E complimenti: io sopravvivo a stento a una...
Monte Santo, enorme convento francescano fatto di bianca pietra squadrata di fronte a Todi, piccola città medievale dell'Umbria... due babysitter (la sottoscritta e la sua collega detta Pix) si trovano a dover gestire, nutrire, sopravvivere a otto bambini: la più grande otto anni e mezzo, la più piccola quasi quattro. Arriviamo venerdì 7 novembre alle 20 e partenza domenica 9 alle 17, senza pause... riconsegnati ai genitori solo sabato sera per dormire...
Impresa titanica che abbiamo affrontato con coraggio e con due buste gonfie di giochi da tavolo.
Il weekend è stato clemente: giornate luminose, anche se rigide, in uno scenario splendido... ma vista la sede tralascio le altre attività come correre, esplorare il convento, arrampicarsi su un albero così grande che cinque bambini per mano non bastavano per abbracciarlo, guardare a sera qualche disney ammassati tutti sullo stesso divano, mangiare fette biscottate e nutella fino ad averne indelebili tracce sul viso (tutti... anche noi... eh eh eh).
Otto bambini, insomma, di età diverse e tutti completamente babbani!
Dico prima di cominciare, per rassicurare chi ha il cuore debole, che i giochi sono tornati tutti a casa sani e salvi. Come ho fatto? ...occorre una precisazione... sono tornati tutti sani a parte il povero Memory di Winnie the Pooh. Ma questa mini scatola ha come unico motivo per sostare nella mia busta quello di essere maltrattato, usato per terra, masticato, spiegazzato al fine di salvare i suoi blasonati fratelli...
Ma andiamo al sodo! Ecco gli otto protagonisti dell'impresa ludica...
Seguirà soprannome, età, breve identikit, gioco preferito e piccola conquista del weekend.
- Matitina: anni 4 quasi e una chiacchiera inarrestabile; piccola piccola e un tantino viziata, le piacciono le scatole perché sono colorate, le piace stare con gli altri bambini. Domanda preferita “posso giocare con voi?” fatta anche a tre tavoli contemporaneamente, tavoli abbandonati con altrettanta facilità.
Gioco preferito il già citato Memory dell'orsetto miele dipendente...
Conquista: vedere gli altri bambini giocare e desiderare di stare ferma al tavolo usando le bellissime cose dentro la scatola come le usano gli altri. inoltre ha capito il concetto di turno (che non è poco a 4 anni!)
- Pesce rosso: anni 5... soprannome dovuto alla totale mancanza di attenzione per qualsiasi cosa. Un maschietto meraviglioso, vivace ma anche dolce, che non aveva mai visto un gioco in scatola. Per lui gli omini di Carcassonne servivano a fare la guerra... “va bene basta che poi li rimetti dove stavano”.
Gioco preferito: Loch Ness per via di Nessie che sta sott'acqua.
Conquista: aver fatto un'intera partita rimanendo al tavolo. Il primo giorno apriva le scatole, chiedeva di giocare e dopo meno di due minuti se ne andava ad aprire un altra scatola...
- I fratelli: anni 7 e 5, affiatati e felicissimi di giocare. I più entusiasti, vivaci ma anche concentrati nel momento giusto.
Giochi preferiti: Carcassonne e Dungeon Fighter (si sono dimostrati degli ammazzamostri incredibili! Mai visti tanti 6 e 5...)
Conquista: Il grande nell'ultima partita della domenica mi ha battuto a Carcassonne di ben 21 punti riuscendo ad unire i nostri campi... aiuto! Ho creato un mostro!
- Le sorelle: sono tre, tutte vivaci, con la fissa per i miei capelli (ce li ho lunghi) per salvare i quali le ho tenute sempre occupate con qualcosa. Anni 8 e mezzo, 6 e 5.
Giochi preferiti: Dobble, Labirinto e Loch Ness.
Conquista: Aver imparato che se perdi non è giusto abbandonare la partita e scappare a fare altro, lasciando gli altri nei guai... c'è voluto ma alla fine, davvero, l'importante è stato giocare!
- La Ninja: anni 7, una bambina bellissima e molto simpatica, ma che sferra calci e schiaffi a tradimento non appena qualcosa non la aggrada... soggetto difficile insomma. Anche lei affetta dalla sindrome (normalissima in un bambino): abbandono il gioco se non sto vincendo.
Gioco preferito: The Sheep Race... grande killer di pecorelle...
Conquista: rispettare il gioco e la babysitter... perché la violenza è l'arma di chi non ha più argomenti... ehm... per dirla in termini che ha capito di più: se fai la tiranna nessuno vuole giocare con te.
