Archeologia Ludica: L’universo Tolkieniano nei giochi - 1

robertg611 - Boardgamegeek

Un approfondimento sui giochi prodotti negli anni 70-80…

È cambiato qualcosa da allora?

Approfondimenti
Giochi

Nel mio peregrinare informatico ogni tanto mi soffermo a osservare i parallelismi tra i giochi di oggi e quelli passati.

Il paragone è più evidente quando si va a esplorare i giochi ispirati all’universo dei romanzi di Tolkien.

L’articolo è un approfondimento focalizzato solo sul periodo 1970-1989, quindi approssimativamente venti anni.

Se di interesse, i successivi venti anni potrebbero essere oggetto di altro articolo.

Note sui diritti di autore.

I giochi di quegli anni erano caratterizzati anche da una situazione piuttosto confusa sull’argomento dei diritti d’autore, che portò quelli di produzione statunitense a non essere formalmente autorizzati dalla famiglia Tolkien, creando quindi una situazione di sostanziale illegalità.

Apparentemente, fino a quando la giurisprudenza non mise un po' di ordine, fino alla fine degli anni ’70 i romanzi di Tolkien erano privi di diritti d’autore negli Stati Uniti!

La famiglia Tolkien in quel periodo incentivava la creazione di giochi di società ispirati al mondo del Signore degli Anelli, per avvicinare maggiormente al grande pubblico l’opera, quindi fu un continuo fiorire di pubblicazioni.

Nel 1977 con la creazione della Tolkien Enterprise e con la cessione formale dei diritti per la realizzazione dei cartoni animati, ci fu una aggressiva attività avvocatizia per ripristinare la legalità, che portò a numerosi divieti e ritiri dal mercato di diversi giochi e pubblicazioni. Anche la famosa TSR e il suo Dungeons and Dragons caddero sotto la scure legale…

Molti produttori di giochi comunque all’epoca erano già falliti e il problema in quel caso si risolse da solo.

Esplorando i giochi passati, si possono identificare alcuni filoni:

  • wargame di vario livello di complessità;
  • giochi da tavolo;
  • giochi di carte.

In questo articolo non si parlerà però dei giochi di carte, in quanto questo specifico filone Tolkieniano partirà fondamentalmente a metà degli anni ‘90.

Wargame

I wargame sono indubbiamente una percentuale rilevante dei giochi di ispirazione Tolkieniana pubblicati negli anni 70-80 e quasi sempre rappresentano alcune delle più importanti battaglie dei romanzi:

  • la battaglia dei cinque eserciti de Lo Hobbit.
  • la battaglia del fosso di Helm.
  • l’assedio di Minas Tirith.

A queste sopra si aggiungono poi delle rievocazioni più libere, che comprendono fino a l’intera mappa della Terra di Mezzo.

L’impostazione è classica per quell’epoca, con mappa a esagoni e gioco a turni, counters con due valori: movimento e attacco.

La versione più minimalista riscontrabile è senza dubbio The Battle of Helm's Deep del 1974 della Fact and Fantasy Games: un tabellone di carta formato A3, una quarantina di counter e il libretto delle regole.

Battle of Helm's deep - ovviamente ci sono anche altri counters...

La versione più rara (riferita all’originale, in quanto è possibile acquistare online la versione .pdf in diversi portali) è teoricamente il Siege of Barad-Dur del 1975. Comparve come inserto all’interno dell’ottavo numero della rivista di settore americana Jagdpanther. Occorre evidenziare che la rivista fu stampata in meno di duecento copie. Quindi procurarsi un originale di quel gioco rientra nelle potenzialità esclusive solo di personaggi stile Indiana Jones di cinematografica memoria. Tabellone e pedine erano questa volta inserti monocromatici cartacei, quindi da rimaneggiare pesantemente; è ovviamente esistente un restyling fanmade, per dare dignità moderna al gioco.

Fogli di carta colorati...il massimo del minimo per Barad-dur!

Nell’universo minimalista vale anche ricordare, per puro spirito completista, Battle of the Slag Hills del 1975, sostanzialmente l’ultima battaglia del Signore degli Anelli, davanti al Morannon, dove i due eserciti si sono fronteggiati per far guadagnare tempo a Frodo di distruggere l’anello. Ovviamente tabellone di carta monocromatico in formato questa volta circa A4, pochi counter.

