io avevo blood rage, bello ma rivenduto perché in meno di 3 non rende: questo ankh come starà messo in scalabilità?
Ankh è idealmente il terzo gioco della trilogia mitologica iniziata con Blood Rage e proseguita con Rising Sun. Stavolta andiamo in Egitto e i giocatori non saranno Jarl o Daimyo, ma addirittura dei, con lo scopo di raccogliere quanta più Devozione possibile, perché, dal passaggio dal politeismo al monoteismo, solo uno potrà rimanere venerato nei secoli: gli altri verranno dimenticati.
Lang riesce nell'intento di non riproporre doppioni semplicemente con una nuova ambientazione, ma di cambiare faccia al gioco, completamente, pur restando nell'ambito dei "dudes on a map" (quindi tre capisaldi: tante miniature, poteri variabili e guerra). Ankh pare innanzitutto essere più streamlined, nelle regole, degli altri due ed anche più breve nella durata (si parla di 60-90 minuti per 2-5 giocatori).
Struttura generale
Il gioco è stato definito più sandbox rispetto a Blood Rage e Rising Sun.
Il tabellone è un plancia esagonata, divisa in regioni e fiumi. C'è una plancia comune in cui sono presenti quattro azioni, l'una sotto l'altra. Ogni giocatore, al proprio turno, effettua due azioni a scelta (non ripetute) col vincolo che la seconda si trovi, nella colonna, sotto la prima. Ogni azione ha un indicatore che si sposta su una traccia, man mano che viene utilizzato dai giocatori per compiere l'azione stessa. Quando arriva in fondo alla traccia, il gioco si ferma e si innesca l'Evento indicato da un'altra traccia, che è la timeline del gioco. Il giocatore che ha innescato l'evento avrà anche il controllo delle modalità di applicazione dell'evento stesso.
Ad esempio ci sono vari eventi che consentono di posizionare sul tabellone delle Piramidi. Ce ne può essere una sola per regione e questa fa vincere al proprietario i pareggi nei conflitti. Altro evento sono i conflitti stessi, fondamentali per la sorte degli dei in gioco.
I conflitti che riguardano i monumenti (ogni diverso setup ne metterà in gioco differenti, alzando ulteriormente la rigiocabilità) consentono di prenderne il controllo e di sfruttarne l'abilità speciale fornita e guadagnare seguaci. La risoluzione avviene per semplice maggioranza sugli esagoni adiacenti al monumento stesso.
I seguaci, a loro volta, possono essere spesi per sbloccare abilità del proprio dio sul proprio "albero tecnologico".
I conflitti regionali sono invece più ampi e coinvolgono, una per una tutte le tre regioni del tabellone. Ogni dio presente calcola il proprio potere e il vincitore prende tutte le truppe dell'altro, eliminandole e guadagnando anche punti Devozione (gli dei invece non muovono mai). La Devozione è un parametro molto importante, perché è quello che determina se potrai o no continuare a giocare e soprattutto chi alla fine vincerà. I conflitti regionali avvengono non solo usando la forze del dio e dei seguaci presenti sul tabellone, ma anche con carte Conflitto, identiche per ogni giocatore (ciascuno ha la sua mano). Ogni giocatore ne sceglie una segretamente e la gioca, in contemporanea all'avversario. Ma attenzione: le carte giocate non vengono più recuperate per il resto della partita... a meno che la carta giocata non sia Circle of Ma'at, che fa riprendere in mano tutte le carte usate nei combattimenti fino a quel momento, ma non dà nessun vantaggio in battaglia.
Un altro tipo di evento consente a chi lo ha innescato di dividere una delle regioni in due, cercando una situazione a lui favorevole, ad esempio escludendo una piramide nemica da una regione col suo dio, o dividendole forze nemiche per indebolirle.Azioni
Il gioco inizia con i giocatori che scelgono quale dio vogliono rappresentare. Ognuno ha il suo potere unico basato su quelli che il dio avrebbe posseduto nella tradizione egiziana. Successivamente, i giocatori decidono lo scenario che giocheranno. Mentre l'obiettivo finale del gioco è lo stesso (essere rimasto l'ultimo dio in piedi), i diversi scenari offrono diverse conformazioni del tabellone, con differenti monumenti e altre variabili, per rendere ogni partita ad Ankh unica. I giocatori sceglieranno anche diversi Guardiani che potranno reclutare durante il gioco. Questi Guardiani sono tratti dalla mitologia egizia e diventeranno potenti alleati per coloro che ottengono la loro fedeltà - o potenti nemici.
