Sebastian Fitzek Safehouse: gioca le carte o muori.

copertina safehouse
Rosengald

Un mazzo di carte, un tabellone fatto a libro che sembra uscito dall'infanzia di Dario Argento e una scimmia che non sapevo di avere: in questi elementi si riassume la mia esperienza con "Sebastian Fitzek Safehouse".

Giochi collegati: 
Sebastian Fitzek Safehouse
Voto recensore:
7,5

Io leggo, o meglio leggevo, tantissimo - ora meno per vari motivi. Ma continuo a considerarmi un lettore e, come per i giochi da tavolo, mi ritrovo a comprare più libri di quanti me ne servano; ma a differenza dei giochi da tavolo, ho libri che sono sulla scrivania da mesi – forse anche più – in attesa di esser letti.

Eppure questo famoso scrittore tedesco, Sebastian Fitzek, non lo conoscevo - in realtà continuo a non conoscerlo, visto che non ho avuto ancora occasione di leggere nessuno dei suoi romanzi. Allora perché ne parlo? Per colpa del nostro buon Gotcha, che dovete sapere che ha fatto dell'aizzare scimmie una vera e propria ragione di vita. Infatti non si accontenta di curare la rubrica sui kickstarter qui in tana – e a girare mille link di progetti; no: quando non scrive di giochi che arriveranno nel duemilamai si presenta a casa tua con aria innocente, facendoti provare giochi di cui non avevi nemmeno mai sentito parlare e che, dopo, inizi a volere disperatamente.

Insomma, il nome di Fitzek era su una scatola nel borsone di Gotcha e, dopo una settimana, anche su una scatola nel mio armadio. Sto per parlarvi di Sebastian Fitzek Safehouse, un gioco del 2017 di Marco Teubner per 2-4 giocatori della durata massima di trenta minuti, edito dalla teutonica moses. Verlag; mentre sto scrivendo ho sulla scrivania una copia dell'edizione tedesca che un mio amico mi ha recuperato - vi lascio indovinare chi.

Ambientazione

"Un assassinio e siete un bandito, milioni di morti e siete un eroe. Il numero santifica."

Charlie Chaplin

In un hotel, nemmeno dei migliori, si è consumato un efferato delitto. Senza volerlo vi siete ritrovati ad essere testimoni della tragedia e l'assassino ha ben deciso di mettervi a tacere per sempre. La vostra sola speranza è quella di fuggire e raggiungere il rifugio sicuro prima che sia l'inseguitore a raggiungere voi.

Il gioco

"Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni."

Ugo Ojetti

(E magari con un po' di fortuna lo stesso discorso può valere anche per i giochi da tavolo.)

Comunque: nella scatola di Sebastian Fitzek Safehouse trovano – abbondantemente – posto delle carte, due pedine di legno, una clessidra, qualche segnalino di cartone e un fantastico libro che avrà il ruolo del tabellone nel giallo che andremo a creare.

Anzitutto i giocatori sceglieranno una tra le tre difficoltà proposte dal gioco – se alla fine del pezzo il gioco vi incuriosisse per favore partite dal facile – e andranno a dividere le carte per le due tipologie: le carte capitolo, che cambieranno a seconda dove si svolgerà l'avventura, e le carte fuga, che formeranno il mazzo di pesca, all'interno del quale troveranno posto anche le carte inseguitore che faranno muovere il killer. Ogni giocatore riceve un numero di carte variabile a seconda dei partecipanti più una carta capitolo.

Tutto qui: siete già pronti per iniziare.

Vale la pena, per chiarezza della spiegazione, spendere due parole sulle carte. Le carte fuga sono di cinque diversi colori, ognuno dei quali numerati da uno a quindici, con ogni numero presente una sola volta. Le carte capitolo hanno sempre e solo da due a cinque carte colorate sopra e un numero dentro una freccia.

Come già detto, ogni pagina del libro rappresenta uno dei cinque capitoli da superare uno dietro l'altro per vincere la partita. Ogni capitolo è composto da un percorso di caselle da completare con la propria pedina per passare al successivo e da una zona di scarto che vedremo in seguito che ruolo ha.

Ultima nota da aggiungere è che si tratta di un gioco a tempo: i giocatori infatti avranno soltanto trenta minuti per fuggire, minuti dei quali si potrà tener traccia con la clessidra o - ancor meglio - leggendo il QR code presente nel tabellone, che ci fornirà una musica a tema di sfondo della durata di - esatto - trenta minuti.

partita in corso
partita in corso
Nel proprio turno un giocatore dovrà compiere almeno un'azione; le azioni disponibili prevedono di mettere in gioco carte capitolo o giocare carte fuga. Queste potranno essere giocate a fianco di una carta capitolo, ma solo se di uno dei colori richiesti dalla carta capitolo e solo se di valore uguale o maggiore delle carte fuga precedentemente giocate; o potranno essere giocate nella zona speciale del capitolo in corso, ma sempre e solo in ordine crescente - e solo se la carta fuga ha al centro il nome del capitolo corrente. In alternativa è possibile scartare carte dalla propria mano nella pila degli scarti.

Alla fine del proprio turno si ripristina la propria mano fino al massimo numero di carte consentito, scegliendo liberamente se pescare dal mazzo fuga o quello del capitolo corrente - o più probabilmente pescando in combinazione dai due mazzi.

Come si fa ad avanzare? Semplicemente, ogni volta che a fianco di una carta capitolo vengono giocate le carte richieste si sposta la pedina dei giocatori avanti di tanti passi quanti quelli riportati sulla carta capitolo stessa; anche giocando nella zona scarto speciale abbastanza carte con il nome del capitolo si faranno i relativi passi avanti, ma non sarà possibile utilizzare questa opzione più di una volta.

E l'inseguitore come si muove? Da bravo cattivo ha più possibilità di voi: infatti l'inseguitore si muove ogni volta che la vostra pedina giunge su una casella con la sua sagoma prestampata, in automatico ogni due minuti - annunciati in pompa magna da squilli di corno - e ogni volta che un giocatore pesca carte inseguitore dal mazzo fuga; si muove di tanti passi quanto riportato sulla carta. Ovviamente se ci raggiunge siamo più fregati di un vegano a pranzo da mia nonna.

Considerazioni

"Quando affronti un compito difficile, agisci come se fosse impossibile fallire. Se stai per andare a caccia di Moby Dick, portati dietro la salsa tartara."

H. Jackson Brown

Che il titolo mi sia piaciuto lo avreste potuto già dedurre dall'introduzione - e infatti è così; ma magari, già che ci siamo, andiamo a vedere il perché. I materiali sono buoni, e onestamente il rapporto qualità prezzo è veramente ottimo: il gioco costa il giusto, le carte sono di buona qualità e il tabellone è fighissimo; vero è che non c'è molto altro ma è tutto funzionale al gioco. Le carte sono di chiarissima lettura e i colori ben definiti, tanto che Capitan S – il socio daltonico – ha potuto giocarci senza problemi; anche se, se proprio bisogna andare a cercare il pelo nell'uovo, le scelte cromatiche ricadute su colori chiari – tra cui rosa, giallo e azzurro – potrebbero cozzare un po' con l'ambientazione e il tabellone cupo.

sconfitta
sconfitta
La parte grafica è assolutamente minimalista, ma nel complesso godibile, e riesce a rendere l'idea che l'ambientazione vorrebbe dare - pur trovandoci davanti a un gioco astratto. Infatti, se avete letto la parte del gioco, vi sarete resi conto come non ci sia legame tra meccanica e tematica: una sorta di The Game multi-pila a tempo - cosa che per me non è assolutamente un problema visto quanto ho giocato a giochi del genere – come appunto The Game, la versione extreme o The Mind – e nonostante tutto il gioco riesce a far passare l'adrenalina e l'angoscia dell'inseguimento (anche se, per la maggior parte del tempo, ci troveremo a chiedere ai nostri compagni di sventure se hanno carte gialle o carte di valore basso).

Un altro aspetto che vale la pena segnalare è sicuramente la difficoltà: potrebbe essere un pregio per alcuni e un difetto per altri gruppi di gioco, ma il gioco è davvero difficile anche a difficoltà facile. Poi la nostra esperienza è stata ancora più tragica, visto che Gotcha è un sadico che si è divertito a lanciarci direttamente nella tana delle tigri mettendo tutto – in un secchio con due uova sopra – quello che poteva mettere per far banchettare allegramente l'inseguitore sui nostri corpi sfigurati. Infatti, le due partite fatte quella sera non ci hanno mai visto finire il primo dei cinque capitoli.

Ottenuta la mia copia ho cercato un approccio un po' più tranquillo, proponendolo con la preparazione più semplice proposta dal regolamento, e siamo comunque usciti sconfitti. Altra cosa da dire è che la difficoltà non è costante: se si gioca in più giocatori il gioco sarà più difficile - non a caso la prima vittoria è arrivata giocando in due soli giocatori, per poi ottenerne una in tre. Al momento in cui scrivo non siamo ancora riusciti a vincere con il massimo numero di giocatori al tavolo.

Il caso ha chiaramente un suo impatto nel gioco, anche solo per l'ordine di uscita delle carte, ma anche per quali carte inseguitore usciranno, visto che vanno da un semplice passo, fino a un numero di passi pari al numero di carte capitolo in gioco più una. Ma comunque una buona coordinazione e comunicazione tra i giocatori - e un uso ponderato delle proprie carte - permette di contrastare anche una dea bendata sorridente al nostro antagonista.

Nota super positiva anche per la colonna sonora fornita dal QR code, davvero utile e ben fatta, capace di accentuare il senso di panico e accerchiamento che il gioco da di suo, ma non solo. L'utilità della musica è anche, se non soprattutto, pratica: se non si usa abbiamo in dotazione una clessidra da due minuti di tempo che, ogni volta che termina, verrà spostata su una delle quindici caselle del percorso e decreterà il passo avanti dell'inseguitore; ma occorre che qualcuno ci stia dietro a guardarla e spostarla: niente di inarrivabile; ma, come molti giochi in tempo reale, anche risparmiare qualche secondo ha la sua importanza. La musica che va dal telefono permette di essere concentrati esclusivamente sul gioco e lo squillo di corno che segna il passaggio dei due minuti è chiaro ed inequivocabile.

Visto che non esiste un'edizione italiana del gioco vi tranquillizzo dicendo che il gioco è indipendente dalla lingua e si trova il regolamento scaricabile in inglese direttamente nel sito del produttore; e, se proprio non masticate la lingua di Albione, il buon Gotcha vi toglie ogni scusa, visto che ha caricato in Tana il regolamento in italiano su grafica originale, il tutto confezionato dalle sue mani ammaestratrici di scimmie.

Ultima nota che mi sento di aggiungere è quanto un gioco del genere forzi ogni partecipante a rimanere attivo e vigile sulle scelte proprie e dei propri compagni di gioco, impedendo a chiunque di stare seduto passivamente al tavolo a lasciarsi guidare da un ipotetico giocatore alfa - aspetto questo sempre apprezzabile in un gioco da tavolo cooperativo. Poi, se il problema del giocatore alfa sia un problema di game design o di gruppo di gioco, è una questione che rimandiamo ad altre occasioni.

Insomma un gioco veloce, compatto e adrenalinico che spesso si risolve davvero sul filo di lana e che dà la possibilità ai giocatori di aumentare il livello di sfida, mano a mano che si prende dimestichezza con il gioco. Non siamo magari davanti ad un capolavoro di game design, né di produzione; ma il gioco funziona bene e diverte.

Per concludere: se The Game vi è sembrato troppo astratto e poco emozionante, se vi piace giocare contro il gioco e contro il tempo e non vi arrabbiate se perdete una partita per colpa di un altro giocatore, secondo me dovreste assolutamente provare questo Sebastian Fitzek Safehouse.

I pareri di Mrs. Rosengald

"Ognuno di noi è un potenziale assassino: in ognuno di noi sorge di tanto in tanto il desiderio di uccidere – sebbene non la volontà di uccidere."

Agatha Christie

Ultimamente stiamo andando troppo d'accordo: potrebbe essere preoccupante. Però anche a me il gioco è piaciuto molto e anche la resa estetica mi ha pienamente soddisfatta – specialmente la casa di cartone tridimensionale; è un gioco veloce con poche regole che obbliga tutti i giocatori a gestire le giocate per conto proprio in un clima frenetico - cosa che lo rende magari meno adatto a giocatori completamente inesperti al tavolo.

Come già detto il gioco è difficile e le prime partite potrebbero risultare troppo caotiche o addirittura frustranti, ma questo dipende dai giocatori. Nel nostro caso perdere – male – le prime partite ci ha invogliato a rigiocarlo più volte.

Concludo consigliando sicuramente questo Sebastian Fitzek Safehouse a chiunque, ma tenendo ben presente quanto detto sopra; io lo porterei più probabilmente in associazione che in una serata con i miei genitori, o con amici non giocatori.

Il voto di Mrs. Rosengald: 7,5

Pro:
  • Veloce e adrenalinico.
  • Difficoltà modulabile.
  • Molto difficile da vincere.
  • Ottimo rapporto qualità-prezzo.
Contro:
  • Molto difficile da vincere.
  • Tema e meccaniche slegate.
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale

Commenti

"Ovviamente se ci raggiunge siamo più fregati di un vegano a pranzo da mia nonna."

Commento top...grazie per l'interessante recensione.

 

Non sono un amante dei cooperativi, però ho letto quasi tutto di Fitzek e alcuni dettagli mi stuzzicano (ad esempio la colonna sonora "integrata")... me lo segno, grazie (non ne avevo mai sentito parlare!!).

Segnalo (posso?) anche che su amazon.it si trova giusto ora a 31,23 € (anche se in Germania si trova a 20....).

Quando piace a lei, a prescindere dai voti, è un gioco azzeccato.

Mr & Mrs Rosengald: Prego.

Bello, Fitzek tra l'altro mi piace moltissimo... Ti consiglio "la terapia", libro molto bello... Grazie per la dritta 

Mortacci vostri che mi fate comprà, ma vi amo

Bello, Fitzek tra l'altro mi piace moltissimo... Ti consiglio "la terapia", libro molto bello... Grazie per la dritta 

Se posso permettermi un suggerimento secco, punterei su "Il sonnambulo", nettamente superiore a "La Terapia", ma molto simile (La Terapia è stato il suo romanzo d'esordio, un po' acerbo).

Provato oggi per la prima volta...troppo bello!!!poi con la musica di sottofondo è veramente terrificante!!!!

MA WOW!!! ? 

Ho quasi tutti i suoi libri, quindi a prescindere questo non può mancare nella collezione (libri e giochi).A maggior ragione se è un cooperativo, ha il tempo e si perde male ?? Grazie mille per la recensione, è già in lista per essere acquistato!! E grazie anche per la traduzione del regolamento ? 

Siete fantastici, come sempre ?

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