Shadowrun

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Shadowrun
Voto recensore:
6,7

Ambientazione
Siamo nel futuro, gli anni sono trascorsi portando annunciati cambiamenti, ma la Terra ha fatto anche un balzo indietro, si è Risvegliata, dicono alcuni.
Come in ogni ambientazione futuristica si trovano Megacorporazioni, armi migliorate, nuove incredibile cure mediche, un incredibile dislivello tra chi è davvero ricco e chi povero, congegni tecnologici avveniristici, alcuni dei quali (cyberware) si possono impiantare direttamente nel corpo, e c’è la Matrice (cioè la Rete) in cui i decker (nome dato agli hacker) entrano grazie a potenti computer, un piccolo innesto cerebrale, ed un cavo d’intefaccia. Oltre a questo, c’è la magia, sì, perché come dicevo la Terra si è Risvegliata, e molte persone hanno iniziato a mutare (fenomeno conosciuto come Goblinizzazione). Proprio la magia, quella delle palle di fuoco (Esplosione Infernale), dell’invisibilità e dei muri di forza. Quindi grazie al tuo scanner puoi anche essere sicuro che nessuno ti stia seguendo… ma lo stesso può dirsi per l’occhio magico di uno sciamano o di un mago? Per questo solo i migliori sopravvivono, riuscendo a correre nell’ombra ed a portare a compimento i lavori più ardui… e remunerativi.
In questo gioco di ruolo, infatti, i giocatori sono Sharowrunner, mercenari pagati per fare lavori Illegali o semi-legali. A volte motivate da qualche ideologia, a volte dal divertimento suscitato da una vita di rischi, a volte perché non hanno scelta.

Il Gioco
Gli umani non sono l’unica razza esistente (cioè l’unica a disposizione dei PG), perché insieme alla magia sono tornate sulla Terra anche le antiche razze: elfi, nani, orchi, Troll (tra quelle interpretabili) ma anche unicorni, yeti, licantropi e… draghi. Queste “minoranze” si sono unite per far fronte comune al crescente razzismo nato nei loro confronti, tanto da ottenere il governo di una nazione e di altri centri abitati. Il razzismo ha avuto una nuova scintilla vitale, come recita una frase del gioco: “che importanza ha se sei nero, bianco o giallo quando il tizio seduto in fondo alla metropolitana è alto tre metri ed ha le zanne?”
La creazione è basata su un sistema di priorità. Puoi decidere di preferire gli attributi (Forza, intelligenza, Costituzione ecc.) oppure le abilità (Sparare, Guidare, Computer, Magia, Biotecnologia ecc.), le risorse iniziali, la magia (se la possiedi o meno) gli amici ed i contatti, e la razza: se non vuoi essere umano c’è un prezzo da pagare. Questo permette una buona caratterizzazione del personaggio che non dipende dal lancio di dadi, ma che può invogliare qualcuno al power player. Personalmente credo che la priorità richiesta per essere “metaumano” sia troppo alta, quindi consiglio di abbassarla, visto che in questo gioco non si può certo parlare di nobile e perfetti elfi o di risoluti e coraggiosi nani. Ognuno cerca di sopravvivere come può, indipendentemente dalla razza, anzi possono essere proprio quegli stessi metaumani ad essere svantaggiati, in virtù della questione del razzismo.

Considerazioni
Il sistema di gioco è valido, ma tende ad essere macchinoso soprattutto per quanto riguarda la Matrice ed alcuni punti nel capitolo della Magia. Il combattimento è abbastanza semplice, si risolve come un normale tiro abilità con in aggiunta delle varianti, ma riesce ad essere troppo lento, soprattutto durante le prime partite. La maggior parte dei tiri richiede l’utilizzo dei dadi da 6. Il numero esatto viene data dal punteggio nell’abilità o nell’attributo che si sta usando. L’Arbitro di gioco fissa una difficoltà (di solito 4 per i tiri più comuni) ed ogni dado tirato che fa un numero uguale o superiore a quello richiesto viene considerato un successo. Più successi migliorano l’esecuzione della manovra intrapresa.

La parte riguardante il background del mondo è un po' scarna. La storia di come si arriva nel 2053 (anno in cui di solito si ambientano le campagne) è esaustiva, ma le modifiche subite dai confini, politici in particolare, non è troppo chiaro, tranne per quanto riguarda il nord America.
Molto carina la parte sulla Magia, soprattutto la divisione tra sciamani (incantatori che usano danze, erbe e sono più legati alla natura... anche quella cittadina) e maghi (che studiano la magia attraverso complesse e rigorose formule matematiche e tengono le loro conoscenze chiuse in cd).
Nel complesso un gioco con un'ambientazione particolare ed intrigante, con cui ci si può divertire per diverse serate, ma di contro appesantita da un sistema di regola pesantuccio.

Pro:
- Un’ambientazione davvero intrigante.
- Regole abbastanza accurate e non troppo difficili da apprendere.
- Buona ed evocativa la grafica.
Contro:
- Il sistema di gioco è lento, cosa non molto adatta ad un gioco d’azione come vuole essere Shadowrun. Questo difetto viene mitigato in parte dall'esperienza, che velocizza calcoli e tiri di dado. Mitigato, ma non annullato.
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