Mi diverto di più con Tutti Frutti.
Galaxy Trucker è un gioco ideato da quel geniaccio eclettico di Vlaada Chvátil ed edito la prima volta nel 2007 da Czech Games Edition; si tratta di un gioco di piazzamento tessere in tempo reale che prevede inoltre di affrontare e risolvere eventi a volte legati al lancio di dadi (sì, c'è un po' di fortuna di mezzo). Nel corso degli anni sono uscite varie espansioni (sette stando a Boardgamegeek, tra grandi e piccine), fino ad arrivare al 2021 quando è uscita la seconda edizione del titolo, che andiamo giustappunto a vedere oggi. Si ringrazia Cranio Creations per la localizzazione in italiano e per averne fornito una copia!
I giocatori al tavolo, da 2 a 4, andranno a vestire i panni di camionisti galattici che dovranno affrontare varie peripezie nello spazio cercando di portare la propria astronave - costruita coi servizi igienico sanitari che devono consegnare! - a destinazione il più intera e il prima possibile, così da poter guadagnare il maggior numero di crediti cosmici (leggi: soldi) e vincere la partita. Questa ambientazione spaziale è cosparsa di umorismo sin dal retro della scatola (leggete qua sotto per farvi un'idea!), così che la lettura del regolamento diventa un'esperienza spassosa di per sé - senza andare a pregiudicare la leggibilità del regolamento stesso, e questo è già un punto a favore del gioco.
L'aneddoto dello zio Fedellow
Faccio parte di questo bellissimo mondo di scatole di cartone (a volte anche di latta, va detto) da pochi anni, una decina scarsi. Il fu presidente di Hydra Games, Willy il Nano (un sacramento d'uomo di un paio di metri scarsi, che per riuscire ad allontanarsi dai giochi da tavolo si è trovato costretto a sposarsi), ai tempi mi ammaliò e mi portò in associazione in cambio di un estathè - ma questa è un'altra storia. Fu tra le prime persone a farmi i nomi di tanti giochi e a raccontarmi di fantastiche esperienze al tavolo: tanti di quei giochi, usciti prima del mio debutto nella società ludica li ho recuperati (amandoli, il più delle volte), altri purtroppo no - sebbene vivano nella leggenda. Uno di questi titoli era proprio Galaxy Trucker, di cui Willy mi parlava spesso come "il gioco delle sfighe", in cui non importava quanto ferocemente lottassi per tenere insieme la tua astronave o quanto provassi a dominare gli eventi: la dea sbendata, che ha undici decimi di vista a differenza della sua gemella, era sempre là in agguato e determinata a mettere i bastoni tra le ruote. A distanza di anni ho finalmente capito le sue parole quando, nell'ordine, è uscita la carta evento Sabotaggio e i dadi hanno dato proprio quel risultato che avrebbero dovuto evitare, spezzandomi la nave in due tronconi e infrangendo i miei sogni di gloria, dovendo quindi lasciare metà dei pezzi a galleggiare nello spazio.
Cosa troviamo nella scatola
La scatola è relativamente piccola (dimensioni di Cacao, Spyrium o Majesty, per intenderci) ma piena di cosine belle. Una volta defustellato tutto avremo tra le mani le plance nave dei giocatori (livello 1 e 2 su un lato, livello 3 sull'altro), le due plance di volo (una per il livello introduttivo e 1, l'altra per il 2 e 3), una marea di tesserine quadrate (ovvero i pezzi delle navi che andremo ad assemblare), i tanto agognati crediti cosmici, le pedine astronauti umani (bellissime!) e quelle degli alieni, dei razzi di gusto vintage che rappresenteranno la nave in volo sulla plancia di viaggio, i segnalini batteria (sembrano tic-tac!), i cubetti merce, una temibilissima clessidra, le misteriose tessere titolo, le carte avventura che dovremo affrontare durante il viaggio (divise nei tre livelli) e i due temutissimi dadi che ci serviranno nell'intento. Oltre allo spassoso regolamento è presente anche un praticissima guida pratica che va a riassumere brevemente setup, componenti, eventi e fasi di gioco.
Per chi volesse vedere un po' più da vicino le componenti sopra nominate ascoltando due scemenze, vi lascio al video degli Apriscatole con l'unboxing ingenuo del titolo.
Come si gioca a Galaxy Trucker... in breve
Il funzionamento di un round (o singola partita, in questo caso) con questa seconda edizione del gioco non cambia rispetto a quella vecchia, per cui rimando alla recensione della prima edizione chi volesse una visione più dettagliata. In due parole, ogni round è diviso in due fasi distinte, una di assemblaggio e una di volo: nella prima i giocatori costruiranno la loro nave, andando a pescare tutti insieme, dalle tessere messe a faccia in giù al centro del tavolo, un componente per volta da piazzare sulla propria plancia nave (o da rimettere a faccia in su sul tavolo), a coprire uno degli spazi quadrati della griglia a vaga forma di astronave; nella seconda fase, quando tutti avranno terminato la costruzione (magari perché forzati dalla clessidra fatta partire dal più rapido) e controllato che non siano stati fatti errori di assemblaggio, verranno affrontate le carte avventura, una per una, che andranno a portare possibilità e imprevisti (cit.) ai giocatori al tavolo: si va da meteoriti a contrabbandieri a zone di guerra, che andranno a fare danni alle varie astronavi (si lancia una coppia di dadi e il risultato è individuato in una griglia numerata sulla plancia della nave da parte di ogni giocatore), all'incontro con stazioni e navi abbandonate, che possono fornire crediti o merci. La risoluzione delle carte è legata alla propria posizione sulla plancia di volo, per cui chi è più avanti solitamente ha maggior possibilità di scelta o di fare affari (ma non sempre!). Una volta finite le carte, si guadagneranno crediti in base all'ordine di arrivo, per la "bellezza della nave" (ovvero, meno connettori esposti) e vendendo le merci eventualmente recuperate durante il viaggio, mentre si perderà un credito per ogni componente andato distrutto durante il viaggio: chi avrà più crediti avrà vinto.
