
Il voto del prode Sir Alric è 6 e mezzo: certamente degno di esistere e di essere quantomeno saggiato.
Please note: this entry covers the 2010 release of Sid Meier’s Civilization: The Board Game from FFG. This game is unrelated to the similarly named 2002 Eagle Games Sid Meier's Civilization: The Boardgame.
From Press Release:
Before you lies a vast bounty of land, ripe for the plucking. Your meager beginnings will influence the paths you must take. Lead your people well and they will take you to infinite heights of greatness. If civilization manages to endure the ages, your name will hang in every whisper of its legacy...
Fantasy Flight Games is excited to announce the upcoming release of Sid Meier’s Civilization: The Board Game! Forge an empire to stand the test of time using innovative game mechanics with multiple paths to victory.
Will you lead the greatest army in the world to conquer your foes? Or will you be the first to journey to the stars, becoming the most technologically advanced civilization known to man? The choice is yours.
Designed by Kevin Wilson, Civilization: The Board Game is inspired by the legendary video game series created by Sid Meier. Players are tasked with guiding an entire civilization throughout the ages, taking ownership of your people’s technology, economy, culture, and military, as well as all the choices that go along with them. There are four different paths to victory, and each is riddled with opposition.
In Civilization: The Board Game, 2-4 players take on the roles of famous leaders in charge of historical civilizations, each with their own abilities. Players will be able to explore a module game board, build cities and buildings, fight battles, research powerful technology, and attract great people by advancing their culture. No matter what your play style is, there is a civilization for you!
Fans of Sid Meier’s classic video game franchise will find familiar footing in Civilization: The Board Game. Staying true to the foundations of its video game predecessor while creating a new and unique way to play, Civilization: The Board Game captures the spirit and grandeur of carving out a magnificent empire from modest beginnings.
Players start off with a single city, one army figure, and one scout, and from these meager origins you must forge through the ages and become the greatest civilization in the world.
Those unfamiliar with the video game series will find Civilization: The Board Game a great way to enter into the world of Civilization. The strategy and tactical decisions involved in Civilization: The Board Game will appeal to strategy gamers and war gamers alike, and the ability to win through culture and technological advancement will give those who only wish to focus on their own empire a chance at victory as well.
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Partiamo dal presupposto che adoro il videogioco, passare al GdT a me spaventa sempre un po', ma tutto sommato qui è andata bene.
Ovvio gioco che non è facile da digerire: è moltolungo, la guerra è spietata (e se - come me - sei già poco abile nel campo... ciao proprio), le civiltà sono tutte diverse e onostamente alcune sono caratterizzate meglio di altre. Detto questo a mio gusto resta un buon gioco di civilizzazione, mi dispiace non giocarlo da tempo proprio per la mancanza di tempo.
(2014) Commento basato su poche partite fatte in 2 giocatori Longevità: 1.75 Regolamento: 2 Divertimento: 2 Materiali: 2 Originalità: 1 Totale: 8.75 -> 9 Gran giocone, non adatto ai neofiti non tanto per la difficoltà del gioco in se ma per l'apprendimento iniziale delle regole che richiede un certo impegno. Come meccaniche personalmente mi ricorda molto il gioco per pc (ovviamente con le debite proporzioni) e questo è un punto a suo favore. Pecca principale (anche se non è un vero difetto): ci vuole una tavola molto spaziosa e ci si mette un po' a preparare il gioco :-) Consigliato!
Edit dopo quasi un decennio: il gioco è invecchiato male, nel senso che a oggi ci sono prodotti migliori. La sua figura la fa sempre però
Gioco divertente e ben strutturato, am non per tutti. La complessità che lo rende completo e vario non aiuta però i neofiti o gli impazienti! Sceglietevi bene i compagni: attorniarsi di persone poco disposte e disponibili renderà tutto più arduo, e quando dovrete rispondere per l'ennesima volta a domande del tipo: "Ma i capitelli a cosa servono?", "Adesso cosa devo fare?" o "Perchè non mi hai dato la moneta?", anche la pazienza dei più miti sarà messa a dura prova! Anche un approccio del neofita tipo Risiko è molto dannoso nelle dinamiche di gioco, rischiando di compromettere la partita. Altra pecca resta la lingua inglese, non facilmente digeribile per tutti. Persopnalmente ho cercato di risolvere tale problema traducendo personalmente tutte le carte e il materiale di gioco (lo trovate nei download), ma quando vi presenterete ai vostri compagni con una risma di fogli A4 con le carte tradotte in molti storceranno il naso! Concludendo, credo che la Vittoria Culturale sia la più difficile da ottenere e anche la Vittoria Economica non mi sembra ben spiegata nel regolamento. Forse con qualche Civiltà in più da scegliere e pedine più graziose delle abusate bandierine poteva guadagnare qualche punto. Resta in ogni caso un gioco godibile e divertente e. dato le scelti molteplici, rigiocabile più volte.
