Buon Natale, goblin

Come i più attenti di voi avranno forse potuto notare, quest'anno per diversi motivi - non ultima, ahimé, la mancanza di tempo e di idee (e no, Una poltrona per due non è contemplato tra i film di Natale) - non ho scritto il consueto racconto di Natale.

Permettendomi di rimandarvi ai precedenti qualora non li abbiate letti (Il canto di Natale, Game actually, Fantaghirò, Lo schiaccianoci, Goblin Alone), per salvare baracca e burattini vedo di cavarmela con una poesia che, volenti o nolenti, rispecchia lo stato d'animo di molte persone durante le feste.

Perché, quale che sia la vostra situazione, quale che sia il vostro entusiasmo, ogni goblin abbia lo stesso pensiero da parte di tutti noi della redazione.

Nella speranza che siano giornate di serenità per tutti voi, buone feste.

***

Natale

di Giuseppe Ungaretti

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare