Fuggi Fuggi! Recensione (con resa giustizia)

Copertina
Giochi Uniti

Una lunga, sorprendente recensione su uno dei giochi più celebri di Friedemann Friese [NdR]

Giochi collegati: 
Fearsome Floors
Voto recensore:
10,0

Friese esprime il suo genio in un filler veramente top: ne segue una recensione forse un po’ lunga, ma credetemi, ne vale assolutamente la pena. Anche per confutare, rispettivamente, i miseri 6.7 di Bgg e 6.8 di the_goblin, nella recensione apparsa in TdG nel 2003 (inerente alla vecchia edizione italiana della Tilsit).

Informazioni generali

Fuggi Fuggi! dello stesso autore di Alta Tensione, è un gioco edito nel 2003 dalla 2F Spiele (in Italia da Giochi Uniti nel 2016, ma è – salvo il regolamento – totalmente indipendente dalla lingua), casa editrice creata dallo stesso Friese per pubblicare le proprie opere (to publish his own designs” si legge su Bgg), e, come da tradizione, il gioco inizia con la lettera F (Funkenschlag è il nome teutonico di Alta Tensione, Finstere Flure quello di Fuggi Fuggi!, ma l’elenco è sterminato). A questo proposito, peraltro, anche Daniele Tascini ha inanellato una serie di titoli che iniziano con la T: Tzolk’in, Teotihuacan, Trismegistus, Tekhenu e The Voyages of Marco Polo (purtroppo, gli è andata male per il seguito, che gli insensibili della Hans im Glueck hanno chiamato Marco Polo II: in the service of the Khan).

Tornando a noi, Fuggi Fuggi! è un competitivo simmetrico, point-to-point movement (mi spiace per chi mal sopporta gli inglesismi, ma quando il linguaggio tecnico lo impone, sono uno di quelli che sacrifica il proprio idioma senza tante cerimonie), in cui da 2 a 7 giocatori (da 10 anni in su, in circa 45 minuti) gareggiano per portare in salvo il maggior numero di proprie pedine dalle grinfie di Forunkulus (un nome un po’ così, peccato; tra l’altro, pure questo inizia con la F, e su questa consonante è costruito anche tutto l’antefatto: “Fantastico! Con Forza e Fierezza hai Finalmente traFugato…” va avanti, ma direi che può bastare così).

L’art è di Lars-Arne Kalusky (detto – non da me, c’è proprio scritto sulla scatola – “Maura”), autore anche della veste grafica di Alta Tensione.

IL LABIRINTO – In fase di set-up aggiungeremo pietre, cristalli, macchie di sangue, teletrasporti…

Componenti

I disegni sono veramente belli ed azzeccati per trasmettere le giuste sensazioni del tipo di gioco: le facce allucinate/sbigottite delle pedine sono quasi le stesse di quando giocavi a nascondino e anelavi a raggiungere la tana (e la Gloria, in caso di Libera tutti). Si tratta di uno stile cartoonesco, ma che sa comunque di classico, e da cui traspare molta personalità, cosa molto importante, dato che è davvero brutto e triste quando ci si trova ad avere a che fare con disegni piatti e senz’anima. La mia pedina preferita è quella gialla del Cane, che però non posso usare perché io gioco fieramente in rosso (per chi vuole, ci sono anche gli adesivi di Friese, di Maura e del principe Fieso, il tenutario del labirinto in cui è ambientato il gioco).

Il MITICO CANE
La board, che rappresenta il labirinto del mostro, oltre ad essere disegnata in modo semplice ma elegante ed evocativo, svolge il suo scopo in maniera eccelsa, senza inutili fronzoli o storture ergonomiche. Il mostro Forunkulus (che d’ora in poi chiamerò Mostro, perché il suo vero nome proprio non mi piace) è composto da pezzi in cartoncino, e lo si può comporre in base a vari set, combinabili fra loro, per dar vita all’abominio che più vi aggrada: ci sono un simil-frankenstein (in realtà è il mostro di Frankenstein, perché, com’è noto, Frankenstein era il dottore che lo ha creato), un occhio gigante in frac, una specie di cervellone/big babol rosa, una testa da vampiro e una da scheletro (non ho un preferito, anche se l’eleganza dell’occhione mi affascina sempre). Essendo i pezzi di Mostro in cartoncino e altresì componibili, se siete un po’ cinghiali nei modi rischiate col tempo di rovinarli un pochino (ma basta fare un po’ di attenzione).
L'elegantissimo OCCHIO

La scatola è visivamente molto bella e intrigante, ma ha una forma un po’ strana, essendo alta quasi come Navegador e sottilissima (circa la metà di quest’ultimo): va benissimo per contenere la board, ma può risultare scaffalisticamente scomoda (se però avete uno spazietto che vi infastidisce per il senso di vuoto, potrebbe essere perfetta).

