Dove è stato fatto questo appello? Chiedo per un amico 😁
Gloomhaven: Jaws of the Lion è un dungeon crawler ibrido euro-american per 1-4 giocatori, dedicato a un pubblico esperto, con scenari di durata compresa tra i 30 e i 90 minuti, basato su meccaniche di mappa modulare, poteri variabili, hand-building, gestione mano. Vediamo cosa ne pensano alcuni Goblin e se sono d'accordo con la decisione della Giuria del Magnifico di includerlo nella Selezione dei candidati al premio prima e di nominarlo vicitore poi.
I contributi sono elencati in ordine di ricezione.
[wowafranklin]
Avevo avuto il piacere di provare il fratello maggiore Gloomhaven a casa di un amico. Ero rimasto affascinato dalle meccaniche ma il costo, e le lungaggini di setup/desetup e campagna mi avevano fatto desistere dall’acquisto. Appena ho saputo di questa versione “light” (che gira in maniera ottima anche in solo) mi ci sono fiondato come un avvoltoio e l’ho divorata.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
Non sono un amante dei Dungeon Crawler ma ho amato questo Jaws of the Lion. Il pregio principale secondo me sta proprio in questo: il gioco è godibilissimo anche per chi non è particolarmente simpatizzante per il genere.
Ti piacciono i DC? Jaws of the Lion è perfetto per te.
Ti piacciono i giochi ad alta componente strategica in cui capire qual è il miglior modo per andare da punto A a punto B per fare l’obiettivo X? JOTL è perfetto anche per te.
Sei un eurogamer? Anche tu potresti amare JOTL.
Inoltre, la modalità tutorial dei primi 5 scenari è stata studiata da Dio. Sono riuscito a farci giocare anche persone meno avvezze a giochi più strong proprio grazie a questo centellinare le regole e farti apprendere a poco a poco il tutto.
Rapporto prezzo/qualità poi eccellente.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Non riesco a trovargli difetti evidenti (anche perché corregge tutti quelli del fratello maggiore come il setup infinito).
Personalmente non mi sento di sconsigliarlo a particolari gruppi di giocatori, salvo forse i più neofiti, proprio perché la sua natura ibrida può farlo amare veramente da chiunque.
[nemonemon]
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Di Gloomhaven se ne parlava come di un capolavoro: ho deciso di prendere Jaws of the Lion dato che questa versione è più semplice, veloce e meno costosa del predecessore, che non ho provato.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
La tattica nella gestione delle carte è ben progettata e divertente.
Sicuramente i giocatori american e gli amanti dei gdr powerplay lo apprezzeranno: il cuore tedesco del gioco lo rende un prodotto che richiede di pensare e la veste americana garantisce immersività.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
La durata di ogni partita (2-4 ore in solitario, più lungo del multiplayer) e della campagna (decine di partite) può scoraggiare i giocatori che non vogliono dedicarsi a un solo gioco per mesi.
La necessità di un'app per sopperire al bookkeeping e ridurre la durata chiarisce il fatto che si tratta di un gioco calcoloso e ripetitivo: la variabilità dei personaggi, delle situazioni e dei nemici è più apparente che reale.
Sul totale delle azioni svolte, si fanno poche scelte e poco rilevanti. Più lo scenario risulta difficile da superare e meno le scelte sono libere: per essere un gioco di movimento su mappa, risulta povero per quanto riguarda le possibilità strategiche.
[Barchie]
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Mi sono innamorato di Gloomhaven dal punto di vista ludico al tempo del secondo KS, e quando mi arrivò passai rapidamente dalla gioia allo sconforto; la curva di apprendimento era molto ripida e dopo aver provato varie volte il primo scenario mi arresi sperando di riprenderlo in futuro.
L'uscita di Jaws of the Lion, considerando gli scenari tutorial, mi diede nuove speranze; provai e fu fantastico: i primi 5 scenari tutorial semplici e progressivi, i personaggi ben amalgamati tra loro, riuscirono a farmi entrare nel meccanismo, e pur non essendo un top player sono riuscito a terminare tutti gli scenari ed il gioco
Da lì ho continuato senza problemi i primi scenari gli Gloomhaven :)
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
É una versione semplificata e migliorata di Gloomhaven con un ottimo tutorial introduttivo, un libro degli scenari che facilita il setup e il tear down, 4 personaggi ben integrabili e complementari.
