
Un altra espansione che allunga il brodo...
Uno dei giochi più premiati del 2015 si arricchisce di un'espansione. Abbiamo provato per voi l’espansione di Isle of Skye: Journeyman.
La seguente anteprima è basata su un paio di partite intere.
Isle of Skye: Journeyman è la prima espansione del gioco di Alexander Pfister, già vincitore del Kennerspiel des Jahres 2016; dovrebbe uscire in italiano edita da Uplay.
La preparazione iniziale è come quella del gioco base (al centro c’è il tabellone segnapunti, su cui piazzare a caso quattro obiettivi di fine round; ogni giocatore riceve lo schermo paravento ed il castello del proprio colore e la rendita iniziale), in più i giocatori ricevono tre segnalini strada, il re e una plancia personale, su cui vengono piazzati tre cubetti e i nove segnalini bonus (di livello 1, 2 e 3). I giocatori scelgono ad inizio partita se posizionare i segnalini bonus in modo asimmetrico (modalità base) o simmetrico, cioè “copiando” tutti il posizionamento da un giocatore (questa è una variante). Io ho giocato alcune partite in due, in entrambe le modalità.
La meccanica resta pressoché invariata rispetto al gioco base: partendo dal primo giocatore in senso orario, ognuno pesca tre tessere dal sacchetto e le pone davanti al proprio paravento, poi sceglie in segreto una tessera da scartare ed il prezzo di acquisto delle altre due. Partendo dal primo giocatore in senso orario, ognuno può acquistare una tessera da un avversario; quando tutti hanno acquistato o passato, ogni giocatore paga il costo delle tessere che eventualmente gli sono rimaste e le posiziona intorno al castello (rispettando i vincoli paesaggistici di montagne, prati e laghi, ma non delle strade).
Alla fine di ogni turno si ricevono i punti vittoria degli obiettivi raggiunti, si cambia primo giocatore (in senso orario), si riscuotono le rendite ed inizia il nuovo turno.
Tutta la parte relativa alle azioni dell’espansione viene chiamata fase del viaggio, divisa in:
In particolare:
Nell’espansione, infine, sono stati aggiunti anche quattro obiettivi di fine round, le tessere con il re in viaggio ed altre monete di valore 1 (di colore leggermente diverso rispetto alle precedenti).
L’espansione mi è sembrata interessante ed abbastanza innovativa rispetto al gioco base.
Sicuramente il livello di complessità renderà il titolo più invitante per giocatori esperti.
D’altro canto, aggiungere l’espansione toglie una caratteristica che mi è sempre piaciuta del gioco: la facilità con cui posso proporlo a chiunque. Consiglio, quindi, di giocare con i neofiti solo con il titolo base.
La complessità dell’avanzamento sul tracciato ricorda molto quello usato dallo stesso autore in Mombasa (in particolare il tracciato dei libri): piacendomi molto quest’ultimo, è una nota positiva.
Da queste prime partite non c’è una strategia che appaia predominante: fornendo punti immediati o ogni turno, i tracciati danno l’impressione di essere fondamentali, in particolar modo il primo sembra sgravato.I materiali mantengono lo stesso livello di qualità del gioco base; la grafica resta chiara e semplice, anche se ovviamente i disegni sulla plancia sono piccoli. Le scatole sono state disegnate in modo che l’immagine prosegua, accostandole lateralmente in una libreria.
Il regolamento è chiaro, ma ho faticato a comprendere la meccanica poiché si limita a citare le diverse fasi del gioco base (fase 5, fase 6, eccetera), senza ricordarle.
In sintesi, mi sembra un buon acquisto, se si voglia completare il gioco o aumentarne la difficoltà.
Un altra espansione che allunga il brodo...
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