Un tanto al chilo

Materiali o gameplay? Forma o contenuto? quanto è giustificata la lamentela per i "brutti materiali" in un gioco da tavolo? Proviamo a darci una risposta. 

Editoriale
Giochi

Dopo una breve introduzione, in molte recensioni, la prima voce che compare è sempre “materiali”. 
Nella Tana dei Goblin, quando si davano le indicazioni di voto per le vecchie recensioni, una delle cinque voci prese in esame era appunto materiali, accanto a meccaniche, regolamento, rigiocabilità e divertimento.
Inoltre sono periodici i topic in cui si parla dei materiali in relazione al prezzo, si brontola per la componentistica non all'altezza del costo (i giochi della Splotter Spellen, Terraforming Mars, Captain Sonar. ecc), o, dall'altra parte, esagerata rispetto al gioco (Splendor, Onitama, ecc) e quindi troppo costosa.

Ma quanto davvero sono importanti i materiali in un gioco? Cerchiamo di analizzarne i vari aspetti e conseguenze. 

Immedesimazione

Ne abbiamo già parlato in un altro editoriale in particolare al punto “B”. Materiali evocativi, miniature, disegni artistici, tutte queste cose contribuiscono a una maggiore immedesimazione nel gioco, anche se da sole non bastano. Se sei un barbaro che esplora un labirinto, il livello di coinvolgimento sarà maggiore se quella che tieni in mano è una miniatura in una posa dinamica, dipinta, magari attraverso un dungeon tridimensionale comprato su Kickstarter, piuttosto che non un cartoncino quadrato con su scritto “barbaro” mosso su un dungeon scarabocchiato sul foglio. Magari il gioco è lo stesso, identiche meccaniche e ambientazione, ma la resa finale è decisamente diversa.

Questo quando parliamo del legame con l'ambientazione, per cui i materiali, seguendo questo ragionamento, paiono avere molta più importanza in giochi di tipo american che non german, in cui sono le meccaniche il principale protagonista. E in effetti per un bel po' di tempo è stato così, ma ultimamente le cose stanno cambiando anche dal versante teutonico...

L'occhio vuole la sua parte...

Perché se è vero che le meccaniche sono ciò che più conta per chi apprezza german e simili, l'irruzione di materiali sempre più lussuosi ha da qualche anno preso campo anche in questo settore dell'hobby. A partire probabilmente dal target familiare, in cui magari molti membri della famiglia – non giocatori accaniti – possono essere più attirati dall'aspetto estetico, la cosa si è fatta strada fino ai giochi per gamers e ai party games.
Ecco quindi comparire una grafica sempre meno spartana, per cui dalla originale sciatteria del primo Puerto Rico si passa ai tabelloni di Menzel e alle illustrazioni della Cardouat o comunque di altri illustratori famosi. Si è passati dai semplici cubetti a risorse sagomate, a volte addirittura precolorate; da elementi scenici da tessere bidimensionali a pezzi tridimensionali in plastica. Dai gettoni di Wallace alle fiches di Splendor. Ma anche banalmente dalla scatola vuota o col divisorio a “U” a un tray sagomato in plastica con tutti gli spazi giusti per ordinare il materiale. 
Complice di tutto questo, il crowdfunding, che ha fatto dell'estetica, della plastica e della miniatura un vero e proprio “culto”, che si ripercuote inevitabilmente anche su generi di giochi prima solo sfiorati sotto questo aspetto.

