Goblin Magnifico 2022: la selezione della giuria

Reduci da uno spassoso weekend rintanati a giocare (e mangiare), i giurati sono lieti di annunciare gli otto selezionati per l'edizione 2022 del Goblin Magnifico.

Notizie
Premi e Riconoscimenti

Gli otto selezionati dell'edizione 2022 del Goblin Magnifico sono stati annunciati in diretta domenica 3 aprile dall'incontro tra i giurati. Per chi non ha avuto modo di vederla riportiamo il link alla diretta:

É stato un weekend spassosissimo, a cui ha partecipato la quasi totalità dei giurati. Ricordiamo che il profilo dei giurati è consultabile dalla pagina del nostro sito, e colgo l'occasione per fare i dovuti ringraziamenti a chi, almeno momentaneamente, ha lasciato i lavori della giuria: Pietro Cremona, Mauro Di Marco e Lucio Pierobon, amici che ci hanno accompagnato per molti anni, in alcuni casi fin dall'esordio del premio.

Riportiamo qui, in rigoroso ordine alfabetico, i giochi selezionati, per i dettagli e la descrizione potete far riferimento al sito. Vi diamo appuntamento a Modena Play, 20-22 Maggio 2022, per conoscere il vincitore e per giocare con noi tutti i giochi della selezione nell'area dedicata del Goblin Magnifico.
 

Ankh: Gods of Egypt/ Ankh: Divinità Egizie

Autore: Eric M. Lang
Editori: CMON Global Limited, Asmodee Italia (edizione italiana)

Ark Nova

Autore: Mathias Wigge
Editori: Feuerland Spiele, Cranio Creations (prossima edizione italiana)

Atlantic Chase

Autore: Jeremy White
Editore: GMT Games

Imperial Steam

Autore: Alexander Huemer
Editore: Capstone Games, Tesla Games (prossima edizione italiana)

Messina 1347

Autore: Raúl Fernández Aparicio, Vladimír Suchý
Editori: Delicious Games, Tesla Games (prossima edizione italiana)

Oath: Chronicles of Empire and Exile 

Autore: Cole Wehrle
Editore: Leder Games

Pax Viking

Autore: Jon Manker
Editore: Ion Game Design

Sleeping Gods

Autore: Ryan Laukat
Editori: Red Raven Games, dVGiochi (prossima edizione italiana)

 

Commenti

Quando verrà nominato il vincitore?

Quest'anno non ho provato nessun magnifico. Di SG aspetto l'edizione italiana. Messina non mi aveva convinto (Praga non mi era piaciuto) e sono particolarmente sorpreso sia stato inserito nel lotto dei magnifici. Ark Nova mi intriga ma la durata unita all'alea legata alla pesca delle carte mi ha raffreddato. Pax Viking devo trovare una compagnia adatta alla quale proporlo ma penso sia il prossimo insieme a SG ad entrare in collezione. Il gioco GMT non lo conoscevo, ora lo terro' d'occhio. Comunque una selezione interessante.

Ho provato Oath, Pax Viking e Imperial Steam: tra i tre il mio vincitore è Pax Viking ma immagino che non riesca a vincere, essendo, probabilmente, il più semplice degli otto. Oath l'ho giocato male, on line e neppure per intero (mi riservo una valutazione più completa alla seconda partita); Imperial Steam, secondo me, ben presto finirà nel dimenticatoio: con la medesima meccanica e genere se ne trova sicuramente di migliori.

Quando verrà nominato il vincitore?

 

A Modena Play (comunque Peppe74 lo ha scritto nell'articolo). Il giorno preciso non lo so, ma mi pare che solitamente sia proclamato il sabato.

Edit: mi correggo, sul sito del Magnifico c'è scritto 22 maggio, quindi domenica

Il giorno della proclamazione è da decidere con Play e il direttivo e sarà comunicato a breve

 

Ho provato solo Pax Viking e Imperial Steam, il primo non mi ha convinto (forse perché per me ha come scomodo termine di paragone Pax Renaissance, titolo che ho trovato di gran lunga superiore), mentre il secondo lo reputo un serio candidato, era da tempo che un gioco non mi restituisse un'esperienza così appagante.

