Se non piace a Mrs. Rosengald, probabile che piaccia alla mia signora. Ce l'ho già nel mirino da parecchio tempo... spero prima o poi di poterci mettere le mani sopra.
Come tutti i giocatori – o almeno credo – ho dei periodi dove un determinato tipo di meccanica o di gioco mi prendono particolarmente e, vuoi perché sono idee nuove, vuoi perché sono tipologie di giochi che si riesce a intavolare facilmente, in questo caso siamo nel secondo gruppo. Ultimamente ho avuto un periodo di fissazione sui giochi di carte uno contro uno, genere che mi è sempre piaciuto, ai classici Dragonheart, Città perdute, Star Realms ho aggiunto di recente Shotten totten e Hanamikoji. Il mio spacciatore di fiducia – che ormai sapete essere Gotcha – a Essen mi ha riportato, oltre a Marco Polo due di cui ho già scritto, mi ha portato questo Hats della ThunderGryph games, gioco per da due a quattro giocatori (o anche no) della durata indicativa di venti minuti a partita di Gabriele Bubola. La copia che ho sulla scrivania viene proprio dalla fiera teutonica.
Ambientazione
Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti
...quasi come un cappellaio...
e per fortuna io lo sono! Dal film Alice in Wonderland
Siamo invitati dal cappellaio matto per il tè delle cinque, ma mentre ci offre lo zucchero migliaia di cappelli volano ovunque e dunque noi saremo invitati a... dai non ci crede nemmeno chi si è inventato questa ambientazione per questo gioco di carte assolutamente astratto in tutto e per tutto.
Il gioco
Chi sarebbe Napoleone Bonaparte senza il cappello bicorno? O Giuseppe Garibaldi senza la berretta floscia? O Ernesto Che Guevara senza il basco nero? La rivoluzione è sempre qualcosa che parte dalla testa. Luigi Mascheroni
Le carte possono essere giocate solo in due modi: coperte davanti a noi o sostituendo la carta giocata a una di quelle presenti sulle caselle che a sua volta verrà aggiunta alla nostra area di gioco. Le carte sulla plancia possono essere sostituite solo da carte dello stesso colore o da carte di valore più alto.
La partita finisce dopo otto round – quindi a ogni giocatore avanzerà una carta – e il punteggio verrà così calcolato.
Ogni carta di un determinato colore varrà tanti punti quanto la posizione occupata da una carta dello stesso colore sulla plancia. Sembra complicato? Non lo è, banalmente se alla fine del gioco c'è una carta blu nella casella tre, ogni carta blu nella nostra area di gioco varrà tre punti; a questo punteggio si somma un punto per ogni carta coperta nella nostra area di gioco e cinque punti per il biscotto, assegnato al giocatore con più tipologie di cappelli. Inoltre la carta che avremo in mano a fine partita rappresenterà il nostro cappello preferito e il valore delle carte di quel colore nell'area di gioco sottratto al valore della carta che abbiamo in mano darà punti, anche negativi.
In quattro giocatori si giocherà a squadre e si avrà l'opzione di scambiarsi una carta al posto di scartare e pescare.
Considerazioni
Arthur sbatté le palpebre fissando i monitor accesi e sentì che mancava qualcosa di importante. Improvvisamente si rese conto di quello che mancava.
“C’è un tè su questa astronave?” chiese.
Douglas Adams
Il gioco si inserisce perfettamente nel filone di quelli citati in apertura: poche regole, ma una profondità tutt'altro che banale per un giochino da venti minuti.
In una partita vi ritroverete a compiere solo otto azioni, ma ognuna di esse avrà un peso importante e il fatto di non poter prendere mai le carte che avete in mano, ma solo quelle disponibili sulla plancia richiede di scegliere attentamente come agire.
La scalabilità del gioco è identica in tutto e per tutto a quella di Santorini: perfetto in due, variante piacevole in quattro e ingiocabile in tre. Nonostante il gioco sia un filler come durata, si ha un gran controllo sull'andamento della partita, riuscendo a prevedere come giocherà l'avversario sulla base delle nostre carte e di quelle che sono in plancia. In tre, avere due che giocano prima del nostro turno - ma nelle battute finali soprattutto due che giocano dopo di noi - crea una situazione d'impotenza. In quanto ogni singolo cambiamento sulla plancia cambia drasticamente il nostro punteggio. Mi si potrebbe obbiettare che questo succede anche in due giocatori, visto che il secondo ha l'indubbio vantaggio di stabilire con la sua ottava mossa la disposizione finale delle carte in plancia, ma il tutto viene bilanciato dal fatto che il primo ha molta più facilità nel garantirsi il biscotto da cinque punti che va al giocatore con più tipi di cappelli e, in caso di parità, a colui che ha la carta (o le carte) di valore più basso. Inoltre una sola mossa può cambiare molto, ma due mosse possono rivoluzionare tutto.
Mi rimane da dire che se si trovano più carte dello stesso colore in posizioni diverse verrà conteggiata solamente quella nella posizione più bassa.
I punteggi possono essere molto altalenanti, visto che il gioco si può approcciare in due modi diversi, ovvero cercando di massimizzare il proprio punteggio, ma anche cercando di annullare tutti i punti dell'avversario. Infatti, se un colore non è presente in plancia, automaticamente varrà zero. Nonostante la facilità del gioco, non si può godere e giocare coscienziosamente a Hats senza aver fatto prima una partita di prova un po' alla buona e messo in pratica il criterio di punteggio.
Quindi perché qualcuno dovrebbe preferire Hats piuttosto che uno degli altri? Meccanicamente funziona bene, ma credo che – anche se mi piace fingere che non sia importante per me – si possa ritagliare un suo spazio nel segmento di mercato degli astratti di coppia anche grazie a una cura particolare per i materiali e i dettagli, elemento magari secondario, ma mai marginale in un gioco da tavolo: le illustrazioni delle carte, la plancia pieghevole, la lavagna segna punti con tanto di pennarello e la chiusura magnetica della scatola a forma di libro danno a un gioco astratto di carte quel valore aggiunto non trascurabile.
I Pareri di Mrs. Rosengald
Voler essere qualcun altro è uno spreco della persona che sei. Marilyn Monroe
Il voto di Mrs. Rosengald: 6