Casera, boschi, carnazza...e giochi da tavolo!

Come divertirsi in una baita isolata, senza acqua corrente, servizi igienici e connessione telefonica, ma con tanti, tanti giochi in scatola.

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Cosa ci fanno nove amici, gamer incalliti, immersi nel verde del bosco del Cansiglio (forse qualcuno di voi si ricorderà della GobCon del 2009 svoltasi proprio in questi luoghi ameni??), carichi di giochi, giochi e ancora giochi, cibo (tanto cibo), acqua (e non solo!!) e ingombranti sacchi a pelo? Beh, ovvio…si divertono - e tanto, anche!
Da bravi amanti dei gestionali è stata (quasi) una passeggiata suddividere sapientemente la zavorra per affrontare al meglio la piacevole passeggiata che ci avrebbe portati dritti dritti alla meta: Casera Ceresera, accogliente struttura sita in zona Candaglia, comune di Polcenigo (Pordenone).

Ma si sa, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo: “il caffè dov’è? e la griglia?” Se c’è una cosa che a noi giocatori vien bene per natura è quella di riuscire a trovare la soluzione migliore in ogni situazione, perciò…niente panico!! Un piccolo contingente GiS (Giocatori in Scatola) è venuto in nostro soccorso, portando con sé le ultime risorse mancanti, permettendo così di dare il via al weekend all’insegna di boardgame, baldoria e divertimento (ma anche di buon cibo e buon vino).

A fare da padroni in questa due giorni ludica sono stati sicuramente i party game: caciaroni, poco impegnativi (tuttavia non banali), ma soprattutto…salva spazio!! Iniziamo subito dal nuovo gioco di carte firmato Reiner Knizia, finalista del rinomato premio Spiel Des Jahres edizione 2019: Lama. Il gioco, che si basa su un semplice meccanismo di hand management, ha diviso in due il gruppo: c’è chi si è fatto delle grasse risate calando carte lama a go go, mentre i più sono rimasti a bocca asciutta, non pienamente soddisfatti e perplessi.

Si è poi passati a giochi un po’ più impegnativi, che hanno subito riacceso gli animi dei gamer più accaniti: stiamo parlando del sempreverde Galaxy Trucker, lo spaziale piazzamento tessere di Vlaada Chvátil, e dell’apprezzatissimo Raiders of the North Sea, il vichingo capolavoro di Shem Philips che ridefinisce definitivamente il concetto di piazzamento lavoratori, tra razzie, battaglie e approvigionamenti. Alcuni di noi, nel mentre si sono cimentati in attività di bricolage stile Art Attack con il cervellotico Exit – La base nei ghiacci artici, l’elettrizzante ed avvincente escape room da tavolo facente parte della fortunata serie Exit.

Ridendo e scherzando, razziando e guidando camion spaziali attraverso tempeste di meteoriti, scappando da pericolosissimi laboratori artici, siamo giunti, affamatissimi, all’ora di cena: come coronare una giornata pressoché perfetta se non con una squisita (e salutare, eheh) carbonara? Ed è qui che sono entrate in gioco le abilità culinarie di alcuni di noi, che hanno portato alla realizzazione di una cenetta coi fiocchi.

Per concludere in bellezza la serata ci siamo catapultati direttamente negli anni ’30, nella Germania di Secret Hitler, gioco di bluff e deduzione tra nazisti e liberali… chi avrà vinto? Ma la serata non può ritenersi veramente conclusa senza della sana “caciara”, e quindi…fate spazio a 6 nimmt, party game che di certo non necessita di spiegazioni. Tra una calata e l’altra fanno presto a farsi le ore piccole, i visi, solcati da sbadigli a profusione, sono stanchi ma felici. Ed eccoci così ad una delle sfide più ardue che hanno dovuto affrontare il nostro gruppetto di gamer, che in confronto lo studio di un regolamento di Lacerda sembrerà una passeggiata: la nottata in camerata comune!

Fortunatamente la prova di coraggio “concerto notturno” è stata passata indenne da tutti e, dopo un’abbondante colazione, ci siamo subito ri-dedicati a ciò che ci viene meglio: giocare! Così mentre i “mastri fochisti” del gruppo si dedicavano a legna, “bronze” & co. I restanti c’hanno dato sotto con vivaci partite a Railroad Ink, dando sfogo alle proprie impensabili doti nascoste da ingegneri civili. Giusto il tempo per una veloce partita allo stimolante dice rolling Ganz Schön Clever di Wolfgang Warsch che la carne è pronta e servita.

Si sa, il momento della digestione è sempre difficile ed impegnativo, quindi il primo pomeriggio è passato tra la sonnolenza generale e pigre partite a MammuZ, per poi riprendersi con il gioco per eccellenza, la cui esperienza ricorderemo sicuramente per tutto il resto della nostra vita: Happy Salmon! Sono state due partite al cardiopalma, frenetiche, chiassose, ma talmente avvincenti da aver coinvolto pure la nostra mascotte pelosa Hugo, il quale ha partecipato attivamente scodinzolando ed abbaiando a pieni polmoni.

Cercando di darci un certo contegno, abbiamo aperto l’ultima scatola del fine settimana ludico per intavolare uno dei cooperativi per eccellenza, ambientato nelle fredde acque olandesi del mare del Nord: stiamo parlando ovviamente di Pandemic: Rising Tide di Jeroen Doumen e Matt Leacock. Il nostro gruppetto, affiatato e rodato, non si è fatto minimamente impaurire dalla minacciosa alta marea e così, a colpi di dighe e pompe, ha salvato le terre olandesi dal disastro ambientale.

Tic toc, il tempo è ahimè scaduto: mogi mogi ci apprestiamo a “levare le tende” e a tornare alla frenetica vita reale, tristi ma allo stesso tempo felici e soddisfatti per il bel tempo trascorso insieme. Ultime considerazioni finali? Esperienza sicuramente da ripetere, al più presto e con più larga partecipazione. Chi di voi si vuole unire?
 

Commenti

Fantastico! Dalla foto pareva aveste fatto trekking con zaini pieni di giochi da tavolo ... XD

Complimenti per la riuscita di questa bella esperienza, la vostra tenacia dimostra che anche in condizioni poco confortevoli e con un piccolo budget ci si può divertire insieme organizzando un weekend coi fiocchi.

Siete i pionieri dei weekend ludici into the wild!! Grandi!! 

Che possa essere un preludio a una prossima GobCon Treviso? Magari sempre nei boschi del Cansiglio...

Basso budget è dir poco... compresa casera, pranzo al sacco di sabato, cena carbonara, pranzo domenica con costicine e ovviamente da bere a volontà per ben 20 euro a cranio... 

Sì, giochi ne avevamo parecchi! Ma rispetto al vino, almeno, pesano poco... (Salvo specie dominanti!). 

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