
Eh, ma qui si rischia la guerra santa...
Col mio gruppo di gioco abbiamo rischiato tante volte di finire alle mani e non parlarci più.
Io penso che sopra ad ogni regolamento di gioco ci debba essere il divertimento; ma essendo un fattore molto soggettivo, quel che diverte me può non divertire l'altro.
Il problema più grosso nasce quando tutti capiamo che con le regole ufficiali non ci stiamo divertendo ma c'è qualcuno che non vuole comunque modificarle perché "si deve giocare com'è scritto sul manuale e basta".
Proprio di qualche mese fa è stata la nostra peggiore esperienza di sempre.
Decido di proporre al gruppo di giocare la campagna di Assalto Imperiale; dopo aver spiegato le regole e le meccaniche tipiche del gioco annuncio loro che, secondo me, il gioco è troppo sbilanciato a favore del giocatore Imperiale, dato che nelle tre campagne precedentemente giocate con altri gruppi ho sempre manovrato gli imperiali ed ho sempre stravinto.
Quindi o sono troppo bravo io (bravo magari no, ma esperto overlord sicuramente si) o il gioco è stato pensato ipotizzando che giocare gli imperiali fosse più difficile e quindi andavano pompati un po'.
Sta di fatto che, proprio per evitare un'altra campagna a senso unico, propongo loro di attuare delle modifiche che possano, sencondo me, riequilibrare il gioco e la reazione è stata abbastanza variegata tra chi non aveva problemi in tal senso e chi invece accetta ma storce la bocca.
Purtroppo già dopo due partite, vinte dai miei imperiali nonostante le home rules introdotte, una parte del gruppo inizia la guerra contro il gioco stesso dicendo che è fatto male, che non c'è storia per i ribelli e che in definitiva fa schifo.
In realtà le partite sono state si, vinte dagli imperiali, ma sono state tutte in bilico fino agli ultimi turni; cerco di convincerli che in questo tipo di giochi (in cui è prevista una ramificazione della campagna in base ai risultati dei vari scenari) ci può stare che una fazione perda più scenari dell'altra e che non è detto che l'ultmia partita, che determina la vittoria della campagna, sia automaticamente persa dalla fazione che ha accumulato più sconfitte negli scenari precedenti.
Cerco di spiegare che questo tipo di giochi può considerarsi equilibrato se la vittoria di ogni scenario si decide negli ultimi turni di gioco e non sul numero di vittorie di una fazione rispetto all'altra.
Tant'è che propongo di introdurre nuovi aggiustamenti alle regole per rendere ancora più facile la vita dei ribelli, ma ciò non fa altro che aumentare l'astio di alcuni giocatori verso questo gioco, che, invece di cercare un modo per tarare le regole alla realtà dei giocatori per riportare il divertimento al tavolo per tutti, trasforma l'esperienza di gioco in una guerra aperta.
A quel punto, dopo un altro paio di scenari, propongo di abbandonare definitivamente il gioco e di dedicarci a qualche altra scatola di cui la mia mansarda è stracolma evitando i giochi asimmetrici come Assalto Imperiale; ma no! Non va bene neanche questo; per qualcuno, bisogna comunque finire la campagna! Perché così posso dire di non essermi divertito perchè il gioco fa schifo e basta!
Alla fine la campagna l'abbiamo finita, hanno vinto i ribelli nonostante i miei imperiali abbiano vinto più scenari all'inizio della campagna, ma abbiamo realmente rischiato di chiudere il gruppo.
Questo argomento può essere davvero divisivo e, per la mia esperienza, è anche rischioso mettersi a dibattere per decidere se e quali modifiche apportare ad un gioco.
Apprezzo tantissimo quei giochi che, capendo che i giocatori non sono tutti uguali e che possano volere esperienze anche molto diverse dallo stesso gioco, inseriscono nel regolamento delle regole opzionali UFFICIALI per modificare sia la difficoltà che le modalità proprie del loro gioco.