Occorre considerare però che era una battaglia inserita all’interno della scatola Siege of Minas Tirith del 1975, wargame di più ampio spessore, della Fact and Fantasy Games.

Il salto di qualità nei wargames Tolkieniani si ottiene però con quelli della SPI, presenti inizialmente come tre giochi distinti.

Il primo era War of the Ring del 1977, che a tutti gli effetti è l’antenato dell’omonimo attuale sul mercato, comprendente una mappa della Terra di Mezzo, diversi eserciti di entrambe le fazioni, la possibilità di unire il viaggio della Compagnia dell’Anello con le battaglie in un unico gioco. A seguire furono pubblicati anche Gondor, relativo all’assedio di Minas Tirith e Sauron relativo alla battaglia di Dagorlad.

Questi tre giochi furono poi riuniti dalla SPI in una unica scatola denominata The Games of Middle Earth del 1978, che costituisce ad oggi uno dei più pregevoli esempi di wargame vintage ambientato nell’universo di Tolkien.

La scatola della versione comprendente i tre giochi
 
War of the Ring della SPI...si comincia a fare sul serio...

Un predecessore di War of the Ring della SPI era War of the Ring: A game of Middle Earth (ma quanta fantasia nei nomi dei giochi) del 1976 della tuttora esistente Fantasy Games Unlimited: il gioco era considerato di basso livello tecnico e con grafica molto scarna. Inoltre faceva parte del folto gruppo di giochi da tavolo prodotti privi di licenza ufficiale e quindi fu ritirato dal commercio poco tempo dopo.

Arrivando agli anni ‘80, molti giochi di argomento Tolkieniano furono pubblicati dalla Iron Crown Enterprises (ICE), tra i quali degni di nota nei wargames sono The Battle of five armies del 1984.

La ICE, detentrice dei diritti formali d’autore in quegli anni, diede alle stampe numerose pubblicazioni, sia in ambito RPG con le varianti nell’universo Rolemaster, sia da tavolo coprendo tutte le casistiche e fasce di età possibili.

La battaglia dei cinque eserciti è stata un argomento oggetto di vari giochi, quindi per completezza cito anche Battle of the five armies del 1975 della Lore (notare l'astuto spostamento dell'articolo the rispetto all'altro gioco).

The Battle of Five Armies della ICE

Concludo la carrellata con un wargame di miniature del 1975, The Ringbearer, prodotto in maniera ESTREMAMENTE artigianale dalla The Little Soldier. A livello produttivo stiamo parlando del nulla siderale (poche istruzioni su carta, le miniature occorreva procurarsele a parte), ma erano oggettivamente altri tempi, c’era spazio anche per cose del genere.

La azienda ritirò dal mercato il “gioco” appena ricevette la diffida da parte della United Artists per la faccenda dei diritti d’autore di cui ho citato a inizio articolo.

Paradossalmente l’autore del gioco (Wender Hill) aveva avuto un anno prima un incontro con la figlia di Tolkien che lo incoraggiò a produrre giochi a tema Tolkien (senza però parlare di diritti d’autore).

La copertina del regolamento...
 
Una delle pubblicità del gioco...

Giochi da tavolo

I giochi da tavolo in modalità solitario erano particolarmente rari all’epoca, quindi è degno di nota There and back again del 1977 della West Coast Games. Il viaggio de Lo Hobbit fino alla montagna solitaria e ritorno, con pochi counter, molta fantasia da utilizzare a causa della grafica ridotta all’osso, ma con diversi estimatori per quello che forse è stata una occasione mancata di creare un vero classico.

There and Back again

The Lord of the rings adventure Game del 1978 della Milton Bradley è la trasposizione del cartone animato dell’epoca. Gioco dedicato al grande pubblico di una ampia fascia di età, aveva una impostazione grafica che faceva un uso ovviamente pesante dei personaggi del cartone, con utilizzo di carte a supporto dei dadi.

The Lord of the Rings della Milton Bradley

E’ inoltre da segnalare per il suo aspetto (per i giorni nostri) tipicamente da stereotipo di gioco vintage il Quest of the Magic Ring del 1975. Fondamentalmente un gioco dell’oca arricchito da alcuni accorgimenti.