La consiglierei a tutti i giocatori attratti da Gloomhaven, ma spaventati dalla difficoltà immediatamente elevata e dall'enorme mole di scenari, materiali e costo, che posso far diventare Gloomhaven un gioco troppo complesso e totalizzante
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Il rovescio della medaglia è un gioco che non ti permette di gustare appieno Gloomhaven in tutti i suoi aspetti, dato che la campagna è più corta e soprattutto non c'è la parte di ritiro del proprio personaggio, che è una gran parte del fratello maggiore
Non lo consiglierei a giocatori alle prime armi o a giocatori che non voglio giochi complessi o che cercano un'esperienza completamente American.
Jaws of the Lions richiede comunque studio e dedizione, gli scenari più avanzati sono dei puzzle da risolvere.
Inoltre l'ambientazione e la storia non raggiungono mai punte eccelse.
[giannisoad]
Dopo aver completato la campagna di Gloomhaven (la storia, non tutte le missioni), eravamo curiosi di vedere come si comportasse il fratello minore.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
Abbiamo fatto meno di dieci partite, ma posso dire che conserva tutti gli aspetti positivi di Gloomhaven e lo rende più “umano”. Credo sia il giusto compromesso tra la mastodontica mole di materiale del predecessore e un gameplay praticamente perfetto per quello che da molti è ritenuto il miglior dungeon crawler in circolazione. Inoltre, pare che le missioni siano più varie rispetto al fratellone. Chi ama questo genere DEVE giocare questi titoli.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Onestamente questo gioco può non piacere solo a chi non piacciono i dungeon crawler. Ineccepibile dal punto di vista del game design, forse la storia sarebbe potuta essere più avvincente.
[Sir_Alric_Farrow]
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Ho giocato l’intera campagna di Jaws of the Lion poiché, innanzitutto, già il primo Gloomhaven mi aveva appassionato moltissimo e lo annovero senza fatica tra i miei giochi preferiti; quello dei dungeon crawler è poi uno dei miei generi prediletti e trovo che il Gloomhaven originale ne sia un esemplare straordinario, soprattutto per come ha saputo rivoluzionare questa tipologia di giochi da molti punti di vista ed in particolare per quanto si riveli stimolante ed efficace la propria meccanica relativa alla gestione tattica degli eroi controllati dai giocatori. Ho per questo seguito con grande interesse lo sviluppo di Jaws of the Lion sin dalle primissime indiscrezioni e ho fatto mio questo gioco appena è stato possibile. Ho giocato interamente per due volte la campagna (la prima per diletto e la seconda per insegnarlo a dei giocatori inesperti, accompagnandoli nella campagna senza avere un ruolo predominante o decisivo). Ho giocato una decina di volte la prima missione per dare assistenza a neofiti o giocatori con incertezze, anche a grande distanza durante i mesi di confino a causa dell’epidemia globale.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
L’elenco sarebbe lungo, poiché parliamo del gioco che ho votato come “lo scelto dai goblin” e in generale di uno di quelli che mi ha convinto di più negli ultimi due anni, ma proverò ad essere sintetico. Tanto per cominciare lo consiglio a chi avrebbe sempre voluto provare il primo Gloomhaven, ma non lo ha fatto per ragionevoli timori legati alla lunghezza della campagna, che in Jaws of the Lion è sensibilmente più breve ma allo stesso tempo sufficientemente soddisfacente, e alla mancanza di un tutorial che spiegasse progressivamente le regole durante le prime missioni, aspetto che invece con la sua presenza contraddistingue proprio lo stesso Jaws of the Lion, il quale richiede quindi e in definitiva meno dedizione a livello di tempo da investire per completare la storia principale, mostrando inoltre asperità non eccessive in fase di apprendimento iniziale anche se avvicinato da non esperti.
Altresì sottolineo che il sistema di gestione delle azioni svolte dagli avventurieri controllati dai giocatori rappresenta una delle meccaniche più riuscite in tutta la storia dei giochi da tavolo dungeon crawler, non solo dal punto di vista dell’idea seminale ma anche per com’è stata sviluppata, tanto sono stati ben calcolati e debitamente testati i valori numerici e le dinamiche delle diverse manovre speciali. Suggerisco di provarlo a chiunque cercasse un gioco di spade, eroi e sortilegi necessitante di ragionamento ed analisi al fine di controllare efficacemente il proprio personaggio. Allo stesso tempo codesto gioco richiede di coordinarsi al meglio con i propri compagni d’avventura attraverso un’interessante alchimia di intuizione, anticipazione predittiva, logica di rischio-beneficio, esperienza progressivamente acquisita ed analisi spazio(esagoni-vie di spostamento-ostacoli)/tempo(sequenza di iniziative): è un gioco che insegna a combattere di concerto e che premia l’affiatamento, aspetti che sicuramente renderanno lieto chi anela a ritrovarli ottimamente sviluppati e centrali all'interno delle partite.
Infine esorto a provarlo chi fondamentalmente brami meccaniche pregevoli e tanta attenzione concentrata esclusivamente sul combattimento, due aspetti differenti che ovviamente qui si compenetrano e che al medesimo tempo rappresentano il meglio di ciò che offre il gioco; quasi sempre vi verrà richiesto di ragionare, ottimizzare ed eliminare nemici, portando nel contempo a casa la pelle: se questo vi basta e vi piace, Jaws of the Lion è davvero il gioco perfetto per voi
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Io un’occhiata a Jaws of the Lion la farei dare quasi a tutti, poiché mi sembra così ben concepito da poter raccogliere proseliti pure tra coloro che di solito cercano giochi da tavolo di tutt’altro tipo, ma tento di andare oltre il gusto personale e di razionalizzare. Banalmente e per cominciare, va ovviamente sconsigliato a chi soffra di un'idiosincrasia nei confronti di giochi cooperativi, dungeon crawler e ambientazioni fantasy. Secondariamente penso sia giusto dissuadere dall’acquisto chi predilige di veder garantita un’esperienza completa e totalizzante nella dimensione della partita singola e non necessariamente lungo il percorso di una campagna. Inoltre chi lo giocherà in solitario per me si divertirà lo stesso, ma si perderà tutto l’aspetto della coordinazione con i compagni d’arme: pur rimanendo un pezzo da novanta, oso dire che rispetto alla propria massima espressione perde in proporzione più punti di altri giochi di questo genere se vissuto esclusivamente in solitario.
A seguire lo sconsiglio a chi si aspetta varietà per quanto riguarda gli obiettivi di missione e di scenario, perché vi viene quasi sempre chiesto di abbattere nemici, e a coloro che desiderino una scrittura o un trama pregevoli e coinvolgenti, poiché qui siamo ad un livello elementare di racconto fantasy privo di guizzi, ove c’è purtroppo abbastanza da leggere senza però che quanto letto colpisca o lasci a bocca aperta; inoltre l’esplorazione e l’immersione nell’avventura saltuariamente regalano delle sorprese grazie al libro delle mappe, ma in generale non li considero affatto aspetti eccezionalmente riusciti in un gioco che fa sempre e comunque della gestione tattica dei combattenti il proprio paradigma: terrei conto anche di questo perché (1) chi si accontenta di meccaniche più semplici e leggere o (2) di quelle della vecchia scuola del genere dungeon crawler… o ancora (3) chi non consideri degno d’elogio un sistema che richiede di programmare con opportuna attenzione il proprio turno, allora non apprezzerebbe quello che in conclusione è il punto forte del gioco e forse, dico forse, farebbe bene a guardare altrove.
[rikicorgan]
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Da tempo nutrivo l’interesse di intavolare il fratello maggiore ma la lunga campagna che richiedeva una dedizione ludica quasi esclusiva per mesi e mesi me ne ha sempre fatto stare alla larga. Questa versione compressa stand-alone caratterizzata da una campagna ben più breve l’ho reputato il giusto compromesso per buttarsi nel mondo di Gloomhaven.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
Oltre a tutti i punti di forza del fratello maggiore, il pregio principale è l’inserimento del tutorial che introduce in maniera progressiva nell’arco di 6 scenari tutte le regole di Gloomhaven permettendo un approccio ben più soft. Inoltre il setup si riduce drasticamente grazie all’utilizzo del libro degli scenari. Tutti gli scenari sono molto sfidanti ed i personaggi ben fatti e caratterizzati.
Lo consiglierei a tutti ma soprattutto a quelli che come me erano intimoriti dall’affrontare la campagna di Gloomhaven poiché questa versione è sicuramente più fruibile.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Alla lunga gli scenari risultano un po’ ripetitivi, inoltre qualora si perda uno scenario bisognerà ri-giocarlo da capo e con il passare degli scenari scema un po’ l’effetto “wow” iniziale. Una volta concluso non credo si abbia la voglia di iniziare subito una nuova campagna (magari con un nuovo personaggio rimasto nella scatola). Non mi sento di sconsigliarlo a nessuno poiché tutti dovrebbero almeno provarlo per qualche scenario.
