Cubitos: una corsa a suon di dadi!

John D. Clair sforna un interessante gioco di corse che unisce meccaniche di dice-building e push-your-luck!

Giochi collegati: 
Cubitos
Voto recensore:
7,5

John D. Clair è un autore noto per l'ottimo Space Base, gioco simile nelle meccaniche a Valeria Card Kingdom e Machi Koro, dove i giocatori creano la miglior flotta di astronavi/motore di punti e per l'ottimo Mystic Vale, il primo card e deck builder. Fondamentalmente pare chiaro come a Clair piaccia giocare con le combo, meccaniche di push-your luck, i dadi e gli engine builder. Partendo da questo ha quindi dato vita a Cubitos, una corsa in un mondo dove tutto è cubico e si tirano tonnellate di dadi. Fuggite però solo se siete allergici a questi ultimi, perchè il gioco unisce le meccaniche preferite dall'autore in modo molto particolare e divertente.

Una gara cubista

Cubitos è appunto una gara di corsa. Il primo a tagliare il traguardo con il suo meeple cubico (ovviamente) si porterà a casa la vittoria. Ma come riuscirci? Di base Clair ha ripreso il sistema classico dei deck builder riproponendolo però in modo originale sui dadi. Ogni giocatore inizia con nove dadi (i dadi nel gioco sono tutti a sei facce) nella sua zona di pesca. Sette di questi dadi, grigio chiaro, hanno una sola faccia non vuota, contenente una moneta. Gli altri due dadi, grigio scuro, hanno una faccia con una moneta ed una faccia con un piede (un movimento). Il giocatore sceglie (prende) un numero di dadi (carte) pari alla sua mano, inizialmente di nove, e li tira. Ogni volta che un dado mostra una faccia piena lo inserisce nel proprio spazio dei dadi attivi. Il giocatore può lanciare i suoi dadi tutte le volte che vuole finchè non ottiene un totale di tre dadi nella zona dei dadi attivi. Da quel momento in poi inizia la fase di push-your-luck. Il giocatore può decidere infatti di continuare a lanciare i dadi rimasti, ma se nessun dado mostra una faccia piena ecco che ha sballato, scartando tutti i dadi attivi in quel turno più un numero a scelta di dadi che stava lanciando.

Per addolcire il dolore del giocatore sfortunato ecco venire in soccorso un tracciato del tifo. I giocatori possono far avanzare il loro meeple "tifoso" di uno spazio su questo tracciato ogni volta che sballano nella fase di lancio, potendo così acquisire gli importanti bonus presenti, tra cui crediti (monete utilizzabili in un qualsiasi momento) o un incremento della mano. Tutta questa fase di lancio e ri-lancio viene effettuata in contemporanea tra tutti i giocatori, dimezzando di fatto i tempi di gioco. Una volta che tutti hanno terminato si passa alla fase "corsa".
In questa fase i giocatori possono spostare il proprio meeple cubico di un numero di spazi pari ai piedi tirati e possono acquistare dadi nuovi dal mercato. Come ogni d...ice-builder che si rispett,i infatti, anche Cubitos ha il suo mercato. Composto da otto dadi di colori diversi collegati ognuno a una carta che mostra effetti e poteri dello stesso. Gli otto dadi infatti sono tutti diversi e hanno un numero diverso di facce attive, da una a tre. Quando nel tirarli compare la faccia con il simbolo specifico del dado, sarà possibile attivarne i poteri in una fase specifica del gioco. Ogni dado ha diverse carte a lui collegate che ne modificano costo e poteri; è possibile scegliere quali carte utilizzare ad inizio partita liberamente, farlo in modo casuale oppure ricreando uno dei set consigliati nel manuale del gioco. Tutti i dadi acquistati finiscono, come avrete immaginato, nella zona di scarto insieme a quelli utilizzati in quel turno. All'inizio del round successivo il giocatore rimpolpa la sua mano di dadi prendendoli dalla zona di pesca, fino a raggiungere il suo limite massimo e, qualora non avesse abbastanza dadi, prenderà tutti quelli nella zona di scarto spostandoli in quella di pesca. Fondamentalmente lo stesso meccanismo di un deck-builder con la differenza che si possono scegliere le carte/dadi da pescare.

