
Gioco dal tema non originale (sviluppo tecnologie, colonizzazione pianeti, gestione risorse), ma sviluppato in maniera innovativa (l'uso delle risorse con la possibilità di bruciarle) e volutamente senza guerra visto che nel 3042 l'umanità (si spera) è interessata alla propria evoluzione e al proprio miglioramento culturale/civile tramite appunto l'esplorazione di nuove frontiere.
Da lodare la aderenza a veri criteri scientifici alla base delle tecnologie che gestiscono le varie possibilità strategiche.
Gli apparentemente tanti16 turni di gioco si riveleranno alla fine pochi e non sono sufficienti per sviluppare tutto quello che vuoi.
Diverse strategie possibili anche se tutte tra loro correlate.
Materiali senza critiche (molto belle le illustrazioni, le carte sono di qualità sopra la media e possono non essere imbustate), regolamento chiaro senza particolari dubbi (ad eccezione dell'Azione Bonus "Planning" che permette a tutte le astronavi di essere mosse fino a 2 spazi anche se avere sviluppato la relativa tecnologia "viaggi spaziali"), il flusso di gioco è lineare e fila via liscio e la durata risulta quindi soddisfacente.
Da tenere però di conto la scarsa interazione diretta e l'assenza di qualsiasi velleità bellica (entrambe però per me non difetti ma caratteristiche del gioco) e un po' di AP soprattutto nelle prime partite nelle quali si dovranno studiare bene tutte le interazioni tra le varie opzioni possibili.