Leader 1: recensione

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Leader 1
Voto recensore:
6,9

Informazioni introduttive sul gioco e sulla casa editrice.
La casa editrice italiana Ghenos è ormai specializzata e affermata nel mondo dei boardgame per un settore alquanto particolare: quello delle simulazioni sportive. Settore che si può definire di nicchia, perché non è sicuramente il preferito dalla maggioranza degli appassionati di boardgame, e ostico, perché in linea di principio è alquanto difficile riportare uno sport su un gioco da tavolo. La Ghenos è riuscita però a portare novità nel settore e dopo i titoli dedicati all’automobilismo (Bolide), alla vela (Race the Wind), al Rugby (Rugby World) presenta in questo ultimo lavoro, autori due nuovi nomi francesi, la simulazione di uno degli sport più popolari e seguiti dalle masse: il ciclismo.

E’ doveroso premettere da parte mia di essere uno dei tanti appassionati di ciclismo e di aver aspettato questo titolo fin dalla presentazione. In effetti, i giochi dedicati al ciclismo, prima di Leader 1, sono pochi, rari da trovare perché datati, e con controversi pareri sulla giocabilità.

Il contenuto, il regolamento e i meccanismi del gioco.
Vediamo come si presenta il gioco: aprendo la scatola notiamo subito un blister contenente le miniature di 15 ciclisti (bene, questo ci voleva!) e tanti esagoni colorati per costruire il percorso della nostra gara. Le miniature dei ciclisti differiscono per il colore della maglia (cinque differenti colori) e per il colore della basetta (tre differenti colori). Il regolamento prevede tre differenti modalità di gioco: se si gioca fino in 4 ogni giocatore controlla una squadra di 3 ciclisti (il colore della maglia ovviamente identificherà la squadra), se il numero di giocatori è fino a 5 si controllano 2 corridori e per quando si gioca in tanti ci si può divertire lo stesso con un unico ciclista per giocatore (il regolamento comunque consiglia di limitare a 10 i partecipanti, probabilmente superare questo numero renderebbe il gioco caotico e noioso per i tempi di attesa). Nella descrizione farò riferimento alla prima modalità di gioco, che, a mio parere, è la più interessante e si sposa meglio con lo sport in questione, a metà tra lo sport individuale e lo sport di squadra. I cambiamenti per le altre modalità di gioco sono comunque minimi.

I tre ciclisti che ogni squadra si troverà a gestire hanno caratteristiche differenti: c’è il velocista, identificato dalla basetta verde, forte in pianura e debole in montagna, lo scalatore, basetta rossa, che al contrario è forte in montagna ed ha nella pianura il suo tallone d’Achille, ed infine il leader, basetta gialla, ovvero il corridore versatile che non è specializzato su un tipo di terreno, ma si difende bene su tutti. Per arricchire la differenziazione il regolamento prevede che ogni squadra possa indicare uno dei suoi tre ciclisti come specializzato in discesa ed uno specializzato nelle volate. Si potranno avere così corridori con mix di abilità differenti, che rispecchiano la realtà del ciclismo su strada: il Savoldelli forte sia in salita che discesa o l’Hinault, leader con pochi avversari allo sprint.

Chi conosce il ciclismo sa bene che ogni gara, per come è costruita, può favorire tipologie differenti di corridori e la nostra abilità dovrà essere, emulando un buon direttore sportivo, di leggere la gara e scegliere quale dei nostri 3 corridori dovrà essere portato a giocarsi la vittoria finale e quale dovrà essere usato come gregario, per aiutare i compagni di squadra o contrastare gli avversari.
Come si costruisce il percorso? E’ sicuramente una delle parti più divertenti del gioco! I 21 esagoni a doppia faccia hanno differenti tratti di percorso, prima della gara una parte di questi esagoni deve essere scelta per comporre il tracciato finale, ogni esagono ha la sua caratteristica e può essere di pianura, di falsopiano, di salita o di discesa, ciascuna delle quattro tipologie di percorso è identificata da un differente colore. Potete giocare con il percorso consigliato dal regolamento, provare a ricostruire quello della vostra gara preferita, oppure inventarvene uno vostro.
In cosa volete cimentarvi? Il tappone di montagna con un colle dopo l’altro e l’arrivo in salita? Il percorso misto con un circuito finale da ripetere più volte? L’arrivo in velodromo, come la Parigi-Roubaix? Scegliendo opportunamente gli esagoni da incastrare non sarà difficile ricreare qualsivoglia percorso ed ogni gara sarà differente dall’altra.

