Life of the Amazonia - Recensione

Ripristiniamo assieme l'ecosistema amazzonico!

Giochi collegati: 
Life of the Amazonia
Voto recensore:
7,8

Introduzione

Eccoci qua con una nuova recensione, questa volta su Life of the Amazonia, un gioco di Jamie Bloom per 1-4 giocatori, edito da Bad Comet. Al momento non esiste una versione italiana e, non sapendo se uscirà in futuro, il gioco è completamente in inglese e purtroppo dipendente dalla lingua, dato che c'è un po’ di testo sulle carte.

Fatta questa piccola ma doverosa premessa sulla lingua, passiamo a parlare un po’ più nel dettaglio del gioco in sé.

Life of the Amazonia è un gioco che combina meccaniche di bag building, pattern building e piazzamento di meeple. I meeple rappresentano diversi animali della foresta amazzonica e, per chi conosce altri titoli di Bad Comet come Wild: Serengeti, sono raffigurati con la stessa cura e qualità (anche se, a parte questo, i due giochi hanno ben poco in comune).

Life of the Amazonia trasporta i giocatori nel cuore della foresta amazzonica: ognuno interpreterà un membro dell’organizzazione scientifica Good Comet Society con lo scopo di ripristinare l’ecosistema amazzonico, piantando alberi e fiori acquatici e contribuendo alla prosperità dell’ambiente, in modo che nuove specie tornino a popolarlo.

Come si gioca

Il gioco non ha un numero prefissato di round; la partita termina quando cinque delle otto specie saranno esaurite.

I giocatori si alternano nei turni finché questa condizione non viene soddisfatta e il giocatore che ha piazzato l'ultimo animale, innescando la fine della partita, guadagnerà cinque punti bonus, mentre gli altri potranno comunque eseguire un ultimo turno.

Il turno di ogni giocatore è composto da due fasi: la fase delle azioni e la fase di pulizia.

