Castle Panic

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Castle Panic
Voto recensore:
5,8
Ambientazione
Castle Panic è l’opera prima di Justin De Witt, autore texano appassionato di collaborativi e grande estimatore di Bruno Faidutti and Matt Leacock ("Pandemic", "Roll Through the Ages").

Si tratta di un gioco fantasy in cui un'orda di bestiacce cerca di distruggere un castello abbattendone le 6 torri. L'autore sostiene di essere stato ispirato dalle scene del film "Il Signore degli Anelli", in particolar modo quelle in cui gli eroi da sopra gli spalti vedono un mare di nemici tutt'intorno alle mura.

Il Gioco
Nel setup viene costruito il castello al centro della plancia. Questa mostra dall'alto l'area attorno al castello divisa in 4 cerchi concentrici (swordsman, knight, archer, forest) suddivisi in 6 spicchi di 3 colori (rosso, verde, blu): sembra difficile ma se cliccate qui capirete subito cosa intendo.
Vengono poi distribuite, scoperte, le carte che formano la mano iniziale e vengono piazzati a caso i primi 6 mostri, 1 per spicchio archer. Inizia il gioco...

Durante il proprio turno ogni giocatore esegue nell'ordine le seguenti fasi.

Pescare: il giocatore pesca sino ad avere la dotazione di carte iniziale. Quindi se un giocatore ha giocato tutte le sue carte, deve aspettare il suo prossimo turno per poter essere utile alla difesa del castello.

Scartare:Il giocatore attivo può scartare una carta e pescarne un'altra.

Scambiare:Il giocatore attivo può scambiare carte con un altro giocatore. Pur essendo una fase opzionale sono rare le volte in cui non viene sfruttato tale scambio in quanto rappresenta la fase fondamentale di collaborazione tra i giocatori ed è comunque molto utile per limitare la fortuna nella pesca.

Giocare:il giocatore attivo gioca quante carte vuole. A parte poche carte con significati particolare, la maggior parte delle altre che si hanno in mano servono per fare danni ai mostri che stanno avanzando verso il castello. Ognuna di queste carte mostra il colore e la "distanza" in cui può fare danni quindi per poter colpire un mostro il giocatore deve giocare una carta che combacia sia col colore sia con la posizione in cui si trova il mostro da colpire. Per esempio: una carta "Archer" di colore rosso può solo colpire un mostro che si trova nello spicchio rosso e nel cerchio "Archer".
Ovviamente non tutti i mostri hanno un solo punto vita: il massimo è 3.

Muovere i mostri:tutti i segnalini mostro in plancia si muovono verso il castello (si avvicinano di un cerchio). Se un mostro colpisce un muro perde un punti vita e il muro viene abbattuto. Se non c'è il muro, il mostro entra nel "cuore" del castello e abbatte una delle torri. I giocatori perdono se vengono distrutte tutte e 6 le torri ed invece vincono se riescono a distruggere tutti i segnalini mostro.

Pescare due segnalini:vengono pescati due nuovi segnalini che vengono posizionati dal tiro del dado nel cerchio forest.

Considerazioni
Le meccaniche sono semplici e ben integrate con l'idea ispiratrice ed i vari materiali del gioco sono ben fatti e con uno stile cartoonistico. L'unica pecca, forse, è nelle carte un po' troppo leggere.
E' interessante la modalità di gioco normale perché tiene conto della quantità/qualità di mostri uccisi da ciascun giocatore. Chi ha totalizzato più punti vittoria viene eletto "Master Slayer" e si porta a casa la coppa (simbolica) di miglior difensore. Quindi, pur essendo un cooperativo, è stata introdotta una classifica tra i giocatori.
Nonostante l'ispirazione alla base, il gioco non riesce a ricreare così bene l'idea dell'assedio: è troppo facile la vittoria.

Il problema, a mio avviso, è che indifferentemente dalla quantità di giocatori presenti vengono pescati ogni turno sempre e solo due segnalini mostro e, con la possibilità di scambiarsi carte ogni turno, è raro non averne neanche una per colpire un assediante qualsiasi: anzi, da metà partita in poi, è facile che non ci siano bersagli a disposizione.
Anche i segnalini "masso gigante", che sono devastanti perché abbattono direttamente un muro o una torre, alla fine sono più un aiuto che un pericolo perché nel loro cammino verso il castello distruggono tutti segnalini mostro che incontrano!
Pro:
E' intuitivo e di facile spiegazione e apprendimento.
E' un cooperativo molto adatto per i bambini nonché per i giocatori occasionali.
Tre varianti di gioco aiutano nella longevità.
Contro:
Visto il target la non completa indipendenza dalla lingua nelle carte potrebbe causare qualche problema.
Non offre sfide particolarmente complesse quindi è adatto più come introduzione ai cooperativi e poco indicato per giocatori esperti.
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