lavorone, report impressionante. Ho anche adocchiato qualcosa...
Dopo la toccata e fuga dello scorso anno, quest’anno abbiamo voluto vivere tutta la fiera acquistando addirittura un pass vip (per gentile intercessione della Tana) che ci ha permesso di saltare le code e godere al massimo della fiera.
La Fiera
Come avevamo anticipato in questo articolo, Il Festival è la seconda fiera più grande d’Europa (seconda solo allo Spiel di Essen) e richiama autori ed editori da tutto il mondo. In Francia la cultura del gioco è più radicata rispetto all’Italia e questo lo si poteva vedere già dal numero altissimo di visitatori (oltre 100000 stando al sito dell’evento), perlopiù famiglie con bambini, ma anche tanti over 60, cosa che ci ha stupito molto. Va da sé che la maggior parte dei titoli presentati si rivolgevano ad un target più family, con un’intera (gigantesca) area dedicata ai giochi per bambini e famiglie. Non mancava comunque pane per gli hard gamer, abbiamo visto almeno 4 titoli finalisti del Magnifico sui tavoli, più tanti altri titoli “di un certo peso”. Data la collocazione temporale a fine febbraio a tanti stand era possibile provare i prototipi,Splendida poi la notte degli OFF, alla chiusura della fiera, si può salire al quarto piano dove una sala immensa ospita tutti i giochi che ancora cercano un editore pronti per il playtest.
Rispetto allo scorso anno abbiamo notato come il comparto ristorazione fosse più preparato (con numerosi panini fino a sera) ed era comunque possibile portare cibo e acqua all’interno siccome i controlli anti terrorismo, seppur fortunatamente sempre attivi, erano meno ferrei circa il cosa introdurre. Altra cosa cui abbiamo fatto più attenzione rispetto lo scorso anno è stata la lingua. Noi parliamo entrambi il francese ma abbiamo comunqueForte infine la presenza di autori da tutta Europa. Abbiamo avuto il piacere di conoscere e chiacchierare con molti di loro, impegnati in sessioni di autografi o nella spiegazione dei propri giochi. La bandiera italiana era tenuta alta dalla coppia Canetta/Niccolini fieri della localizzazione francese del loro Railroad Revolution, in dimostrazione alla Pixie Games, dove abbiamo avuto il piacere di conoscere e chiacchierare anche con Alban Viard che ringrazia tutta la Tana per la nomination del suo Tramways al Goblin Magnifico e ci confida che spera di vincere!
Prima di passare al capitolo giochi vi consigliamo quindi la splendida cornice di Cannes per godere di questa meravigliosa fiera. Abbiamo notato come il sabato sia il giorno più congestionato ma, con un po’ di pazienza noi siamo riusciti a provare 14 titoli.
I Giochi
Venerdì
Appena entrati in fiera (dopo esserci persi lungo i corridoi dell’ingresso riservato agli “addetti ai lavori” ed essere finiti sul palco dell’auditorium durante le prove dell’orchestra) ci fermiamo al primo tavolo libero.
Dream Land
Gioco con carte rotonde alla dobble che sfrutta l’ambientazione di un manga che non abbiamo mai sentito nominare. Rivelata la carta si deve riconoscere l’eroe assente, essere i primi a nominarlo per poterlo ruotare sulla propria plancetta e, se la carta non raffigura la principessa, afferrarla per poter sconfiggere uno dei 4 mostri davanti a noi. Il primo a sconfiggerli tutti vince. Il gioco ci lascia un po’ freddini. Niente di nuovo sotto il sole, ma bei disegni.
Indice di gradimento: 1/5
Grumpf
Ogni giocatore dispone di un pool di tessere fronte-retro che mostrano la forza dei propri grumpf e delle clave per coprire le tessere avversarie. Al via si lanciano e si piazzano sulle sei plance in contemporanea. Allo stop, dato quando due giocatori hanno terminato i propri tasselli, si controllano le plance, ognuna con una condizione diversa di attivazione (somma superiore a 20, inferiore a 10, almeno 3 tessere e così via), e si assegnano gli animali eventualmente presenti a chi ha la maggioranza e poi a scalare al secondo e terzo giocatore. Dopo 4 manches chi ha più set di animali diversi vince. Il gioco ci è piaciuto molto nella sua semplicità e immediatezza pur senza essere banale.