Scelto il percorso ha inizio la gara! Ai corridori viene assegnato un budget di energia da gestire per tutta la corsa, budget che è determinato dal numero e dal tipo di esagoni usati per il percorso. Tutti partono nel gruppo che, rappresentato dall’apposita tessera sul percorso, si muove ad ogni turno di gioco per un numero di caselle variabile, determinate dal lancio di un dado. Fin quando i corridori restano in gruppo non consumano energia, tranne rari casi che corrispondono ad un’andatura forzata, la vera gara ha inizio quando qualcuno ha il coraggio di fuoriuscire dal gruppo e provare l’azione personale.

Un turno generico di gioco ha la seguente struttura:
-effettuano prima il loro movimento i corridori già in fuga, partendo dal primo e seguendo l’ordine.
-Partendo da chi ha il gettone di guida del gruppo, gettone che cambia proprietario ad ogni turno, i giocatori possono dichiarare se altri corridori escono dal gruppo.
-Il gruppo si muove secondo il risultato di un dado d12 che ha 3, 4, 5 come risultati possibili. Chi ha il gettone guida del gruppo ha anche la facoltà di assegnare un +1 al risultato del dado, a seconda se preferisce tenere alta l’andatura oppure no. Se il gruppo raggiunge uno dei corridori scattati in precedenza li riassorbe, e gli sforzi fatti sono resi vani!

Fuori dal gruppo i corridori dovranno gestire le proprie risorse, contrastare e sfruttare le azioni degli avversari o dei loro compagni di squadra, proprio come in una gara reale.
In questa fase risulteranno fondamentali le caratteristiche di ciascun corridore: il movimento prevede una parte gratuita, fatta senza consumare energia, ed una parte che comporta invece un dispendio di energie. La parte di movimento gratuita è quella che differenzia i corridori: per esempio leggendo la tabella dello scalatore vediamo che il suo movimento base sarà di 3 caselle in montagna, 1 in pianura, 2 in falsopiano e 4 in discesa, differente, ovviamente, sarà per il velocista o il leader. Fatto il movimento base i corridori potranno prolungarlo, dando fondo al loro serbatoio di energie, con un costo che aumenta esponenzialmente col numero di caselle aggiuntive (gli scatti brucianti si pagano!). Vanno inoltre considerati questi aspetti:
-come nel ciclismo reale c’è la possibilità di sfruttare la scia dell’avversario: se un ciclista ad inizio turno si trova nella casella immediatamente dietro ad un altro corridore avrà una casella gratis aggiuntiva nel suo movimento. Da abili succhia-ruote potrete sfruttare il lavoro dei vostri avversari o dei vostri gregari.
-Il gruppo si muove su un tracciato prestabilito che è il più lungo possibile, i singoli corridori possono muoversi più liberamente tra le caselle del percorso e all’occorrenza “tagliare i tornanti”. Di fatto questo nei tratti più tortuosi corrisponde ad un notevole guadagno di terreno.
La gara ha termine quando uno dei corridori (il vincitore) supera la linea del traguardo.

Ad arricchire l’atmosfera da gara ciclistica scoprirete che il gioco prevede, senza entrare nei dettagli del regolamento, numerosi elementi aggiuntivi: i traguardi volanti, i punti rifornimento per rinfrescare l’energia dei corridori, la differenziazione delle salite in base alla difficoltà. Sono inoltre presenti tutte le sventure che possono capitare su due ruote: caduta, foratura ed affaticamento in montagna. Il giocatore potrà in parte scegliere quando rischiare, in parte dovrà saper rispondere agli imprevisti e saper approfittare delle sventure altrui.