Conclusioni
Galaxy Trucker è stata una bella sorpresa: un gioco leggero ma al tempo stesso sfidante, con un'ambientazione simpatica e direi anche sentita, con una componente di fortuna presente ma non fastidiosa. Tutte le persone a cui l'ho fatto provare hanno voluto subito fare un'altra partita o più di una, visto che si prende confidenza con il funzionamento abbastanza rapidamente e sfidare le insidie dello spazio profondo è stuzzicante per tutti.
Il gioco funziona bene sia con giocatori abituali che non: con quest'ultimi è praticamente d'obbligo la partita introduttiva, mentre per chi è abituato a masticare regolamenti si può anche andare con la partita standard - sempre che si riescano a tenere a bada i giocatori impazienti per un quarto d'ora di spiegazione. Le regole non sono di per sé complicate, ma ci sono vari elementi a cui far attenzione nelle primissime partite, come le regole di piazzamento (da controllare accuratamente alla fine della prima fase) o ricordarsi chi è il primo a risolvere una carta avventura e come si modifica la posizione sulla plancia di volo (il fatto che sia in senso inverso di rotta o meno fa la differenza, visto che su ogni spazio può esser presente un solo razzo). Ad ogni modo, fatta una partita e qualche errore di gioventù a essa collegato, tutti sono pronti ad affrontare consapevolmente un nuovo viaggio intergalattico.
Mi sento di dire che il gioco scali bene, ma che la sensazione al tavolo sia profondamente diversa. Siccome le tessere dei componenti sono sempre tutte disponibili, giocando in due c'è maggiore scelta e teoricamente si riuscirà a costruire una nave maggiormente funzionale: è quindi necessario cercare di essere il più rapidi possibile e mettere pressione all'avversario sfruttando per primi la clessidra. Arrivando a giocare a pieno regime in quattro giocatori, invece, trovare pezzi buoni diventa una lotta senza esclusione di colpi, fino a trovarsi magari senza vani batteria perché tutti presi da avversari. C'è più bagarre al tavolo, sicuramente meno controllo ma più divertimento, specialmente nell'avvicendarsi delle posizioni dei giocatori sulla plancia di navigazione, con le posizioni che vanno a scambiarsi dopo una carta Spazio Aperto ben sfruttata o perché l'altro non si è fermato a raccogliere le merci sui Pianeti, perdendo potenziali crediti ma pensando di recuperare in seguito grazie a una posizione migliore.
Il divertimento al tavolo è sempre a livelli alti: nella fase di pesca comune, per dire, ci si trova spesso di fronte al dubbio amletico "controllo le carte avventura, perdendo un po' di tempo nell'assemblaggio ma sapendo più o meno cosa mi aspetta, o cerco di prendere i pezzi migliori?"; magari, deciso di controllare le carte, un avversario gira la prima clessidra per metterci fretta e ci fa rimpiangere la decisione presa. Si può puntare sulla componente psicologica del gioco e giocare sugli avversari: se troppo attenti alle carte, si può pensare di andare rapidamente a prendere bei pezzi (batterie da 3, motori e cannoni doppi, scudi) e girare la clessidra appena possibile, lasciandoli con un pugno di mosche. La risoluzione delle carte avventura è il momento clou delle gufate e risate: il lancio dei dadi a volte può graziare i giocatori, con un meteorite grande che magari passa giusto sotto l'ultima riga dell'astronave, o andare a colpire proprio nell'esatto punto in cui dovrebbe, andando magari a distruggere l'ultima cabina e costringendo il giocatore a ritirarsi (non tutto è perduto, si faranno molti meno crediti, ma se si hanno merci si porta comunque a casa metà del guadagno previsto).
L'unica pecca che si potrebbe trovare a questo titolo è che, dopo un numero consistente di partite, possa andare a diventare ripetitivo: i perigli delle carte avventura tendono ad essere sempre quelli (varia solo la loro "intensità") e con l'esperienza si inizia a sapere già dove andare a parare per costruire una nave sufficientemente valida per superare le insidie del viaggio. Viene in soccorso il regolamento con la partita a tre livelli con le sei possibili tessere titolo (dei riconoscimenti dati ai giocatori in base a come costruiscono la nave, che danno punti se conservati, fornendo malus ma doppio punteggio al terzo livello) e con l'espansione online "Strade Accidentate", ovvero delle carte (al momento non in lingua italiana) che vanno a offrire nuove sfide mentre faranno di nuovo a pezzi la nostra astronave "mentre piangerai lacrime di disperazione e gioia" (dal regolamento). Non so se siano previste espansioni anche per questa seconda edizione, introducendo nuove razze aliene, il quinto giocatore, altre carte o altri moduli di gioco, ma qualora arrivassero renderebbero sicuramente il titolo più longevo.
Signori, questo è Galaxy Trucker: sangue, fatica, lacrime e sudore (oddio no, forse fatica e sudore no, ma sangue e lacrime sicuramente!)