...e il portafogli pure

Tutto questo non è indolore. I materiali più belli costano. A volte tanto. A volte Kickstarter (sempre lui...) regala con un pledge base talmente tanta roba che poi si perde di vista il reale onere produttivo di un comune editore che anticipa tutti i soldi per x copie e che deve metterle sul mercato a un prezzo concorrenziale sperando di venderle. Il paragone è impietoso, ma anche ingiusto. 
Al giocatore rimane sempre il dilemma se preferire un gioco più costoso ma con componenti di lusso, oppure uno più economico ma spartano. Splendor, Onitama, sono due esempi recenti di giochi con componentistica molto curata, che avrebbero pure potuto essere prodotti come tascabili, limando molto sui materiali e sul prezzo. Quale delle due scelte avrebbe pagato di più? Probabilmente viene da pensare che un gioco valido (come lo sono i due sopra) possa vendere anche se costa di più. Ma non è nemmeno vero il contrario: un gioco mediocre potrebbe vendere di più proprio perché ha una componentistica superlativa, magari miniature bellissime... in fondo la Games Workshop ci è campata per anni con questo sistema, no?

Mythic Battles è un perfetto esempio: finché prevedeva pedine in cartone non se lo è filato nessuno. Era un gioco sulla sufficienza, nulla di più. Con miniature spettacolari e una ricca campagna Kickstarter ha fatto milioni di dollari. Ma il gioco è rimasto quello, anzi un po' peggiorato, venendo meno la tattica del movimento su griglia. Un gioco con un gameplay sufficiente che ha sfondato solo grazie ai materiali.

E quando il gioco è bello ma ha materiali brutti?
Terraforming Mars: plancia giocatore
Plancia giocatore

Giochi un tanto al chilo

La tentazione di giudicare il prezzo di un gioco in base a quello che contiene la scatola è probabilmente un sentimento istintivo e molto pragmatico, figlio forse anche dei nostri tempi e della nostra cultura materialistica. 
Ce lo siamo detto che bei materiali fanno la loro parte e questo è assodato. Ma nel nostro metro di giudizio non dovremmo mai scordarci di essere gamers e come tali giudicare anche (soprattutto?) le meccaniche e tutto quello che si portano dietro (bilanciamento, strategie, gameplay, originalità, ecc.). Specie in certe categorie di giochi, è la meccanica che deve funzionare al meglio e i materiali possono essere un plus, ma non la sostanza del nostro giudizio. Ho detto certe categorie, ma secondo me sarebbe bene applicare questo principio anche in modo più esteso, perché un gioco banale o già visto o fallato o macchinoso rimane tale anche con le migliori miniature. 
Cerchiamo quindi di non cadere mai nella tentazione di giudicare una scatola in base al peso, di confondere eleganza con estetica, gameplay con grafica, profondità con plastica.

Puerto Rico e Twilight Struggle hanno dominato la classifica di BoardGameGeek per anni con materiali tutt'altro che spettacolari. Gloomhaven è attualmente primo e ha stand al posto delle miniature, a riprova che quando il gioco (leggi: la sostanza) c'è, i materiali passano in secondo piano. Pandemic Legacy, che è stato primo a sua volta, i materiali te li fa addirittura distruggere. 

Il “quanto dovrebbe costare un gioco” è poi un discorso molto complesso con fattori che esulano dal mero gioco stesso, probabilmente chiaro forse solo agli addetti ai lavori. Noi giocatori possiamo solo sforzarci di dare il giusto peso, in un giudizio, a quella che è la parte materiale della scatola: conta, ma non dovrebbe essere preponderante. Il valore di un gioco non si misura in chili

Commenti

Concordo!!!

A volte i materiali distraggono sul reale "peso" di un gioco.

 

Cerchiamo quindi di non cadere mai nella tentazione di giudicare una scatola in base al peso, di confondere eleganza con estetica, gameplay con grafica, profondità con plastica.

Bisognerebbe che nel proprio account Kickstarter questa frase apparisse in automatico nell’ultima videata  precedente il pledge che si sta selezionando.

Sono sostanzialmente d'accordo con l'articolo.

Amo miniature e ambientazione, ma mai a scapito delle meccaniche.

Occhio però al problema opposto: spesso vengono sottostimati ottimi giochi solo perché hanno un comparto estetico notevole.

Ci vorrebbe più equilibrio da parte di tutti quelli che hanno il pregiudizio (in un senso o nell'altro) facile.