Per quanto concerne gli altri, conto di provare a breve Ankh, ma so già non è il mio genere, mentre mi piacerebbe moltissimo aggiungere alla collezione Oath e Sleeping Gods, purtroppo temo siano giochi che faticherei a proporre al gruppo. Messina 1347 e Ark Nova li proverei molto volentieri, ma il regolamento non mi hanno convinto fino in fondo, non credo proprio andrò a comprarli.

Ne ho provato alcuni (Sleeping Gods e Ankh) e mi è sembrato che il secondo possa davvero essere magnificabile. Lo dico essendo lontanissimo a livello di gusti da quel tipo di gioco, ma mi ha davvero sorpreso la profondità del gioco a fronte di una certa eleganza e semplicità di apprendimento.

Sono curiosissimo di provare presto Oath che sicuramente ha qualcosa da dire sul fronte delle novità.
Considerato cos'è stato il 2021, non è male il livello di questi otto

Penso che potrebbe vincere uno tra Oath, Ankh e Sleeping Gods. 

FrancescoSpagnolo scrive:

Ho provato Oath, Pax Viking e Imperial Steam: tra i tre il mio vincitore è Pax Viking ma immagino che non riesca a vincere, essendo, probabilmente, il più semplice degli otto. Oath l'ho giocato male, on line e neppure per intero (mi riservo una valutazione più completa alla seconda partita); Imperial Steam, secondo me, ben presto finirà nel dimenticatoio: con la medesima meccanica e genere se ne trova sicuramente di migliori.

 

Sono molto interessato, per esempio cosa gli preferisci?
Grazie!

Ci sono 2 giochi chiaramente sopra il resto. Uno è Ankh, gioco elegante, fluido, profondo e "coraggioso". L'altro è Atlantic Chase, un wargame con meccaniche assolutamente originali, davvero una ventata di aria fresca nel settore dei wargames. Gli altri candidati vanno dal buono al dimenticabile. Se dovessi scegliere razionalmente direi Ankh, ma il cuore dice Atlantic Chase. 

Ma Conquest & Consequence non l'ha giocato nessuno?

arcadebox scrive:

Ci sono 2 giochi chiaramente sopra il resto. Uno è Ankh, gioco elegante, fluido, profondo e "coraggioso". L'altro è Atlantic Chase, un wargame con meccaniche assolutamente originali, davvero una ventata di aria fresca nel settore dei wargames. Gli altri candidati vanno dal buono al dimenticabile. Se dovessi scegliere razionalmente direi Ankh, ma il cuore dice Atlantic Chase. 

Mah,  sia Oath che Sleeping Gods non li metterei nel buono/dimenticabile. Entrambi sono coraggiosi a modo loro, e mi sembra possano settare nuovi standard nelle loro nicchie. 

Son stupito sia da Messina, che vedrò di provare assolutamente, che da Imperial Steam, che mi è piaciuto ma non mi è parso geniale. Son curioso di scoprire chi vincerà.

Azy01 scrive:

Ne ho provato alcuni (Sleeping Gods e Ankh) e mi è sembrato che il secondo possa davvero essere magnificabile. Lo dico essendo lontanissimo a livello di gusti da quel tipo di gioco, ma mi ha davvero sorpreso la profondità del gioco a fronte di una certa eleganza e semplicità di apprendimento.

Sono curiosissimo di provare presto Oath che sicuramente ha qualcosa da dire sul fronte delle novità.

Considerato cos'è stato il 2021, non è male il livello di questi otto

Strano, anche io ho provato solo questi due. Coincidenze?

Comunque quoto le impressioni di Azy01 sulla eleganza e profondità di Ankh, al netto di qualche riserva sul bilanciamento degli Dei (maledetti gatti).

MarioRossi scrive:

 

arcadebox scrive:

 

Ci sono 2 giochi chiaramente sopra il resto. Uno è Ankh, gioco elegante, fluido, profondo e "coraggioso". L'altro è Atlantic Chase, un wargame con meccaniche assolutamente originali, davvero una ventata di aria fresca nel settore dei wargames. Gli altri candidati vanno dal buono al dimenticabile. Se dovessi scegliere razionalmente direi Ankh, ma il cuore dice Atlantic Chase. 

