Gioco spassoso e storia interessante.
Correva la metà dei "favolosi anni Settanta", quando fu creato il gioco che rompeva volutamente una manciata di regole assodate del game-design. E se ne vantava.
Gli autori sono quattro amici di Cape Cod (Massachusetts): Bill Eberle, Peter Olotka, Jack Kittredge e Bill Norton, che con questo titolo si proponevano di migliorare niente meno che Risiko!
La prima edizione vide la luce grazie alla lungimirante Eon, nel 1977.
Il gioco ha continuato a cambiare editore per la bellezza dei 30 anni successivi alla prima edizione: nel 1986 Games Workshop (in UK) e West End Games (in USA), nel 1991 Mayfair Games, nel 2000 la terrificante edizione Hasbro/Avalon Hill, fino ad arrivare alla Fantasy Flight Games, che nel 2008 diede all'opera una forma definita e definitiva, in italiano grazie ad Asterion.
Che cos'ha questa edizione in più delle precedenti? Oltre alle illustrazioni migliorate, spicca la parte grafica, implementata con la scheda della razza aliena che riporta chiaramente nella parte inferiore quando il potere alieno può essere attivato, in che ruolo e in quale fase.
Questa aggiunta è stata ritenuta talmente valida e necessaria, che Kevin Wilson, lo sviluppatore della Fantasy Flight che l'ha proposta, è accreditato come uno dei co-autori del gioco.
Certo che di strada ne ha fatta, dalle 6 razze aliene del prototipo alle 15 della prima edizione Eon, alle più-di-cento della più recente, contando tutte le espansioni.
Cosmic Encounter ha una struttura semplice: ogni giocatore impersona una razza aliena che è in lotta per il predominio sull'universo e vince istantaneamente chi per primo riesce a colonizzare cinque pianeti alieni. Quello che lo rende un capolavoro sono le regole semplici che vengono però sovvertite e scombinate dai poteri delle razze aliene: il Perdente vince quando perde, lo Stregone può scambiare le carte giocate, il Pacifista vince con la carta Negoziato... Il bello è l'interazione al tavolo, caldeggiata dal regolamento con meccanismi che incentivano il bluff e la negoziazione tra comandanti alieni.
Cosmic Encounter è davvero una pietra miliare del gioco da tavolo moderno, è stato ed è di ispirazione per i game-designer, come Garfield, per il suo Magic the Gathering, oppure Jim Felli, per Cosmic Frog, che gli rende omaggio anche nel titolo, oppure alla GMT, che aveva proposto un P500 chiamato Mystery Wizard, un royal rumble che riprendesse il feeling di Cosmic Encounter (anche se poi non se ne fece nulla).
Cosmic Encounter aveva un unico difetto: non poter essere giocato in due. Cosmic Encounter Duel, datato 2020, ovvia anche a questo inconveniente.
È in previsione anche una nuova espansione, che introdurrà vari moduli, tra i quali la modalità a campagna, con l'evoluzione delle razze.
Forse non tutti sanno che... il primo editore ha rischiato di essere la Parker Brothers degli anni Settanta, ma si tirarono indietro con la scusa che le avventure nello spazio non vendono... 1977... vi ricorda qualcosa questa data? Qualcosa alla Incontri ravvicinati del terzo tipo e Guerre Stellari? State pensando anche voi a un universo parallelo in cui Cosmic Encounter fosse stato reperibile facilmente nella grande distribuzione?
Ringrazio s83m per il prezioso aiuto nella stesura dell'articolo.