[LOdR] La mia Essen... in ritardo

Buona domenica Goblin, Essen è già passata da qualche settimana... ma per qualcuno Essen è arrivata... in ritardo. 

Vi lasciamo al report della nostra MichyLo e della sua abbuffata di novità in arrivo dalla terra tedesca.

Ho giocato a...
Giochi

Buona domenica Goblin, Essen è già passata da qualche settimana... ma per qualcuno Essen è arrivata... in ritardo. 

Vi lasciamo al report della nostra MichyLo e della sua abbuffata di novità in arrivo dalla terra tedesca.


È arrivata l'ora della mia Essen. Il fatto che si svolga qualche giorno dopo la chiusura della fiera è trascurabile, dopo tutto è molto meglio farla a casa propria senza la bolgia e il frastuono che c'è là (disse la volpe all'uva).  

Qui di seguito la carrellata di giochi provati venerdì e domenica.

Mysterium, che non è appena uscito ma arriva fresco fresco da Essen ugualmente . Il Barbuto veste i panni del fantasma, la Giullaressa, Ale, Luca ed io quelli dei medium. Il fantasma inizia a dare indizi sui possibili colpevoli con difficoltà, non è facile riuscire ad abbinare i sogni con le carte del gioco senza incorrere in qualche equivoco. Noi discutiamo le nostre teorie e il Barbuto deve mordersi mani e gomiti per non parlare, poi sigilliamo le nostre teorie. Due giuste e due sbagliate, quindi due avanti per cercare di indovinare il luogo e due fermi per capire ancora il colpevole. 
Si procede così fino a quando non abbiamo capito tutti Persona/luogo/arma (l'arma della Giullaressa è una sfilza di carte in cui solo Ale sostiene la teoria, alla fine, giusta, mentre tutti noi la pensiamo diversamente e si continua a sbagliare finendo con minacce verso il povero fantasma) e poi è l'ora di capire definitivamente qual'è il trittico incriminato. Ammetto che questo per me è una dinamica poco chiara: collaborativo pieno fino a qui, ora si deve votare in segreto senza parlare, quindi qualcuno sbaglia e qualcuno no ma si vince solo se la maggioranza ha indovinato. Perché? Non era meglio proseguire con il lato discussione del collaborativo? Oppure stabilire che chi azzecca vince e gli altri no? Mah. 
In ogni caso io indovino mentre gli altri medium sbagliano per cui la partita è persa. Ma mi è piaciuta parecchio, così come il gioco. 

Topoum: novità di Essen in cui le proprie talpe devono scavare dei tunnel sulla plancia di gioco e fare punti se quando riemergono hanno sulla linea di vista talpe amiche e non avversarie. Si hanno a disposizione 4 talpe e una serie di esagoni/buco e a turno o si piazza un nuovo esagono con una talpa sopra o si muovono le talpe già posizionate. Dopodiché si ha la possibilità di giocare una carta (le carte hanno effetti vari tipo far fuori una talpa adiacente, spostare tutte le talpe dalla linea di vista di un esagono, posizionare un nuovo esagono, ecc. ).
Mi è piaciuto molto, ad ogni turno ci sono cambi così importanti da dover ricostruire ogni volta le proprie linee di vista (se si riesce) e possibilmente ostacolare quelle avversarie. Forse (e dico forse perché non l'ho provato) in tre potrebbe risultare un pochino più strategico mentre in quattro è proprio tattico visto che arrivato il tuo turno le cose si sono ormai ribaltate completamente. Promosso!



Railroad Revolution Lo ammetto: parto un pochino prevenuta perché inizio a sentire un retrogusto simile tra i giochi della WYG e preferirei invece trovare qualcosa che stacchi di netto. E invece sarà la grafica, saranno le combinazioni di bonus, anche con questo titolo sento lo stesso retrogusto. 