Le pedine sono in ottimo legno colorato, e ce ne sono set di diversi colori così che ognuno sia riferibile a un giocatore; su ogni set vanno appiccicati adesivi (produrli con già i disegni avrebbe comportato un forte aumento dei costi), e ciascuno rappresenta un gruppo omogeneo di persone: i verdi sono la famiglia Addams (di cui ovviamente sono un grande fan, e sarebbe stato il top se ci fosse stato anche il mai abbastanza celebrato Pubert, neonato coi baffii apparso nel film del 1993), le viola un gruppo di chierici (prete, chierichetto, ecc.), le nere la polizia, le rosse un gruppo di collegiali, le gialle dei teenagers col cane, le blu i paninari e quelle tinta legno dovrebbero essere dei fanboy (il regolamento non individua espressamente le varie categorie, per cui ognuno può dar adito alla propria fantasia; su Bgg c’è stata un’apposita discussione).

Tutte le tessere, che rappresentano ostacoli nel percorso e il segnalino primo giocatore, sono in cartoncino bello spesso e robusto; menzione d’onore per le tessere che scandiscono i movimenti di Mostro, a forma di lapide (belle spesse pure loro, proprio come deve essere una lapide con tutti i crismi).

Va' che bella!

Infine un cenno al regolamento: forse alla prima lettura si può rimanere un po’ smarriti, perché le informazioni non sono pochissime, ma niente di che: il gioco, infatti, di suo non è complicato (su Bgg è dato a 1.82 su 5 come difficoltà) e, al massimo, alle prime partite dovrete dare giusto un’occhiatina qua e là. A ogni modo, nel regolamento c’è tutto quel che serve, compresi esempi e immagini esplicative.

Funzionamento del gioco

Ogni giocatore ha un set di pedine, e vince chi riesce a portarne di più all’uscita del labirinto, cercando di evitare che Mostro se le divori (entrata e uscita sono fisse, e si trovano ai lati opposti del labirinto). Tutte le pedine hanno due facce, una chiara e una scura, che presentano un diverso valore numerico a seconda del lato (la somma dei due lati dà sempre 7, e i numeri sui lati di ciascuna pedina sono diversi di pedina in pedina: abbiamo 6/1, 5/2, 3/4, 4/3). In estrema sintesi, ci si muove ortogonalmente fino a tante caselle quante indicate sul lato attivo (è anche possibile rimanere fermi); si possono scavalcare le altre pedine, ma non ci si può fermare nello stesso spazio; appena usate, le pedine si girano sull’altro lato, ad indicare che la pedina non è più disponibile nel round in corso.

SET DI PEDINE – Alcuni utilizzabili da 5 giocatori in su, in cui si usano solo 3 pedine a testa

I round sono dunque scanditi secondo questo ritmo: il giocatore A utilizza una pedina e la gira; così anche il B, C, ecc., fino a che tutti i giocatori hanno mosso tutte le loro pedine, momento agevolmente identificabile dato che, se il round è iniziato col lato chiaro, alla fine tutte le pedine risulteranno girate dal lato scuro (per l’esattezza, il round finisce però dopo il movimento del mostro, ma era giusto per capirsi). Tra l’altro, l’avvicendamento dei lati delle pedine è adiuvato dal segnalino primo giocatore, anch’esso bi-lato chiaro/scuro, che si gira all’inizio di ogni round (ricordatevi di girarlo!).

Come anticipato, quando tutti i giocatori hanno utilizzato tutte le loro pedine, arriva il momento più temuto, quello in cui si muove Mostro. Quest’ultimo può deambulare solo in avanti, a destra e a sinistra: mai in diagonale, mai all’indietro; inoltre, se arriva contro un lato del labirinto, rispunta, senza terminare la propria promenade, dal lato opposto, in base alla lettera corrispondente (es.: se supera il limite in corrispondenza della casella N, riapparirà in corrispondenza della casella N di cui al lato opposto). Va evidenziato che solo il mostro possiede una tale abilità: le pedine, invece, non possono in alcun modo effetuare un simile movimento (anzi, se spinte fuori da Mostro, ad esempio mediante una pietra, si considerano mangiate).

Per muovere Mostro si scopre una tessera lapide e si vede di quante caselle l’abominio deve avanzare: se viene a trovarsi sulla stessa casella in cui c’è una pedina, se la mangia. Prima di spostarsi, Mostro guarda davanti, a destra e a sinistra, e prende la direzione della pedina più vicina; se non ne vede, o se ve n’è più d’una a pari distanza, tira dritto (“è confuso, e anche un po’ stupido”, si legge a pag. 5 del regolamento). Ad esempio, se c’è una pedina alla sua sinistra a 5 caselle di distanza, e un’altra alla sua destra anch’essa a distanza 5, lui prosegue dritto, ignorandole entrambe (e questo anche se davanti a lui c’è una pedina a distanza 10 o addirittura nessuna pedina).

Per non appesantire inutilmente questo paragrafo, rimando al regolamento per il funzionamento di tutta una serie di ostacoli di cui può essere disseminato il labirinto, quali pietre (che bloccano la visuale di Mostro), pozze di sangue (che prolungano i movimenti), portali per il teletrasporto, ecc. (nulla di complicato, solo vari modi di configurare la board, e differenziare quindi ogni volta il percorso, anche in modalità per giocatori esperti – che prevede ostacoli particolari).

ESEMPIO IN-GAME DI DISPOSIZIONE TESSERE

 

Occorre invece far cenno alla divisione in due fasi della partita (a meno che un giocatore non riesca a vincere già durante la fase uno): quest’ultima finisce quando viene completato il movimento di Mostro relativo alla penultima lapide della pila e rimane quindi solo una tessera lapide (che non va utilizzata); si rimischiano tutte le lapidi e si inizia la seconda fase. Quando Mostro si sovrappone alla pedina:

  • nella prima fase, la pedina ricomincia all’entrata del labirinto;
  • nella seconda, muore divorata (giustamente, direi).

La partita termina immediatamente:

  • se un giocatore riesce a far scappare 3 pedine proprie (2 in 5-7 giocatori), guadagnandosi così la vittoria;
  • se non restano più pedine nel labirinto, perché evase o mangiate (le pedine ancora nel labirinto si considerano mangiate anche quando rimane una sola tessera lapide durante la seconda fase): in questa ipotesi vince chi ne ha fatte uscire di più (in caso di parità, ha le meglio chi ha raggiunto tale risultato per primo).

Commento

Come più o meno anticipato nell’Introduzione, a mio parere siamo davanti a un capolavoro, in tutti i tre fattori del moderno game design: estetica, meccanica, dinamica (per avere un’idea di massima su questa tripartizione, c.d. approccio formale al game design, guarda qui; se invece sei inscimmiatissimo, guarda direttamente qui).

Dal punto di vista estetico, i materiali sono belli da vedere e funzionali, in una parola: ottimi; non troverete miniature o pezzi di metallo qua e là: siamo invece davanti, rispetto alle esigenze delle meccaniche del gioco, a un perfetto connubio tra sobrietà e originalità (vedi, diffusamente, il paragrafo sui Componenti).
Mostro-family

La parte meccanica è un fulgido esempio di eleganza: qualche regola di movimento e poi è tutto un nascondersi e correre verso l’uscita, con notevoli sprazzi di possibili bastardaggini da vero infame. Eh sì: vi ricordate quando a nascondino si avvicinava il cercatore e voi magari tiravate un sasso per far rumore dove c’erano nascosti altri vostri amici? Ecco, qui potete deliberatamente sacrificare una vostra pedina per far dirigere Mostro verso un punto in cui sono presenti numerose pedine avversarie, in modo da fargli fare una strage (e godere a vedere i vostri avversari inveire e disperarsi).