Panoramica dei componenti
 
Qui si apprezza il concetto di gioco dell'oca...

Un gradino appena sopra a livello tecnico, con la possibilità di acquisti di carte equipaggiamento, è il The Hobbit Game del 1977, stesso target leggero del gioco precedente, senza pretese di diventare una pietra miliare.

Panoramica del tabellone

Forte della sua solida licenza con la Tolkien Enteprise, la ICE tra i vari giochi pubblicò anche Riddle of the Ring del 1985, un ibrido gioco da tavolo/di carte, antesignano di quello che poi evolverà diversi anni più tardi nella serie di giochi di carte sul tema, sempre da parte della ICE.

Il gioco in realtà è la versione ICE dell’omonimo prodotto dalla Fellowship Games del 1982, quest’ultimo caratterizzato da una grafica delle carte talmente orribile da diventare arte pura. Quella versione è infatti diventata una rarità strapagata e ricercata.

Le carte nella versione della ICE....
  
....e quelle della versione Fellowship Games...QUESTA E' ARTE!!

Si potrebbe continuare ancora, ma questa vuole essere una leggera carrellata sui giochi di ispirazione Tolkieniana in un preciso periodo storico. A ciascuno la possibilità di approfondire. Questo articolo non ha la pretesa di essere nozionistico o assolutista, né esaustivo (ho omesso molti giochi!!).

Nota tecnica finale

Per la redazione dell’articolo ho mandato anche numerose correzioni alla redazione di BGG, in quanto molti giochi non risultavano catalogati nella “grande famiglia” dei giochi di Tolkien; quindi a qualcosa è già servito.

Commenti

Molto bello.

Una domanda: che tipo di regole si incontrano in questi giochi?

Bello bello bello!

Continua così!

bellissimo articolo! materiale davvero originale e interessante, bravo

Bell'articolo, ma ora PRETENDO IL PERIODO SUCCESSIVO ?

Per Tolkien interesse al Top, attendo la seconda parte.

Grazie

Si, assolutamente procedi con altri articoli 

Molto bello.

Una domanda: che tipo di regole si incontrano in questi giochi?

I giochi esaminati sono di vario livello di professionalità. Sono figli dei loro tempi e si vede molto.

Alcuni sicuramente sono poco sopra il fanmade secondo me, quindi non degni di perderci del tempo a giocarli, nonostante il fascino vintage che li circonda (però degni di un articolo...).

Non penso che all'epoca si facesse molto playtesting, sicuramente non per almeno un buon terzo dei giochi presentati, di piccole case editrici o di riviste, quindi ci si deve aspettare sbilanciamenti o farraginosità del flusso di gioco (per i giochi più pretenziosi).

I regolamenti di solito avevano delle falle che andavano interpretate, l'argomento FAQ non esisteva ed eventuali chiarimenti andavano cercati su riviste di settore...se il gioco ne era degno... 

I wargames erano abbastanza lineari come impostazione del regolamento, le pedine avevano in molti casi attacco/difesa/movimento come valori, gestione attacchi con dado da 6 o da 10, malus per i goblin se attaccano di giorno, bonus per elfi se attaccano i goblin, tiri di morale, range per arcieri...

Probabilmente i wargames sono i più semplici da ribilanciare ed adeguare con house rules ai giorni nostri.

Adesso siamo abituati a livelli più alti come meccaniche e come bilanciamento del gioco, quindi secondo me tutti quelli presentati non sono pietre miliari.

Forse i giochi di spessore migliore nell'articolo sono quelli della SPI, ma di quelli il più famoso War of The Ring è stato poi rifatto ai giorni nostri e quindi non rimane molto altro.

Certo, riuscire a mettere le mani e a giocare un RIDDLE OF THE RING dell'82...:)

Sicuramente farò la seconda parte dell'articolo, ma arriverò all'anno della trilogia cinematografica, che per inteso è stata quasi 20 anni fa... dopo non è più archeologia ludica!

 

Cristiano scrive:

Molto bello.

Una domanda: che tipo di regole si incontrano in questi giochi?

