Outpost73: Cronache intorno al Tavolo #05

Diario Astrale del Vostro XO, 2 click al prossimo salto FTL, uno: op!

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L’unico modo per resistere a una tentazione è cedergli

Hai comprato un giochino nuovo. Non ne compri da un bel po’ di tempo. In realtà non lo hai manco comprato! Te lo hanno ...proposto.
“Vorrei un gioco da regalare a mio nipote… vedo che hai roba della Oink! Ma c’è solo Deep Sea Adventure?”
Alessandro: “Eh si, mi è rimasto solo quello…”
“E quello dei disegnini?”
“L’ho finito ieri”

Ma che sfiga! Vabbè: “Fa niente, per mio nipote prenderò questo!”
Successone, che ve lo dico a fare.
Ma dopo due settimane Alessandro mi richiama e mi fa: “E’ arrivato! Lo vuoi ancora? So che stasera ti vedrai con CiccioPatato, te lo potrebbe portare lui!!”
Vi rendete conto? Un’associazione a delinquere?? Dove si potrebbe trovare la forza di rifiutare una proposta del genere?

C’è una scena troppo divertente in True Lies, ve lo ricordate quel vecchio film con Schwartzenetor e la stupenda Jamie Lee Curtis. Lui, agente della CIA in incognito, teme che la moglie lo tradisca e, per andare a controllare il furgoncino spia che la seguiva, dice alla moglie che esce a portare fuori il cane. Ma piove. A dirotto. E il cane, una sorta di Chihuahua, reso ancora più piccolo dalla stazza dell’amato Commando, proprio non ha voglia di uscire sotto il diluvio universale e si oppone al suo padrone, inutilmente.
Ecco. Io sono Swartzy. Il diluvio universale la mia Famiglia. E il Chihuahua è...

A Fake Artist Goes to NY

Oink Games. 5-10 giocatori. 20 minuti a partita.

5-...
Sarebbe meglio 7, o 10 magari.
Noi però siamo 5.

Io, la mia belligerrima Khalesi, Morgana, Mattia & Valix.
Mattia: “Ho finito di studiare” (sta facendo Giurisprudenza) “Giochiamo a qualcosa? Ho voglia di rilassarmi”
Valerio e Morgana all’unisono: “Siiiiiiiiiiiiiiii!!!”
… e io, che sì, ho voglia, ma ho QUELLA voglia dico: “Si ok, ma solo se gioca anche mamma!”
Capirai. Mia moglie la sera è tutta telenovelas turche e Maria De Filippi (al momento, dato che è finito il GF). Non accetterà mai.
E invece…  si lascia convincere dai figli. Bene! Saremo cinque.
Certo, era meglio sette. Ma altri due figli, anche no.

“Vi spiego questo nuovo gioco… “ prima che mia moglie abbia il tempo di alzarsi e accendere la TV aggiungo: “Sono solo 2 regole 2! Giurin giuretto!” Ok, ci crede, andiamo!

Ogni round, un giocatore (il “Maestro”) sceglie una categoria e un soggetto da disegnare, tipo “cibo” o “animali”. Tutti i giocatori, armati di pennarello, contribuiscono a un disegno collettivo, aggiungendo un tratto a testa. Ma c’è un twist (ciao ODK!): uno di loro è il “falso artista”, che sa solo la categoria, ma non il soggetto. Il falso deve bluffare, scarabocchiare qualcosa di vagamente plausibile e, allo stesso tempo, capire cosa diavolo stanno disegnando gli altri per non farsi scoprire.

Il gioco vive di caos organizzato.
I disegni diventano sempre meno comprensibili, tra risate e accuse. Dopo due round di disegno, si vota per smascherare il falso. Se il falso viene beccato, perde; ma se riesce a indovinare il soggetto o a passare inosservato, vince lui e i punti vanno a lui e al Maestro. È un mix di creatività, psicologia e caciara che si spiega in cinque minuti e si gioca in venti. Ma non a casa mia.

Ho iniziato da 30 secondi a spiegare e Mattia già interrompe: “Ma scusa allora come capisco che cosa…”
“Che vuoi capire se manco ho iniziato! Sono 2 regole, ma fammele dire!”
E mia moglie: “Ma sto disegno chi lo deve fare?”

“NOI!! UN TRATTO PER VOLTA…“ rifiato, relax, siamo in famiglia si gioca, dai, easy “ci arrivo, ci arrivo, pazientate due secondi”, per favore.
Per fortuna al tavolo ci sono anche Morgana e Valerio che da giocatori da tavolo svezzati a BSG e The Resistance non solo capiscono al volo ma mi aiutano anche a tenere buoni gli altri meno pazienti.

Primo giro: Io sono il Maestro. Scelgo Mattia come il Falso.
Gli altri disegnano una roba stranissima, Mattia riesce a disegnare strisce anonime in un disegno anonimo.
Si vince facile.

Hey forse ce la facciamo!!
Secondo giro: Mia moglie struscia (termine tecnico) la tessera con sopra il nome dell’oggetto da disegnare e non ci si legge niente.
Rifare.

Mezzora per scegliere una categoria. Mezzora per scrivere sulle tesserine. E mentre scrivi si capisce su quali hai scritto un nome e su quale hai fatto al volo una X.
Rifare.

Valerio scrive che manco gli egiziani e i loro geroglifici.
Rifare.