La fase di corsa sfrutta uno dei quattro tracciati disponibili nel gioco. Questi tracciati, oltre ad essere di varie forme, presentano degli spazi che conferiscono bonus ai giocatori. Ci sono spazi premio che si attivano quando il giocatore si ferma su di loro o spazi che conferiscono un bonus quando ci si passa sopra (jetpack, teletrasporti eccetera). Tra i premi bisogna per forza di cose menzionare le bandierine che permettono di far salire il proprio cubo tifoso sul suo tracciato e, in particolare, gli spazi che permettono di liberarsi dei dadi. Meccanica di scrap che non può mancare in ogni deck-builder che si rispetti. Anche perchè chi se li vuole portare dietro quegli insulsi dadi grigi con una sola faccia utile?
Inoltre questi tracciati hanno una serie di corde rosse sparse lungo il percorso che servono essenzialmente per aiutare i giocatori rimasti indietro con un sistema di recupero. Infatti tutti i giocatori possono contare quante corde rosse li separano dal primo in classifica, ricevendo un pari incremento alla propria mano massima. I giocatori di Ciarlatani di Quedlinburgo avranno sicuramente riconosciuto in queste corde i corrispettivi delle codine di topo sul tracciato punti del gioco.
Importantissimo tener presente che in nessun modo i giocatori possono impedire il movimento di altri giocatori. Tutti infatti possono sostare sullo stesso spazio e non ci si può ostacolare a vicenda nella corsa.

Una corsa in solitaria

L' elemento che più colpisce di Cubitos è che è una gara di corsa... ma in solitaria. Questo aspetto potrebbe dare fastidio a molti, perchè in un genere di gioco simile ci si aspetterebbe una maggiore interazione tra giocatori, ma così non è. Scordatevi spallate, ostruzione, lancio di banane, sgambetti o quant'altro. Questa è una corsa tra gentilcubi (mi fustigherò per questa battuta, ma ne è valsa la pena). Tutti i premi sui tracciati influenzano solo il vostro cubo e di base gran parte dei poteri sui dadi servono unicamente a voi. L'unica tipologia di dado che permette un poco di interazione diretta è il dado rosso. Nella fase di lancio, quando tutti i giocatori hanno terminato, si conta tra i giocatori che ne hanno almeno una, chi ha più facce attive. Chi vince acquisisce un bonus, perdendo spesso lo stesso dado rosso. Questo bonus raramente va ad influenzare però gli altri giocatori, tornando quindi al punto di partenza.

Bisogna dire ad onor del vero che non stento a credere che in fase di test questo titolo abbia avuto una sua variante più cattiva e diretta. Semplicemente immagino che abbiano ritenuto frustrante vedersi spintonare o bloccare un turno proprio quando si è riuscita a far partire una bella combo tra i poteri dei vari dadi. Alla fine i giochi con meccaniche di engine-building difficilmente hanno meccaniche di interazione diretta atte a distruggere il motore di gioco avversario, proprio per la frustrazione che tutto questo potrebbe portare. Ancora di più poi in un gioco in cui la componente di fortuna non è certo azzerata e riuscire ad attivare un potere al momento giusto richiede per forza una certa dose di fortuna.
Perchè il fulcro di tutto il gioco è lì: creare combo tra i vari poteri dei dadi, alcune più palesi di altre. Magari quel dado verde mi permette di lanciare senza rischiare di sballare per una volta, mentre quell'altro dado giallo mi costringe a rischiare una volta dandomi però un bonus di movimento. Oppure un dado viola mi conferisce un movimento aggiuntivo per ogni altro dado bianco o marrone attivo. Non tutte le combinazioni sono così palesi e, soprattutto, ogni set di poteri ha diverse strategie da poter attuare. Molto importante anche valutare i poteri rispetto al tracciato. Ad esempio se un tracciato contiene molti spazi d'acqua, forse conviene fare molto affidamento sul dado blu che permette di correre sull'acqua, oppure se un tracciato ha ben pochi spazi per liberarsi dei dadi ecco che quel dado verde che fa tirare tutti i dadi grigi diventa molto interessante.

