Secondo giorno di fiera e iniziamo subito con alcuni dei titoli della nostra lista.
Rats of Wistar

Il gioco si basa sull'eseguire un'azione per turno, posizionando il nostro capo-topo su una rondella. L’azione avrà una forza variabile a seconda degli aiutanti disponibili nell'area corrispondente. Scegliere quale azione fare e come spostare nel tempo gli aiutanti nelle varie aree è, quindi, il cuore del gioco.
Le azioni possibili vanno dalla semplice raccolta risorse a una più complessa azione di esplorazione della casa che può fruttare punti, risorse, ma soprattutto poteri extra. Se questo non vi basta, ci sono le carte che rappresentano aiutanti meccanici e altri marchingegni vari che possono dare effetti immediati o permanenti.
Il gioco ha la classica curva di crescita esponenziale e, se nei primi turni le azioni sono deboli, man mano che si sbloccano nuovi aiutanti e nuovi poteri diventeranno sempre più soddisfacenti.
In conclusione il gioco è un ottimo German light, anche se alcune carte permettono l'interazione diretta (secondo noi se ne poteva fare tranquillamente a meno). Si piazza tra i pesi medi e la grafica molto carina potrebbe attirare anche i quasi neofiti.
Voto Pupina: 8
Voto Need2Revolt: 8
Educator’s Day
Parte della nostra vita richiede di infilarci nei neuroni dei sedicenni e plasmarli secondo quello che la società attuale ritiene giusto. Quindi, in qualità di docenti, abbiamo partecipato a una serie di eventi collaterali alla fiera incentrati sull’ambito education. Abbiamo provato alcuni titoli che hanno come obiettivo l’essere giochi istruttivi, senza per questo perdere la componente ludica, che è fondamentale per piantare il seme della conoscenza (e soprattutto della competenza!) nelle menti dei giocatori.
Navigational Portal

Il tema è il viaggio spaziale e, con la scusa di spostarsi di stella in stella all’interno della nostra galassia, vengono toccati concetti come seno, coseno e numeri primi. Questo titolo è un po’ più sbilanciato sul lato education che non sul lato ludico, ma è sicuramente valido e molti di noi da giovani sarebbero stati felicissimi di per poter studiare la trigonometria in questo modo.
Potato Pirates 3: Battlechips

Potato Pirates: Enter the Spudnet

L’aspetto ludico sembra essere solido seppur semplice, ma per giochi del genere ci sta, mentre l’aspetto education sembra un filino posticcio: le azioni sono sì a tema cybersecurity, ma alcune suonano un po’ forzate; si sarebbe potuto fare un filino meglio. Il gioco sembra funzionare bene e lo vediamo usabile nel poco tempo a disposizione a lezione.
Unica pecca il prezzo, abbastanza alto per un gioco che ha un target molto specifico.
Tornando al “mondo reale” dei giochi, dopo la ormai classica foto di rito dei Goblin ad Essen, che quest’anno ha visto una copiosa partecipazione, ci buttiamo su un tavolo di Path of Civilization.

Path of Civilization

La meccanica di generazione risorse è particolare, ogni carta ha due possibilità di produzione, ma solo una per turno può essere attivata. Le risorse sono di una decina di tipi, divise in due macro categorie (che in realtà non hanno una reale differenza). A ogni turno, poi, si guadagna e si perde una carta, quindi la nostra civiltà dimenticherà qualcosa e imparerà qualcosa di nuovo. Si va avanti così per nove round e in alcuni di questi ci saranno degli eventi con opportunità di scoring. La spiegazione, purtroppo, non è stata delle migliori e non siamo riusciti ad apprezzare la parte degli eventi. In generale, il gioco funziona e si può giocare quasi tutto in contemporanea, con pochissimo downtime. Alla fine, però, rimane un peso medio, senza nulla di particolarmente notevole. Buono per persone che si stanno affacciando al mondo dei GdT da relativamente poco, more of the same per chi è già un giocatore scafato.
Voto Pupina: 5
Voto Need2Revolt: 5
Tinderblox

E’ il caso di Tinderblox, un giochino estremamente portatile e con un regolamento fulmineo, che però si esaurisce molto presto. Si tratta di un gioco di abilità, in cui bisogna impilare delle componenti in legno in un immaginario falò. Il tutto è pilotato da carte che ci indicano quali pezzi piazzare e con quale mano, c’è eliminazione diretta dei giocatori e per le prime partite risulta divertente. A lungo andare forse non sarà particolarmente longevo, ma ha il bonus di avere una scatolina di latta che sta tranquillamente in borsa.
Voto Pupina: 6.5
Voto Need2Revolt: 5
Kittin
Sempre alla Alley Cat Games proviamo il fratellino di Tinderbox. In questo gioco dobbiamo impilare gattini pescandoli da un pool comune e seguendo le istruzioni dettate dalla carta di turno. Chi fa prima vince il round. Anche qui scatolina di latta e dimensioni sono la parte più significativa per cui potrebbe valere la pena averlo (Io, Pupina, amo i giochi minuscoli e ho una sfilza di Oink perché non posso farne a meno!).
Amalfi Reinassance

Voto Pupina: 6.5
Voto Need2Revolt: 3
Lata
Verso fine fiera vogliamo fare ancora qualcosa e troviamo posto a un giochino che ci è stato consigliato dai Gioconauti. Si tratta di Lata, gioco in cui bisogna produrre sardine in scatola in Portogallo (un business molto in voga fino a qualche anno fa). La spiegatrice ha un inglese fantastico per una ragazza di 16 anni e ha una passione per il suono della propria voce, infatti per un giochino da mezz’ora impiega trenta minuti nella spiegazione. Risultato, facciamo appena due turni e non siamo sicuri di aver apprezzato appieno il gioco.
Bisogna acquistare le risorse per approvvigionare la propria catena produttiva, poi bisogna produrre pagando punti azione e, infine, si vende il prodotto pagando altri punti azione. Il tutto va pianificato bene dall’inizio, perché avere più punti azione a disposizione significa giocare per ultimi e, quindi, rimanere legati allo scarto degli altri giocatori. Sembra interessante, ma sarebbe da approfondire.
Voto Pupina: 6 sulla fiducia
Voto Need2Revolt: 6 sulla fiducia
Finisce anche il secondo giorno di fiera e abbiamo ancora nella nostra lista altri titoli da provare nei prossimi giorni.
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A domani!