Tutto questo, dal punto di vista dinamico, è una goduria totale, e vi dirò di più. Qui non esiste il discorso del preferisci l’alta interazione oppure il tuo orticello, perché il gioco è breve, intenso e perfettamente ambientato, tanto che anche al più pio dei vostri conoscenti verrà voglia di fare bastardate: anzi, proprio i più ortolani tra voi potrebbero scoprire la gioia di fare queste meravigliose infamate (io ad esempio sono un ortolano doc, ma reputo Fuggi Fuggi! un gioco meraviglioso).

E tutto questo, udite udite, è una vera e propria goduria perché ci hai ragionato, hai azzeccato le mosse giuste e hai considerato che Mostro sarebbe proprio potuto finire , quindi provi una particolare soddisfazione ludica per la tua brillante trovata (a scanso di equivoci, va specificato che quest’interazione è sempre indiretta, e consiste appunto nel tentativo di attirare Mostro verso gli altri giocatori).

Un aspetto particolare di Fuggi Fuggi! è poi la sua duplice natura, che ci conduce a parlare della sua scalabilità: se giocate in massimo 3 giocatori, quanto fin qui detto è perfettamente valido; più aumentate invece il numero, più diventa incontrollabile, sfociando comunque in un ottimo party-game. In 2, la partita è quasi scacchistica: è vero che non sai esattamente di quanto muoverà Mostro, ma ciò può essere più o meno prevedibile, nel senso che, con l’esperienza, sai quali tessere lapide (id est: di movimento) ci sono e che potrebbero uscire, quindi puoi farti alcune rappresentazioni e muoverti di conseguenza. Ovvio, la certezza non ce l’avrai mai, proprio come quando sei in un labirinto e un mostro ti sta cercando per mangiarti.

In relazione all’aspetto tattico/strategico, è inutile girarci troppo intorno: siamo davanti a una prova tattica di tutto rispetto. Qualche spunto strategico non manca, come le decisioni su quale percorso in linea di massima intraprendere, con quali pedine farlo e quali magari lasciare indietro per farle star appresso agli altri giocatori, in modo, all’occorrenza, di richiamare Mostro verso di loro. Questi “conti” si fanno all’inizio, ma poi inevitabilmente occorre adeguarsi a quanto avviene nel labirinto, con riferimento sia alle mosse delle pedine avversarie, sia a quanto fa Mostro: quindi, in definitiva, Fuggi Fuggi! è un gioco molto più tattico che strategico.
Allegria!!

A scombussolare i piani ci pensano, in particolare, due tessere lapidi speciali, le quali non riportano un numero di passi, bensì una o due croci: nel primo caso, Mostro si muoverà fino a che non becca una pedina, nel secondo finché non ne prende due. E questa, consentitemi di dirlo, è veramente una trovata geniale, perché inserisce del pepe in un gioco che è già di suo bello intenso. Tra l’altro, mediante queste lapidi, Mostro tenta di prendere una o due pedine, ma persegue il suo famelico scopo solo fino a un massimo di 20 passi. Il che, come appena detto, aggiunge pathos, ma lo fa senza sfociare in un’eccessiva imponderabilità: un’idea geniale realizzata perfettamente, sia dal punto di vista meccanico che dinamico (Friese, qui, ha messo a segno veramente un grande colpo).

Vale la pena poi di spendere due parole su ambientazione e alea, sulle quali finora ho fatto qualche cenno. Prima vorrei fare però una piccola premessa, per cui si distingue fra giochi tematizzati e ambientati. I primi sono quelli in cui la storia, i personaggi, gli elementi relativi alle immagini, ecc. sono slegati o comunque indipendenti dalle meccaniche, nel senso che, dal punto di vista del funzionamento del gioco, puoi anche modificarli completamente senza che le meccaniche ne risentano in alcun modo (es.: I Castelli della Borgogna, in cui alla fin fine usi dadi per piazzare tessere: gioco ottimo, ma appunto solo tematizzato). Quelli ambientati, invece, hanno una storia, immagini, ecc. che ben si amalgamano con le meccaniche (es.: Mage Knight, in cui spiccano gli upgrade del tuo eroe e la sensazione di scoperta e avventura avvertiti durante l’esplorazione, elementi che si sposano in pieno con il motivo del gioco).
Su BGG ci si sbizzarrisce