Indice di gradimento: 4/5
Clash of Rage
American attualmente su kickstarter che prevede miniature che noi non abbiamo visto e si basa su combattimenti per il controllo del territorio. Ogni giocatore dispone di 3 tipi di armate differenti con cui muoversi sul tabellone per picchiare le miniature neutrali o quelle avversarie a suon di dadi. Molto semplice il combattimento che prevede il semplice colpito o mancato e poco altro. Il gioco ci annoia abbastanza, tanto downtime e una vittoria incontrastabile della giullaressa alla sua quinta azione.
Indice di gradimento: 1/5
Booo!
Ci sediamo in attesa che si liberi il tavolo di Edenia convinti sia un gioco per bambini vista la grafica. Ci troviamo di fronte ad un simil Ricochet Robots, ovvero un labirinto in cui muoverci senza in realtà muovere alcunché finché non si è trovata mentalmente la strada da percorrere. Gioco persino troppo pesante e in alcuni casi complesso. Secondo noi, target sbagliato.
Indice di gradimento: 2/5
Edenia
Puntavamo il gioco già a Essen senza però essere riusciti a provarlo. Nei panni di pecore spaziali dobbiamo raggiungere il pianeta su cui trasferirci esplorando l’universo. Piazzando le tessere ci sposteremo lungo le rotte spaziali in un modo che ricorda Tsuro incontrando pianeti da colonizzare, teletrasporti e artefatti da utilizzare per avere dei bonus. Il gioco mantiene le sue promesse. Divertente.
Indice di gradimento: 3/5
Bubblee Pop
Anche questo era rimasto nella lista di quelli non provati a Essen e proviamo la versione con l’espansione ancora in fase di prototipo spiegataci in italiano dallo stesso autore. Nel gioco dobbiamo cercare di disporre le bolle in file da 3, facendole scendere dal cielo nella nostra area di gioco rispettando la gravità. Il gioco è un astratto molto semplice ma che ci piace molto. Una bella sfida per due.
Indice di gradimento: 4/5
Freak Shop
Gioco di collezione set le cui condizioni di vittoria cambiano di partita in partita. Al nostro turno possiamo scambiare tra loro più carte dello stesso valore con altrettante di un altro valore, oppure scambiare una carta con altre per un pari valore. Avvincente, per nulla banale e molto divertente. Il gioco ci colpisce e si rivela un ottimo filler. Consigliato.
Indice di gradimento: 4/5
Doggy Bag
Il dimostratore ci dice subito che il gioco rende bene solo in 6, essendo un gioco di “scommesse” e “bluff”. Non sappiamo dove abbia visto le scommesse e il bluff… si pescano ossi da un sacchetto sperando di non trovare quelli neri… boh. Piatto e noiosetto.
Indice di gradimento: 0/5
Haru Ichiban
Gioco di qualche anno fa rieditato per la recente fiera di Essen. Un astratto per due giocatori semplice e pulito con una grande profondità. Simultaneamente si sceglie uno dei nostri fiori (numerati da 1 a 8) e lo si rivela. Chi ha scelto il numero più basso si posizionerà sulla ninfea scura e l'altro dove vuole sul tebellone. Dopodiché il numero inferiore può spostare un gruppo di ninfee e l'avversario scegliere quale ninfea voltare e rendere scura. Ci strega subito. Unico acquisto della fiera. Recensione a breve.
Indice di gradimento: 5/5
Dolores
Avevamo scartato il gioco prima di Essen alla lettura delle regole. L’entusiasmo di Teooh dopo la prova ci ha incuriosito e lo proviamo. Vero gioco di bluff che magicamente dà il suo meglio in due giocatori. Svelati i tesori si dovrà parlare per accordarsi sulla spartizione, ma tutto verrà deciso dal gesto fatto dopo aver scandito “do-lo-res”. In una specie di carta/sasso/forbice si stabilirà chi prende cosa o se le carte vanno scartate. Scopo del gioco raccogliere set di oggetti che forniscono punti vittoria. Molto divertente.
Indice di gradimento: 4/5
Dice crash
Semplicissimo gioco di dadi di varie forme che, una volta lanciati, vanno impilati. Più in alto si posizionano più punti danno. Niente di che. Davvero piatto.