La faccia vuota del dado e la dea bendata

Cubitos sfrutta alla grande un elemento che spesso viene ignorato nei dadi: le facce vuote. Si tende a riempire i dadi in ogni modo, spesso dimenticandosi che anche il "nulla" può dar spunto a meccaniche interessanti. Cubitos prende questa idea e la porta quasi all'esasperazione, considerando che, appunto, i dadi più pieni hanno comunque tre facce vuote, il 50%. Bisogna considerare bene questo elemento quando si acquistano dadi, ma di fatto si può solo cavalcare la fortuna nel migliore dei modi. In Cubitos però questo diventa oltre che molto soddisfacente anche terribilmente divertente. La meccanica di push-your-luck è implementata in modo intelligente e con un buon sistema di recupero. Questo sistema però richiede dedizione, coraggio e... sfortuna. Bisogna infatti considerare che i primi spazi del tracciato tifo non sono poi così utili. Il primo spazio non vi darà nulla, il secondo un solo credito e solo al terzo vedrete il vostro primo incremento di mano. Questo significa che più che essere un utile sistema di recupero dalla sfortuna, il tracciato del tifo per essere realmente utile deve diventare la vostra strategia di gioco, almeno all'inizio. Questo invoglia i giocatori anche più conservativi a tentare un poco di più del solito, che è poi il sistema migliore per cercare di far spuntare proprio quell'unica faccia utile su quel dannatissimo dado viola.

Non mancheranno anche momenti in cui dovrete riflettere con attenzione su quali dadi selezionare per il tiro e quali lasciare fuori per il turno successivo, per evitare di fare magari un turno eccessivamente pieno, senza la possibilità di attivare in modo ottimale tutti i poteri, per poi trovarsi dopo con solo dadi grigi. Non parliamo ovviamente di momenti di grande tattica o strategia, ma è utile considerarlo per non far passare l'idea di una mano automatizzata che lancia dadi a ripetizione per tutta la durata della partita. Inoltre parliamo di un gioco che, grazie alla fase simultanea di gioco, se la cava quasi sempre in poco meno di 60 minuti di gioco, a meno che non abbiate quel classico amico che impiega quindici minuti di tempo per scegliere cosa acquistare, ovviamente.

Rispetto alla longevità il gioco presenta sette scenari (set di carte suggerite + tracciato) base più tre scenari per  giocatori esperti di cui uno, più lungo, che si compone di due gare una dopo l'altra. Nulla impedisce comunque di prendere per ogni dado le sette carte a lui dedicate, sceglierne una e crearsi i propri scenari, ma è un lavoro che a parer mio non necessariamente porta a buoni risultati. Questo perchè bisogna costruire un set di carte che permetta di creare interessanti combo con i dadi per rendere la partita interessante. Men che meno quindi ritengo possa essere utile pescare le carte randomicamente e vedere cosa viene fuori. Richiederebbe di affidare alla fortuna uno degli elementi cardine del gioco, l'interazione tra i dadi. Per fortuna però i dieci scenari disponibili non sono affatto usa e getta e permettono di essere rigiocati tranquillamente senza alcun problema.
Non stento a credere anche che, qualora il gioco avesse fortuna, possa essere facilmente espanso nel prossimo futuro con altri dadi e carte.
 

Maledetti cubi

AEG, la casa editrice del titolo, ha sempre interessanti soluzioni per il box interno dei suoi titoli, ma in questo caso sono andati oltre, scivolando maldestramente. Tutti i dadi e i materiali di gioco hanno infatti delle scatoline (cubiche ovviamente) da comporre una volta aperto il gioco. Bisogna di fatto comporre le scatoline, eliminare l'interno della scatola utile solo per il trasporto e rimettere tutto in ordine all'interno. Queste scatoline hanno sui lati, nel caso dei dadi, le facce disponibili come promemoria, da un lato si aprono per contenere i materiali e dall'altra hanno una sorta di rientranza per fare da espositore/vassoio per tenere i dadi o i token in ordine durante la partita. 

Tutto molto carino. Peccato che questo sistema, oltre ad allungare il tempo di preparazione e messa a posto (apri scatolina, gira scatolina, metti componenti su altro lato, il tutto moltiplicato per 10), porta a un inevitabile deterioramento delle scatoline stesse, fatte di buon cartone ma pur sempre cartone. Dopo circa una dozzina di partite le mie scatoline stanno cominciando a cedere in più punti e, a onor del vero, ogni volta mi trovo sul punto di frullarle da qualche parte. L'unica cosa che mi impedisce al momento di farlo davvero è il fatto che è molto utile avere subito visibili le facce disponibili per ogni dado.
Il resto dei componenti però, dadi compresi (che sono il fulcro del gioco) sono di buona fattura. Peccato solo che le varie versioni delle carte abbiano sempre la stessa illustrazione per tipologia di dado, una mossa al risparmio poco piacevole per quanto mi riguarda.