 

 

Mah,  sia Oath che Sleeping Gods non li metterei nel buono/dimenticabile. Entrambi sono coraggiosi a modo loro, e mi sembra possano settare nuovi standard nelle loro nicchie. 

Son stupito sia da Messina, che vedrò di provare assolutamente, che da Imperial Steam, che mi è piaciuto ma non mi è parso geniale. Son curioso di scoprire chi vincerà.

Dipende da cosa si sceglie di valutare. Se si punta all'esperienza complessiva che trascende il medium del gdt e si presenta un pò più trasversalmente allora ti do ragione. Se si punta ad una visione più tradizionale secondo me Oath e SG sono dimenticabili. Oath in particolare, Sleeping Gods almeno è facile da intavolare e spiegare.

MaxJanot scrive:

 

Azy01 scrive:

 

Ne ho provato alcuni (Sleeping Gods e Ankh) e mi è sembrato che il secondo possa davvero essere magnificabile. Lo dico essendo lontanissimo a livello di gusti da quel tipo di gioco, ma mi ha davvero sorpreso la profondità del gioco a fronte di una certa eleganza e semplicità di apprendimento.

Sono curiosissimo di provare presto Oath che sicuramente ha qualcosa da dire sul fronte delle novità.

Considerato cos'è stato il 2021, non è male il livello di questi otto

 

 

Strano, anche io ho provato solo questi due. Coincidenze?

Comunque quoto le impressioni di Azy01 sulla eleganza e profondità di Ankh, al netto di qualche riserva sul bilanciamento degli Dei (maledetti gatti).

 

eppure vi dico che i gatti erano meno forti di quel che pensate :p

arcadebox scrive:

Ma Conquest & Consequence non l'ha giocato nessuno?

Si ma è una rivisitazione di un meccanismo noto, Triumph & Tragedy, già sondato quando uscì per il magnifico, quindi sull'originalità difetta parecchio

Rispetto a Imperial Steam, per la meccanica della costruzione della rete e pick up and delivery, direi certamente che trovo migliori Brass, Alta Tensione e anche Barrage.

Giochi più compatti con molte meno regole e un'insieme più coerente ma decisamente più complessi e profondi strategicamente.

Inoltre, ho trovato troppe le 11 azioni, più 3 gratuite. 

Non è affatto complicato (direi che, se non fosse per il numero di componenti e azioni, è un peso medio). Mi è sembrato piuttosto volutamente caricato per nascondere una profondità non eccelsa. 

 

Selezione perfetta, considerando quelle che sono state le uscite dell'anno trascorso.

Spiace l'assenza di Brian Boru, mi fa felice invece la presenza di Atlantic Chase (di cui aspetto il P500) e spero nel successo di Pax Vikings! Su Imperial Steam non posso che condividere anche le virgole di quanto detto prima di me. Derivativo, posticciamente complesso, temo dimenticabile e dimenticato nel giro di pochi anni... diciamo che nel range di giochi "ingolfati" Pfister e (soprattutto) Lacerda al momento gli sono davanti :D

Buon lavoro ragazzi e... che vinca il migliore!

Mah, io continuo a credere che la difficoltà in Imperial Steam sia insita nelle scelte, non tanto nelle regole (le quali, almeno dal mio gruppo, sono state assimilate abbastanza facilmente). Brass e Barrage non mi sembrano poi tanto più semplici a livello di regolamento e non noto nemmeno una gran differenza di "coerenza". Sulla questione della profondità strategica, va fatta una distinzione tra quantità e qualità delle scelte. In Imperial Steam non sono moltissime le opzioni, ma sono importanti le implicazioni strategiche delle scelte, per questo vanno ponderate attentamente, anche in base a quello che fanno gli altri. Non considero troppe le 11 azioni e le 3 gratuite, perché di fatto solo alcune hanno centralità per la partita, alcune vengono utilizzate come ancora di salvezza quando si è in difficoltà, insomma, lo spaesamento che provacano è solo iniziale e apparente, dalla seconda partita tutto va liscio (e anche i tempi di gioco non sono esagerati, purtroppo il setup è lunghissimo).

