
Tra la copia fisica e BoardGameArena ormai ho superato le 300 partite e il gioco non mi ha minimamente stufato. Stone Age è l'apoteosi dell'eleganza a livello di meccaniche ed è ricchissimo di idee brillanti che nel panorama ludico sono rimaste ineguagliate. Ad esempio il piazzamento lavoratori unito al lancio dei dadi, dove la quantità lanciata dipende da quanti omini hai piazzato e la quantità di risorse ottenuta dipende dal divisore che aumenta a seconda della preziosità della risorsa (es. per avere legno devi dividere per 3, per avere oro dividi per 6). Poi è molto efficace il modo di fare punti, dove conta la giusta combinazione tra edifici e carte sviluppo (i quali a loro volta presentano dei moltiplicatori semplicemente geniali). Credetemi, fare incetta di carte sviluppo non garantisce la vittoria in automatico se non si ha una base solida di punti con gli edifici. È vero che il peso della fortuna nel lancio dei dadi si può sentire, ma è altrettanto vero che mettere più lavoratori o utilizzare gli utensili costituiscono un ottimo meccanismo compensativo. E poi un lancio sfortunato non è la fine del mondo, qualcosa di buono da fare si trova sempre, data la natura prettamente tattica di questo titolo. Interazione indiretta, ma sentitissima, dato che gli spazi azione sono esclusivi e in ogni turno la decisione su dove piazzare gli omini è sempre sofferta (es. migliorare l'agricoltura per sfamare i lavoratori o andare nella capanna dell'amore per procreare? :D). Ottima scalabilità, sebbene il titolo dia il meglio di sé in 4. Unico neo? Non a tutti potrebbe piacere la scarsa variabilità in fase di preparazione: ma siamo davvero sicuri che la longevità di un titolo dipenda da questo e non dal fatto che le partite sono sempre tese e mai scontate? Gioco divertentissimo e adatto anche per i neofiti!