Ebbene, Fuggi Fuggi! è un gioco perfettamente ambientato, tanto da poter essere considerato quasi come un american: ti muovi, ti nascondi, il mostro ti arriva a tanto così ma non ti afferra, fai mangiare i tuoi avversari, puoi cercare di far lavorare sinergicamente le tue pedine.. il tutto con poche e semplici regole, funzionali a fare tutto quanto appena detto. Quindi abbiamo un’ottima ambientazione, e nonostante questo (a volte infatti, per rendere l’atmosfera di un gioco, si aggiungono regoline e regolette), una notevole eleganza (qualche regola in più si aggiunge se si vogliono usare ostacoli particolari, ma niente di trascendentale). Altro fattore, questo, che spinge la valutazione di Fuggi Fuggi! molto molto in alto.

Appena sopra ho fatto cenno all’alea presente nel gioco: ebbene, tendenzialmente io detesto gli american, piacendomi invece i german con poca fortuna; quindi, dato che in Fuggi Fuggi! dell’alea c’è, teoricamente dovrei starci alla larga. E invece lo adoro. E questo perché, innanzi tutto, tutto quello che fai lo decidi tu e non il puro caso, come accade invece ad esempio nei giochi dove tiri un dado per vedere se l’attacco riesce; in Fuggi Fuggi! ti muovi dove vuoi tu e calcoli le probabilità in merito al posto dove Mostro potrà andare a finire.

È vero che devi tenere anche conto di come i tuoi avversari potrebbero muovere le proprie pedine: in questo caso, però, non si tratta di alea in senso stretto (es. tiro di dado), ma della mera imprevedibilità delle mosse altrui, la quale, peraltro, è limitata, dato che tutte le pedine indicano pubblicamente quanti movimenti le medesime possono effettuare (all’aumentare del numero di giocatori aumenta anche l’imprevedibilità: ma, come anticipato, in questo caso Fuggi Fuggi! diviene un ottimo party-game).

Qualche parola va spesa anche a proposito di variabilità e longevità, entrambe molto buone. In merito alla prima, il labirinto è vuoto, e decidono i giocatori dove e quali ostacoli piazzare. Circa la seconda, chi mai si stufa di giocare a nascondino? Oltre alla variabilità che, già di suo, assicura partite diverse, è sempre divertente nascondersi, riuscire a scappare, fare bastardate agli avversari.. il tutto in meno di un’ora di gioco.

Ma (forse) Fuggi Fuggi! soffre di kingmaking, runaway leader e/o downtime? Vediamo di articolare una risposta per ciascun punto. Iniziando dal primo, direi proprio di no: infatti, nel caso in cui si abbia un giocatore che si disinteressi del gioco e che muova le sue pedine al solo scopo di danneggiare un avversario (magari perché si è offeso per una bastardata ricevuta), il problema non è del gioco in sé, bensì del giocatore, il quale dovrebbe cercare di far meglio che può, e non vendicarsi in modo così puerile e senza senso (si veda qui un approfondimento).

Il runaway leader è invece possibile, soprattutto se al tavolo siedono giocatori con diverso grado di esperienza, o al verificarsi di qualche botta di fortuna: tuttavia, nel primo caso è questione di fare un paio di partite per pareggiare i livelli di conoscenza del gioco (anche rispetto a chi ha molte partite alle spalle); nel secondo, si può tentare di fare un po’ di sano bash the leader (che dunque in questo caso, non essendo pregiudizievole per coloro che lo fanno, ha una valenza positiva: vedi qui) per ribilanciare le sorti della partita, la quale è comunque abbastanza breve: non è che si gioca per 2/3 ore sapendo già dopo la prima ora chi vincerà. Quindi il RL è possibile, ma non è mai tale da pregiudicare la godibilità del titolo: anzi, in caso di vantaggio eccessivo di un giocatore, gli altri potrebbero allearsi per risollevarsi, creando un piacevole effetto-squadra (ancorché temporaneo e foriero di tradimenti improvvisi).
Perché non usare due Mostri?

È vero che in 2 giocatori questo non è possibile, ma se si gioca a parità di esperienza (e l’esperienza a questo gioco, come accennato, la si è fatta già dopo un paio di partite) è assai difficile che uno acquisisca vantaggi clamorosi: in ogni caso, anche se ciò accadesse, la partita dura poco e dunque non si ha mai una sensazione di frustrazione. Tra l’altro, se non stai attento, è un attimo che Mostro ti mangi, per cui anche se sei in vantaggio non ti distrarre troppo..