Update: dopo diversi anni vedo al ribasso il voto, ritenendolo un ottimo titolo in generale come 4x, ma purtroppo non riesce ad emergere il senso di sviluppo e di progresso compiuto dalla propria civilta'. Il gioco e' solido, a patto che sia giocato con entrambe le espansioni, che sembra riescano a garantire un bilanciamento piu' che adeguato considerando aleatorieta' e asimmetrie molto forti in questo. Detto questo, soprattutto paragonandolo con altri titoli della stessa fascia, toglierei un voto alla grande complessita' data da un regolamento piuttosto ostico per poter introdurre nuovi giocatori (a meno di non giocare la prima partita solo col base), e la poca eleganza scaturita da fiddliness e book-keeping su cui si poteva magari fare qualcosa in piu'.
Ho letto attentamente la recensione, mi sembra un tantino severa nei confronti di quello che a parer mio è un grandissimo titolo. Specifico che ho dalla mia circa una ventina di partite giocate in un gruppo di gioco di ottimo livello. In tali partite ho avuto modo di osservare tutte le condizioni di vittoria conseguite da civiltà differenti. Le cose che voglio far osservare sono soprattutto tre: 1) Bilanciamento: posso garantire che le 6 civiltà sono ben bilanciate, nel mio gruppo ciascuna di esse ha raggiunto la vittoria più di una volta, il tutto sta nell'imparare a giocare. Ci vuole pazienza ma si traggono grandi soddisfazioni nel poter apprezzare vittorie di diverso tipo da parte di tutte le civiltà (per le loro caratteristiche e tecnologie iniziali generalmente ogni civiltà è facilitata in due tra le quattro condizioni di vittoria). L'autore merita un voto alto già nell'aver saputo bilanciare perfettamente il gioco (che per un Ameritrash non è cosa da poco :P) 2) Azioni cittadine: non è vero che la costruzione sia la più importante, anzi.. più si fa esperienza e si impara a giocare questo gioco e più ci si rende conto di quanto si debbano limitare le proprie costruzioni all'essenziale per poter vincere la corsa alla vittoria. In questo raccogliere le risorse è fondamentale, in quanto si possono sfruttare le proprietà delle tecnologie che fanno uso di risorse e vi assicuro che sono fortissime se usate bene. Il votarsi alla cultura costituisce un avanzamento verso la condizione di vittoria (e poi le carte cultura portano vantaggi considerevoli). 3) Le condizioni di vittoria: esse sono tra loro equivalenti se confrontate in base alla civiltà. Il bello del gioco è che ogni civiltà è più portata verso determinate condizioni di vittoria, ed ognuna di esse può raggiungerla in 10/11 turni (un turno in meno nel caso si proceda senza essere ostacolati) Per concludere non è un gioco semplice, si tratta essenzialmente di entrare nell'ottica che si sta partecipando ad una corsa: ogni azione che non è finalizzata alla vittoria è un'azione persa (evitate di costruire troppo, avere una città bella e completa di ogni comfort a fine gioco non serve a niente, perché un'azione impiegata a costruire qualcosa che non serve è un turno sprecato). Vi suggerisco di contare i turni quando giocate: partite ben giocate termineranno intorno ai 10/11 turni allora potrete apprezzare in pieno la quadratura ed il bilanciamento di questo bellissimo gioco. PS Una piccola parentesi: preferisco i giochi alla tedesca, Through the Ages come profondità è una spanna sopra, ma questo titolo è divertentissimo, perché considera aspetti che nel titolo di Cvatil sono stati (giustamente) tralasciati. Un gioco spettacolare in tutto e per tutto.
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