Fase Azioni

Ogni giocatore inizia il turno con un minimo di cinque gettoni risorsa, fino a un massimo di otto. In questa fase, il giocatore potrà spendere le proprie risorse per compiere le diverse azioni disponibili, che sono:
  • comprare un gettone risorsa: le risorse sono: acqua, cibo, vegetazione, soldi e semi (questi ultimi sono i jolly del gioco); ogni gettone ha un costo diverso in denaro, in base al suo valore (da due a quattro) e con ques'azione, il giocatore paga il costo indicato e deposita i gettoni usati e acquistati nella propria barchetta;
  • piazzare una tessera terreno: le tessere servono per ampliare la nostra foresta amazzonica, permettendoci così di avere nuovi terreni e più spazio su cui piazzare i nostri animali e piante; ogni tessera è composta da tre tipologie di terreno, distinguibili per colore: foresta (verde), palude (giallo) e acqua (blu); inoltre, ogni tessera presenta dei bonus che si ottengono una volta coperti (come pescare un gettone risorsa o rimuovere un gettone dal gioco); il costo di ogni tessera varia in base a quante volte abbiamo già compiuto questa azione durante la partita, perché nella plancia della cascata sono presenti diversi tracciati, e ogni volta che eseguiremo questa azione avanzeremo di uno spazio permettendoci di ottenere nuovi bonus e guadagnare più punti vittoria; in generale, acquistare una tessera costa sempre vegetazione;
  • piazzare un albero: si può fare esclusivamente sui terreni foresta, occupando un solo esagono di spazio e facendoci ottenere i bonus presenti sulla tessera che copriamo; piantare gli alberi costa sempre vegetazione e, come per le tessere, il costo varia in base ai progressi fatti nel tracciato sulla cascata; piantare gli alberi è importante perché, oltre a darci punti e bonus per l'avanzamento sul tracciato, potrebbero essere necessari per ottenere punti dagli animali;
  • piazzare una ninfea: le ninfee funzionano come gli alberi, ma a differenza di questi ultimi, possono essere piazzate solo sugli spazi blu; il loro costo è in acqua e, come per gli alberi, dipende dal relativo tracciato sulla cascata; il loro piazzamento è fondamentale non solo per ottenere bonus e punti sul tracciato, ma anche perché potrebbero essere una condizione per guadagnare punti dagli animali;
  • piazzare un animale: come detto inizialmente, ogni partita prevede otto specie diverse di animali, comuni a tutti i giocatori, e ogni animale ha diverse carte che permettono di variare il modo in cui questi daranno punti, aumentando la variabilità nel setup; gli autori affermano che sono possibili oltre 60.000 combinazioni diverse, perché, oltre alle otto specie comuni, ogni giocatore ha un animale unico che fornisce un'azione particolare o un bonus passivo; gli animali si dividono in piccoli e grandi, a seconda di quanti esagoni occupano (due al massimo); il loro costo può essere in cibo, acqua, vegetazione o una combinazione di questi; quando si piazza un animale, bisogna posizionarlo in modo da ottenere il massimo dei punti, seguendo logiche simili a Cascadia, ma prestando attenzione anche alle condizioni di piazzamento specifiche di ciascun animale (ad esempio, il giaguaro richiede che venga piazzato su due esagoni adiacenti identici);
  • utilizzare l'abilità dell'animale unico: è sempre gratuito, ma ha condizioni di piazzamento più particolari; ad esempio, oltre al tipo di terreno, il boa richiede che venga piazzato adiacente ad almeno due specie animali; una volta piazzato, si può usare la sua abilità (se non si tratta di un bonus passivo), generalmente disponibile una volta per turno;
  • comprare una carta: nel gioco sono presenti due tipi di carte: insetto che garantiscono bonus istantanei, e scenario che offrono condizioni per ottenere altri punti vittoria a fine partita; entrambe le tipologie di carta costano risorse acqua;
  • espandere lo zaino: lo zaino ha tre livelli, ognuno dei quali permette di tenere un gettone risorsa in più nella riserva per poterlo usare nei turni successivi; inoltre, ogni volta che si avanza su questo tracciato, si può rimuovere definitivamente dal gioco uno dei propri gettoni risorsa provenienti dalla riserva o dagli scarti;
  • acquistare un bonus
    • un seme per tre vegetazione;
    • un ripristino per quattro monete (permette di rimuovere fino a due tessere, carte, o un mix di entrambi dal gioco);
    • una rimozione gettoni per cinque monete;
    • un esagono terreno qualsiasi per sette monete (questi esagoni possono essere piazzati sulle tessere per cambiare tipologia di terreno o per ampliare ulteriormente la giungla).

Un aspetto fondamentale di questo gioco è che non si ottiene mai resto, quindi sarà necessario fare attenzione a come prendere e spendere i gettoni risorsa. Ad esempio, se un animale costa cinque cibo e si hanno due gettoni da tre cibo, l'eccesso andrà perso e non potrà essere usato per altre azioni durante il proprio turno.

Fase pulizia

In questa fase si può decidere di conservare i gettoni non spesi per i turni successivi e scartare quelli in eccesso dalla barchetta. Fatto ciò, si pescano cinque nuovi gettoni risorsa dal mio sacchetto, che andrà rimpinguato con il contenuto della propria barchetta nel caso non ne contenga abbastanza.

Componenti

Sui componenti ho opinioni un po’ contrastanti. In generale, sono di ottima qualità, in particolare i meeple degli animali sono davvero ben fatti: in legno e con una stampa che ne aumenta i dettagli. Le barchette sono un’idea carina per tenere separati gli scarti dai gettoni risorsa in uso e, nel complesso, sono anch’esse ben fatte.

Il problema, se proprio dobbiamo essere onesti, riguarda i porta risorse. Queste scatole con divisori contengono le varie risorse del gioco e sono fondamentali anche durante la partita, poiché mostrano il costo delle risorse. Tuttavia, durante il montaggio risultano un po’ fragili e può capitare che alcune risorse passino sotto i divisori, mescolandosi tra loro. Inoltre, il coperchio non sembra particolarmente resistente.

L’altro problema riguarda la cascata che contiene i vari tracciati. Dopo l’esperienza della montagna di Wild: Serengeti (dello stesso editore), abbiamo deciso di non montarla. Questo perché, come la montagna, non starà mai montata interamente nella scatola del gioco, quindi sarà necessario smontarla ogni volta alla fine della partita. Questo continuo smontare e montare finirà sicuramente col rovinarla. Inoltre, non è neanche particolarmente comoda, perché se la si tiene inclinata, i più livelli non permetteranno una lettura comoda per tutti i giocatori al tavolo.

