Vi risparmio il cappello sul gioco (c’è la scheda tecnica) e vado al sodo: è un classico riempitivo, tipo un piccolo Villa Paletti con un retrogusto vintage. Una frivolezza che però ha una suo fascino.
Struttura
Una plancetta su cui piazzare la carta della sagoma del grattacielo con tre diversi livelli di difficoltà, una selezione di pezzi in legno colorati e cubetti bonus da uno, segnapunti, dado da sei speciale e carte azione.
Gioco
Ogni giocatore parte con un pezzo determinato a caso. Nel proprio turno tira il dado per determinare quale nuovo pezzo otterrà e quindi sceglie quale dei due a disposizione piazzare.
Il gioco prevede un meccanismo di recupero dando dei bonus all’ultimo in classifica, come un comodo cubetto da uno o una carta azione che consente vari numeri da circo.
Al verificarsi di determinate condizioni di fine partita, chi ha più punti vince.
Grafica e aspetto
La grafica generale è piuttosto “edilizia”, quasi alla Minecraft, e ho detto tutto.
Ovviamente il fascino dei pezzi in legno "Tetris like" è la componente dominante e la cosa meglio realizzata del tutto.
La plancetta è talmente instabile (causa piegature) che consiglio di giocare direttamente sul tavolo tenendola a lato per i punteggi.
Tirando le somme
Il sistema di recupero di chi sta indietro non è male, segno che comunque si è pensato a qualcosa, anche se la tecnica alla shotgun (rinculare per poi partire) potrebbe quasi essere più efficace della corsa in solitaria.
Le carte sono abbastanza pesanti se siete sul filo di lana, quindi non vanno sottovalutate, ma potete anche non usarle.
Lobo’s choice
Un giochetto che trova la sua valenza meramente nella rapidità e nella somiglianza con il Tetris.
Il tabellino che tanto piace
Materiali ***
Grafica/disegni **
Ergonomia **
Ambientazione *
Regolamento *****
Scalabilità *****
Rigiocabilità ****
Originalità ****
Interazione ****
Profondità *
Strategia *
Tattica ***
Eleganza **
Fluidità ****
Legenda: –(pessimo/assente), *(scarso), **(sufficiente), ***(buono), ****(ottimo), *****(eccellente)