Rimane la questione downtime (su questo concetto si può approfondire qui e qui): può capitare che, a fronte del calcolo delle probabili mosse degli avversari e di Mostro, qualcuno possa incespicare nella paralisi d’analisi. Tuttavia, il gioco, in sé, non spinge verso questa direzione, nel senso che, alla fin fine, quel che conta è avvicinarsi all’uscita per scappare; pertanto, l’eventuale downtime tra un turno e l’altro è più da addebitare all’atteggiamento del giocatore in preda a paralisi, piuttosto che al gioco stesso. E si deve anche considerare che durante il turno degli altri la tua attenzione non cala, perché tutti i movimenti effettuati incidono anche sulla tua situazione di gioco.

Che dire, insomma, di questo Fuggi Fuggi!? Semplice, si tratta di un capolavoro, un must-have per tutti i giocatori da tavolo, un classico imprescindibile. La classifica di Bgg, a questo proposito, è assolutamente bugiarda. La recensione di the_goblin del 2003 ha un voto basso, credo per una serie di motivi: l’edizione Tilsit conteneva un errore molto marcato di traduzione che inficiava pesantemente il gameplay (questo l’errore: la seconda fase, in cui le pedine mangiate non rientrano più in gioco, inizierebbe dopo il secondo movimento del mostro); erano poi altri tempi, nei quali, forse, i filler erano considerati un minus rispetto a titoli più corposi. Tra l’altro, lo stesso the_goblin esprime un parere molto positivo nel testo della sua recensione (in cui si legge: “… un gioco davvero solido e interessante … che consiglio caldamente a tutti”). Aggiungo che, nel panorama italiano dei recensori, Fuggi Fuggi! ha riscosso generalmente pareri positivi (vedi, per esempio, qui e qui; anche Tom Vasel si è espresso con favore qui).

In definitiva, a mio parere, un 10 pieno: se non l’avete, correte – senza la minima esitazione –a comprarlo.

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Commenti

Ottima analisi e bell'articolo.

Il gioco però deve trasmettere anche emozione e con te ci riesce, con altri no...

Questo gioco manca di profondità che è quello che emoziona i giocatori german ma manca anche interpretazione di un ruolo in una storia avvincente che è quello che cercano gli american (se uso il paninaro o uno degli addams è uguale!).

Io lo vedo ripetitivo, una sorta di dama automatica...

Per me è un 5,5 e il 6,7 è abbondante.

Ma questa è la mia opinione personale sta di fatto che hai fatto una ottima analisi.

Bravo!

Provato tempo fa... carino e ben curato nei dettagli (parlo soprattutto della grafica) ma estremamente ripetitivo e lungo. Calcoloso per casual gamers, privo di reale profondità per giocatori più scafati; lungo per essere un filler ma troppo poco complesso e articolato per essere un gioco di prima linea. In definitiva, a me non è piaciuto. Il voto 10 lo trovo anche un po' eccessivo (parere mio) al di là della soggettività...

ma sai che credo nella recensione tu dica tante cose giuste (forse tutte) ma alla prova provata mi assesto anch'io su un modesto 6-6.5? nel senso, hai elencato tutte cose che su carta mi piacciono tantissimo in un boardgame: interazione, tema, breve breve durata, topografia, regole semplici, estetica piacevole, costo basso...

...però l'ho trovato poco divertente, probabilmente è stata una delle delusioni più inaspettate che mi siano capitate coi giochi.

ora, si sa che sui gusti non si discute... ma un po' ci proviamo.

personalmente trovo certi design abbiano sì una perfezione, ma molto "algida" e Friese forse è l'autore che incarna di più questo modo di fare giochi; ho avuto le stesse identiche vibrazioni in giochi completamente diversi come Alta tensione e 5 cetrioli.

Ho sempre amato questo gioco è ho apprezzato questa recensione per il suo punto di vista entusiastico. 

