Titolo | Voto gioco![]() | Commento | Data commento | |
---|---|---|---|---|
CATAN | 9,0 | Giocato innumerevoli volte (saranno state più di 50): a mio parere uno dei migliori passatempi mai realizzati, ottimo se non si ha il tempo per tuffarsi in giochi dalla durata elevata, come i mitici Axis&Allies, Britannia, La Guerra dell'Anello, o anche un semplice Risiko... CARATTERISTICHE: durata contenuta, gradevole realizzazione di carte e tabellone, il gioco si presenta poco ripetitivo per la modularità di quest'ultimo e, nonostante abbia delle meccaniche semplici, richiede un buon impegno sia tattico che strategico. Inoltre c'è da segnalare una buona interazione tra i partecipanti, grazie allo scambio delle risorse, che costituisce un momento fondamentale nello svolgimento del proprio e dell'altrui turno. CONSIDERAZIONI PERSONALI SUL FATTORE FORTUNA: ho letto molti commenti negativi, da parte di altrettanti utenti, sulla forte dipendenza dal fattore "alea" di quello che è considerato da molti il principe dei giochi tedeschi. A questo proposito, vorrei fare presente che: | 08/12/2016 | |
6 nimmt! | 9,0 | Uno dei migliori giochi di carte mai provati, semplice ed immediato, ma anche -se si vuole giocarlo così- cervellotico: da provare tanto con i propri amici 'nerd' (con i quali mettersi in vera e propria competizione) per passare un'oretta simpatica ma non troppo impegnativa, quanto con una compagnia più eterogenea... grazie all'influsso della fortuna ed alle innumerevoli variabili da considerare quando il numero di giocatori sale, infatti, questo gioco può andar bene anche per chi non è propriamente una persona che ama trascorrere il suo tempo appresso a giochi da tavolo, giochi di carte strategici, giochi di ruolo e così via. Per me un 8.5, che arrotondo a 9 per alzare un po' la media, a mio avviso bassina ;) | 16/01/2011 | |
Talisman: Revised 4th Edition | 7,0 | Prima volta a Talisman: non ho mai giocato alle altre edizioni, quindi il mio voto (7 e 1/2 arrotondato a 7) è basato esclusivamente su questa versione, senza alcun paragone/confronto con le precedenti. Comunque si tratta di 15-20 partite, ad oggi. Che dire? Il gioco è abbastanza divertente (a patto che si abbia sufficiente pazienza nel non lasciarsi frustrare dagli eventi nefasti), grafica e qualità dei materiali ottime... nulla da recriminare. E poi l'ambientazione: per chi adora il genere fantasy, e magari ha giocato di ruolo, Talisman offre la possibilità di un sognante tuffo nel passato, mantenendo ad un tempo spensieratezza e coinvolgimento. Un decente surrogato del gioco di ruolo tipo D&D in stile "e.u.m.a.t.e." (poi, è chiaro che con il gioco di ruolo più elevato, non ha nulla a che spartire!). Pur con tutto ciò, il gioco paga notevoli difetti: innanzitutto l'assoluto stradominio del dado, che a volte riduce la partita ad una vera e propria farsa; a seguire la scarsa chiarezza nella descrizione di effetti, abilità ed eventi, e il regolamento, a mio avviso disseminato di "bugs" che troppo spesso producono situazioni difficili da sbrogliare (con notevole perdita di tempo e di atmosfera per le lunghe discussioni che si vengono a creare sulle possibili interpretazioni); ancora, mi sembra che il gioco non abbia sufficienti contromisure per evitare che un personaggio, complice un "culo" spaventoso del giocatore, diventi inafferrabile (in quel caso la partita è rapidamente avviata verso la conclusione, e il gioco si fa molto noioso); infine, nonostante i personaggi abbiano due caratteristiche (forza/astuzia), ed il gioco stesso (con mostri ed eventi) ruoti attorno a questo binomio, una sola delle due la fa da padrona: la forza. Ed infatti il finale del gioco si risolve nell'attraversamento di due percorsi distinti (uno per ciascuna caratteristica), in entrambi i quali ci sono pur sempre delle prove di forza: provate ad uccidere anche solo 3-4 demoni a forza 4 (ultima prova del percorso incentrato sull'astuzia), ad esempio con una incantatrice che non abbia superato il 3, 4 o 5 in forza! Lo stesso non avviene nel percorso dedicato a quest'ultima, dove non viene mai tirata in causa l'astuzia; forse sarebbe stato più equo se i demoni di cui prima si fosse scelto di farli combattessero con l'astuzia. Ma soprattutto: qualora si giunga in due o più alla corona del comando ... be', lo scontro avviene nel 95% dei casi sulla