Imperial Steam se fai qualche errore ti puoi piantare e mandare all'aria la partita, anche a metà gioco. Occorre programmare strategicamente molto bene e pensare parecchio avanti. Come profondità lo trovo equivalente agli altri citati.

Aibindrye scrive:

.. diciamo che nel range di giochi "ingolfati" Pfister e (soprattutto) Lacerda al momento gli sono davanti :D

 

Recentemente ho giocato ravvicinati The Gallerist, Boonlake e Imperial Steam e ho gradito molto più quest'ultimo rispetto agli altri due 😅. È decisamente più punitivo e meno carico rispetto agli altri due titoli, anche se la mole di azioni rimane abbastanza vasta (ed è il suo difetto). L'unico di Pfister che preferisco ad Imperial Steam è Mombasa

Mi ricollego al mio messaggio per chiarire meglio la mia riflessione.

Ritengo che i giochi da me citati, abbiamo una coerenza di fondo dettata dall'aderenza delle meccaniche al tema che l'autore cerca di sviluppare.

Barrage è un gestionale nel quale le meccaniche sono indirizzate verso la produzione di energia idroelettrica. Tutto quanto viene fatto durante il gameplay, per essere vincente e proficuo, è indirizzato verso questo fine ultimo del gioco. Hai uno scopo (produrre energia elettrica) e, se vuoi tentare di vincere, devi cercare di ottimizzare le tue mosse verso la realizzazione di questo scopo.

Brass è un gestionale nel quale devi realizzare la più efficiente rete commerciale/industriale. Costruisci le industrie che devono essere sviluppate e produttive, collegale bene a una rete commerciale (verso porti, Lancashire, verso mercati, Birmingham) è tendenzialmente sei sulla buona strada per vincere. Anche qui ha uno scopo unico verso cui si orientano le meccaniche e le scelte strategiche.

Alta Tensione è un gestionale che, per certi versi, ha lo stesso scopo di Barrage, produrre energia elettrica ma con uno direzione leggermente diversa: non produrne di più ma in modo equilibrato tra espansione della rete e capacità di approvigionamento. Anche in questo caso, il gioco ti propone uno scopo finale e le meccaniche tendono a fartelo raggiungere se ben utilizzate.

Premetto che conosco meglio gli altri giochi (sopratutto Barrage) però, a una prima impressione, (meramente indicativa, per cui mi riservo di smentire me stesso, in futuro), non sono riuscito a trovare lo scopo unitario, ultimo e profondo del gioco, l'idea forte, il tema che lega le meccaniche in Imperial Steam.

Riflessione finale: quello che ho notato, (nella mia brevissima esperienza di giocatore) è che i giochi più recenti sono lo specchio dei nostri tempi, consumistici, caratterizzati dall'accumulo di cose (oggetti, azioni, regole, immagini). Giochi tronfi, ricchi, belli da vedere ma, talvolta, vuoti e insignificanti sotto le belle vesti.

Beh, però lo scopo di Imperial Steam è quello di collegare ferroviariamente Vienna a Trieste, ottenendone il massimo profitto e tutto nel gioco è indirizzato verso questo scopo. Perché lo trovi diverso dagli altri?

FrancescoSpagnolo scrive:

 

Riflessione finale: quello che ho notato, (nella mia brevissima esperienza di giocatore) è che i giochi più recenti sono lo specchio dei nostri tempi, consumistici, caratterizzati dall'accumulo di cose (oggetti, azioni, regole, immagini). Giochi tronfi, ricchi, belli da vedere ma, talvolta, vuoti e insignificanti sotto le belle vesti.

È innegabile che oggi i giochi siano più ricchi di materiali e più belli da vedere, ed è altrettanto vero che spesso questo nasconda delle carenze di game design. Io però credo che di titoli meritevoli ne escano ancora, non so se meno rispetto al passato, di sicuro sono più difficili da scovare nel mare magnum delle uscite annuali. Piccolo appunto, anche una volta uscivano giochi insignificanti... solo che erano pure brutti da vedere :).

Per quanto concerne Imperial Steam, sottoscrivo quanto riportato da Agzaroth.