Durante il turno, un giocatore eseguirà fino a due azioni sul tabellone, secondo le modalità descritte nel paragrafo precedente. Vediamole nel dettaglio:
- Muoversi: il giocatore può spostare ciascuna delle sue miniature sul tabellone, fino a tre spazi. Le miniature possono muoversi attraverso altre, oltre che sull'acqua e altri ostacoli, ma devono atterrare in uno spazio vuoto.
- Evocare: il giocatore evoca una delle sue miniature dalla sua riserva, in uno spazio vuoto sul tabellone. Quello spazio deve essere adiacente a una delle sue miniature o adiacente a un Monumento che controlla.
- Guadagnare seguaci: il numero di seguaci guadagnati è uguale al numero di Monumenti, sia sotto il proprio controllo che neutrali, che hanno adiacente una delle tue miniature.
- Sblocca un potere Ankh: il giocatore sblocca un nuovo potere al proprio dio sacrificando i seguaci. Il numero di seguaci che devono essere sacrificati dipende dal livello del potere che desiderano sbloccare. È anche sbloccando nuovi poteri Ankh che il dio può essere in grado di reclutare nuovi Guardiani (i mostroni) dalla sua parte.
La lotta per la Devozione continuerà nel corso della partita. Guardiani e guerrieri saranno convocati, i monumenti saranno reclamati, i seguaci saranno conquistati. Ma la Devozione è ciò che serve davvero per vincere il gioco e ottenere Devozione è complicato.
Dopo il terzo evento di conflitto regionale, in una partita a 3+ giocatori, i due dei con la Devozione più bassa si fondono tra loro, creandone uno solo. Il loro potere viene consolidato, mantenendo tutti i Monumenti, i Guardiani e i Seguaci dei più alto dei due. Da quel momento in poi, il nuovo dio appena creato agisce in entrambi i turni dei giocatori, ha accesso a entrambi i loro poteri unici allo stesso tempo e condivide le stesse risorse. Durante le battaglie, entrambi i giocatori decidono insieme la strategia da adottare.
Ciò deriva da aspetti reali della storia egiziana: la pratica di combinare divinità diverse nell'identità di una singola, divenne sempre più comune con il passare del tempo. L'esempio più famoso è Amun-Ra.
Dopo il quarto conflitto, mentre il gioco si avvicina alla fine, tutti gli dei la cui Devozione è troppo bassa vengono rimossi dal gioco: sono stati semplicemente dimenticati. Se questo lascia un solo dio rimasto, è il vincitore. Se tutti gli dei vengono eliminati, allora tutti perdono. Se rimangono più divinità, il gioco continua fino all'ultimo Evento, quando vince il dio con più Devozione. Ci può però essere anche, nella partita, una vittoria istantanea: si vince se in qualsiasi momento si raggiunge il massimo della traccia della Devozione.
Ankh: Gods of Egypt è un gioco spietato. A differenza di Blood Rage e Rising Sun, è possibile che i giocatori vengano eliminati verso la fine del gioco. I giocatori devono lavorare sodo per assicurarsi di non trovarsi in tale condizione. Alla fine, un solo dio governerà su tutto l'Egitto.
I diversi dei
Una delle caratteristiche di Ankh che lo distingue dai suoi predecessori - Blood Rage e Rising Sun - è l'alto livello di asimmetria nel gioco. La presenza o l'assenza di un dio cambia fortemente la trama dell'esperienza e la strategia che deve essere applicata in partita. Questo accade perché i giocatori rappresentano gli dei stessi e i loro poteri. Diamo uno sguardo più approfondito a quali dei sono inclusi nella scatola base e come sono rappresentati i loro poteri nel gioco.