Purtroppo però dopo averlo fatto provare a tanti amici e conoscenti (la maggior parte neofiti) devo ammettere che il gioco si colloca in un limbo tra filler e peso medio che scontenta entrambi. Come scritto anche da altri, risulta troppo lungo e complesso per chi cerca qualcosa di leggero, troppo semplice e ripetitivo per chi cerca qualcosa di più strategico. 

Uno di quei classici giochi che viene o amato o snobbato. 

Bellissima recensione, l'ho subito adocchiato per giocare con i miei bambini, poi però la durata 45 minuti in quattro ha messo freno al mio entusiasmo. I commenti successivi hanno confermato la questione durata. Però magari lo prendo lo stesso e ti faccio sapere. 

Grazie per la bella e completa disamina. 

Bellissima recensione, complimenti.

Io adoro questo gioco ma ammetto come altri utenti che non ha una precisa collocazione. Spazia tra il filler, il party game ed il peso medio a seconda della tipologia di giocatori al tavolo e del numero. Ma la durata effettiva di una partita e la profondità non accontenta nessuno.

Io lo gioco spesso con i bambini che si divertono molto ma ho sempre la sensazione che si arrivi con un po' di stanchezza a fine partita.

Però una partita ogni tanto la si fa sempre volentieri.

 

Avete già detto tutto voi... l'entusiasmo di niconiglio è apprezzabile e se non lo avessi giocato mi sarei quasi lasciato convincere, ma la verità è quella che avete ben descritto nei vs. commenti.

Gioco "ibrido", nè carne nè pesce, che (a me e a molti, a quanto pare) lascia un'insoddisfazione di fondo. Classico gioco MEH e classico esempio in cui concordo pienamente col voto BGG (cosa che mi capita spesso per la verità).

cosarara scrive:
Bellissima recensione, l'ho subito adocchiato per giocare con i miei bambini, poi però la durata 45 minuti in quattro ha messo freno al mio entusiasmo. I commenti successivi hanno confermato la questione durata. Però magari lo prendo lo stesso e ti faccio sapere. 

Grazie per la bella e completa disamina. 

... e se lo trovi troppo lungo tu...

Gran gioco. Ho fatto splendide partite anche in 7 giocatori. Molto divertente, carognate a volontà, bash the leader possibile e pochissimi tempi morti anche in tanti, bassa alea. Forse alla lunga ripetitivo ma non credo che un collezionista giochi molto spesso a tutti i suoi giochi quindi per me che ne ho ben oltre 200 non è certo un problema. Felice di averlo in collezione.

a me questo gioco piace moltissimo

Ma l'occhio è un omaggio ai Residents?

In lista da tempo, ha guadagnato posizioni dopo questa bellissima analisi...

È un gioco con una bella meccanica e tanta personalità, le cui partite purtroppo sono spesso rovinate dai giocatori con problemi di paralisi d'analisi. È un gioco da 8 se giocato da tutti in maniera veloce e caciarona, da 6 se si fugge alla velocità di bradipi. Non amo le clessidre, ma in Fuggi Fuggi sono un opzione percorribile

Fuggi fuggi vestito con Stranger Things, con il Demogorgone al posto di Frankenstein, potrebbe essere un blockbuster...ovviamente voglio la percentuale per l'idea! 

Ciao!

grazie a tutti, soprattutto a chi ha espresso apprezzamenti. Ovviamente su molte cose che ho letto nei commenti non concordo minimamente, ma credo che quanto scritto in recensione sia più che sufficiente, per cui penso sia inutile aggiungere altro, se non ribadire che per me FF è un unicum, un lampo di genio, un capolavoro, a prescindere dal fatto che lo si voglia qualificare come filler, fillerone, peso medio o altro. Essendo così unico, FF va oltre le categorie.

@Charlie: non so se sia un omaggio a Resident Evil, io ho giocato solo il 2, il code veronica e il 4, ma non ricordo occhioni giganti..

@Cosarara: attenzione perché FF non è complicato, ma non è neanche così leggero, per via di tutti i retropensieri e le rappresentazioni che porta con sé: infatti, chi parla di poca profondità (tattica) lo fa a vanvera. Per cui dipende a che livello sono i tuoi figlioletti: io ti consiglio quindi di prenderlo in primis per te, perché - come detto - è un unicum, veramente un lampo di genio, nella sua (apparente) semplicità.

