Quorum: il grande gioco della politica

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Voto recensore:
6,5
La scritta "con l'alto patrocinio di Smemoranda" campeggia in bella vista un po' ovunque su questo gioco, una rappresentazione satirica dello scontro politico in Italia.
Ogni giocatore sceglie un colore (partito) e riceve la relativa formazione di segnalini, di cui uno verrà usato come segnapunti e gli altri come esponenti di partito: 2 saranno i Leader (caricature di reali personaggi politici italiani) e 4 i Peones (generici). Ogni giocatore riceve anche 5 carte gioco a caso.

Il tabellone rappresenta un parlamento stilizzato, preceduto da una gradinata a 5 scalini. Scopo di ogni mano di gioco, partendo dal gradino in basso, è avanzare il più velocemente possibile su questa scala con i propri candidati e giungere così in parlamento, cercando al contempo di impedire a quanti più avversari possibile di ottenere lo stesso risultato. I vari esponenti del partito si muovono in modo indipendente, quindi bisogna cercare di fare avanzare tutta la propria formazione di 6 pedine, privilegiando le 2 più importanti (i Leader). Ogni turno si articola in 3 fasi:
- Pesca di una carta gioco coperta
- Movimento: si sceglie 1 propria pedina e la si fa avanzare di 1 gradino (Peones) o di 2 (Leader). Se la pedina oltrepassa così il 5° gradino, entra in parlamento ed è al sicuro.
- Scarto: si gioca 1 carta tra quelle in mano. Esistono 3 tipi di carte: di attacco, di difesa e speciali. Le prime ostacolano gli avversari, sostanzialmente in due modi: o facendo retrocedere una o più pedine, oppure mandando una pedina in Commissione d'Inchiesta (un'area speciale del tabellone che equivale alla prigione del Monopoli); le carte difesa annullano gli effetti di varie carte di attacco, e si possono giocare in risposta per proteggersi; le carte speciali, infine, hanno effetti generalmente più potenti (come liberare una propria pedina dalla Commissione d'Inchiesta, o rendere il proprio partito inattaccabile per 1 turno, o fare avanzare ulteriormente le proprie pedine). Particolare carino è che ogni carta reca una breve didascalia satirica ispirata ai classici malcostumi della politica italiana, così una carta che manda sotto inchiesta gli avversari reca scritto "l'ex giunta regionale veneta è arrestata in blocco per lo scandalo delle tangenti sul prosecco", oppure una che fa retrocedere un candidato avversario reca "Panorama pubblica una tua foto da giovane in camicia nera", ecc.

Il parlamento ospita al massimo 13 candidati. Quando ce ne sono almeno 7 (il quorum) si può proporre il governo: il giocatore con la maggioranza relativa di candidati fa una proposta per la costituzione di una coalizione e l'assegnazione dei 7 ministeri ad altrettanti diversi politici. Questa è la fase più divertente, in quanto bisogna contrattare con gli altri giocatori assegnando saggiamente i ministeri, che valgono un numero diverso di carte Bonus a seconda del tipo. Una volta proposto il governo, tutti i presenti in parlamento lo votano (non necessariamente rispettando gli accordi presi), e se è approvato dalla maggioranza si forma il governo. Se invece la proposta di governo non passa, si continua a giocare e ad ogni turno è possibile fare nuove proposte. In ogni caso, una volta che in parlamento ci siano 13 candidati, è obbligatorio formare un governo e se nessuno si accorda si ha il Governo del Presidente, ovvero il partito con la maggioranza relativa in parlamento decide che governo formare (e solitamente vince il gioco, situazione quindi da evitare).
In ogni caso, una volta che si forma un governo, si assegnano un certo numero di Punti Potere e/o carte Bonus casuali a ciascun partito della coalizione, proporzionate a quanti Leader ha nei ministeri, a quanti e quali ministeri occupa, e a quanti candidati possiede in parlamento. Le carte Bonus valgono da 1 a 4 Punti Potere, e fino a 3 possono restare coperte fino a fine gioco per un "effetto sorpresa". Le altre vanno giocate subito e fanno avanzare di altrettanti Punti Potere sull'apposita scala a lato tabellone. A questo punto si scioglie il governo e si parte con una nuova mano di gioco dal basso della scalinata, con la differenza che i 7 ex ministri partono già dal 2° gradino.
Il gioco continua per mani di gioco successive finchè qualcuno non raggiunge i 21 Punti Potere, a quel punto è dichiarato il vincitore. In verità è difficile andare oltre le 2 mani di gioco.

Il gioco, nella sua semplicità, contrappone due fasi molto diverse: quella di scalata, totalmente dominata dalla fortuna nella pesca delle carte, e che nonostante le didascalie divertenti di solito si prolunga davvero molto fino a diventare frustrante e noiosa; e quella di accordi per il governo, che invece è puramente dialettica e di bluff e può essere molto divertente. E' anche particolarmente prona a vere e proprie bastardate in stile Junta, seppur meno articolato. Considerando l'età del gioco, non c'è malaccio, per questo gli assegno la sufficienza: è perfetto per gli adulti che non vogliano impegnarsi troppo, e che certamente si faranno due risate a suon di coltellate elettorali e satira politica. I materiali sono un po' spartani, con le carte patinate ma di cattiva qualità, il tabellone farlocco (di gomma morbida?!), ma le caricature dei politici rivalutano l'impatto visivo. Divertente anche il fatto che il gioco proponga come incollare le caricature dei politici ricreando formazioni "storiche" (es. il "Partito Rosso" con Cossutta, Garavini e Russo Spenna), ma incoraggi anche mescolare liberamente partiti e politici, dato che in Italia i politici sono soliti cambiare fazione spesso e volentieri! Peccato che una volta incollati, gli adesivi non siano più staccabili...

Lista completa degli autori:
C.UnS.A. - Cooperativa Un Sacco Alternativa
G. Accascina, M. Bardella, M. Casa, F. Di Jorio. Luca Giuliano, Stefano Giusti, Fabrizio Casa, Andrea Angiolino
Pro:
Tema di satira politica sempre divertente per i giocatori adulti. In più, qui è contestualizzato nella storia italiana recente, rendendolo particolarmente divertente.
Semplice eppure piacevole la fase di formazione del governo, con accordi e sgambetti vari molto appropriati.
Regolamento semplicissimo, un po' vago in certi casi (fase di contrattazione), ma la cosa è nello spirito del gioco e non infastidisce.
Contro:
Componentistica modesta.
Fase di scalata al parlamento lunga, fortunosa, noiosa e ripetitiva. Rischia di occupare la maggioranza del tempo di gioco.
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