Indice di gradimento: 0/5
The Walking Pet
Vediamo il gioco in dimostrazione e, sebbene sia già in collezione, non conosciamo le regole in quanto si trovano solo in tedesco. Il dimostratore ci insegna così a giocare e a capire le poche scritte presenti sulle carte. Il gioco è simpatico e divertente. Molto semplice, ma fa il suo dovere. Non diciamo altro perché ne troverete una recensione a breve!
Bellz!
Mentre annunciano la chiusura della fiera vediamo Bellz e non resistiamo ad una partita. Per chi non conoscesse il gioco si devono recuperare tutte le campanelline del proprio colore utilizzando un magnete, senza però far attaccare le campanelline avversarie. Gioco di abilità davvero semplice ma divertente.
Sabato
Il giorno più caotico. C’è da fare un po’ di coda se si vogliono provare i titoli di punta, ciò che facciamo noi per provare…
Yamatai
2-4 giocatori durata di 90'
Indice di gradimento: 4/5
Jack e il fagiolo Magico
2-4 giocatori durata di 30'
Indice di gradimento 3/5
Micromutants
2 giocatori durata di 20'
Indice di gradimento: 3/5
ARGH!
Gioco di bluff in cui si pescano carte che possono essere tenute per sé o offerte ma in questi due casi vanno tenute coperte. Le carte coperte possono essere rubate e messe al sicuro scoperte davanti a sé. Le carte possono dare o togliere punti così come sancire la sconfitta immediata. Simpatico. Ma in una partita hai visto tutto.
Indice di gradimento: 2/5
Karuba
Decidiamo di recuperare questo gioco targato Essen 2015. Capiamo perché tutti ne parlino così bene. A partire da un set comune di tessere e con gli esploratori e i rispettivi templi nelle stesse posizioni, ogni giocatore troverà una strada diversa da far percorrere ai propri omini per essere il primo a raggiungere il tesoro. Gioco semplicissimo nelle regole ma che ci strega. Idea brillantemente semplice. Lo rigiocheremo anche la domenica vedendo un mezzo tavolo libero.
Indice di gradimento: 5/5
7 wonders Duel: Pantheon
Dopo aver acquistato tutte le promo che ci mancavano allo stand della Repos proviamo l’espansione di Duel. Il gioco aggiunge in ogni era una nuova regola. Nella prima chi libererà per l’avversario una delle 4 carte coperte su cui è presente un token divinitl, avrà il diritto di scegliere un dio di quella civiltà e posizionarlo nel pantheon. Nella seconda era si rivelano gli dei e si possono attivare pagandone il costo dato dalla posizione nel pantheon. Si possono, inoltre, raccogliere token che forniscono uno sconto all’attivazione liberando carte coperte. Nella terza era si sostituiscono le gilde a 3 nuove carte, molto costose, che forniscono punti crescenti se collezionate. Ci piace molto. Peccato che non si trovi a comprare in tutta la fiera!
Indice di gradimento: 4/5
Zombi Dice
2-99 giocatori, durata di 20'
Secondo il principio per cui giochiamo a quel che vediamo libero ci facciamo un giro a Zombi dice. Non lo avevamo mai giocato. Sarebbe stato meglio continuare a non conoscerlo.
Indice di gradimento: 0/5
Microrobots
Figlio di Ricochet Robot, sfrutta un tabellone più piccolo suddiviso in facce di dado colorate e due dadi da lanciare per far muovere il robottino trasparente. Stabilita la casella d’arrivo si deve calcolare il percorso più breve considerando che il robot si muove solo in orizzontale o verticale spostandosi da due caselle dello stesso valore o dello stesso colore. Ricochet Robot resta inarrivabile, ma il gioco ci piace. Facciamo una ventina di manche!
Indice di gradimento: 4/5
Hop!
Gioco di Marie Cardouat (l’illustratrice del primo Dixit) presentato a Essen. Nel gioco si deve portare la nostra miniatura in cima al percorso lanciando un arcobaleno e cercando di agganciare il dito di un altro giocatore. Il come lanciarlo (a occhi chiusi, da sotto la gamba, da seduto per terra) me lo dirà una carta pescata dal mazzo. Le illustrazioni sono bellissime (della stessa autrice) ma… forse è meglio se si limiti a disegnare!