forza, perchè i personaggi che possono effettuare un attacco psichico sono pochissimi, ed in ogni caso possono ricorrere a questo attacco solo quando è il loro turno (quindi rispondono con la forza all'attacco di un altro personaggio). Questo va a naturale detrimento di quei personaggi che abbiano un'astuzia elevata e non riescano a maggiorare la loro forza, oppure ancora che abbiano delle abilità speciali molto interessanti, ma all'inizio della partita purtroppo inutili (vedi il NANO, che può attraversare facilmente la regione interna, ma che deve pur sempre "pomparsi" la forza, altrimenti non va da nessuna parte in un confronto diretto): ne consegue, a mio modo di vedere, uno squilibrio congenito a partire dalla scelta (o dall'attribuzione) del personaggio. Per quanto mi riguarda, i più forti in assoluto sono: DRUIDO (lungo un lato del tabellone, in tre caselle relativamente vicine, ha il recupero totale di vitalità, punti fato e incantesimi, una combo micidiale), PROFETESSA (può scartare una carta avventura ogni volta che pesca, ha sempre almeno una magia e sa sempre quali hanno gli avversari), ASSASSINO (in ogni combattimento fisico sottrae all'avversario il tiro del dado, il che equivale ad un "boost" iniziale non indifferente); a seguire, sicuramente MAGO, TROLL, GUERRIERO e MONACO, molto avvantaggiati nel combattimento fisico (psichico il primo). Pertanto il mio consiglio è quello di giocare Talisman potendo giostrarsi un minimo sulla pesca del personaggio, anche se in generale è sempre sbagliato farsi i calcoli: il caso è imprevedibile! Buon divertimento! | 02/11/2010 | |
Thurn and Taxis | 6,0 | Giocato molte volte (saranno state tra le 25 e le 35): il mio giudizio personale è che può costituire una valida alternativa quando si ha solo poco più di un'oretta di tempo con gli amici (e non si può iniziare qualcosa di più impegnativo), e/o se si vuole cambiare un po' rispetto alle solite preferenze. Per la precisione il mio voto è 6 e 1/2, e avrei optato per il 7, se solo non gli fossero stati assegnati tutti questi 9 e 10, a mio avviso improbabili... CARATTERISTICHE: durata non eccessiva, gradevole realizzazione di carte e tabellone, cura per i riferimenti storici e geografici, il gioco richiede un discreto impegno tattico e, per la mia esperienza, la fortuna raramente incide con prepotenza sullo svolgimento delle partite. Tuttavia c'è da segnalare anche come esso risulti fortemente ripetitivo, che le strategie migliori si riducono ad una soltanto (con pochissime varianti), e che l'interazione tra i giocatori è purtroppo davvero scarsa. CONSIDERAZIONI PERSONALI SUL PREMIO SPIEL DES JAHRES: con questa premiazione (2006), lo Spiel des Jahres è caduto parecchio in basso... rispetto a giganti del calibro di Siedler von Catan, Carcassonne, El Grande, Puerto Rico (International Gamers Award), a mio avviso questo giochetto dalle evidenti lacune sul piano della ripetibilità, della strategia e dell'interazione, non può assolutamente reggere il confronto. Non rimane che sperare che quell'anno, al concorso, davvero non ci fosse nulla di meglio! | 15/01/2009 | |
Keltis | 5,0 | Giocato per una ventina di volte nel giro di una settimana (vista l'infima durata di gioco): in fin dei conti lo ritengo un gioco di carte da tenere in considerazione se non si ha proprio nessuna alternativa. Un "Machiavelli", un "Ramino" o anche il "Tre Sette", ad esempio, possono risultare molto più divertenti! CARATTERISTICHE: semplice, breve, abbastanza ripetitivo, fortemente dipendente dalla fortuna, non necessita di alcun impegno strategico, quasi totalmente mancante dal punto di vista dell'interazione tra i partecipanti. D'altrocanto gode di una veste grafica simpatica, della presenza di elementi innovativi per un "banale" gioco di carte con tabellone, e richiede un minimo di impegno tattico. CONSIDERAZIONI PERSONALI SUL PREMIO SPIEL DES JAHRES: giá nel 2006, con Thurn und Taxis (che tra amici, casualmente, ci é capitato di rinominare "Trum' und Taxis", con vago riferimento alla parola dialettale barese "trumone"), il premio Spiel des Jahres era caduto in basso, andando ad un gioco che -per ambientazione, varietá, ma soprattutto interazione tra i giocatori- definire scialbo, grigio, insipido .... non renderebbe bene l'idea! Mah... P.S.: pienamente d'accordo con quanto detto da Jones! | 16/01/2011 |