I giochi esaminati sono di vario livello di professionalità. Sono figli dei loro tempi e si vede molto.

Alcuni sicuramente sono poco sopra il fanmade secondo me, quindi non degni di perderci del tempo a giocarli, nonostante il fascino vintage che li circonda (però degni di un articolo...).

Non penso che all'epoca si facesse molto playtesting, sicuramente non per almeno un buon terzo dei giochi presentati, di piccole case editrici o di riviste, quindi ci si deve aspettare sbilanciamenti o farraginosità del flusso di gioco (per i giochi più pretenziosi).

I regolamenti di solito avevano delle falle che andavano interpretate, l'argomento FAQ non esisteva ed eventuali chiarimenti andavano cercati su riviste di settore...se il gioco ne era degno... 

I wargames erano abbastanza lineari come impostazione del regolamento, le pedine avevano in molti casi attacco/difesa/movimento come valori, gestione attacchi con dado da 6 o da 10, malus per i goblin se attaccano di giorno, bonus per elfi se attaccano i goblin, tiri di morale, range per arcieri...

Probabilmente i wargames sono i più semplici da ribilanciare ed adeguare con house rules ai giorni nostri.

Adesso siamo abituati a livelli più alti come meccaniche e come bilanciamento del gioco, quindi secondo me tutti quelli presentati non sono pietre miliari.

Forse i giochi di spessore migliore nell'articolo sono quelli della SPI, ma di quelli il più famoso War of The Ring è stato poi rifatto ai giorni nostri e quindi non rimane molto altro.

Certo, riuscire a mettere le mani e a giocare un RIDDLE OF THE RING dell'82...:)

Sicuramente farò la seconda parte dell'articolo, ma arriverò all'anno della trilogia cinematografica, che per inteso è stata quasi 20 anni fa... dopo non è più archeologia ludica!

 

Grazie.

Raramente ho ricevuto risposta più chiara ed esaustiva di questa.
Hai ufficialmente un fan. 
Non te ne farai molto, ma è pur sempre qualcosa! 

Comunque hai una cultura spaventosa sull'argomento..
l'hai ottenuta come appassionato e giocatore?

Comunque hai una cultura spaventosa sull'argomento..
l'hai ottenuta come appassionato e giocatore?

Parzialmente...ho sempre giocato a giochi di società, ma non posso avere giocato a tutto il panorama ludico del passato, quindi supplisco con una ricerca approfondita sul web.

Approfondita perchè non posso permettermi il lusso di sparare vaccate in un forum di esperti, quindi ogni frase è ponderata...:)

Comunque ho un profondo rispetto per quell'epoca di giochi e mi affascina molto: fare un gioco all'epoca era più complesso, senza le tecnologie moderne, senza internet, senza software grafici e altro...doveva lavorare molto il cervello, il disegnatore, ecc....poi magari il risultato era osceno, ma che fatica farlo!

 

Bell'articolo preciso ed informativo. Grazie

Complimenti, un lavoro da virtuoso topo di biblioteca virtuale, continua così! 

Mai avrei immaginato che in quegli anni circolassero tanti giochi sul mondo di Tolkien, considerando che all'epoca o ti eri letto i libri oppure avevi visto la sola animazione e quindi senza imput importanti come la moderna spinta cinematografica di Peter Jackson che ha donato una seconda vita alla saga, anche in campo ludico. Hai scritto un articolo davvero interessante che mi ha incuriosito tantissimo, ed ora rimango in trepidante attesa della seconda parte!

Articolo interessantissimo. Aspetto i prossimi!

Articolo stupendo, lavoro ammirevole. Grande Cristiano!

Bell'articolo, molto chiaro e come tutti quelli prima di me... Aspetto il seguito! 

Articolo veramente notevole! 

 

themanwhosoldth... (non verificato)

Mi accodo alla richiesta di continuare con la seconda parte. Non conoscevo nessuno di questi giochi per cui è stato davvero interessante esserne venuto a conoscenza. 

P.s. The hobbit game ha un tabellone bellissimo graficamente. 

Bellissimo articolo veramente, complimenti.

Possiedo e conosco discretamente War fo the Ring della SPI e posso dire: gran gioco!

(ma SPI era una garanzia)

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