 

 

 

Ciao!

Sono d'accordo con il giudizio complessivo dell'articolo ma condivido altrettanto quanto ben scritto dall'amico diesel, nel suo commento di cui sopra: talvolta, infatti, mi sembra di percepire una sorta di "discriminazione" alla rovescia in cui il valore aggiunto - rappresentato dal materiale di qualità (e di quantità) - viene aprioristicamente giudicato come indice di superficialità.

Preciso che non ho mai sottoscritto alcuna campagna Kickstarter, o Crowfunding, per mia scelta personale; é nella fase di acquisto diretto (leggasi: scatola tra le mani) che il materiale strizza l'occhio e mi tenta. Solitamente, però, arrivo a questo momento dopo aver letto qualche cosa su ciò che intendo acquistare.

Ciao!

Paolo (MPAC71)

La maggior parte di chi partecipa ai vari kickstarter alla fine è un collezionista e quindi punta a prendere il top a livello di materiali, magari nemmeno se ne rende conto, ma lo sanno benissimo gli autori.

Al tempo stesso la quantità di uscite e il ridotto tempo per giocare ti portano volente o nolente ad apprezzare di  piu i materiali (immediati) e meno la profondità, la longevità e l'eleganza delle meccaniche (sepolte sotto ore di gioco).

I giochi più importanti richiedono di essere giocati con costanza e svariate volte per apprezzarne il reale valore, ma è il tempo quello che ti frega. Se vuoi provare le novità (come piace a fare a tutti) non hai il tempo di apprezzare tutte le potenzialità del giocone che hai appena preso e per forza ne apprezzi la superficie, nella quale l'estetica la fa da padrona.

devo dire che se anche sottoscrivo tutto e non a caso ancora non ho mai fatto KS nè ancora mai comperato giochi "pimpati" è vero anche il contrario. Per me l esempio é i castelli di Borgogna: mi infastidisce a tal punto che non sono ancora riuscito a giocarlo.

come sempre "in medio stat virtus"

per gloomhaven però, se il buon isaac mettesse nella nuova campagna un addon che cambia gli standee in miniature vedremmo bazillion of dollars! :X

[witchedwiz]per gloomhaven però, se il buon isaac mettesse nella nuova campagna un addon che cambia gli standee in miniature vedremmo bazillion of dollars! :X 

In tal caso se lo può anche tenere.

D'accordissimo con tutto e con tutti, nel senso che a volte giochi hanno successo immeritatamente solo per materiali ed altri sono discriminati per materiali troppo brutti o troppo sontuosi...

Detto questo, MB gameplay sufficiente NO.

 

Detto questo, MB gameplay sufficiente NO.

Insufficente? :D

Bell'articolo che va a toccare uno degli argomenti di scontro che ho più spesso con alcuni amici. Magari il limite è mio ma non riesco a capire come, a volte, qualcuno possa mettere i materiali al di sopra della meccanica. Mi sono sentito dire che i castelli della borgogna è un bel gioco, ma non ci vorrebbero rigiocare perchè troppo brutto da vedersi, mentre magari titoli più che trascurabili sembrano fighissimi perchè "ha i mostroni fighi". Poi per carità un Burgundy con materiali migliori e una scelta cromatica più accattivante lo preferirei anche io...

Detto questo, MB gameplay sufficiente NO.

Insufficente? :D

Ahahhahaaha!

Beh direi proprio di no, mi pare di avergli dato 9 nella mia recensione ed e piaciuto a tutte le persone a cui l'ho proposto, dal novizio all'amante di giochi astratti!!

Comunque de gustibus...

Ovviamente e' un argomento che spacca la comunita' dei gamers, io ho spesso espresso il mio pensiero sull'argomento.

Sono d'accordo con la sintesi di Agz:

l'extra lusso e' indispensabile per far emergere un gioco medio o mediocre, ma un gioco veramente degno emergera' anche senza

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