In conclusione

Cubitos è un titolo adatto (quasi) a tutti. Divertente, rapido, soddisfacente e non banale. Se vi piace tirare dadi e gradite le meccaniche di creazione combo e deck/dice-building dategli un'occasione perchè ne vale veramente la pena!

Pro:

+ Si tirano tonnellate di dadi!
+ Possibilità di generare varie combo sfruttando i poteri dei dadi!

Contro:

- Si tirano tonnellate di dadi!

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Commenti

Mi pare che le analogie con Automobiles siano fin troppe: stessa identica meccanica (compra cubi, pesca cubi, potere variabile dei cubi con carte, muoviti sulla mappa, interazione bassa). Cambia solo che poi il cubo devi tirarlo... Affidandoti al... cubo

I giochi di corse non mi entusiasmano.

Aspetto di provare questo ennesimo titolo, ma la scimmia è restata a dormire...

Sembra molto carino per chi ha amche un gruppo di fruitori più casual! Da questo punto di vista è molto interessante.

Se ben capisco è un gioco che con 10 minuti di spiegazione è pronto alla partita, giusto?

doppio 

Ne approfitto per scrivere che trovo sempre scorrevolissime le recensioni di Gen0 e che era da un po' che mancava 😛

 

 

 

badiolik scrive:

Mi pare che le analogie con Automobiles siano fin troppe: stessa identica meccanica (compra cubi, pesca cubi, potere variabile dei cubi con carte, muoviti sulla mappa, interazione bassa). Cambia solo che poi il cubo devi tirarlo... Affidandoti al... cubo

... e per di più qui è tolta quasi completamente l'interazione! Quanto è bello in Automobiles cercare di bloccare gli altri o sfruttare le scie?! Boh. Mi attira per tipologia ma le differenze con Automobiles mi paiono perlopiù negative.

Gen0 hai giocato Automobiles? Cosa ne pensi in relazione a quello? Meglio? peggio? Vale la pena averli entrambi?

Alcune cose sembrano interessanti, ma altre mi interessano meno, per cui per ora resto alla finestra...

Sembra molto carino! :D

Azy01 scrive:

Sembra molto carino per chi ha amche un gruppo di fruitori più casual! Da questo punto di vista è molto interessante.

Se ben capisco è un gioco che con 10 minuti di spiegazione è pronto alla partita, giusto?

anche meno di 10 minuti se son giocatori esperti :D

l'unica parte che potrebbe creare qualche piccolo scompenso iniziale è la meccanica di deckbuilding applicata ad un pool di dadi. I dadi negli scarti non vanno in pesca finchè non hai abbastanza dadi da pescare nella zona di pesca, cioè 1 a 1 quanto accade con le carte al posto dei dadi nei deckbuilder. 2-3 turni e la assimili senza problemi.

poi ovviamente far scombare i vari dadi non è sempre così banale e ci son varie strategie e sinergie che si possono mettere in atto, anche in base alle combinazioni tra dadi e percorso.

grazie per le note di apprezzamento :D sto provando a riprendere il ritmo ;)

... e per di più qui è tolta quasi completamente l'interazione! Quanto è bello in Automobiles cercare di bloccare gli altri o sfruttare le scie?! Boh. Mi attira per tipologia ma le differenze con Automobiles mi paiono perlopiù negative.

Gen0 hai giocato Automobiles? Cosa ne pensi in relazione a quello? Meglio? peggio? Vale la pena averli entrambi?

 

No non l'ho giocato perchè, normalmente, non mi piacciono i giochi di corse. Qui è diverso perchè alla fine la corsa è praticamente un tracciato punti in cui puoi muoverti su diversi rami per prendere diversi bonus.

come ho scritto nella recensione qui non potevi mettere bastardate e son convinto che in fase di sviluppo ci abbiano pensato più volte. Il motivo è appunto dato dal fatto che qui crei un motore di gioco basato anche sulla fortuna. Immagina di aver passato 4 turni a tirar su un motore e ad aver comprato i dadi necessari per metterli in moto. Il turno X tiri e finalmente ti compaiono tutte le facce che ti servivano, accumuli qualcosa come 10 punti movimento e...un avversario fa una bastardata che ti azzoppa.
Sarebbe stato un gioco frustrante in cui tutti si sarebbero lamentati del peso della fortuna. Cosa che, paradossalmente, qui quasi non fa sentire il suo peso.

Da come ne parlate son giochi totalmente diversi. Cubitos non è un gioco di corse. E' un engine builder mascherato da gioco di corse.

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