[darthmax]
Impressioni dopo 3 sole (ed uniche) partite.
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Ero curioso di provare il combat system di Gloomhaven.
Inoltre mi piacciono i giochi di avventura, esplorazione e combattimento.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
Ha discreti materiali ed un intelligente sistema di scenari no tiles, buon sistema di combattimento con le carte, personaggi con stile di gioco differente, tanti scenari da giocare, molta longevità.
Anche il tutorial è una buona idea.
Un pregio è la buona scalabilità ed anche il prezzo è davvero interessante.
Lo consiglio a giocatori che amano l'aspetto di controllo nel gameplay, e comunque a giocatori esperti con un gruppo solido, che abbiano voglia di giocarlo con continuità.
Il regolamento e la preparazione non sono per neofiti.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti
Ha meccaniche molto lineari, non c'è esplorazione ne alcun imprevisto. È più un gioco di abilità nella gestione della propria mano e nella risoluzione dei puzzle di ogni scenario.
Mi ha sorpreso molto che in un gioco coop i giocatori non concordano l'iniziativa in gruppo... questa dipende dalle carte svelate al buio!
Progressione dei pg lenta, ma su questo non ho giocato abbastanza per dare un giudizio completo.
Per i miei gusti non ha epicità e ambientazione.
Un gestionale mascherato da gioco di avventura, con scenari tutti abbastanza uguali e che mi ha annoiato presto. Ed anche le cose da intavolare e preparare non sono poche, inclusi gli odiosi mazzetti dei mostri.
Lo sconsiglio a chi cerca un gioco di avventura ambientato, con esplorazione e momenti epici.
Lo sconsiglio ai neofiti in genere per la complessità della preparazione e per il regolamento non cosi immediato.
[Giauz]
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Sono un giocatore quasi 100% german, ma da qualche tempo per curiosità sto iniziando a dare un occhio a qualcosa di più ibrido verso l’american.
JoTL ha avuto una notevole risonanza, immagino per effetto dell’onda enorme di Gloomhaven. Mi sono incuriosito e letto parecchio. Le meccaniche non strettamente american, l’hype intorno al gioco (non nego) e le recensioni entusiaste in Tana mi hanno convinto all’acquisto.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
A mio avviso, il pregio principale è dato dalla giocabilità immediata anche per soggetti del tutto estranei a DC e simili.
Grazie ai 5 scenari guidati introduttivi si acquista familiarità con regole e meccaniche direttamente giocando. Da neofita ho apprezzato particolarmente questa modalità di approccio al gioco. Lo consiglierei quindi non solo agli appassionati del genere, ma anche a chiunque abbia la curiosità di provare un gioco con temi lontani dai classici gestionali.
Ovviamente il comparto regole non è leggerissimo e quindi astenersi casual gamer; mentre qualsiasi giocatore di gestionali medi è sicuramente attrezzato.
Per quanto riguarda il gioco in quanto tale, ho apprezzato (precisando che non ho riferimenti di altri giochi comparabili):
- la particolare meccanica di scelta delle azioni;
- la discreta semplicità nella gestione dell’IA (leggi mostri);
- la ragionevolissima durata degli scenari (1/1,5h in media);
- la semplicità di set up e in genere di flusso di gioco;
- la crescita del personaggio.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Sempre da non esperto, individuerei due difetti principali:
- una certa ripetitività degli scenari, seppur di volta in volta più complicati (e infatti ad oggi abbiamo abbandonato la campagna, con l’intenzione di riprendere prima o poi);
- l’ambientazione e la storia appena accennate che non risultano mai pienamente coinvolgenti.
Lo sconsiglierei a chiunque voglia solo gestire legnetti e cubetti (anche se ormai le forme semplici vanno a sparire da qualsiasi gestionale…) e a chi non abbia comunque voglia di dedicargli un certa dose di tempo e continuità. A mio avviso, se non giocato con una certa frequenza si potrebbe perdere la voglia di intavolarlo con rischio intristimento sullo scaffale (appunto...).
