Ottima recensione.
Nel 2019 la Stonemaier Games pubblica Wingspan, gioco per 1-5 giocatori, opera prima di Elizabeth Hargrave. Un titolo che farà parlare molto di sé nel bene e nel male e che nello stesso anno si aggiudicherà il prestigioso Kennerspiel des Jahres.
Spiegare le ali: come si gioca
Il setup del gioco è piuttosto rapido e la struttura del turno facile da comprendere e abbastanza lineare.
A ogni giocatore verranno assegnate carte uccello e segnalini cibo differenti, che dovrà scartare fino ad avere un totale complessivo di cinque tra le une e gli altri.
Inoltre ogni giocatore riceverà due carte obiettivo, delle quali dovrà sceglierne soltanto una.
Selezionata la faccia della plancia obiettivi e posti sopra di essa quattro segnalini obiettivo, si lanciano i dadi che rappresentano i cibi disponibili, si scoprono tre carte uccello a disposizione di tutti e, una volta scelto il primo giocatore, si è già pronti per iniziare.
Le plance dei giocatori sono strutturate in tre file nelle quali è possibile piazzare fino a cinque carte uccello ciascuna.
Ogni riga rappresenta un tipo di habitat oltre che una delle azioni disponibili, che nello specifico permetteranno di pescare altre carte uccello, ottenere cibo dalla mangiatoia o deporre uova sulle carte già giocate.
Una quarta azione, ovvero quella di giocare e posizionare una carta sulla nostra plancia, non è associata ad alcuna riga ma è comunque sempre selezionabile.
Ogni volta che selezioneremo un'azione, attiveremo tutta la fila ad essa associata e, qualora vi fossero già presenti alcune tipologie di carte, verrebbero attivate in sequenza, in un crescendo di combo possibilmente sempre più performanti.
Più carte giocheremo su una stessa fila, più alto sarà il costo da pagare, in termini di uova aggiuntive da scartare, ma anche più potente sarà l'azione base che andremo a svolgere.
Al termine di ciascun round si valuterà l'obiettivo corrente (maggior numero di uccelli in un habitat o con una particolare tipologia di nido, maggior numero di uova in un determinato nido, eccetera) e si segnerà con uno dei cubetti che si utilizzano per eseguire le azioni. Ciò implica che round dopo round (quattro in tutto) avremo sempre meno azioni da poter svolgere, per cui sarà fondamentale creare un buon motore di gioco durante la partita.
Osservare con il binocolo: grafica e materiali
Inutile dilungarsi più di tanto sull'argomento: i materiali deluxe sono il marchio di fabbrica della Stonemaier Games e di certo Wingspan non fa eccezione.
Dalle uova colorate alla torre lanciadadi a forma di mangiatoia, passando per il manuale "telato" e piacevole perfino al tatto, Wingspan è eccelso da questo punto di vista e restituisce un ottimo colpo d'occhio quando apparecchiato sul tavolo.
Di contro alcune icone non sono proprio di immediata comprensione e i manuali talvolta confondono un po' le idee.
Nonostante ciò, il gioco è talmente semplice che una volta che si è presa confidenza con i simboli, difficilmente tornerete a cercarli sul regolamento.
Non far rumore mentre cammini: ambientazione
Wingspan ci prova, ma ci prova seriamente a sembrare ambientato; ogni carta contiene tanti dati per rendere il gioco il più vicino possibile a un'esperienza di birdwatching: aperture alari, nomi scientifici, zone in cui possono essere avvistati i vari uccelli, nonchè alcune curiosità riportate su un testo squisitamente flavour. Persino le abilità tentano di riprodurre il reale comportamento dei volatili.
Ma no, proprio non ce la fa.
Sebbene lo sforzo sia tangibile e apprezzabile, non appena si inizia la partita ci si dimentica completamente dell'ambientazione e ci si concentra su ciò che è necessario fare per vincere. Ricordo diverse partite in cui ho preso una carta perchè aveva quel nido o quell'abilità... e non avevo la più pallida idea di che uccello fosse, nè lo saprò mai, ma pazienza, il gioco ha altri pregi.
Prendi nota di ciò che hai osservato: considerazioni
Questa recensione non vuole essere portatrice di verità assoluta, anche perchè, come sempre del resto, la verità sta probabilmente nel mezzo, ma è opportuno tenere sempre ben in considerazione una cosa, ovvero il target a cui i titolo si rivolge.
Wingspan non è né un gioco per giocatori super esperti, né per giocatori alle prime armi, ma banalmente è un titolo adatto all'utente medio; spesso lo avrete anche sentito indicare come un titolo per famiglie.
Bene, da questo punto di vista non si può negare che abbia centrato il suo obiettivo: Wingspan è senza dubbio una "furbata", chiamiamola così, che attira l'utente a cui si rivolge con una grafica accattivante e gli offre un prodotto con un flusso di gioco scorrevole e intuitivo.
Può non piacere, questo è indubbio, ma per come è stato pensato non si può negare che abbia fatto centro.
Ma veniamo al sodo (no, non l'uovo).
Wingspan è un engine building nel quale in poche azioni dovrete trovare la quadratura del cerchio, per cui è importante, soprattutto a inizio partita, giocare molte carte che ci permettano di fare azioni ripetute che attivino, per l'appunto, il nostro motore di gioco, mentre verso la fine spesso risulta molto più remunerativo accumulare uova (che valgono un punto ciascuna) sulle nostre carte, piuttosto che perdere tempo, azioni (che ricordiamo, a fine partita sono poche!) e risorse per giocare una singola carta che ci fornirà pochi punti.
Il gioco scala benissimo in qualsiasi numero di giocatori e la rigiocabilità è molto alta dal momento che nella scatola sono presenti ben 170 carte uccello e che queste verranno fuori in maniera completamente casuale, ma attenzione: una buona pianificazione permetterà di mitigare l'alea poiché, oltre al fatto che le abilità delle carte spesso si ripetono, con un po' di strategia è possibile pescare molte carte e regolarsi di conseguenza facendo delle scelte oculate.
Proprio perchè le carte sono tante, così come i segnalini obiettivo, il gioco difficilmente risulterà ripetitivo, in quanto in ogni partita si potrà impostare una strategia di partenza differente.
L'interazione è uno dei punti deboli di questo titolo che è quasi un multisolitario: ci si può rubare qualche carta, qualche cibo dalla mangiatoia, attivare qualche abilità nel turno di un avversario, ma è davvero poca cosa e di solito ci si concentra sulla propria plancia e sulle proprie risorse.
In sintesi questo è un gioco che mi sento di consigliare a chi dell'ambientazione se ne cura poco (e a chi si diverte a fare scontate battute a doppio senso in ogni singolo turno) ma apprezza le combo di carte, vero punto di forza di Wingspan, mentre lo sconsiglio categoricamente a chi ama i giochi a forte, ma anche media, interazione.