E per una partita ancora più breve per sopraggiunte complicazioni (pausa pipì?), si può osare la partita 2x2, in cui è possibile vincere anche con le pedine disposte a quadrato. Micidiale.
Quali giochi da tavolo posso portare al bar?
Oggi ospitiamo nientemeno che il Dado Critico che inaugura una sezione dedicata ai Giochi da Tavolo da Bar, ovvero quei giochi con scatole portatili, facilmente intavolabili in qualsiasi situazione e giocabili in un tempo ridotto. La sua scelta è ricaduta su Quarto! ma se pensate di avere altri giochi da tavolo che rispecchino queste caratteristiche, inserite il vostro contributo sul sito de La Tana dei Goblin direttamente dalla vostra pagina utente utilizzando la sezione "Caricamento e gestione contenuti" (la guida per inserire articoli e recensioni vi potrebbe essere d'aiuto) o mandateci il vostro articolo per la rubrica "Giochi da Bar" a redazione@goblins.net.
L'uomo da bar moderno, un potenziale giocatore
Originariamente l’uomo da bar era uomo di passaggio, in transito verso un’altra destinazione, momentaneamente in sosta al bancone per i minuti necessari per il caffè.
Era, se vogliamo, un uomo in anticipo sui tempi.
La sua bevanda congeniale era l’espresso, bevuto liscio, senza fronzoli di croissant né dito d’acqua, meno che mai in forma di cappuccino, bevanda considerata dai più “per sole donne”.
Al caffè si accompagnava una fugace lettura della Gazzetta, che stava di solito sul freezer dei gelati, e qualche chiacchiera con il tecnico da bar [l’esperto di calciomercato che staziona in tutti i locali e che in caso di cambio di gestione viene venduto come elemento d’arredamento].
Talvolta iniziava una sigaretta nel bar per finirla in macchina.
L’uomo da bar moderno è un animale decisamente diverso, nei tempi e nei modi.
La sociologia lo identifica come un maschio di razza caucasica, di età compresa fra i 30 e 55 anni, con stempiatura di serie e sofferenza cervicale.
Molto meno dinamico di un tempo, si dimostra più esigente nella scelta delle sue oasi di sosta, che discrimina come un severo recensore in base a:
- locale;
- pasticceria;
- scollatura della barista.
Locale
Predilige locali di nuova fattura, tirati a specchio, le cosiddette “bettole” non sono più nella sua lista dei preferiti. Gradisce l’arredamento sul bianco panna o sul nero ebano e i discreti tavolini per 2.
Il locale deve essere dotato di parcheggio o almeno di un passo carraio sul quale parcheggiare con le quattro frecce.
Oltre alla Gazzetta il locale deve offrire ai clienti un’ampia gamma di quotidiani a tiratura nazionale.
Pasticceria
L’uomo da bar è mediamente in sovrappeso ma non rinuncia mai a una brioche, specie se di pasticceria.
Interrogato, ammette di essere un tradizionalista e di preferire su tutto il classico croissant alla marmellata di albicocca, ma è facile sorprenderlo la mattina con in bocca una bomba di cacao, una sfogliatella alla ricotta, un croissant ai cereali con frutti di bosco o una treccia con noci pecan e miele.
Considera fondamentale col caffè il bicchierino d’acqua seltz, anche se non gli è del tutto chiaro se deve consumarlo prima o dopo.
Per quanto riguarda il caffè egli continua a preferirlo espresso, ma si dimostra aperto a contaminazioni e variazioni sul tema come aggiunte di ginseng, Nutella, guaranà, cannella, anice stellato, sale dell’Himalaya e fave di cacao intere sul piattino.
Scollatura
Pur non incarnando nell’addome i tratti dell’amante del fitness e dello zumba, l’uomo da bar dimostra di apprezzare le scollature toniche e le coppe piccole e nervose.
La vecchia mammella di ottava misura, della consistenza di un budino cameo, tanto in voga negli anni ’80, lascia quindi il posto un seno più garbato e pudico.
Non è raro che l’uomo da bar sviluppi una cotta platonica per la propria barista di fiducia, cotta che non si concretizza mai in nient’altro.
L’uomo da bar si intrattiene nell’oasi oltre il tempo necessario, anzi si potrebbe quasi dire che egli salti lucidamente di oasi in oasi, un caffè dopo l’altro, e che proprio quel lungo errare incomprensibile sia diventata la sua meta finale.
Poiché il tempo di sosta si è dilatato, un gioco da tavolo con i giusti requisiti potrebbe quindi diventare un importante complemento, oltre che accompagnamento e fine accessorio per l’uomo da bar moderno.
Quali sono i requisiti del gioco da tavolo da bar ideale?
Il gioco da tavolo da bar ideale:
- deve avere una durata compresa fra i 10 e i 20 minuti, per dar la possibilità all’uomo da bar di spostarsi in un altro bar
- la scatola deve avere dimensioni portatili
- il gioco deve essere semplice da spiegare e immediato nel setup
- deve avere un minimo ingombro sul tavolo, trattandosi di tavolini
- la componentistica deve essere ridotta all’osso, per evitare smarrimento di pezzi
- deve essere resistente al vento, in caso di dehors \ gazebo
Il primo gioco che mi sento di consigliarvi, per questa rubrica che spero mi aiuterete a rimpolpare, è Quarto!
Gioco da tavolo astratto per due giocatori, edito in Italia da Oliphante, di dimensioni contenute e composto da un tavoliere e da 16 pezzi in legno [da qui in poi: pedine].
Scopo del gioco: allineare 4 pedine con [almeno] una caratteristica in comune.
Le caratteristiche possono essere:
- alto \ basso
- quadrato \ tondo
- pieno \ vuoto
- bianco \nero
Ogni pedina è unica.
Nel proprio turno un giocatore sceglie una pedina e la consegna all’avversario, che dovrà posizionarla su una casella vuota del tavoliere.
Si vince in due modi:
- se un giocatore posizionando una pedina crea la fila da quattro, e la reclama dichiarando: “Quarto!”
- se nel turno successivo al piazzamento vincente ma non reclamato, l’avversario dichiara “Quarto!”
Ideato nel lontano 1991 e vincitore di numerosi premi, nella sua edizione portatile che vedete nelle foto, Quarto! presenta una perfetta ergonomia da bar.
Ha il tempo e le dimensioni giuste, può essere spiegato e giocato da chiunque ed ha un minimo ingombro. La linea elegante, che richiama a spanne il gioco degli scacchi, stuzzicherà eventuali avventori curiosi e lettori di quotidiani, favorendo – se gradito – l’avvicendamento degli avversari.
I componenti, in solido legno, sapranno resistere al tempo e ad eventuali rovesciate di caffè e prese con mani unte di croissant, rendendo il gioco in scatola Quarto! un oggetto capace di sopravvivere al suo padrone.
Con queste poche righe vi ringrazio e vi rinnovo l’invito a integrare la rubrica dei giochi da bar.
Per creare un vero accessorio e un amico fedele, meno letale del videopoker, per tutti i veri uomini da bar.