Titolo | Voto gioco![]() | Commento | Data commento | |
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Conquest of the Empire | 9,0 | In primo luogo una considerazione fondamentale: nell'ultima edizione il gioco ha contemporaneamente due regolamenti, ovvero quello anni '80 (con tutto quello che ne consegue) e il "II", ovvero quello nuovo ricalcato da Struggle of Empires. Si tratta di due giochi completamente diversi!!! | 16/09/2013 | |
The Resistance: Avalon | 9,0 | Gioco spassosissimo; i ruoli speciali sono ben ideati e rendono Avalon migliore anni luce rispetto a The Resistance... Unico difetto riscontrabile è in comune con The Resistance: si tratta dell'incidenza dell'ordine dei giocatori, assolutamente casuale, che talvolta risulta tanto determinante da impedire letteralmente ai seguaci di Mordred di giocare. La durata estremamente contenuta delle partite rende però tale difetto del tutto irrilevante. | 16/09/2013 | |
Virgin Queen | 9,0 | Si tratta del seguito di Here I Stand, ma è più di Here I Stand, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo! L'ambientazione risulta incredibilmente coinvolgente: ci si sente davvero calati nell'epoca di Elisabetta I e dell'Armada Invencible. La longevità è assicurata dalla grande differenza fra le fazioni presenti nel gioco, ognuna molto ben caratterizzata e con strategie di vittoria peculiari: viene decisamente voglia di provarle tutte! Inoltre la grande varietà delle carte, con effetti basati sugli eventi storici, pescate casualmente, genera situazioni molto diverse in ogni partita. La lunghezza delle partite, molto variabile, in quanto si può chiudere raggiungendo i punti necessari molto prima dell'ultimo turno, a mio parere non è un limite così forte da penalizzare la validità di questo titolo. L'unico difetto che può generare frustrazione è sicuramente l'alea, rappresentata dal funesto tiro di dadi; vorrei veramente poter dire che non è condizionante, ma lo è; fortunatamente non costituiscono l'unico modo per ottenere punti vittoria. Voto finale: 8 e mezzo, che porterei a 9 per segnalare la superiorità di Virgin Queen rispetto ad Here I Stand. | 15/11/2013 | |
Caverna: The Cave Farmers | 8,0 | Come Agricola (molti dei componenti sono assolutamente identici), ma meglio di Agricola. Uwe Rosemberg, ora Uwe Nanenberg (sic), dimostra di aver riflettuto e rivisto correttamente il suo capolavoro, introducendo dinamiche nuove e originali... su tutte i tasselli, che vanno a sostituire le carte di Agricola. Il gioco diventa quindi assolutamente bilanciato e vario; in sostanza: consigliatissimo sia a chi ha amato il suo predecessore che ai neofiti assoluti, anche se ci vuole qualche partita per comprendere a pieno le strategie e le combo possibili. | 02/12/2013 | |
Hannibal: Rome vs. Carthage | 8,0 | Decisamente uno dei migliori wargame card driven in circolazione. Meccanica di gioco tutto sommato semplice; l'unica pecca nel bilanciamento fra le due fazioni è costituita dal fatto che gran parte delle azioni decisive che Annibale può svolgere sono presenti nelle strategy cards, che possono essere pescate anche dal giocatore romano, non solo dal cartaginese, vanificandole. Una volta sceso in campo Scipione l'Africano per il Cartaginese si fa durissima, se non ha pescato e attivato le sue carte evento devastanti. Infine è apprezzabilissima l'aderenza ai fatti storici; forse il fatto che alcune caratteristiche storiche dei turni non possono essere cambiate dai giocatori limita la longevità, ma ci si cala davvero nel dramma della Seconda Guerra Punica. | 11/11/2013 | |
Seasons | 8,0 | Confermo il fatto che questo gioco dà dipendenza! :) Scherzi a parte, fra le note positive l'incomparabile bellezza dei materiali (a parte le plance, assurdamente piccole), profondità tattica delle carte, con un gran numero di combinazioni possibili e meccanica di base semplice e facile da spiegare anche a neofiti del genere. Unica perplessità è costituita dalla longevità del gioco: davvero Seasons meritava espansioni a gettito continuo, magari piccole ed economiche. | 10/10/2013 | |
Nations | 7,0 | Gioco lineare e dalla struttura estremamente semplice... probabilmente troppo per i giocatori abituali... in pratica è un gioco di piazzamento con pesca di carte: queste ultime sono a tutti gli effetti la parte più peculiare del gioco, diverse a seconda delle quattro ere che compongono il gioco. I materiali sono sconvolgentemente scarsi, ma non intaccano la validità di base del gioco; a pesare sulla valutazione finale sono soprattutto la mancanza di originalità e la scarsa longevità. Consigliatissimo come gioco introduttivo al genere. | 30/11/2013 |