Innanzitutto abbiamo Anubi, Dio della morte, dell'imbalsamazione e degli inferi. La morte era una parte centrale della mitologia egizia, come appare chiaro da mummie, piramidi e riti funerari. Venivano fatti grandi sforzi per garantire il benessere delle anime dopo la morte. Quindi, nel contesto del gioco, il potere di Anubi si basa sull'intrappolare i Guerrieri morti degli altri giocatori dei nei suoi inferi. Ogni guerriero intrappolato lo rende più potente. L'unico modo per riavere indietro il guerriero è pagare Anubi con i Seguaci, che possono renderlo più potente in diversi modi. È uno scambio difficile e qualcosa che i giocatori devono tenere a mente quando affrontano battaglie non solo con Anubi, ma con qualsiasi dio.
Poi abbiamo Ra, il potente Dio Sole, un Dio Creatore, donatore di vita. Il suo potere nel gioco è molto diverso da quello di Anubi. Quando convoca una figura sul tabellone, che si tratti di un guerriero o di un Guardiano uno dei mostri della mitologia egizia), può scegliere di assegnargli uno dei suoi segnalini sole. Rendendo la figura radiosa, Ra ottiene più Devozione quando vince un conflitto con essa. Se non tenuta sotto controllo, questa abilità può far vincere il giocatore che impersona Ra molto rapidamente, poiché il gioco termina istantaneamente, quando si raggiunge il massimo del tracciato Devozione.
Osiride e Iside erano sia fratello e sorella che marito e moglie. Insieme, sono stati protagonisti di uno dei miti egizi più noti. Osiride era un faraone primordiale, assassinato dal fratello Seth, che usurpò il trono. Il corpo di Osiride fu quindi smembrato e sparso in tutto l'Egitto. Ma Iside recuperò i pezzi, ripristinando il suo corpo e riportandolo brevemente in vita. Osiride è diventato così la prima mummia e continua a vivere nel misterioso Regno dei Morti.
Il tradimento di Osiride da parte di suo fratello è rappresentato in un modo molto interessante. Quando Osiride perde una battaglia, può aprire un portale sotterraneo nella regione in cui i nemici non possono entrare, ma che gli permette di evocare altri alleati. Quindi, quando combatti in Ankh, perdere potrebbe essere vantaggioso per il giocatore di Osiride in quanto può tornare più forte nel prosieguo della partita. È qualcosa che i suoi avversari devono tenere bene a mente.
Iside è la migliore nel proteggere i suoi alleati di gioco. Le sue miniature adiacenti a quelle nemiche sono protette e non possono essere uccise. Quindi i giocatori nemici fanno bene a tenersi alla giusta distanza dai guerrieri protetti da questa dea.
Infine, abbiamo Amun, un dio misterioso e dai mille volti che ha assunto molti ruoli durante le diverse epoche egiziane. Innanzitutto, era Dio del Vento e divinità protettrice di Tebe, una città nel sud dell'Egitto. Successivamente, divenne la divinità del Sole e il Re degli Dei, traghettando l'Egitto verso un periodo di virtuale monoteismo. La sua natura misteriosa è rappresentata nel gioco da un potere più flessibile. Quando combatte, Amun può giocare due carte invece di una e risolverle entrambe, sommando entrambi i bonus. Le battaglie contro Amon sono imprevedibili e può essere molto difficile vincere contro di lui.
Conclusione
Personalmente ho molte aspettative nei confronti di questo gioco. Lang sa rinnovarsi continuamente con idee originali e stavolta pare essersi superato, arrivando anche a osare meccaniche inaspettate, come la "fusione" di due giocatori o l'eliminazione giocatore. Sappiamo già che il comparto miniaturistico sarà eccezionale, ma le anteprime sulle meccaniche mi fanno ben sperare soprattutto in un gioco brutale, rapido e in cui ogni errore viene pagato caro, senza rinunciare a pianificazione e strategia.
Ci vediamo per il pledge, alle 21:00
Fonti:
https://www.youtube.com/watch?v=QWF5OffXo6Y&t=773s
https://cmon.com/news/one-god-to-rule-them-all
https://cmon.com/news/a-guide-to-the-gods