Stupito di vederlo in questa top 100, ma Scythe è certamente un ottimo gioco che gradisco molto nonostante il fatto che per caratteristiche non dovrebbe teoricamente essere nelle mie corde
- Genere: ibrido euro/american.
- Target: giocatori abituali.
- Scalabilità: 1-5 (si arriva a 7 con l'espansione Invaders From Afar). Ottimale: 4-7.
- Meccaniche principali: scelte multiple, king of the hill, controllo territorio.
- Meccaniche secondarie: bonus di fine partita, poteri variabili, albero tecnologico, punti vittoria come risorse, risoluzione: giocare carte, corsa.
- Elementi di innovazione/twist: non è l'originalità che ha contribuito al successo di Scythe, ma qualcosa da segnalare c'è. L'elemento corsa, all'interno di un gestionale di questo tipo, non è completamente nuovo, ma qui diviene elemento centrale se non altro perché non è detto che chi chiude la partita sia il vincitore (anche se, facendo due conti, potrebbe facilmente calcolarlo in anticipo). Originale il sistema di sblocco dei cubi sulla plancia, che danno un doppio vantaggio: scontano un effetto e contemporaneamente ne potenziano un altro.
- Longevità e alternative: se piace l'aspetto ibrido euro/american, con una parte di gestione e un'altra di conflitto, si può proseguire sulla strada di Blood Rage, Rising Sun, Ankh, The Lord of The Ice Garden, Cry Havoc, Dune: Imperium – Uprising, ecc.
Commento
Scythe parte da un'ucronia post primo conflitto mondiale, per creare un'Europa in cui giganteschi mech sbuffanti vapore trasportano i contadini a falciare il grano e, occasionalmente, combattono per il controllo di qualche esagono di plancia.
Ha poi attirato anche una fetta (non enorme, per la verità) di giocatori american che volevano provare qualcosa di diverso, ugualmente incerto, ma meno fortunoso, senza rinunciare a materiali e artwork.
Scythe ha fatto centro e ha conquistato un'ampia platea, consolidando la sua posizione con diverse espansioni, tra cui una campagna (The Rise of Fenris).
Il suo gameplay fluido e immediato ha fatto il resto, diffondendo il gioco a macchia d'olio e garantendo una buona permanenza sui tavoli da gioco nel tempo.
I numerosi premi vinti ne hanno rafforzato fama e appetibilità.
Il game design della Stomemaier Games si è rivelato, in diverse occasioni, semplicistico, ruffiano, approssimativo e poco rifinito, ma non si può dire che la sua formula non abbia avuto successo grazie ad altri aspetti produttivi e di marketing e parte di tale successo è dovuto proprio a (e inizia con) Scythe.