Nel gioco si devono costruire tratte ferroviarie e stazioni, cercando di specializzare i propri lavoratori in modo da avere delle agevolazioni nelle suddette operazioni; scopo: riuscire anche a completare degli obiettivi che man mano arrivano al completamento di quelli precedenti.
Il gioco scorre bene, io soffro un po' la carenza di lavoratori e soldi mentre la Giullaressa sembra averne sempre più che in abbondanza ma alla fine vince Luca che riesce a gestire meglio l'abbinamento strategia di costruzione-moltiplicatori finali. 
Come sempre si zoppica un po' sull'iconografia, ma soprattutto l'interazione è ridottissima. A parte il fatto che chi arriva per primo a costruire le stazioni e i telegrafi in un luogo prende un bonus che gli altri non prenderanno (a meno di utilizzare un lavoratore specializzato), per il resto c'è spazio per tutti e si tratta di saper ottimizzare le proprie mosse per non dover fare inutili ricarichi di soldi. 
E quindi? E quindi sono consapevole che è un buon gioco (agli altri partecipanti al tavolo è piaciuto) ma a me non ha soddisfatto. Sono sicura che piacerà comunque molto ai giocatori che amano perseguire la propria strategia praticamente indisturbati. 



Lorenzo il Magnifico: ne ho sentito parlare molto bene fino ad ora e sono contenta di provarlo. 
Nel gioco si tirano 3 dadi, comuni a tutti, e con i lavoratori corrispondenti al colore del dado bisogna occupare degli spazi azione per prendere carte o bonus vari piuttosto che attivare le carte già presenti sulla plancia personale. C'è poi un tracciato su cui avanzare per soddisfare un punteggio richiesto ogni due round (crescente), pena avere limitazioni abbastanza pesanti. 
Qui, al contrario del gioco precedente, gli spazi sono molto stretti (almeno in quattro) ed è un attimo vedersi soffiare l'azione o la carta perché abbiamo comunque dovuto dare la precedenza a qualcos'altro. Gli spazi poi che fanno andare avanti sul tracciato suddetto vanno a ruba e non è raro rimanere indietro e prendere la penalità permanente. Avere i dadi comuni significa partire tutti con la stessa condizione, non c'è chi ha il tiro più sfigato di un altro. Promossissimo! 



Oracolo di Delphi: non mi sono informata sul titolo e non so cosa riguardi, quindi parto senza aspettative. 
In pratica ognuno ha 12 obiettivi (uguali per tutti) da soddisfare agendo principalmente in una meccanica di pick up & delivery con qualche combattimento (a dire il vero molto blando) per far fuori dei mostri. Tutto ciò gestito da 3 dadi da tirare ad inizio turno con sopra dei simboli di cui c'è corrispondenza in tutta la plancia di gioco e per qualunque azione. Dadi gestibili con i soliti modificatori e con cui è possibile fare un sacco di azioni. 
Alla fine il gioco è una gara ad ottimizzare le proprie mosse (ma, a differenza di Railroad Revolution, qui è molto più tattico visto che è dominato dai dadi) e l'interazione è ridottissima. Ci sono risorse per tutti, l'unico svantaggio può essere il fatto di doverle portare un po' più lontano perché il posto più vicino è già stato occupato. Troppo largo e con troppa poca interazione per me, ma sicuramente troverà i suoi estimatori. 



Kanagawa: bellissime illustrazioni per questo gioco la cui meccanica ricorda un po' quella di Coloretto ma senza cattiverie. La plancia poi è un tocco di classe. Ad ogni turno si rivelano delle carte e i giocatori decidono se prendere da una fila e uscire dal turno o aspettare nuove carte. In base poi ai colori sulla propria plancia si potranno dipingere alcuni quadri (carte) presi o li si convertirà in colori per i prossimi. Un fillerino molto bello da vedere e piacevole da giocare!

Fold-it: partite sporadiche e sparse in questi due giorni a questo gioco. Che dire: è geniale nella sua semplicità e il fatto che le tovagliette da piegare siano fatte con tessuto non stropicciabile lo rende adatto anche ai più pasticcioni. Di sicuro non è facile risolvere alcune combinazioni per cui vedrete gente che si accanisce appallottolando la stoffa pronto a lanciarla. Non è di sicuro un capolavoro, ma può regalare momenti divertenti.



E per ultimo...
Per la serie "Saranno Goblin", si provano anche Kayanak e Zicke Zacke, due nuovi giochi per Viola. 
Nel primo siamo degli orsi che devono prendere i pesci picconando il ghiaccio e pescandoli con una canna da pesca calamitata (i pesci sono sferette in metallo). Molto in balia della fortuna ma bellissimo. 
Nel secondo invece con un meccanismo stile Memory bisogna avanzare su un percorso e rubare le code degli altri. 


Nella foto Viola entusiasta dopo aver rubato le code di tutti! 

Molto azzeccati entrambi!