hook): forza 4, puoi posizionarla su qualsiasi base anche se non è connessa al proprio HQ (base vuota, con una propria truppa, o con una truppa avversaria di valore inferiore);
  • Robot (XB-42): forza 5, scarti casualmente una truppa dal rack avversario;
  • Unicorno (Star): forza 6, peschi immediatamente una truppa posizionandola sul rack;
  • Dinosauro (Roxy): Forza 7, nessun potere speciale;
  • Paperella (Kwak): è un Jolly, può posizionarsi sopra qualsiasi truppa avversaria, ma può essere coperta da una truppa con qualsiasi valore di forza.

I campi di battaglia si differenziano invece per i reticolati di strade, la quantità di stelle che è necessario acquisire per raggiungere la vittoria immediata e la presenza di basi speciali che attivano un potere immediato (possibilità di recuperare truppe dal cimitero, di scacciare pezzi avversari adiacenti, ecc...)

Come gira

Toy Battle è un piccolo e agile tower defence per due giocatori che, pur nella sua grande semplicità, attinge da diversi generi estraendone l’essenza e sottraendo a livello regolamentare: in parte richiama gli astratti di posizionamento classici (Shogi, Scacchi, Stratego, ecc..) e moderni (War Chest), in parte i giochi da smartphone come Clash Royale e, in ultimo, prende anche qualcosa dai mini wargame.

Pur essendo prevalentemente un gioco tattico, ha una profondità ben commisurata alla durata (normalmente 3-5 minuti online, forse qualcosa in più dal vivo); le partite pongono spesso di fronte a scelte interessanti, in cui è necessario un equilibrio tra la tentazione di avanzare velocemente verso l’HQ avversario, il prendere il controllo di regioni giocando più “in trincea” e difendersi contemporaneamente da inaspettati attacchi avversari. Quelle che possono sembrare delle aperture automatiche nella prime partite risultano con l’esperienza meno efficaci del previsto, mentre la chiave per la vittoria molto spesso sta nel gestire il timing delle azioni e della pesca, cercando anche di prevedere quali truppe disponibili ha l’avversario: può bastare un piccolo errore di valutazione per compromettere la propria partita.

L’elemento di incertezza dato dall’informazione coperta delle truppe avversarie crea situazioni di lettura e bluff divertenti, che richiedono spesso di scommettere sulla giusta mossa proprio in base a queste situazioni di metagioco implicito che si creano in partita.

E la fortuna? Beh, quella può sicuramente incidere in alcune situazioni: pescare la truppa giusta nel momento opportuno può essere una bella spinta verso la vittoria, ma dopo alcune partite è evidente la necessità di giocare anche per prevenire situazioni sconvenienti da questo punto di vista. È uno di quei titoli dove comunque nell’80% dei casi è il giocatore più forte a conquistare la partita.

La rigiocabilità è buona e garantita dagli 8 differenti campi di battaglia che richiedono un diverso adattamento strategico e possono essere facilmente espandibili in futuro.

A chi piacerà Toy Battle

Non vi mentirò: il gioco mi ha conquistato con la sua natura Fast&Furious e mi ha portato a fare quasi duecento partite in una decina di giorni, molte delle quali consecutive. 

Poche regole, buona resa: se questo è quello che volete, siete nel posto giusto.

Toy Battle però non piacerà a tutti: a chi cerca giochi più strutturati e cerebrali, infatti, il sistema può risultare fin troppo semplificato, così come potrebbe non gradirlo chi preferisce titoli meno interattivi che si risolvano in un più rilassato conteggio dei punti.

Leggendo i commenti su BGG o sul forum della Tana e carpendo le impressioni di diversi amici ho infatti la sensazione che il gioco sia piuttosto divisivo: chi se n’è letteralmente innamorato e chi ha avuto reazioni molto più fredde. 

Qualcuno, ad esempio, lo considera più un gioco da smartphone che da tavolo, ma ricordo gli stessi commenti anche su Captain Flip dello stesso Mori che, invece, ha avuto molto successo anche nella sua versione fisica.

Il tempo comunque ci dirà se questo piccolo gioco di battaglie di giocattoli si ritaglierà uno spazio nei cuori dei giocatori: personalmente credo proprio che lo acquisterò appena disponibile negli store.

Se non lo avete ancora provato sulla piattaforma di gioco online, dategli una possibilità: potrebbe anche diventare il vostro nuovo piccolo piacere ludico nascosto.

Commenti

Altro piccolo e veloce ma bel titolo (solo su BGA)

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