 

 

Uno dei giochi che mi diverte e affascina di più. Davvero entusiasmante il tuo entusiasmo! Mi sono mancate le carote ma mi sono piaciute un sacco le immagini che hai utilizzato: hanno reso giustizia anche alla qualità estetica del titolo. E' un gioco che consiglio un pò a tutti perchè si può proporre facilmente anche a neofiti vista la faciltà di apprendimento delle regole. 10 è tanto ma non così lontano dalla realtà visto l'alto tasso di divertimento che regala. Ti confesso che sto studiando una variante in solitario che cercherò di testare utilizzando gli adesivi bonus all'interno...finalmente ho trovato altri tre dischetti della stessa misura!

@FdG: le immagini confesso di averle prese su Bgg.. cmq il mio non è entusiasmo fine a se stesso, è FF che è top. Se mi fai pure un solo che funziona gli aggiungo la lode :)

Anch'io penso che non superi il 6,5 di voto. Personalmente lo trovo abbastanza noioso, ripetitivo e lungo, e tutta questa tattica e strategia non ce la trovo.

Comunque a parte miei pareri soggettivi, trovo assurdo il voto del recensore. Un 10 si dà ad un gioco universalmente riconosciuto da tutti come un capolavoro, anche da chi non piace il genere, ma ne riconosce comunque gli evidenti pregi, senza trovare difetti (se non che non gli piace quel genere).

Il recensore ha voluto far passare per perfette tutte le caratteristiche del gioco a tal punto da definirlo capolavoro, ma a guardarle per bene alcune sono solo costatazioni personali non condivisibili.
I disegni che vengono definiti veramente belli ed azzeccati, possono invece essere considerati bruttarelli. La scatola è orribile, ed ancor più orribile è la sua forma.
Ma la cosa che mi ha fatto cadere dalla sedia è quando viene detto che è perfettamente ambientato, dopo aver fatto la distinzione tra ambientato e tematizzato. Qui siamo ai limiti dell'astratto, a voler essere ottimisti un astratto con una spruzzatina tematica, altro che ambientato. Abbiamo delle pedine che alternativamente si muovono molto oppure poco (diventano zoppe un turno sì ed un turno no?). Il mostro lo puoi sostituire con un robot o con uno zombie e non cambia niente nelle meccaniche (anzi probabilmente è anche più sensato visto il suo movimento). Provate a cambiare gli alieni di Nemesis con robot o zombie, e vediamo se a qualcuno non vengono i bividi su per la schiena.

Infine vengono definite molto buone variabilità e longevità, cosa di cui dissento (il gioco l'ho giocato qualche volta, e ora non so nemmeno più dove l'ho messo).

P.S.: ditelo, siamo su scherzi a parte...

@Danziger

no scherzi a parte noooo :D

Noi lo giochiamo sempre per Halloween. La tematica la sentiamo. Comunque e' un gioco da giocare con i bambini ed in famiglia e funziona bene. Non lo giocherei in tanti giocatori.

Se viene fuori una versione solitaria la mettete qui in tana?

@charlie

ah scusa :D

@niconiglio 

l'avevo preso per metterlo sotto l'albero ma non ho resistito, e ieri domenica l'ho portato a casa a mezzogiorno. A mia moglie ed ai miei figli è piaciuto tantissimo e anch'io l'ho trovato gradevole (un bel 7 pieno per capirci) e sicuramente da re-intavolare. 

Totale partite fatte in quattro = 3 - di cui una vinta da mia moglie, una da mio figlio piccolo (6 anni) e una da quello grande (8 anni) 

Totale partite fatte in due = 2 contro il figlio piccolo e una l'ha vinta lui e una io. 

I bambini hanno capito perfettamente il meccanismo per "fregare" il mostro e lo usano a danno del loro papà, mentre mia moglie è entrata ripetutamente in paralisi d'analisi. Bel segno vuol dire che il gioco le piace anche se aumenta il tempo di gioco. 

Concludo ringraziandoti per la bella segnalazione e la meravilgliosa recensione che l'ha accompagnata. Un ottimo acquisto (a meno di €20 per la cronaca).

@cosarara

e come si fa a resistere? 

grazie a te per l'apprezzamento e buon compleanno ?

ho fatto casino coi messaggi 

Veramente - Veramente BELLO! Da avere assolutamente!

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