Indice di gradimento: 1/5
Le Course des Tortues
Mentre chiacchieriamo con l’editore della Oya delle modifiche apportate per l’edizione francese di alcuni giochi, ci nomina questa “Corsa delle Tartarughe” di Reiner Knizia. Ci dà il gioco e ci fa accomodare mentre va a chiamarci il dimostratore ufficiale. Torna col figlio di quasi 7 anni che ci spiega il gioco alla perfezione e ci tiene incollati al tavolo a ridere per una mezz’ora buona. Nel gioco dobbiamo portare la nostra tartaruga (segreta) alla vittoria muovendo le tartarughe avanti e indietro lungo il percorso grazie alle carte pescata. Le tartarughe, se si salgono sulla schiena, si portano a spasso l’una con l’altra (come in Mahè o Camel up)
Indice di gradimento: 3/5 (10 su 5 per il dimostratore)
Ikan
2-4 giocatori, durata 20'
Indice di gradimento 3/5
Paku Paku
Si lanciano a raffica i dadi che, a seconda della faccia lanciata vengono passati al vicino o ci obbligano a impilare un piatto nella pila al centro del tavolo. Chi la fa crollare, sempre tramite un lancio di dadi, stabilisce quanti punti penalità deve prendere. Simpatico e con bei materiali ma gioco un po’ meh.
Indice di gradimento: 2/5
Kikou le CouCou
Gioco firmato Haba e finalista dell’As d’Or sezione bambini. Nel gioco si collabora nella creazione del nido per le uova pescando e posizionando in orizzontale bacchette da shangai, dopodiché si deve appoggiare una delle uova. Se si fanno cadere le uova si prende un uovo da chi ne ha di più. Il primo a terminare le proprie uova sarà il vincitore. Il gioco ci piace un sacco. La Haba sa fare veramente dei prodotti di qualità per bambini, capaci di intrattenere anche gli adulti.
Indice di gradimento: 4/5
Domenica
Dopo la serata passata agli OFF e la cena al bistrot dove scopriamo che la pasta al sugo è considerata un contorno, la domenica si fa faticosa. Con già le valigie in macchina e la consapevolezza di dover tornare, ci fiondiamo a giocare in fiera e la troviamo sospettosamente meno congestionata del sabato.
75 Gnom Street
Scopo del gioco è scoprire l’ubicazione del tesoro nel giardino degli avversari. Per farlo si dovranno posizionare i nostri gnomi sul tabellone comune per scovare indizi e, tramite una meccanica di selezione carte, stabilire l’ordine di gioco perché si possono fare domande solo a chi gioca dopo di noi. Poteri speciali e destrezza in caso di parità di carta giocata creano un gioco molto carino. Noi purtroppo lo proviamo in due e in due… arranca abbastanza, ma si vede che già in tre è tutta un’altra musica.
Sensei
Partendo con Sensei proviamo una serie di giochi astratti editi dalla Ferti Games con splendidi materiali. In Sensei si deve portare il nostro sensei dall’altra parte della mappa spostando o il sensei tra le pietre del nostro colore (se non ci sono pietre altrui in mezzo) o le pietre in orizzontale o verticale sul tabellone. Tutto il gioco sta nell’ostacolarsi e nel pianificare le nostre mosse e quelle dell’avversario.
Indice di gradimento 3/5
Siam
Scopo del gioco spingere una delle tre pietre fuori dall’area di gioco spingendole con le nostre pedine che possono essere mosse o ruotate di un solo spazio per volta sulla plancia. Se due pedine avversarie si trovano di testa una contro l’altra le forze si annullano e non si riesce a spingere. Piaciuto molto.
Indice di gradimento: 4/5
Yokai no Mori
Yokai no mori è un gioco che si rifà agli scacchi cinesi, in questa bellissima versione raffigurati da splendide illustrazioni. Scopo del gioco eliminare il “re” avversario o portare il proprio dall’altro lato della plancia. Ogni pezzo ha regole speciali di movimento. Il gioco si presenta in due versioni: la semplice, con meno pezzi, o la completa, mappa più grande e più pezzi. Bello. Bello. Bello.
Indice di gradimento: 5/5
Cities of Splendor
- Le torri. Ogni giocatore ne ha tre e possono essere piazzate su una carta dopo aver preso gemme. La carta con una torre sopra può essere costruita solo da chi ha una sua torre sopra. Se si mettono le tre torri tutte sulla stessa carta, la si costruisce gratuitamente. Anziché piazzarne una, posso toglierne una già in gioco appartenente ad un avversario.
- I poteri. Ogni giocatore ha un set uguale di poteri attivabili come i nobili al raggiungimento di determinati numeri e tipi di carte. Forniscono abilità speciali e molto forti.
- Artefatti. Carte che si sostituiscono ai nobili e definite dall’autore le più “violente”. Per essere prese si devono avere almeno 14 o 15 punti e almeno 4 o 5 carte dello stesso colore. Se non si possiede un artefatto a fine partita, si perde automaticamente.
- Nuove carte. Nuove carte che forniscono gemme jolly o due gemme anziché una e che hanno costi più elevati. 10 nuove carte per ogni mazzo e di conseguenza più carte in gioco (5 per fila anziché 4). È quella che a naso stravolgerà di più il gioco.
Proviamo il secondo modulo che si integra alla perfezione col resto del gioco. Chiediamo di scattare una foto. L’autore ci dice che preferisce di no anche se teme che qualche foto sia stata rubata. Noi, ovviamente, ne rubiamo una.
Indice di gradimento (del modulo provato): 4/5
Service Compris
Siamo ospiti di un banchetto a casa dei giganti ma… siamo le portate principali. Ogni giocatore deve cercare di far mangiare prima uno dei personaggi degli altri giocatori giocando carte attacco e difendendosi. Simpatica l’ambientazione ma il gioco lo troviamo molto lungo già in 4. Chissà in 6. Remake di Family business che era a tema mafia.
Indice di gradimento: 1/5
Jelly Squad
Gioco che uscirà alla fine dell’estate, si tratta di un gioco di dadi in tempo reale. Dopo il lancio se ne può piazzare uno su di uno dei sei settori e, a seconda del numero piazzato, si potrà scartare un dado avversario o modificare la ricompensa di quel settore per chi avrà la maggioranza.
Simpatico ma abbiamo tutti avuto problemi nell’involontario spostamento di dadi nostri o altrui piazzandoli in giro per il tabellone.
Indice di gradimento: 2/5
Decrocher la Lune
Gioco di equilibrio di prossima uscita in cui si devono impilare scale storte e sghembe le une sulle altre in base alle indicazioni date dal dado. Si dovranno piazzare a contatto con una sola scala, con due, o con il vincolo di posizionarla con la sommità che svetti più in alto della attuale struttura. Ogni errore o crollo consegna una lacrima di luna al giocatore in fallo, chi ne avrà di meno al termine della partita è il vincitore. Bello da vedere e interessante da giocare.
Indice di gradimento: 4/5
Un Deux Kroa
Gioco di calcolo e rapidit. Si rivelano in simultanea carte con cui modificare il valore della nostra rana (che parte da zero) o quelle altrui, se decidiamo di dare loro la carta, o il bue (che parte da dieci). Scopo del gioco riuscire a interrompere il gioco nel momento in cui si crede di avere lo stesso valore nella propria pila di carte rana e in quella di carte bue (che non possono mai essere controllate durante il gioco).
Incontrollabile.
Indice di gradimento: 1/5
L’arbre
Nel gioco dovremo terminare per primi i pezzi di albero davanti a noi posizionandoli sull’albero, dapprima i rami, poi le foglie, i boccioli e infine i frutti. Per farlo dovremo giocare le corrispettive carte dalla mano, in combinazione con quelle sulla plancia e utilizzando i poteri speciali dei 4 personaggi. Il gioco è carino ma paga lo scotto di una grafica poco invitante che ricorda un libro di testo delle elementari degli anni ‘60.
Indice di gradimento: 3/5
Sabordage
Gioco dalla grafica cartoonesca in cui dobbiamo creare la nave più lunga. Ad ogni turno possiamo aggiungere un pezzo alla nostra nave a scelta tra 7 pescati casualmente. In segreto indichiamo su una rotella in quale posizione della nostra nave vogliamo metterlo, dopodiché si attivano gli eventuali cannoni che sparano (distruggendo) le parti di nave adiacenti. Effetti vari rendono il gioco caciarone e divertente. Nel suo genere azzeccato.
Indice di gradimento: 3/5
Grazie a chi ha resistito fino a qui! Alla prossima fiera!