Forse, per i miei gusti, lo scopo del gioco non è così interessante come negli altri giochi e l'ho sentito meno prepoderante.

Ottimizzare le risorse per arrivare prima degli altri: alla luce di quanto tu dici, si potrebbe ritenere più un gioco di corsa/di percorso che un gestionale classico?

 

FrancescoSpagnolo scrive:

Ottimizzare le risorse per arrivare prima degli altri: alla luce di quanto tu dici, si potrebbe ritenere più un gioco di corsa/di percorso che un gestionale classico?

Attenzione che l'obiettivo in Imperial Steam è avere più soldi degli altri e non arrivare a Trieste. Chi arriva primo o unico a Trieste può anche perdere. Anzi, la corsa a Trieste non è la migliore strategia, dal mio punto di vista. Questo perché i giocatori che mirano ad arricchirsi lo fanno dirigendosi comunque dalle parti di Trieste. Ed avendo investito molto in fabbriche per vendere alle città e prendere chiavi, saranno anche quelli che una volta capito che qualcuno vuole chiudere a Trieste, sono in grado di aggiudicarsi i contratti più remunerativi perché hanno costruito molto durante la partita. Al contrario giungere a Trieste fa guadagnare solo 10 gulden per tratta più ciò che ti devono gli altri giocatori, che non è una gran cifra rispetto ai guadagni che si possono fare vendendo alle città e senza mai ricorrere ai prestiti. In questo gioco è l'avidità la strategia che premia di più.

Selezione interessante.. ho giocato ad Ankh e sono curioso di provare Sleeping Gods (lo aspetto in italiano).
Dovendo scommettere 1 € sul vincitore mi giocherei Ankh.
Buon lavoro! :)

aleaiacta scrive:

 

FrancescoSpagnolo scrive:

 

Ottimizzare le risorse per arrivare prima degli altri: alla luce di quanto tu dici, si potrebbe ritenere più un gioco di corsa/di percorso che un gestionale classico?

 

 

Attenzione che l'obiettivo in Imperial Steam è avere più soldi degli altri e non arrivare a Trieste. Chi arriva primo o unico a Trieste può anche perdere. Anzi, la corsa a Trieste non è la migliore strategia, dal mio punto di vista. Questo perché i giocatori che mirano ad arricchirsi lo fanno dirigendosi comunque dalle parti di Trieste. Ed avendo investito molto in fabbriche per vendere alle città e prendere chiavi, saranno anche quelli che una volta capito che qualcuno vuole chiudere a Trieste, sono in grado di aggiudicarsi i contratti più remunerativi perché hanno costruito molto durante la partita. Al contrario giungere a Trieste fa guadagnare solo 10 gulden per tratta più ciò che ti devono gli altri giocatori, che non è una gran cifra rispetto ai guadagni che si possono fare vendendo alle città e senza mai ricorrere ai prestiti. In questo gioco è l'avidità la strategia che premia di più.

Sì, non si vince in automatico arrivando a Trieste, però chi fa il collegamento non è che si è disinteressato degli altri modi di arricchirsi (per inciso i "debiti" se fatti bene rendono moltissimo), mi sembra che quei 100+ gulden (più probabilmente anche 200+) siano un bel extra, anche perché alcuni arrivano dalle casse degli altri giocatori. Imperial Steam non è propriamente un gioco di corse, ma tale aspetto è centrale nelle dinamiche della partita.

Bella selezione. Ottimo lavoro come sempre (oltre ad essere parecchio impegnativo - io non potrei farlo). Continuate così! :)

Più guardo la selezione di quest'anno e più mi piace: c'è davvero un gioco per tutti. Dal gioco euro duro e puro vecchia maniera, a quello più moderno e accattivante,  a quello intermedio, più semplice ed abbordabile; c'è un gioco di avventura e narrazione,  un ibrido in cui ci si danno botte da orbi, un Pax approcciabile dalla maggioranza del pubblico, una sorta di chimera tra american, wargame e narrativo; infine un wargame vero e proprio,  ma originale e con un tutorial fantastico. 

Ah, oggi abbiamo eletto il Magnifico,  ma voi lo saprete solo a Play 😝

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare