Quacksalberg provato solo una volta (e mi è bastato, considerando quanti bei giochi ci sono in giro). Non malaccio... ma da qui ad arrivare vincitore del Kenner ce ne passa davvero tanto. Se non volevano far fare una meritatissima doppietta a Kiesling tanto valeva non metterlo neppure in lizza...
Come ogni anno, occhi puntati a Berlino, la città del trionfo azzurro, del curry wurst e di tante altre belle cose.
Lo Spiel des Jahres (letteralmente Gioco dell'anno) premia dal 1978 quella che una giuria di esperti giudica essere la più meritevole tra le uscite della stagione trascorsa - e, negli ulitmi anni, sappiamo bene quanta roba esca.
Con una fondamentale precisazione, spesso ignorata (come avviene per l'analogo Gioco dell'anno italiano): il premio si rivolge ai giochi per famiglie, quelli che sulle copertine una volta avevano i bambini che giocavano coi nonni, mentre la mamma lavava i piatti e il papà - non inquadrato - sonnecchiava durante il secondo tempo di Union Berlin - Hansa Rostock.
I finalisti del 2018
Per l'annata in corso, suddivisi per categoria, il consesso di Berlino ha nominato i titoli seguenti:
- Kennerspiel des Jahres (il gioco per esperti - per dire: l'anno scorso ha vinto quel cinghialone di Exit): Die Quacksalber von Quedlinburg (Schmidt); Ganz Schön Clever (Schmidt); Heaven & Ale (Eggertspiele) - quest'ultimo certamente il più noto fuor di Germania, eppure non così tanto favorito quanto il gioco delle piastrelle portoghesi, del quale peraltro condivide l'autore principale, quel Michael Kiesling che, di questo passo, otterrà anche il Nobel per l'economia, la copertina come uomo dell'anno di TIME e il posto sopra al gallo dei musicanti di Brema.
Qualche tempo fa era già stato assegnato il Kinderspiel des Jahres (il premio per i giochi per bambini, assegnato dentro un ovetto di plastica): tra Emojito! (Huch!), Panic Mansion (Blue Orange, noto anche come Shaky Manor) e Tesoro brillante (Haba) aveva avuto la meglio quest'ultimo (Funkelschatz in lingua originale, Dragon's Breath in inglese), i cui autori sono Lena e Günter Burkhardt. La vittoria è insomma andata a una fuoriclasse dei giochi per bambini - la Haba, appunto.
Orbene!
Dotti, medici e sapienti hanno detto la loro. Ecco qua i vincitori, freschi freschi come un Pretzel appena sfornato, che però è caldo - ma vabbe', avete capito.
Spiel des Jahres 2018
Lo Spiel des Jahres più scontato della storia dell'universo conosciuto va ad Azul, apprezzatissimo titolo che sta spopolando praticamente senza sosta fin dall'ultimo Spiel di Essen. Per l'autore, il prolifico Michael Kiesling, si tratta del terzo riconoscimento (aveva già vinto lo Spiel des Jahres nel 1999 e nel 2000, rispettivamente con Tikal e con Torres).
Tanto per dire quanto: c'è già in cantiere un espansione/gioco a sé stante (come è stato, peraltro, per il vincitore dell'anno scorso, Kingdomino) ed è nel frattempo uscita un'edizione gigante dal modico prezzo di trecento euro (nemmeno bastasse per rifare le piastrelle del bagno).
Kennerspiel des Jahres 2018
Nella categoria per esperti ecco invece una sorpresa (almeno per noi): niente clamorosa doppietta per il buon Kiesling, perché a spuntarla è il misconosciuto Die Quacksalber von Quedlinburg, titolo di Wolfgang Warsch per due-quattro giocatori (durata sui tre quarti d'ora). (Dell'autore è interessante notare, così en passant, come quest'anno fosse candidato con ben tre titoli, essendo egli l'autore anche del fortunato The mind e di Ganz Schön Clever).
Si tratta di un titolo basato su push-your-luck e pool-building in cui ogni ciarlatano (sic!) seduto al tavolo prepara il suo intruglio scegliendo gli ingredienti, cercando di mantenerlo bevibile e di venderlo a qualche allocco per garantirsi ingredienti migliori per beveroni sempre più appetibili. Insomma, in Germania - s'è capito bene - va bene tutto, pur di dimenticare la sconfitta con la Corea del Sud.
Ma intanto, sempre sul pezzo come un artigliere all'obice, anche la redazione video accoglie la notizia e coglie l'occasione per parlarne rapidamente con le Goblin quick news.