Kanban EV - Recensione

Il gioco sulla produzione di autovetture elettriche ad opera dell'autore portoghese Vital Lacerda.

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Kanban EV
Voto recensore:
8,0

Per la serie Pipponi Non Richiesti, lascio qui le mie ignorabili e automobilistiche impressioni su Kanban EV, titolo di Vital Lacerda del 2020 che rivisita e migliora (pare) la versione precedente del titolo, Kanban Driver’s Edition (2014).

Kanban EV panoramica
Il signor Lacerda è una specie di rockstar del mondo ludico: osannato o odiato, spesso spacca la platea in fan acritici e detrattori a prescindere – salvo eccezioni.
Si può capire, visto anche il marchio di fabbrica dell’autore: concepisce e produce giochi enormi in termini di componentistica e complessità, standardizzando le sue creature sotto vari aspetti: la misura e consistenza delle scatole, gli inserti perfetti, la grafica affidata nunc et semper a quel mostro di Ian O’Tool (altra rockstar del settore), la spiccata ambientazione, una mole di regole, regolette ed eccezioni oltre il novantesimo percentile, e così via.

Vedremo ora se Kanban EV corrisponde a questo identikit.

La risposta è sì.

E ora vedremo perché.

Kanban EV è un piazzamento lavoratore (sì, solo uno) in cui i giocatori sono gli operai di una fabbrica di autovetture elettriche, sotto lo schiaffo di una capoufficio incazzosa di nome Sandra, che dovranno trottare come ciuchi per riuscire a portare a casa la giornata di lavoro.

Kanban EV plancia
Durante il gioco il nostro operaio si sposterà nei vari reparti della fabbrica di automobili, ciascuno con 2 spazi azione, per fare cose interessanti: acquisire progetti (tessere automobile di diversi colori) e i componenti/accessori necessari al miglioramento delle auto, preparare le auto e farle uscire per un test, ritirarle per portarsele in garage e provvedere a dotarle degli accessori richiesti. C’è infine un settore, l’ufficio, che è una sorta di reparto “jolly” che consente di agire su tutti gli altri reparti della fabbrica.
Sarà anche importante certificarsi (un’azione presente in tutti i reparti): diventare cioè un espertone di quel settore, cosa che consente di sbloccare slot e bonus sulla propria plancia e di ammorbidire quel cerbero di Sandra che non ama i fancazzisti.

Il gioco si svolge con un originale ordine di turno stabilito dalla posizione dei lavoratori lungo il “corridoio” della fabbrica: dall’alto del tabellone verso il basso, giocherà il primo lavoratore che si incontra lungo la strada. Dato che il primo dei due spazi azione di ogni settore è quello più “debole” (2 punti azione invece di 3), in caso di convivenza nello stesso reparto chi vorrà giocare per primo dovrà accontentarsi di meno punti azione.

Kanban EV dettaglio 2
Nel frattempo la nostra Sandra – simpatica come un istrice sulle gonadi – farà la sua rassegna, partendo dall’alto del tabellone e muovendosi ad ogni turno verso il basso, e verificherà man mano il livello di certificazione dei giocatori, punendo senza pietà i più ciucci e facendo una sorta di “refresh” del reparto sotto esame (spostando e togliendo componenti).

Fin qui la struttura del gioco in una nocciolina.

Gira per il mondo questa specie di barzelletta che racconta come i giochi di Lacerda, in effetti, siano molto semplici: con il tuo unico lavoratore vai su uno spazio, fai l’azione prevista, e passi il turno.

Fa riderissimo ogni volta.

Perché le azioni nei giochi di Lacerda sono un battito d’ali di farfalla che innesca conseguenze a cascata o, bene che vada, implica una moltitudine di step.
Kanban EV non fa molta differenza, e questo è il primo punto della questione: chi si approccia a un titolo di Lacerda questa roba la sa. E se non la sa, è bene che qualcuno glielo spieghi per tempo.

Kanban EV dettaglio
Materiali a parte, che trasudano lusso da tutti i pori, il gioco esercita su di me un grande fascino dettato soprattutto dalla forte ambientazione. Dal design grafico alle azioni e passando per Sandra, tutto sembra riflettere piuttosto bene – con un pizzico di fantasia, certo, e dimenticandoci la fatica, l’unto e il grasso di una catena di montaggio – i passi logici della produzione di un’autovettura, naturalmente schematizzati e semplificati.

