Nota: la scatola del gioco mi è stata omaggiata da Playagame. Non perdete tempo con la lettura se pensate che questo abbia influito sul giudizio.
Abyss, del 2014, era un mediocre gestionale pompato dall'hype solo per gli ottimi materiali e i disegni, quasi immediatamente sgonfiato dalla prova sul tavolo e dimenticato da tutti.
A distanza di sette anni, questo filler ne riprende l'ambientazione – un mondo sottomarino in cui pesci antropomorfi tramano per il potere – ma crea un gioco del tutto nuovo, non rinunciando all'estetica. E stavolta fa bene il suo lavoro.
È un filler competitivo per 2-4 partecipanti, 20-30 minuti di durata, dedicato a un pubblico familiare, basato su meccaniche di draft, piazzamento tessere (carte), collezione set.
Come si gioca a Conspiracy
Ci sono due mazzi in gioco:
- quello dei personaggi è fatto di carte di cinque diversi colori, con valori che vanno da zero a sei punti e un potere speciale differente per ciascun punteggio;
- quello dei luoghi è fatto da carte più piccole che si ottengono grazie al potere speciale di alcuni personaggi (per la precisione quelli da uno e da due punti) e forniscono a loro volta punti vittoria e spesso anche un potere estemporaneo o permanente.
Lo scopo è arrivare alla fine della partita con più punti prestigio di tutti. I punti si ottengono in quattro modi:
- si conteggia il personaggio col valore più alto di punti per ciascun colore che si possiede;
- si conteggiano i punti dei luoghi posseduti;
- si assegnano cinque punti al Maestro di Perle (il giocatore che ha più perle sommando quelle fornite dai suoi personaggi, che sono quelli che valgono tre e quattro);
- si attribuiscono i punti per il “gruppo” più numeroso, facendo valere tre punti ogni personaggio di tale gruppo.
Cos'è un gruppo? Quando si prendono personaggi per aggiungerli al proprio tableau, questi devono essere posizionati rigorosamente dal basso verso l'alto, da sinistra a destra, formando una piramide rovesciata di massimo quindici carte complessive, che va da una fila di cinque in alto fino a una singola carta all'estremità inferiore. Un gruppo è composto da una serie di carte adiacenti anche solo per mezzo lato, dello stesso colore.
A ogni turno un giocatore ha due possibilità:
- pesca da una a tre carte dal mazzo personaggi, ne sceglie una da aggiungere al tableau, scarta le altre visibili a tutti, accanto al mazzo;
- oppure, prende tutti gli scarti di un singolo colore e li posizione nel suo tableau.
La partita prosegue fino a quando un giocatore ha completato la sua "piramide": tutti gli altri fanno un'ultima mossa e poi si contano i punti.
Ambientazione
Dicevo che l'ambientazione è quella di Abyss, ovvero uomini-pesce che lottano per la supremazia sul fondo dell'oceano, divisi in cinque fazioni, ecc, ecc.
Non si sentiva granché nel gioco originale, si sente ancora meno in questo, che è meno corposo. Ma non ne sentirete la mancanza.
Materiali
Ottimi. La scatolina di metallo è un vezzo comunque piacevole, il fatto che esista in cinque colori differenti (il contenuto è identico), un lusso che può allietare i collezionisti.
I disegni sono belli ed evocativi, la grafica relativamente chiara, sebbene alla mia terza partita ancora dovessi sbirciare qualche effetto delle carte luogo. Il gioco è indipendente dalla lingua, ma avere i simboli spiegati in italiano, nel regolamento, è comunque una comodità.
Le carte sono standard come qualità, fuori formato per la misura (vi serviranno le bustine 70x70, per i personaggi).
Ergonomicamente hanno aggiunto una carta in cui il Maestro di Perle in carica aggiorna il valore della sua riserva perlifera, in modo che tutti al tavolo sappiano immediatamente, a colpo d'occhio, quanto serve per raggiungerlo e strappargli il titolo (e i cinque punti finali), senza dover sporgere il collo sui tableau altrui e fare continuamente i conti. È una piccola cosa, ma molto comoda.
Meccaniche
Quando si parla di gioco moderno, si hanno in testa tante cose che spesso si fa fatica a focalizzare. Se ci fermiamo un attimo ad analizzare questo Conspiracy, troviamo che, per quanto piccolo, ha tutte le caratteristiche per definirsi moderno:
- ha una confezione curata e disegni tutti diversi e molto belli;
- ha una durata breve e poche regole, assimilabili da tutti;
- ha almeno un twist meccanico che rende il suo gioco non banale e non identico a mille altre cose;
- ha degli elementi compensativi che una volta nessuno avrebbe inserito nel proprio game design.
