Gioco che mi è piaciuto tantissimo (avrei voluto vederlo vincere) e che, come altri giochi di Eklund, sulle prime sembra uno scoglio insormontabile ma quando si inizia a capire come gira diventa fluidissimo ed affascinante. Ogni azione ha una giustificazione nell'ambientazione e rende il gioco un'esperienza oltre che un grande strategico.
Road o Magnifico: Bios: Origins
Giocatori: 1-4
Durata: 120-240 minuti
Target: giocatori esperti
Meccaniche: controllo territorio, gestione carte, maggioranze, aste
In breve
Rielaborando uno dei suoi primi capolavori (Origins: how we became humans) Eklund crea un gioco totalmente rivisitato che si presenta come un gioco di civilizzazione atipico, dove ogni giocatore parte con una delle differenti specie di ominidi e deve estendere il suo territorio, sviluppare il cervello, acquisire competenze, ecc.
Il gioco è stato sgrezzato in molti aspetti, riducendo l’impatto dell’alea e migliorando la giocabilità di molte fasi della partita, pur conservando il suo approccio simulativo.
In ciascuna delle quattro epoche in cui è suddivisa la partita si valutano aspetti differenti della civilizzazione, le azioni si gestiscono con delle carte da acquisire mediante asta, che vanno a costruire un tableau, simile a quanto avviene in alcuni giochi della serie Pax.
Il gioco ha una grande varietà di scenari, consentendo di partire anche come specie acquatiche e si innesta nella trilogia Bios, permettendo di giocare una partita che parte dalla nascita della vita sulla terra (Genesis), continuando con lo scontro mammiferi –dinosauri (Megafauna), fino alla comparsa e il dominio dell’uomo (Origins).
Peculiarità
Twist di gioco
Il citato sistema di punteggio viene condizionato dalla tabella filosofia che consente di eliminare un determinato settore dal punteggio. Questo twist influenza il fine partita che assomiglia molto a quelli della serie Pax, dove i giocatori modificano, in una continua altalena, le condizioni di fine partita per piegarli al proprio favore.
Perché la giuria lo ha selezionato
Per essere riuscito a ben coniugare un gioco esperienziale e un gioco strategico, in un tema tanto affascinante come l'evoluzione umana.