La forte ambientazione, solitamente, aiuta moltissimo nella comprensione del flusso di gioco.
Per la mia esperienza, però, in Kanban EV questo non si è mai verificato.

Anzi.
Kanban EV risulta in qualche modo uno dei giochi più “opachi” di Lacerda (di cui però non possiedo l’opera omnia ma “solo” The Gallerist, Vinhos e Lisboa).
Quando l’ho giocato al principio e quando mi è capitato di spiegarlo a nuove leve, la sequenza in teoria logica delle azioni non sembrava sufficiente a districarsi tra le interconnesioni dei vari reparti e soprattutto – cosa più importante – a capire come fare punti.

Kanban EV plancia 2
Da ciò nasce la prima riflessione: Kanban EV è complesso o complicato?
Probabilmente sono vere entrambe le cose
: concettualmente sarebbe estremamente lineare, ma all’atto pratico le implicazioni, l’effetto delle azioni e la loro esecuzione nella giusta sequenza e con il corretto timing è un esercizio che richiede pratica e fatica. Se quindi l’intreccio che lega le varie azioni è la parte complessa, la miriade di step da seguire e pezzi da spostare ed eccezioni da considerare introducono complicazioni che per molti sono gratuite e superflue, messe lì per il puro piacere di complicare.

Vorrei chiarire un punto: per me Kanban EV è un ottimo gioco.
Ho dovuto digerirlo, spinto anche dal piacere puramente estetico e tattile, ma ne sono venuto a capo. Quando le interconnessioni diventano chiare, il gioco non diventa più semplice ma si lascia quantomeno codificare. Come tutti i giochi di Lacerda, penso che sia ottimo da giocare in due o tre (per durata, ritmo di gioco e controllabilità).
Trovo che l’interazione sia un punto di forza: la battaglia sugli spazi azione e nei meeting, la corsa a chi si certifica prima, alcuni aspetti vagamente semi-collaborativi (la scelta e il “valore” delle autovetture prodotte è guidata dai giocatori le cui decisioni potrebbero convergere e quindi avvantaggiare i giocatori con gli stessi interessi), e così via.

Kanban EV plancia 3
Un altro aspetto per me importante è la modalità in solo: qui secondo me il signor Turczi ha fatto un gran lavoro, implementando uno dei bot migliori dei giochi del signor Lacerda.

Piccolo fuori tema: penso spesso che per Kanban EV e i giochi di Lacerda in generale possa valere un discorso simile ma speculare a quello che si potrebbe fare per i giochi della Splotter (per paragonare giochi di peso simile): sono tutti giochi di nicchia (per giocatori abituati a ore di gioco e alla disintegrazione dei neuroni), ma mentre Lacerda propone scatole da “top di gamma” con meccaniche caratterizzate da una infinità di regole e cavilli, gli Splotter asciugano tutto al minimo indispensabile… dalla scatola, alle regole, fino alla componentistica, con alcune scelte ergonomiche discutibili.

Se la Splotter si affidasse a Ian O’Tool, probabilmente vivremmo in un mondo diverso (I have a dream).

Dalla catena di montaggio anche per oggi è tutto.
Buon gioco!
 

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Commenti

Se la Splotter si affidasse a Ian O’Tool, probabilmente vivremmo in un mondo diverso (I have a dream).

TUTTA LA MIA STIMA 

Concordo, personalmente lo ritengo il migliore dell'autore e la modalità solitaria è proprio ben fatta.

Quello che preferisco dell'autore... E obiettivamente non ci vedo tutti questi cavilli (almeno in questo... Così come in vinhos per esempio.... Lisboa e on Mars sono un discorso a parte ma molto belli anche loro)

Mah! Sarà ma a me ste recensioni (anche se questa, come gli altri pipponi, non me ne voglia l'autore, è un report di esperienza personale e non una "recensione" come azgaroth comanda) di Lacerda fanno sempre cascare i meeple per terra. Si parla delle regole "in breve" senza elencare la parte più importante del gioco, ovverosia i meeting con Sandra. Si parla di cavilli fantasma senza citarne neanche uno, Si parla di catena di azioni opaca, quando basta seguire il manuale di istruzioni nello spiegare per far comprendere il funzionamento dell'intera catena di montaggio ( e lo dico da spiegatore seriale che ha anche fatto cambiare idea su Lacerda, spiegandolo per bene, ad un giocatore che aveva solo pregiudizi verso l'autore). E' vero che non è per tutti, che i suoi giochi sono di complessa lettura, e che sicuramente hanno una curva di apprendimento ripida e necessitano di più di una partita per essere anche solo "letti" bene (cosa che di questi tempi vale più della sontuosità dei materiali), ma ste recensioni "per sentito dire" dei giochi di lacerda, sono davvero deludenti. E' chiaro che la tana dei Goblin ha un problema con questo autore. Fatece pace.

