Il gioco è bello, ma non è un titolo che propongo spesso tra quelli della mia collezione.
Per meccaniche e logiche di gioco simile a 7 Wonders, che preferisco decisamente.
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Buon piazzamento tessere con draft alla 7 wonders, con la particolarità che hai 2 aree - città - da considerare e le sviluppi in collaborazione coi tuoi avversari che ti stanno vicino.
Per durata e difficoltà è un ottimo filler, proponibile anche a giocatori occasionali e ha il grande pregio di far giocare anche 7 persone. Tra l'altro è meglio proprio essere in tanti - 4+ - per dare senso al gioco.
Le meccaniche sono semplici e stracollaudate come draft e posizionamento tessere, la piccola novità sta nel dover condividere punti e città con i due giocatori adiacenti: tutto molto carino ma alla fine il gameplay risulta un filo troppo semplice e poco profondo. Ha il grande pregio di reggere fino a sette giocatori al tavolo e di risolversi in una ventina di minuti
Between two cities mi ricorda molto un 7 wonders con alta interazione e regole più semplici. Il turno dei giocatori è sempre attivo ed i dialoghi al tavolo fra i giocatori sono costanti e sempre presenti. Farai di tutto per far piazzare la tessera che hai passato al tuo avversario nella tua seconda città, cercando di essere sempre bugiardo e supergentile. Giocato senza dialoghi non lo consiglio perché di solito il tatticismo premia,ma si perde molto divertimento di costruire insieme le città. Materiali molto belli, tessere e tabellone molto spessi. I disegni invece lasciano un po' a desiderare anche se mi ricordano vagamente Tokyo per il loro aspetto e dopo un po' neanche ci si fa più caso tanto si è preso nei discorsi.
In definitiva lo consiglio perché quando a fine partita sicontinua a parlare del gioco, di solito è perché il gioco ha fatto centro.
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