Giochi del weekend in ordine di usuramento... ehm gradimento e consiglio per l'uso basato solo sulla mia esperienza...
- Dobble: Il re indiscusso. Piaciuto a tutti! Capace di tenerne 4/5 intorno allo stesso tavolo e non importa chi vince. Va bene per tutte le età ma con qualche accortezza: la bimba di quattro anni ci ha giocato se i partecipanti erano pochi perché aveva bisogno di un po' di tempo e qualche aiutino; con gli altri l'abbiamo giocato normalmente, magari se li vedevo in difficoltà rallentavo e dicevo il colore della cosa (es. nero... se c'erano ragno, lucchetto e cavallo degli scacchi sulla carta e a loro serviva proprio il lucchetto).
- Carcassonne: Non un filler, ma il signore dei giochi. Ai bambini piace attaccare le tessere e vedere il gioco crescere... Lo hanno provato quasi tutti e alla fine sapevano setuppare e giocare da soli con pochi errori. E... sì... lo hanno giocato con i contadini (eccezioni solo Matitina e Pesce Rosso). I bambini capiscono molto bene il concetto di territorio, non a caso la parola “mio” è una delle prime che imparano. Insomma il contadino io lo spiego così: “se metti un omino steso sul prato, quello dorme fino alla partita però il prato diventa suo e alla fine del gioco fa fare punti a seconda di quanto grande è il prato” poi faccio vedere un esempio di prato... il resto viene con l'esperienza, non c'è bisogno di stare a dire delle città subito, quello viene giocando... vedi Fratello maggiore che mi ha massacrato...
- Dungeon Fighter Caos e risate. Il mio compito è stato quello del master: seguivo l'andamento della partita e gli spostamenti nel mini dungeon. Per il resto hanno giocato tutti senza problemi! Tirare il dado nei modi più assurdi è divertentissimo per i grandi, per i bambini è davvero irresistibile. Abbiamo fatto solo due partite, una al giorno, per la durata (cominciavano in 6 ma non tutti riuscivano ad arrivare in fondo) e per il mal di testa pazzesco che avevo io dopo le urla “il drago il drago” o simili. Un pregio: è un gioco che mette alla pari. Vi assicuro che un paio di loro tiravano molto meglio di me e anche Matitina e gli altri tre di cinque anni hanno fatto dei bei danni ai mostri.
- Loch Ness Noioso per me, attraente per loro. Richiestissimo per il suo enorme dado e Nessie in tre pezzi immerso nell'acqua... Certo è che scegliere il posto dove mettere il fotografo perché devi prevedere dove andrà il drago non è banale... si tratta di tattica praticamente! Quindi l'ho fatto giocare semplice. Inoltre ho aiutato i piccoli a capire dove sarebbe andato probabilmente Nessie lasciando a loro la scelta finale.
- Labirinto Il gioco difficile. Sì, Labirinto per un bambino è difficile! Immaginarsi l'aspetto del labirinto in conseguenza della propria mossa, calcolare un numero di mosse sufficienti per raggiungere un posto... sono operazioni logiche che mettono in difficoltà anche qualche adulto. Eppure ci hanno voluto giocare continuamente. La sfida intriga, le semplici componenti sono efficaci anche solo per la loro mobilità. In questo gioco però il consiglio “lasciateli sbagliare” è inutile, perché tutti andavano nel panico dopo aver girato in tondo senza vedere una via. Per questo preferisco sempre aiutarli a ragionare con domande come “adesso cosa ti servirebbe? Una curva o un pezzo dritto? E dove è il pezzo più vicino?” ecc.
- The Sheep Race Il divertimento è ribaltare le pecore. Punto. Qui si gioca per ridere. Sceglievano quelle su cui scommettere ma poi i piccoli si dimenticavano facilmente della scommessa. A causa della durata abbiamo fatto sempre singole gare. La partita va un po' guidata ma si sono divertiti e soprattutto arrivavano in fondo al round!
- Memory (flora e fauna) Il grande escluso. Rispetto agli altri ci hanno giocato pochissimo... mah!
Ed ecco qua... impresa terminata!
Aggiungo che solo con la più grande abbiamo fatto una partita a 8 minuti per un impero che non è stato apprezzato. Troppo astratto. L'ambientazione seppur minima con i bambini è importante.
Noi nei pochissimi momenti di calma ci siamo fatte due partite a Carcassonne e una a Steam Parck (gelosamente custodito perché le belve non lo toccassero)!
Saranno goblin? Non so, però ci siamo divertiti. Ai bambini c'è una cosa che piace più di giocare ed è giocare con un adulto che stia con loro perché anche lui si diverte e non per fare un piacere!