Ark nova sembra interessante.
Due anni, dalla mia prima Essen (quindici anni fa) non avevo mai saltato un appuntamento con la fiera teutonica dei giochi da tavolo. C’è voluto il Covid per tenermi lontano per un anno dalla settimana di vacanza più bella. E nonostante il numero forzatamente ristretto (si parla del 30% in meno) di biglietti venduti, nonostante il green pass, il vaccino, i controlli e le tante defezioni (su tutte Asmodée); non potevo in nessun modo mancare un secondo anno consecutivo alla fiera più importante del settore.

I padiglioni un pochino più vuoti, i corridoi un filo più percorribili, qualche volto noto assente, ma la sostanza è sempre quella, e di cose da provare ce ne sono sempre più di quante sia umanamente possibile in soli quattro giorni di fiera.
Ma bando alle ciance, so che non è di vecchi amori che volete leggere, per cui andiamo ad elencare i sei titoli che sono riuscito a provare in fiera. Li metto con l’ordine con cui mi sono seduto ai tavoli, ricordandovi, come sempre, che si tratta di prime impressioni dettate solo da un paio di turni, per altro con spiegazioni in inglese e neppure troppo semplici da seguire a causa delle scomode ma necessarie mascherine. Quindi nulla più che un parere a calda, una fugace impressione data da un piccolo assaggio di piatti che andrebbero mangiati con calma e in più di un solo boccone. Ma questo è ciò che si può fare, per cui anche se con il beneficio del dubbio, vi vado a riportare le mie impressioni.
Garden Nation
Ci sediamo senza grandi aspettative a questo tavolo, perché in attesa che giunga l’ora idonea a provare tavoli prenotati appena arrivati. Si tratta di un astratto a tema bucolico in cui in quattro giocatori si costruiscono torri alte fino a quattro piani su mucchi di foglie in modo da attivare il punteggio di carte obbiettivo. Ogni turno si fanno due azioni ed il sistema funziona egregiamente.
Carina la meccanica per cui, quando si edifica su una zona, questa andrà a decidere dove si dovrà costruire nella prossima.

Voto per tipo di gioco: 7,5
Voto personale: 7
Schichtwechsel: Die Förderung liegt in deiner Hand
Dall’autore della trilogia del carbone esce questo gioco di piazzamento lavoratori (cubetti) molto interessante. Ci sono una miriade di cose da fare, tre tracciati su cui avanzare per sbloccare bonus e nuove azioni, e tutta una catena di estrazione, lavorazione, trasporto e vendita del carbone da ottimizzare per fare punti a fine round.
Funziona tutto bene e scorre liscio con scelte sempre sofferte ed interessanti. Nulla di innovativo, ma piacevole e piuttosto rapido; preso subito dopo aver concluso i primi tre turni di gioco. Promosso da tutto il tavolo.
Voto per tipo di gioco: 7,5
Voto personale: 8
1923 Cotton Club
Amo questi tioli ultra-compatti di questa piccola casa editrice [Looping Games, NdR] e non manco mai di provare e prendere quello che arriva da loro ogni anno. Questa volta gestiamo un locale jazz frequentato dai gangster nei primi del ‘900.

tutto scorre piacevolmente.
Mi porto a casa anche lui per continuare la mia piccola collezione di questi gradevoli titoli.
Voto per tipo di gioco: 7
Voto personale: 7
Ark Nova
Il pezzo forte della giornata.
Un titolo che ci porta ad edificare lo zoo migliore di tutti bilanciando gli introiti dati dai visitatori con il tasso di preservazione delle specie per fare punti. Si giocano carte per ottenere sconti e benefici, per costruire le gabbie e poi riempirle con le specie più esotiche e per arrivare alle fasi di punteggio con la situazione migliore.
Tantissime le icone, le cose da tenere d’occhio e le sotto meccaniche da gestire. Tuttavia, i turni scorrono veloci e la coperta è sempre troppo corta. Le cinque azioni base date dalle carte si svolgono con una potenza direttamente proporzionale a quanto tempo si lasciano le carte a scorrere lungo un tracciato che ha al primo posto l’ultima azione fatta ed al quinto quella lasciata lì a potenziarsi per poi essere eseguita una volta sola, ma con massima resa possibile.

Poche cose, ma tutte ben amalgamate e concatenate fra loro. Si ha la sensazione di avere di fronte un Terraforming Mars un pochino più solitario, ma comunque solido e ben fatto. Personalmente ho trovato anche ottimi sia la grafica che gli abbondanti materiali. Peccato sia andato esaurito ventiminuti dopo l’apertura dei cancelli; spero vivamente venga localizzato vista l’importante mole di testo sulle numerosissime carte. Il migliore della giornata senza dubbio.
Voto per tipo di gioco: 9
Voto personale: 9
Jiangnan: Life of Gentry
Titolo presto su Kickstarter ed ambientato nella Cina imperiale. Bisogna raccogliere segnalini ispirazione nei tre colori disponibili per poi realizzare componimenti poetici, dipinti e non ricordo la terza tipologia (gialli, rossi e blu, detto in parole povere).
Si piazzano i tre lavoratori a disposizione, si svolgono le sei possibili azioni e poi si contano punti, rendite e maggioranze. Davvero nulla di nuovo o di interessante: nessuno spunto in un titolo che spero venga ancora modificato molto prima che inizi la campagna, altrimenti non ci vedo un motivo per prenderlo. Non brutto o pieno di difetti, ma senza alcuna cosa che mi abbia interessato. Peccato.

Voto personale: 6
Tindaya
Non si sapeva molto di questo gioco che approderà su Gamefound a febbraio, ma sembrava degno di una prova al tavolo. La grafica e i materiali sembrano essere di tutto rispetto ed è giocabile sia in modalità competitiva che cooperativa. Noi ovviamente abbiamo provato quella competitiva.
È un titolo molto profondo e articolato e avrei non poche difficoltà a spiegarvi le tante cose che si possono fare nelle tre ere di durata di una partita. Però ci sono molte idee davvero originali e alla fine di ogni era le due divinità della terra e dell’acqua, a seconda di quanto poco si siano soddisfatte le loro richieste votive, faranno letteralmente sfaceli sul tabellone, inizialmente composto da diverse isole in mezzo all’oceano. Vi basti dire che noi alla fine del round abbiamo visto sparire un’isola e fonderne tre per un’eruzione vulcanica devastante. Per poi essere decimati dalle razzie dei pirati di turno.
Mi ha lasciato molto molto stuzzicato e non vedo l’ora di leggere – e molto probabilmente pledgiare – questo gioco davvero molto ben fatto ed estremamente originale nelle meccaniche. La cosa più particolare provata in questa prima giornata di fiera.

Voto personale: 8,5
***
Per oggi ho finito, sei titoli con alterne fortune, alcuni casualmente provati, altri tenacemente cercati perché in cima alla mia personale classifica di interessa per questa Essen 2021.
Buona notte [pennuto ci scrive la sera, NdR] e a domani per il prossimo report!