Classifica personale di mariottide

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Puerto Rico 9,0

Dieci anni e non sentirli...
Da poco è stata pubblicata l'edizione che celebra il decimo anniversario di uno dei giochi più amati in tutto il mondo, e ci sarà un motivo...
Puerto Rico è un gioco che prende subito anche i neofiti, ma appassiona sempre di più, partita dopo partita, per la sua profondità.
L'originalità del sistema di scelta dei personaggi, l'assenza di variabili aleatorie, la profondità tattica e strategica, ne hanno fatto uno dei classici dello stile "german".
L'ambientazione è resa discretamente, ma viene oscurata ben presto dalle meccaniche.
Occhio ai "pensatori", questo gioco può mettere in crisi questo tipo di giocatori, visto che ogni singola mossa può pesare tanto sull'intera partita.
Consigliatissimo agli amanti dei "german games", e anche a chi, abituato a Risiko et similia, voglia addentrarsi in qualcosa di più complesso.

20/02/2012
7 Wonders 9,0

Un gioco divertente, facile da imparare, e che accontenta un po' tutti i palati.
Il gioco risulta piuttosto longevo, anche perchè le strategie da provare sono tante e si diversificano in base alla meraviglia che il destino ci da in sorte. A tal proposito, la componente aleatoria è un fattore, ma non determinante: infatti, la meccanica del draft ci permette di "vedere" tante carte e quindi di essere "padroni del nostro destino".
Bella l'ambientazione, benchè, come dice giustamente il recensore, viene presto "dimenticata" da chi, come me, si fa presto prendere dalla ricerca della carta migliore per fare qualche punto in più.
Piccolo appunto sui materiali: la qualità non è delle migliori, e il prezzo è troppo alto per i pochi "pezzi" che troviamo nella scatola, ma a mio parere è proporzionale al divertimento che il gioco procura.
Una volta imparate le meccaniche di base, le partite durano 30 minuti al massimo, ciò permette di giocare più volte durante una serata: volete forse accettare gli sfottò del vostro amico senza prendervi una rivincita?

19/10/2011
Taboo 9,0

Questo party game ha un unico grosso difetto: dopo diverse partite, le carte si iniziano a ricordare, per cui risulta più semplice, per chi ha già giocato, indovinare o suggerire la parola.
Per il resto, a mio giudizio, è il party game perfetto. Buono per qualsiasi numero di giocatori, anche i più timidi, dopo un po', riescono a divertirsi come gli altri, foriero di risate come pochi, accende le faide più sanguinose, storica quella (a senso unico) tra uomini e donne nel mio gruppo.
Il regolamento è molto semplice, anche se bisogna mettersi un po' d'accordo su alcuni "casi-limite" che possono venir fuori giocando, nulla che un po' di buon senso non risolva in pochi secondi.
Come si diceva in fase di recensione, un gruppo ben affiatato parte sempre avvantaggiato rispetto a un gruppo di sconosciuti, per quanto bravi e arguti essi possano essere.
Chiudo consigliando a tutti il gioco, davvero adatto per tutte le serate e per tutti i gruppi.

19/10/2011
Magic: The Gathering 9,0

Cosa dire di Magic in poche righe?
Il più noto GCC al mondo, più di 10000 carte diverse pubblicate, migliaia e migliaia di appassionati, un business con cifre da capogiro...
Sicuramente ne vale la pena, il gioco è bello, appassionante, e tanto quanto il gioco in sè, lo è costruire con pazienza il grimorio (il mazzo) che possa portarci alla vittoria.
Il regolamento di base è molto semplice, ma le regole cambiano man mano che escono le nuove edizioni, per cui urge essere sempre aggiornati.
Una nota di merito per gli illustratori che sono davvero eccezionali.
Il difetto, lo si diceva, è il costo non indifferente da affrontare per avere sempre mazzi competitivi.

20/02/2012
Visual Game 6,0

Forse perchè soffre del paragone con Pictionary, che pure non è esattamente un capolavoro, ma Visual Game non mi convince in pieno.
Innanzitutto le tessere, se avessero avuto delle parole su entrambe le facce, avrebbero consentito il doppio del divertimento, visto che dopo un po' di partite inevitabilmente si ripetono le stesse parole (difetto comune a tutti i giochi di questo genere). Inoltre il regolamento, per come è strutturato, lascia che la fortuna possa essere un fattore troppo determinante ai fini del risultato finale. Le parole stesse, infine, sono spesso troppo facili o troppo difficili, e talvolta non sembrano collimare con la categoria a cui appartengono. Nonostante tutto ciò, Visual Game si lascia giocare, e diverte un po' tutti, anche chi non ama particolarmente il genere, per questo si merita una sufficienza.

20/10/2011