Titolo | Voto gioco | Commento | Data commento | |
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Jambo | 10,0 | Il gioco va necessariamente provato con le due espansioni, che eliminano l'unico difetto presente nel gioco base, ovvero l'insorgere di situazioni di stallo, nelle quali il giocatore non poteva fare nulla o quasi nulla per uscirne. | 28/09/2013 | |
Troyes | 10,0 | Tutto quello che dovrebbe essere un gioco alla tedesca portato ai massimi livelli in termini di giocabilità, eleganza e profondità. E se l'ormai indiscusso maestro Luca67 ha mollato ben nove al gioco (il commento sotto al mio), vuol dire che è almeno da 10+! | 31/01/2012 | |
In the Year of the Dragon | 9,0 | Trovo davvero difficile capire come mai questo gioco non riceva consensi di tipo plebisciatario. Indugiando poi sull'analisi squisitamente tecnica, ho letto in giro per la rete di alcune critiche su presunti sbilanciamenti di certe azioni/personaggi rispetto ad altri. Non sono assolutamente d'accordo, in più deduco che tali opinoni siano legate ad impressioni estemporanee legate solo a poche partite. Io ho ormai girato la boa delle dieci partite e, volta dopo volta, aumenta la mia convizione basata sul perfetto equilibrio e simmetria del gioco. Un' altra critica che ho letto è sull'impossibilità di vincere una partita perseguendo un solo approccio (es: orientamento da "palazzinaro" oppure propensione alla ricerca...) come invece accade in altri giochi (es: puerto rico o principi di firenze). Ciò è vero ma a mio avviso è da annoverarsi nelle caratterisitche positive, in quanto questo è un tipo di gioco incentrato sull'equilbrio basato come è su eventi casuali ma ciclici. Se non si basasse sul premiare un approccio equilibrato, allora sì che si potrebbe bollarlo negativamente! Longevità...2 ==> Mai una partita sarà uguale alle altre per la casualità della sequenza degli Ultima annotazione sulla scalabilità, elemento a mio avviso fondamentale ma che non pare come parametro di valutazione del sito. Orbene, il gioco scala magnificamente. Unico appunto è che nella partita a due va applicata una variante sulla lottizzazione delle carte azioni nei due gruppi: anzichè 4+3 assolutamente 5+2 per mantenere accesso il confronto sulla traccia delle persone dando la giusta importanza al poter fare la prima mossa. Fosforo | 04/07/2008 | |
Zooloretto | 8,0 | Ottimo gioco, che va bene sia per neofiti/famiglie sia per giocatori esperti, purchè questi ultimi non ci si lascino condizionare dalla grafica fumettosa e dall'apparente peso aleatorio nella scelta casuale delle tessere. | 11/02/2013 | |
Commands & Colors: Ancients | 8,0 | Mi assoccio al parere entusiastico del collega Vittogol, motivo così il mio voto totale di 9: MATERIALI 9: non so perchè ma questi dannati cubetti di legno mi piacciono, forse per qualche illogica associazione mi ricordano delle fiches oppure l'assuefazione di cui parlava Vittogol è provocata proprio da loro. REGOLE E SCENARI 8: Quasi perfette, azzeccata la scelte orientate alla semplicità pur se si è sacrificato molto in termini di realismo. Le poche dinamiche da tenere a mente, l'uso dei colori ed un' eccellente resa delle meccaniche di inerzia dopo l'attacco, rotta, supporto e influenza dei leader contribusicono ad un motore di gioco snello ma fortemente appagante. Ogni scelta, anche la piu insignificante come un ripiazzamente difensivo, vanno attentamente soppesate in senso assoluto ma anche relativo, considerando le altre carte comando che si hanno in mano e che determineranno in buona sostanza il futuro andamento della partita. Pochi giochi, a fronte di una mossa ben effettuata, producono nel giocatore la medesima soddisfazione. CURVA DI APPRENDIMENTO 10: poche regole, scorrevoli e chiare. Come si dice in questi casi: facile da imparare, difficile da padroneggiare eppure ogni partita contribuirà sensibilmente a migliorare il proprio stile di gioco. Si passerà da risse condotte da sparuti gruppi di cavalli lanciati in folli galoppi a balletti coreografati che spostano intere divisioni da parte a parte e tutte rigorosamente in linea. LONGEVITA' 10. Ogni partita lascia con un enorme soddisfazione se si è vinto, una voglia costruttiva di rigiocare se si è perso, interrogandosi su quale comando mal dato abbia determinato l'esito della battaglia. Pochi giochi mi danno la stessa soddisfazione e divertimento. ASSENZA DEL FATTORE ALEATORIO 8: naturale che carte e quintali di tiri con il dado introducano pesantemente il fattore aleatorio; eppure chi ci gioca potrà confermarvi che C&C è escusivamente un gioco di abilità e che, tutto sommato, i fattori aleatori nell'arco di una partita si bilancino quasi perfettamente. Inoltre sono convinto che la parziale imprevedibilità di un dado o la pesca della data carta rendano al meglio quel fattore di rischio, indefinibile e imponderabile, che ogni battaglia, anche la più scontata, ha sempre avuto. Prima di lasciarvi per tornare a lucidare il mio elmo e strigliare il mio cavallo, mi domando: ma è possibile che a Roma siamo così in pochi a giocare a C&C? | 05/03/2008 | |
Key Harvest | 7,0 | Gioco molto molto astratto ma senza essere freddo. | 11/02/2013 | |
Goa | 6,0 | Molta carne sul fuoco, numerosi elementi interessanti ed originali ma anche qualche difetto. | 11/02/2013 |