Commenti personali

Avevo provato il titolo grazie a un membro della mia associazione che lo possedeva. Nonostante la decisione di usare le regole rapide (perché, se ben ricordo, lo avevamo intavolato proprio dopo una partita a Wild: Serengeti), mi era piaciuto. Il mio ragazzo ha quindi ben pensato di regalarmelo per il compleanno e, nel giro di una settimana, l'abbiamo già intavolato almeno due volte. Prevedo altre partite a breve, visto che entrambe sono finite in pareggio (con un pareggio anche allo spareggio). Da fan di giochi a tema piante e animali, questo titolo non poteva mancare nella mia collezione. Il gioco scorre comunque bene e, come difficoltà, si colloca sopra a un family plus, ma non so se lo definirei un gioco di peso medio.

Esperienze di gioco

  • Fluidità: le regole non sono molte e, una volta presa familiarità con esse, il gioco scorre abbastanza bene; forse mi sentirei di consigliarlo più in tre che in quattro giocatori, ma dipende molto da chi avete al tavolo.
  • Curva di apprendimento: come quasi tutti i giochi, chi l’ha già giocato sarà sicuramente più avvantaggiato, soprattutto perché saprà quali animali convengono di più e anche che gettoni acquistare per non avere un sacchetto troppo sbilanciato su alcune risorse; comunque, già dopo una partita, tutti i giocatori al tavolo avranno preso sufficiente familiarità con il gioco da non ricadere nei medesimi errori.
  • Paralisi d’analisi: può essere presente, soprattutto con giocatori nuovi al tavolo e quando si iniziano ad avere abbastanza risorse per poter piazzare i primi animali.
  • Tematica: è molto presente, forse proprio grazie ai meeple ben realizzati degli animali; anche visivamente parlando, il gioco riesce a rendere ben chiaro qual è il tema e con le nostre azioni possiamo vedere la nostra giungla crescere e popolarsi.
  • Interazione tra giocatori: non ce n’è moltissima... dii fatto, l’unica cosa che potremmo fare per infastidire qualcun altro è posizionare un animale del quale non ci sono altri esemplari della medesima specie disponibili, oppure acquistare gli ultimi gettoni risorsa di un particolare tipo o una tessera/carta. In generale, però, non ci sono azioni che possono danneggiare direttamente un avversario.

Considerazioni finali e voto

Quindi, cosa dire di Life of the Amazonia? È sicuramente uno dei titoli che più mi ha appassionato nell’ultimo periodo. Saranno le meccaniche, il tema, il fatto che visivamente parlando, una volta intavolato, ha proprio un bel colpo d’occhio, o un mix di questi, ma anche solo scrivendo questa recensione mi è tornata voglia di giocarci. È un gioco che consiglierei a tutti? Sì, soprattutto se come me siete amanti di giochi con questo tema, ma risulta interessante anche solo per le meccaniche di gioco. Il problema forse più grande che ha è il prezzo: non scontato, costa quasi 90 euro e di sicuro potrebbe scoraggiarne l’acquisto, soprattutto se non lo si è provato prima. L’altro problema è la lingua, che è solo l'inglese. Il testo non è molto e i simboli sono tutto sommato chiari, ma se uno non sa l’inglese, c’è poco da fare. L’unica speranza in tal senso è sperare che qualcuno lo faccia uscire in italiano in futuro. Inoltre, so che è già uscita una mini espansione, ma non la possiedo ancora. Magari in futuro potrei fare una breve aggiunta.

Ci si vede alla prossima recensione.

Sono Pinka, sono ingegnere informatico di giorno e giocatrice di boardgame, GdR e wargame di notte.
Ho iniziato nel periodo universitario con titoli leggeri e ora mastico dai fillerini ai cinghialotti.
Gioco sia i cooperativi che i competitivi ma prediligo di più questi ultimi.
Scegliere il mio gioco preferito in assoluto è  impossibile, quindi eccovi la mia top 3 dei titoli che preferisco: Black Rose Wars, Scythe e Terraforming Mars.

Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale