bello, bello, bello!!!
La sua consacrazione definitiva al di là degli oceani giunse di lì a breve anche grazie ai fumetti marchiati Dark Horse, al Conan il Barbaro per la Marvel e alle sue carte per Magic l’Adunanza. Da Kult al recente Anastyr, passando per Chronopia, poi il primo gioco di carte dedicato a Dune, Deadlands, Cadwallon, The Others, Doomtown… l’elenco di giochi a sostegno dei quali Paolo Parente ha sfoderato la spada del suo stile è sterminato. E parliamo di un tratto penetrante al pari di lama affilata e carico di personalità come l’impatto di un ariete d’assedio, che ben si adatta tanto ad immagini cupe e tenebrose quanto agli ipertrofici e imponenti eroi delle storie di spada e stregoneria. Senza dimenticare il fascino femminile, cui l’artista riesce a restituire una sensualità peculiare e distintiva. É nell’ambito di moda e abbigliamento ch’egli aveva forgiato il suo talento e ciò si può riscontrare anche nella cura dei dettagli relativi agli abiti indossati dai protagonisti delle sue opere.
“Tutte le informazioni che appresi nella tecnica della costruzione dei capi si possono notare in alcuni disegni. Io sono tra gli illustratori che disegnano una giacca che è fatta proprio come una giacca vera”.
“…e pezzi bellissimi, davvero bellissimi, ne andiamo fieri, per Battlestar Galactica Starship Battles: ci sono addirittura i nomi dei piloti sulle navette che sono scritti così piccoli che però, se guardi con la lente d’ingrandimento, è tutto perfettamente leggibile”.
La Paolo Parente's Guest Box per Pantheon
Entrambi questi personaggi già sono presenti nel Pandora’s Box che contiene tutti gli stretch goal della campagna kickstarter. Ai tempi della prima presentazione di tale espansione, l’Afrodite e la Circe contenute qui non differivano per statistiche e regole, ma rappresentavano versioni dissimili dalle originali solo per quanto riguardava le immagini e le miniature. Questo vale ancora per la temibile incantatrice, mentre è notizia di queste ultime settimane che nella ristampa conseguente alla più recente campagna di raccolta fondi, la Dea dell’Amore apparirà in veste alternativa anche dal punto di vista delle peculiarità in giuoco effettivo.
Circe
Omero, Odissea
Al posto dei lupi presenti tra gli stretch goal, qui ad accompagnare Circe troviamo dei maiali, avendo lei nel mito il cordiale vizietto di trasformare gli uomini giunti nella sua isola in animali, per poi asservirli a vita. Cosa che può fare anche durante le partite e le battaglie nei confronti delle truppe semplici sotto il controllo del nemico grazie al potere della Metamorfosi. Magari il suo primo fidanzato si era comportato male, la lasciava sola tutti i fine settimana per andare a giocare da tabula, e lei è diventata un pizzico rancorosa. Va precisato che pure questi suidi grassottelli non divergono per caratteristiche e talenti dai lupi del Pandora’s Box e ancora una volta trattasi di differenziazione unicamente tematica. In combattimento Circe dà il suo meglio se scortata da truppe semplici in aggiunta ai suoi lupi o suini, che le permettono di assestare attacchi a tradimento, di spronarle con foga verso la battaglia e di utilizzarle parzialmente come scudo. Se invece doveste affrontarla in quanto nemica, tenete lontane le vostre di truppe comuni per non farle cadere vittima della sopracitata Metamorfosi, bensì affidatevi ad un’unica gagliarda unità dotata di un efficace attacco ad area che faccia arrosto in un paio di soffi sia lei, sia i suoi improvvidi lacchè. Altrove lo chiamano l'approccio-Targaryen, qui basta un qualcosa come Cerbero, e invero la scelta tra le creature che nelle loro offensive investono zone intere è assai ampia.
Afrodite
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso…”
In apertura del più celebre trai suoi sonetti, Ugo Foscolo narra in endecasillabi le origini della Dea dell’Amore, sorta nei pressi di Citera dalla spuma dello stesso mare che giunge a baciare anche le rive dell’isola natia del poeta, attualmente conosciuta col nome di Zante. Incanto, splendore e passione erano i paradigmi di Afrodite, ma anche il fascino del mistero che il mortale può solo intravedere, poiché l’occhio terreno fatica a sostenere e contenere la bellezza quand’essa si manifesta nella sua massima espressione: anche ai giorni nostri si parla della sensazione di ottenebramento, scossa e vertigine, sia fisica che mentale, che investe individui particolarmente sensibili se posti al cospetto di opere d’arte d’impareggiabile magnificenza, ovvero la Sindrome di Stendhal. Ne sono stati affetti, per esempio, anche alcuni tra coloro che hanno potuto ammirare una marmorea scultura priva di braccia, enigmatica alchimia di molteplici stili risalenti al periodo ellenico classico, ritenuta attendibile riferimento per quanto riguarda i canoni della bellezza femminile relativamente a tale epoca et cultura: la maniera in cui era chiamata la Dea dell’Amore dai latini e il nome dell’isola delle Cicladi in cui venne rinvenuta nell’800, di basamento originale ed entrambe le braccia priva, hanno fatto sì che essa oggi sia universalmente nota come la Venere di Milo.
Tornando a portare la nostra marziale attenzione sui campi di battaglia di Pantheon, occorre ricordare che la divina Afrodite contenuta in quest’espansione speciale condivide molte caratteristiche con quella presente nel Pandora’s Box degli stretch goal: entrambe possiedono i talenti Attacco Furtivo e Protezione Ravvicinata, particolarmente utili se la Dea è fiancheggiata da alleati; ambedue godono di un eccezionale valore di movimento pari a tre, ergo la velocità di spostamento terrestre di Afrodite Citerea è sempre e comunque a dir poco stupefacente; tutte e due vantano il prodigio ed epiteto di Irresistibile, che impone a chi volesse attaccarla, direttamente o mediante una facoltà speciale, di scartare una carta Arte della Guerra, tant’abbagliante è il suo fascino per qualunque creatura la miri.
Passiamo a parlare dei cambiamenti, confermati dalla Monolith proprio in queste settimane. L’Afrodite del Paolo Parente’s Guest Box non spronerà e fomenterà le truppe semplici sue alleate migliorandone le prestazioni belliche, ma sarà particolarmente versata nell’appropriarsi di omphalos posti anche in aree adiacenti alla propria: questo la rende più indicata della “gemella” in scenari in cui vogliamo puntare a vincere tramite il raccoglimento di frammenti divini o di equivalenti oggetti-obiettivo. Questo anche perché manterrà un’ottima agilità anche se ferita gravemente, rispetto all’Afrodite originale che poteva essere più facilmente ridotta all’immobilità se colpita molto duramente. La modifica più sostanziale sarà la presenza del prodigio Rivalsa che andrà a sostituire Vendetta. Quando la divina sposa di Efesto subirà danni in seguito a un attacco, il suo controllore potrà scartare una carta Arte della Guerra per infliggere automaticamente, senza tiri, senza test, preghiere o miracoli, una ferita all’unità che l’ha attaccata.
É un deterrente di cui tener conto volendo recare impunemente offesa al suo incantevole corpo. Nell’Antica Grecia se oltraggi l’arte, la bellezza o ancor peggio la Dea che più d’ogni altra investe clessidre in scelta di abbigliamento, trucco e parrucco, non potrai poi sfuggire alle conseguenze del tuo insano gesto.
"La Venere di Botticelli è tanto bella che non rileviamo l’innaturale lunghezza del collo, le spalle spioventi e lo strano modo con cui il braccio sinistro è raccordato al corpo. O, piuttosto, dovremmo dire che tutte queste libertà che Botticelli si prese con la natura per ottenere la grazia della linea, accrescono la bellezza e l’armonia del disegno, in quanto accentuano l’impressione d’un essere infinitamente tenero e delicato, spinto alle nostre rive come un dono del cielo". Ernest Gombrich
Gli elogi e gli avvertimenti del prode Sir Alric
Laddove i lupi del Pandora’s Box sono indubbiamente più tetri ed inquietanti, i suini di quest’espansione rimandano in maniera fedele al mito e all’animale più citato per quanto riguarda i sortilegi trasfiguranti di Circe, anche se tante e diverse erano le fiere, un tempo uomini, che popolavano l’isola di Eea, lussureggiante quanto periglioso paradiso-trabocchetto che le leggende collocano tra le acque del Mar Tirreno. Si tratta di sfumature. I guerrieri duri e puri che bramano fondamentalmente nuove unità, truppe, eserciti, mappe, scenari, campagne e gloria dovrebbero volgere il proprio fiero sguardo verso tutt’altre espansioni prima di pensare a questa.
Tuttavia per l'impavido Sir Alric è stato un onore e un piacere celebrare una volta ancora il talento di un artista originario del regno italico molto legato agli universi fantastici del gioco, che ha saputo dare forma concreta al suo estro tanto ad oriente quanto ad occidente, oltre oceani e confini: perché il linguaggio del talento e della passione non ha bisogno di traduttori e forse, nella sua essenza, incarna l’autentico esperanto dell’umanità.
Da guerriero a guerrieri,
fate di tutto per non lasciar spegnere mai la fiamma delle vostre passioni.
E soprattutto mai, mai, mai…
…smettere di giocare.