Sarebbe una nuova versione "estesa" dell'omonimo VERBA GAME della Dal Negro?
144 carte con sole lettere e qualche jolly stampati sopra e la possibilità di giocare in 6 lingue diverse.
IL GIOCO
Dalle 144 carte selezioniamo quelle relative alla lingua scelta, riconoscibili per la sigla sul dorso (IT per Italiano, ES per Spagnolo e così via) e formiamo tanti mazzi quanti sono i giocatori, dopodiché scartiamo le eventuali carte dispari.
Non appena ogni giocatore ha davanti a sé il proprio mazzetto, dal quale pescherà 8 carte in 2-4 giocatori o 6 in 5-8, si è pronti per iniziare.
Il primo di turno forma una parola di partenza al centro del tavolo con le proprie carte.
Ogni carta giocata va rimpiazzata con un’altra pescata dal suo mazzetto.
Al proprio turno ogni giocatore deve cercare di variare la parola in gioco con l’inserimento e/o la sovrapposizione delle carte a sua disposizione.
Ogni volta quindi si creerà al centro del tavolo una parola diversa e ogni giocatore avrà in mano lo stesso numero di carte rispetto agli altri.
Chi non riesce dopo 30 secondi passa il turno. Se tutti passano, si cancella la parola, eliminandola dal tavolo, e l’ultimo giocatore che ha effettuato una variazione ne formerà un’altra.
Vince chi per primo esaurisce il proprio mazzetto.
Ad aiutare durante il gioco vi sono 3 carte speciali:
-Jolly: sostituisce qualsiasi lettera
-Carta Bianca: Cancella la lettera sulla quale viene giocata
-Anagramma: si gioca per formare un anagramma della parola presente anche aggiungendo altre carte dalla propria mano
IMPRESSIONI
Mi piacciono i giochi di parole, in alcune serate poi, con il gruppo giusto, li trovo perfetti: “Verba Game: Babilonia” non fa eccezione.
È un giochino senza tante pretese che però si fa giocare e rigiocare senza mai annoiarti. Una partita in 6 può durare al massimo mezz'ora, cosa che lo rende ancor più appetibile, specie se avete al tavolo giocatori del tutto novizi (ma anche no!)
Poteva essere la copia di altri giochi simili (Boggle slam su tutti), ma l’inserimento delle carte speciali e la possibilità di variare la lunghezza della parola al centro del tavolo lo rende un pochino unico nel suo genere.
Segnalo inoltre che questo titolo ha vinto il “Premio Archimede” come miglior gioco di carte, al VI festival Italiano dei giochi.
Un motivo in più per provarlo!