Ovviamente in questi “imprevisti” c’è un elemento fortuna che farà storcere il naso a qualcuno, ma bisogna considerare che come target Leader 1 si propone di essere un gioco più semplice e per un pubblico più vasto rispetto ad altre simulazioni sportive della stessa casa. Nel complesso qualche parte del regolamento poteva forse essere curata meglio, ma il gioco risponde bene al suo scopo, fosse solo per lo spot che ti offre il percorso con le miniature dei ciclisti una dietro l’altra che sembrano avvinghiarsi sui tornanti, fosse solo per i commenti che ti ritrovi a fare a fine gara, che sono quelli tipici dei dopo-tappa delle trasmissioni sportive (“Se fossi scattato prima!”, “Se aspettavo un altro turno prima di partire!”, “Se il mio leader non forava prima della salita finale!”). All’occorrenza i giocatori più esigenti, e tra questi posso anche mettermi io, potranno comunque rivolgersi alle varianti proposte dagli appassionati che trovate facilmente in rete, e cambiare qualche aspetto delle regole per rendere il gioco più strategico.

L’ultima nota, doverosa, è sulla possibilità di giocare una gara a tappe. Il regolamento prevede una classifica da aggiornare di tappa in tappa che simula la tipica classifica a tempo delle blasonate gare ciclistiche. I corridori hanno la possibilità di conservare parte delle energie non consumate per le tappe seguenti e preparare l’exploit per il percorso più adatto alle proprie caratteristiche.
Per gli appassionati sarà sicuramente uno degli aspetti più interessanti e la longevità di questo gioco è sicuramente garantita.

Considerazioni finali
A voler sintetizzare a chi mi sento di consigliare Leader 1:
-Per chi, come nel mio caso, la passione per i boardgame è abbinata ad una pari passione per il ciclismo, c’è poco da fare: è un titolo che non può mancare alla vostra collezione.
-Avete un amico appassionato di ciclismo che da tempo volete introdurre ai giochi da tavolo? E’ il titolo giusto per consigliargli un acquisto, o per fargli un regalo.
-Se siete alla ricerca di un gioco leggero, considerate questo titolo per una divertente serata tra amici. Non vi spaventate se di ciclismo non ne capite molto, perché si gioca lo stesso senza problemi.
-Se siete giocatori esperti ed esigenti e, di contro, il ciclismo non vi interessa più di tanto, potreste trovare qualche lacuna nel regolamento nelle parti in cui l’imprevisto o il colpo di fortuna possono alterare quanto sapientemente costruito. In questo caso vi consiglio di provare prima il gioco.

Note
Nel 2009 la Ghenos ha acquistato i diritti del Giro d’Italia ed ha re-implementato il gioco Leader 1 in Giro d’Italia: the game. Si rimanda alla scheda relativa per i cambiamenti introdotti nel nuovo gioco.

Pro:

Semplice e divertente da giocare.
Possibilità di giocare fino in 10.
Durata del gioco modulabile a seconda delle esigenze (tappa breve, tappa lunga e gara a tappe da fare eventualmente in più sedute di gioco).
Totale indipendenza dalla lingua ed un’unica edizione con regolamento in 4 lingue (quello che per me dovrebbe essere lo standard per i giochi indipendenti dalla lingua).

Contro:

Ad alcuni giocatori non piace come il gioco regolamenta alcune situazioni reputandole poco realistiche (per esempio l’arrivo in volata o la differenziazione della difficoltà delle salite).
L’elemento fortuna presente in alcune parti del regolamento può non piacere a tutti.
Il regolamento riporta la descrizione di un’unica tappa: per chi ha poca fantasia ad inventarsi il percorso può costituire un limite.
L’energia dei corridori va aggiornata di turno in turno a penna sull’apposito taccuino: forse si poteva pensare ad una gestione più pratica.

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