[enavico]
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Giocando (mai abbastanza) e apprezzando (molto) il suo fratellone maggiore, la voglia di provarlo è emersa spontanea e immediata. Un “Gloomhaven a misura di scaffale” era una promessa di prodotto decisamente intrigante.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
C’è poco da dire su questo, il gioco include i pregi immensi del gameplay di Gloomhaven e vi aggiunge un dettaglio non da poco: l’accessibilità. Jaws of the Lion si presenta in una scatola grande circa un terzo rispetto a Gloomhaven, con una campagna lunga circa un terzo rispetto a Gloomhaven ad un prezzo pari a… esatto, circa un terzo di Gloomhaven. Il tutto condito da una migliore ergonomia, un setup velocizzato dalla presenza del comodo doppio libro con gli scenari stampati sopra e l’apprezzabilissimo tutorial iniziale che nei primi 5 scenari t’insegna letteralmente i rudimenti del duro mestiere del mercenario. Lo consiglio dunque sia ai veterani di Gloomhaven, sia come punto d’ingresso ideale per i nuovi adepti di questo mondo. Nel complesso, un Magnifico incontestabile.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
I potenziali difetti del gioco risiedono nelle principali differenze che lo rendono più accessibile di Gloomhaven: in JOTL trovi solo 4 personaggi (sia chiaro, tutti interessanti e ottimamente realizzati, ma sempre 4 restano) e una storia che corre su binari ben definiti, che conducono nel giro di 20 scenari circa all’epilogo. Se cercate invece un’esperienza dalla grande longevità, varietà nei personaggi e con davanti un mondo intero da esplorare, dovrete buttarvi necessariamente sul fratellone maggiore.
[metintheweb]
Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?
Amo Gloomhaven base, lo reputo in assoluto il miglior Dungron Crawler mai pensato e me lo sono “mangiato”.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
Rispetto al “papà” ha pure dei miglioramenti. Prodotto per retail ossia più accessibile (ma dichiaro che considero il base economico per quello che offre), tante ore di gioco a prezzo moderato con regole più chiare e meno sbatta nel settaggio mappe. Serve altro?
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Chi non ama Gloomhaven non capirà.
[Obione]
Al contrario degli altri magnifici, questo l'ho comprato deliberatamente come la versione magra del gioco #1 su BGG. Giocate le prime quattro avventure, poi abbandonato per mancanza di tempo.
Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?
É la versione magra del Gloomhaven originale, e restituisce esattamente le stesse sensazioni su durata e spesa molto minori. E' molto più pratico da intavolare: tutte le avventure sono stampate su un libretto, e con l'ausilio dell'app famosa si risparmia ancora più spazio sul tavolo. Come nel grasso, da un punto di vista meccanico il gioco funziona, i puzzle che offre sono abbastanza stimolanti, e bisogna saper giocare al meglio quanto offrono gli specifici personaggi in gioco.
Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?
Frosthaven sta per uscire in questo periodo, ma anche Gloomhaven è un gioco davvero freddo e asettico. Le avventure sono quasi sempre un ripulire la stanza dai mostri, e le variazioni sul tema non aggiungono molto. Il puzzle è quasi sempre nel capire come fare pulizia efficace, non si interagisce quasi mai con l'ambiente, i pochi tesori offerti sono quasi sempre bonus, e non oggetti "attivi" su cui ingegnarsi per risolvere lo scenario oppure le avventure future, mancano anche i colpi di scena e le sorprese. La progressione dei personaggi avviene stile calendario dell'avvento: ci potrebbero essere delle scelte da fare, anche nelle carte evento al villaggio, ma sono tutte scelte da fare totalmente alla cieca, senza avere alcun elemento su come prepararsi per il futuro. La progressione della difficoltà non è sempre costante. Il gioco alla fine migliora poco o niente i difetti del grasso, e sinceramente da un meccanismo alla base ottimo mi aspettavo fortemente una maggiore varietà che purtroppo non c'è stata. La scatola è forse troppo piccola per includere tutti i materiali.
Giudizio globale
Fosse stata la versione grassa a suo tempo, per il tipo di gioco offerto l'avrei senza dubbio candidato al Magnifico. Ma che sostanzialmente lo stesso gioco, senza quasi modifiche o miglioramenti, non solo venga candidato ma riesca anche a vincerlo il premio, me ne capacito davvero poco, visto che tra i papabili c'erano sicuramente giochi molto più originali (ma meno solidi sotto certi aspetti). In sostanza, è un gioco molto buono alla fine, ma con dei brutti difetti che potrebbero essere facilmente sistemati per renderlo una pietra miliare del genere, ma che invece non si vogliono toccare per paura di snaturare il "franchise".
C'è però da dire che Descent, su cui nutrivo buone speranze di colmare i vuoti di GH, ha peccato dalla parte totalmente opposta.