Mia moglie se ne esce con un: “E qui cosa c’è scritto?”
Rifare.

Mattia bara. Scrive “Shark” sperando che sua madre non capisca l’inglese. Invece è Morgana che non capisce e fa due orecchie da gattino su una pinna da squalo.
Rifare. (Ma qui si ride tantissimo, lo ammetto).

Io sto a 4 punti. Mi danno la tessera del Falso.
Capisco cosa disegnano. Avrei vinto, ma darmi quel ruolo è palesemente un errore.
Rifar…

E no! E mo’ basta! Doveva essere rilassante, sognavo perfino di divertirmi, e invece fin dalla spiegazione a casa 'sava' è il caos. Molto american, ma quando è troppo, è troppo.
Mi arrendo. Caccio fuori dalla libreria Coup.

Dopo 10 minuti di disegnini, mezz’ora di “Io sono il Duca e prendo 3 monete”
“Anche io sono il Duca e prendo 3 monete”
“Ma dai? Anche tu? Cari colleghi anche io sono il Duca …”

E tutti sono (siamo) felici.

Intorno al tavolo…

A Fake Artist Goes to NY è un gioco bellissimo! Non date credito ai 'sava’s', non ne capiscono di giochi di bluff… cioè veramente si, ma questo purtroppo non è andato come doveva. Magari la serata sbagliata, magari il dover disegnare ha messo qualcuno a disagio. Ma il gioco è favoloso, e in tanti dà il suo massimo! In dieci è un delirio di risate e accuse.

Però ora ditemi, anche a voi non è capitato di acquistare un gioco tanto desiderato e poi forzare la mano per intavolarlo, anche se non era proprio la serata adatta, o, peggio, il Tavolo migliore per quel titolo?

Dai, consolatemi.


Firmato: sava73, il vostro amichevole cylon di quartiere


Dicono di lui: sia un cylon, ma nessuna carta di rivelazione lo ha mai inchiodato. Ne La Tana dei Goblin dal 2011, sava73 ricopre mille ruoli… tutti segreti.
Ama Alta Tensione, Caylus e FCM, ma nessun german vale un American fatto come Corey Konieczka comanda. Fanatico di bluff e deduzione, impazzisce per i tematici dove il gioco è intorno al tavolo.
Si esalta con alta interazione, diplomazia, maggioranze e deck building, ma odia draft e multisolitari.
Grande rosicone, se perde trama vendetta per i due giochi seguenti. Il suo mantra? 'Tavolo > Gioco'.
Ma davvero non conosci sava73?

Commenti

Divertente :)

Comprendo il nervoso per lo smacco!!! 😅😅😅

A fake artist è spassoso e dotato anche di una sottile componente tattica.. Quando l'ho proposto è sempre piaciuto a tutti

Mi ritrovo nella tua stessa auto-trappola ogni volta che convinco mia moglie a giocare a qualsiasi gioco la cui spiegazione duri più di 3 minuti 😅😅 .. Inizia a dire che sono verboso e finisce che ci mandiamo al diavolo a vicenda 🥳

Eh sì quel gioco è meglio in 6-7... Sopra i 7 può volerci molto per fare i due giri, ma regge...

capita di sbagliare l'abbinamento gioco/tavolo, ahimè...

Troppi ne ho forzati, di giochi...soprattutto con quella santa donna della mia compagna, che si è dovuta sorbire i miei tentativi di farle apprezzare cinghiali maestosi o american/ibridi ambientatissimi. Le esperienze mi sono servite però ad individuare la giusta combinazione di complessità/genere che fa per lei, e ormai non ne sbaglio (quasi) più una. La scottatura più dolorosa è Robinson Crusoe, che mi sarebbe piaciuto esplorare con lei. E invece, alla fine, ho capito che mi è toccata la compagna "german". Guarda tu il caso!

Bravo Sava, che nel frattempo mi hai "venduto" Fake Artist.

La risposta alla tua domanda finale è SI.

Sigh. Sob.

Ma ho anche ammesso agli astanti di aver sbagliato il momento e il numero di giocatori, per la sola fregola di farglielo provare. Ma temo di essermi bruciato il titolo, almeno con loro. Dannazione.

buerandagio scrive:

La risposta alla tua domanda finale è SI.

Sigh. Sob.

Ma ho anche ammesso agli astanti di aver sbagliato il momento e il numero di giocatori, per la sola fregola di farglielo provare. Ma temo di essermi bruciato il titolo, almeno con loro. Dannazione.

 

manfatti!! È proprio questo il punto. 
so che gioco proporre per le serate in famiglia. Conosco il mio pubblico. 
 

ma c'è quella volta, quella volta in cui vuoi proprio provare quel gioco perché lo hai appena comprato!

e di solito... è un disastro. 

Purtroppo ne ho forzati fin troppi bruciandomi un sacco di titoli magnifici provando ad intavolarli nelle serate sbagliate o al momento sbagliato dello sviluppo del gruppo di gioco.

 

Quelli che mi bruciano di più sono i giochi che ho provato a proporre alla mia ragazza senza aver imparato bene le regole, annoiandola nel processo e rendendola restia a provarli nuovamente.

Io ero già ribaltato alla frase “Certo, era meglio sette. Ma altri due, figli anche no”. 

Grazie sava73 & Family per queste avventure ludiche

The restitance: Avalon a un tavolo di cari amici che però giocano quasi in silenzio. Errore tragico.

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