Ma no che non te ne voglio, ma addirittura la Tana ha un problema con me?!

Non posso parlare per Agza e per la redazione, ma i miei Pipponi nascono come "impressioni" e tali vogliono essere, senza alcuna pretesa: essere ospitato dalla Tana per me è un piacere, e tanto mi basta. 

Io riporto le mie esperienze personali, come tu citi le tue di spiegatore sopraffino: di questo siamo fatti, di esperienze personali. Non è un trattato scientifico, ma un resoconto di opinioni, di cui può fregarti o non fregarti. 

Mi sfugge invece il concetto di "recensione per sentito dire": dato che il gioco l'ho giocato spesso e volentieri, onestamente non colgo il punto. Se ti riferisci a uno "stile", allora alzo le mani, ché non si può piacere a tutti.

Grazie per la critica, sempre ben accetta quando costruttiva.

Kanban e On Mars sono i suoi capolavori. Ottima recensione

"E' chiaro che la tana dei Goblin ha un problema con questo autore."

Intendeva dire con Lacerda (autore del gioco), non con te (autore dell'articolo)

Per lo meno, io ho interpretato così 🙂😅

Personalmente leggo sempre molto volentieri i pipponi non richiesti.. Continua così 

iaco81ska scrive:

"E' chiaro che la tana dei Goblin ha un problema con questo autore."

Intendeva dire con Lacerda (autore del gioco), non con te (autore dell'articolo)

Per lo meno, io ho interpretato così 🙂😅

Personalmente leggo sempre molto volentieri i pipponi non richiesti.. Continua così 

in questo caso mi amputo la coda di paglia e mi ritiro in buon ordine. Grazie! 😉

carleto scrive:

Ma no che non te ne voglio, ma addirittura la Tana ha un problema con me?!

Non posso parlare per Agza e per la redazione, ma i miei Pipponi nascono come "impressioni" e tali vogliono essere, senza alcuna pretesa: essere ospitato dalla Tana per me è un piacere, e tanto mi basta. 

Io riporto le mie esperienze personali, come tu citi le tue di spiegatore sopraffino: di questo siamo fatti, di esperienze personali. Non è un trattato scientifico, ma un resoconto di opinioni, di cui può fregarti o non fregarti. 

Mi sfugge invece il concetto di "recensione per sentito dire": dato che il gioco l'ho giocato spesso e volentieri, onestamente non colgo il punto. Se ti riferisci a uno "stile", allora alzo le mani, ché non si può piacere a tutti.

Grazie per la critica, sempre ben accetta quando costruttiva.

Scusa, mi sono spiegato male. Ben vengano cmq le tue impressioni personali, e nonostante le tue "recensioni" per me non sono tali, hanno stile e le leggo cmq volentieri. La mia era una battuta riferita al problema che la tana sembra avere con Lacerda "La tana ha un problema con questo autore (Lacerda). Fatece pace (con Lacerda" e questo perchè, nonostante tu dica la tua esperienza personale, e in fondo il gioco lo salvi, ripeti quello che in vari articoli viene detto di questo autore, come la storia dei cavilli. Tutto qua. Chiedo perdono per l'equivoco. 

 

MoMarONE scrive:

 

carleto scrive:

 

Ma no che non te ne voglio, ma addirittura la Tana ha un problema con me?!

Non posso parlare per Agza e per la redazione, ma i miei Pipponi nascono come "impressioni" e tali vogliono essere, senza alcuna pretesa: essere ospitato dalla Tana per me è un piacere, e tanto mi basta. 

Io riporto le mie esperienze personali, come tu citi le tue di spiegatore sopraffino: di questo siamo fatti, di esperienze personali. Non è un trattato scientifico, ma un resoconto di opinioni, di cui può fregarti o non fregarti. 

Mi sfugge invece il concetto di "recensione per sentito dire": dato che il gioco l'ho giocato spesso e volentieri, onestamente non colgo il punto. Se ti riferisci a uno "stile", allora alzo le mani, ché non si può piacere a tutti.

Grazie per la critica, sempre ben accetta quando costruttiva.

 

 

Scusa, mi sono spiegato male. Ben vengano cmq le tue impressioni personali, e nonostante le tue "recensioni" per me non sono tali, hanno stile e le leggo cmq volentieri. La mia era una battuta riferita al problema che la tana sembra avere con Lacerda "La tana ha un problema con questo autore (Lacerda). Fatece pace (con Lacerda" e questo perchè, nonostante tu dica la tua esperienza personale, e in fondo il gioco lo salvi, ripeti quello che in vari articoli viene detto di questo autore, come la storia dei cavilli. Tutto qua. Chiedo perdono per l'equivoco. 

 

Chiedo scusa io per aver frainteso 😉  

Concordo con MoMarONE. E' evidente che la Tana ha un problema con Lacerda, tanto che ormai non ci faccio più caso.... e se siamo in due a scriverlo, probabilmente ci sarà qualche altro in più a pensarlo, D'altronde, io "ho problemi" con le tipologie di giochi preferiti dalla Tana, me ne son fatta una ragione.

Detto questo, Kanban EV è un capolavoro e giocare in 2 + Automa è ancora più divertente. Beato chi ce l'ha, per i detrattori ci sono tante miniature plasticose Awaken Realms che attendono.

PS: Ian O'Toole

Certo che additare l'intera Tana come detrattrice del portoghese su una recensione (o parere o chiamatelo come volete) estremamente positiva pubblicata sulla Tana ... mah

cekufrombeyond scrive:

Certo che additare l'intera Tana come detrattrice del portoghese su una recensione (o parere o chiamatelo come volete) estremamente positiva pubblicata sulla Tana ... mah

Stavo per commentare in modo simile. In generale, mi pare che la pluralità di giudizi in Tana trovi sempre asilo.

Mitico carleto, continua così, che secondo me vai alla grande! :)

I riassunti delle regole anche no, continua a non farli (tanto non li legge nessuno, chi afferma il contrario, mente :D). Sensazioni, impressioni, humor, esperienze personali, sono questi gli articoli che vogliamo vedere. ;)

****

Per quanto riguarda invece la questione di Tana vs Lacerda, sì, trovo anch'io che ci sia un certo pregiudizio nei confronti di Vital. Forse il tutto nasce dal fatto che Lacerda crea giochi senza seguire per forza di cose ciò che nella letteratura sul game design viene considerato opportuno. Eppure lui ha successo lo stesso, alla faccia degli esperti accademici. Un po' come gli artisti che si ribellano alla scuola d'arte. In giro ci vuole gente anche così.

Io non sono un fan sfegatato di Lacerda e concordo con certe critiche al suo game design fatto di strutture e sovrastrutture, però a conti fatti non c'è un suo gioco che mi abbia fatto schifo.

Kanban è tra i miei preferiti insieme a CO2, per me questi giochi raggiungono un certo livello di eccellenza, segue Escape Plan che ho recuperato di recente e terrò in collezione perché è molto particolare 

The Gallerist devo approfondirlo perché alla prima esperienza non mi ha colpito particolarmente, così come On Mars che mi è sembrato troppo pesante per quello che restituisce. 

Vinhos l'ho giocato con piacere, ma dopo qualche partita con le nuove regole mi sono annoiato, dovrei riprovarlo con le vecchie perché nell'ultima partita fatta mi è sembrato più interessante.

Purtroppo con i prezzi che girano non mi sono arrischiato a recuperare le altre uscite, ma se dovessi trovare l'occasione per provare questi titoli non esiterei minimamente.

 

Solo per precisare, personalmente Lacerda non mi dispiace affatto come autore, e infatti ho gran parte dei suoi giochi.

É altrettanto vero che ad Agzaroth non va particolarmente a genio, per una serie di motivi che credo abbia evidenziato nelle recensioni e/o articoli in cui ha parlato dei giochi dell'autore portoghese.

Carleto sembra, almeno nello specifico di Kanban EV, apprezzarlo.

Come Tana siamo aperti a ricevere recensioni da tutti gli utenti, quindi se domani arriva una recensione che assegna 10 a Vinhos NON esiste alcun problema a pubblicarla (fatto salvo che sia una recensione, non un riassunto del regolamento). Se non arriva non è però neanche colpa della Tana.

Sottolineo, per chiudere, che questo vale per Lacerda come per altri autori e/o giochi che magari alcuni recensori più presenti su queste pagine non amano particolarmente.

Scrivete e vi sarà certamente dato spazio.

 

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