Vediamo gli ultimi due punti, che in questo paragrafo si parla di meccaniche.
Il twist è molto semplice: più peschi, più hai scelta, più facilmente troverai qualcosa di favorevole al tuo gioco, più - di contro - avvantaggerai chi viene dopo di te.
Pescare 1-3 carte è una regola che va proprio in questa direzione: se peschi tre, una la prendi ma le altre due le lasci sul tavolo. Il giocatore dopo può prendere una di quelle (o anche tutte e due, se dello stesso colore), o a sua volta pescare 1-3 dal mazzo. Quando iniziano a esserci 2-3 carte già in tavola, pescare tre carte può essere un azzardo.
Ecco, quindi, che una regola molto semplice, di immediata applicazione, inserisce immediatamente una scelta significativa per il giocatore.
La stessa cosa accade per le carte luogo: si può prendere quella scoperta in tavola a inizio partita, oppure pescarne 1-3 dal mazzo, lasciando poi scoperte quelle non prese.
Questo meccanismo funziona anche nell'ottica del secondo che abbiamo menzionato, la compensazione: più opportunità per te uguale più opportunità per gli altri.
Non solo, le carte personaggio hanno valori inversamente proporzionali al loro effetto:
- quello che vale zero fa spostare due personaggi nel tuo tableau, favorendo la creazione di un grosso gruppo;
- quelli da uno, con le chiavi d'argento, sono più numerosi di quelli da due, con le chiavi d'oro (devi appaiare chiavi dello stesso colore per prendere poi una carta luogo);
- quello da tre fornisce due perle, quello da quattro una sola;
- quello da sei (il cinque non c'è), fa subito mettere in tavola una carta, a disposizione del giocatore successivo.
Inoltre, come detto, chi chiude lascia agli altri una mossa e non interrompe immediatamente la partita. Sono quelle piccole cose che fa piacere notare, che denotano attenzione nel game design.
Ultima menzione per le carte luogo: alcune hanno effetti davvero forti, specie se prese all'inizio. Qui può valer la pena anche pescarne sempre tre, pur di scovarne qualcuna.
Dinamiche
Sebbene ogni giocatore costruisca il suo tableu privato, ho apprezzato il fatto di non poter mai fare una partita pensando solo al proprio orto.
Il primo livello di interazione è banalmente quello descritto nelle meccaniche, per cui le carte che scarti le lasci a disposizione degli altri.
Il secondo è un po' la guerra dei colori, per cui se un giocatore sta spingendo forte su uno, tu dovrai orientarti su un altro per fare un gruppo proficuo in ottica punti... ma al contempo, se gli lasci troppe carte del suo colore, sarà comunque peggio.
Infine, le perle, per cui a volte vale la pena lasciarle a uno, piuttosto che fargli la guerra per tutta la partita per soli cinque punti e poi magari vedere il terzo incomodo prendere il largo.
Estetiche: la mia esperienza con Conspiracy
Non avrei dato molto credito a questa scatolina. Per un sacco di motivi. Un po' avevo il ricordo del vecchio Abyss e del fatto che fosse stato pompato a vuoto; un po' queste manovre delle copertine diverse non è che mi stiano particolarmente simpatiche; un po' ho già quei due o tre filler per gamers che mi soddisfano a pieno e, non essendo la mia categoria di giochi abituale, mi bastano quelli quando si presenta l'occasione di giocarli.
Invece mi sono dovuto ricredere: mi ha favorevolmente impressionato, sia per l'attenzione al dettaglio, che per avere tutte le cose la posto giusto, ben misurate per il suo target. Tanto che ultimamente lo sto tirando fuori al posto di Splendor, per dire, che rimaneva per me il gioco di riferimento, in quella fascia.
Mi è piaciuta la leggerezza con cui mette in campo scelte importanti, il fatto che ci sia una dose di fortuna che però non prevarica mai il giocatore, l'interazione che è dosata per il pubblico di riferimento, eppure presente e chiaramente avvertibile.
Conclusione
Anni fa provai un altro filler in una scatola di latta di queste dimensioni. Era I costruttori del Medioevo. Carino, ma nulla di che. Gli mancava decisamente qualcosa. Quel qualcosa che invece ha Conspiracy.