Spots dev'essere carinissimo.
Aggiungo First in Flight alla lista dei giochi che utilizzano sensatamente questa meccanica (che di solito non mi piace).
Schadenfreude ovvero “La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo"
Prendendo in prestito la definizione della Goblinpedia, il push your luck (o anche Press-Your-Luck) è quella meccanica in cui “i giocatori devono decidere se incassare il guadagno attuale o rischiarlo tutto per ottenerne uno più grande, in un gioco con una certa dose di casualità o fortuna”.
È una meccanica che conosciamo tutti anche al di fuori dei giochi da tavolo, basti pensare al Black Jack o al 7 e mezzo e a giochi televisivi come Chi vuol essere milionario? e Lascia o Raddoppia?. Ad un alto rischio corrisponde o una grande ricompensa o la totale sconfitta, il tutto comandato dalla fortuna del momento.
Nei giochi da tavolo di solito il push your luck è implementato in modo che la fortuna sia abbastanza controllabile, ma il grado di controllabilità di solito varia in base al peso e al target del gioco.
E perché mi piace tanto questa meccanica?
Andiamo per punti.
1) Al tavolo si crea una tensione positiva nell’attesa del risultato del tiro del dado (o pesca delle carte o del segnalino): il giocatore che sta rischiando è lì che spera in un buon risultato, mentre gli avversari pregano per una disfatta totale. Il risultato positivo ti garantisce una scarica di adrenalina e piacere fisico, mentre la disfatta ci porta al punto successivo...
2) È una meccanica autoassolutoria. Hai rischiato troppo e ti è andata male? Pace, è la sfortuna che ci ha messo lo zampino, non è stata colpa tua che sei andato alla risoluzione un po’ impreparato: anche se ti fossi preparato con i giusti segnalini rilancio, contromisure efficaci o quant’altro preveda il gioco, avresti comunque perso. D’altra parte chi sei tu per combattere contro il fato?
Ma niente di tutto questo può battere il punto seguente, cioè…
3) Schadenfreude! Ero abbastanza sicuro che una cosa del genere esistesse, ma le mie limitate conoscenze in psicologia mi hanno portato a cercare su Google il termine corretto.
Schadenfreude significa “piacere provocato dalla sfortuna (altrui)”. Ecco, niente può battere la soddisfazione della sfiga che si accanisce sui tuoi avversari, il fato avverso che annienta l’incauto giocatore arrivato impreparato alla resa dei conti e meglio ancora se c’era arrivato preparato! (Esiste anche il termine italiano “aticofilia”, ma trovo che il tedesco renda meglio la cattiveria insita nella parola).
Di solito in questa rubrica si sceglie una meccanica ed un solo gioco, ma uno non mi bastava e quindi vi indicherò i giochi che mi diverto ad intavolare. La lista non vuole assolutamente essere esaustiva e vi invito quindi a postate i vostri preferiti nei commenti.
Gioco di corse dove si programma la traiettoria con appositi dadi marcia/sprint/frenata che andranno poi lanciati per vedere se tutto andrà liscio o se subiremo alcune penalità. Abbiamo la possibilità di scegliere come lanciare i dadi: nel modo sicuro, uno alla volta e con la possibilità di fermarsi in qualsiasi momento per evitare di arrivare a tre simboli pericolo, che di solito ci fanno uscire di pista e ci forniscono ulteriori malus; oppure lanciandoli tutti insieme, rischiando molto ma ottenendo dei segnalini focus, che saranno spendibili nella modalità precedente per assicurarsi che un dado abbia il valore desiderato senza essere lanciato. Una buona alternanza delle due modalità ci garantirà di procedere senza grossi intoppi.
Da un sacchetto si estraggono gli ingredienti necessari per creare delle pozioni, stando attenti a non superare un certo valore di quelli bianchi, pena l’esplosione del calderone. Abbiamo sempre la possibilità di fermarci o di rimettere l’ultimo segnalino bianco pescato nel sacchetto, spendendo l’apposita fiaschetta. Il titolo dal target family è molto piacevole da giocare e anche in caso di esplosione utilizza un meccanismo di catch-up che rende il tutto poco frustrante anche in caso di conclamata sfortuna.
Nei panni di mostri dovremo cercare di strappare il controllo di Tokyo agli altri giocatori (mostri anche loro), tirando dadi con vari simboli sulle facce. I simboli ci permetteranno di guadagnare punti vittoria, danneggiare gli avversari, recuperare vite e ottenere energia per comprare potenziamenti. Abbiamo fino a tre lanci per cercare di massimizzare i risultati dei dadi, scegliendo di volta in volta quali rilanciare. Titolo adatto a tutti, consigliato per le serate con gli amici non giocatori.
Partendo da un sottomarino, dei sommozzatori si devono immergere alla ricerca di tesori. Il sottomarino ha una riserva di ossigeno condivisa da tutti i giocatori e più tesori raccogliamo, più ossigeno consumiamo. Ci inoltreremo nelle profondità alla ricerca dei tesori di più valore o ci accontenteremo di quelli che valgono meno? Considerando anche che i ritrovamenti ci rallentano nella risalita, riusciremo a tornare al sottomarino prima della fine dell’ossigeno? Il gioco non mette a disposizione metodi per compensare i tiri dei dadi, che ci indicano di quanto ci possiamo muovere, sta a noi giudicare le possibilità di riuscita. Staremo sempre in tensione per i nostri poveri sommozzatori!
Novelli Robinson Crusoe ci ritroviamo a dover sopravvivere su un’isola deserta, combattendo contro vari pericoli per riuscire a migliorare il nostro mazzo e sconfiggere i pirati nel finale di partita.
Partiamo deboli e con molti malus, ma rischiando carta dopo carta riusciremo a trasformare il nostro mazzo in una macchina da guerra. Il caso non mancherà mai di bastonarci.
Uno dei migliori solitari di sempre.
Ideali per quando siete in fila alle poste, ad aspettare che i figli escano dalla palestra o in qualsiasi attività che preveda una piccola attesa. Sono giochi che generalmente faccio in 2 giocatori e che durano al massimo 5 minuti.
Un classico dei classici di Sid Sackson e insieme a Yahtzee uno dei pilastri fondanti di questa meccanica. Lanciate i vostri 4 dadi, formate delle coppie e salite sulle colonne che hanno come valore la somma delle due coppie di dadi. Attenzione, ad ogni turno potrete salire solo su 3 colonne e nel caso vi ritrovaste a dover salire su una quarta colonna avrete sballato. Il primo che arriva in cima a 3 colonne è il vincitore. Hanno provato anche a dargli un tema montano, dove da bravi alpinisti dobbiamo raggiungere per primi 3 vette: non ci credeva nessuno, ma come scherzo è stato divertente.
Da buoni marziani da film di fantascienza anni '60 dobbiamo rapire umani e bestiame vario, cercando di evitare i carri armati posti a difesa. Il gioco è molto fortunoso e il maggior pregio sta nell’estrema velocità della partita. Ma come ci diceva Tsam qui è perfetto per i più piccoli.
La struttura è simile a Martian Dice, ma qui ogni turno viene rivelata una carta che può cambiare il modo di fare punti o che aggiunge delle sfighe addizionali. Anche qui il maggior pregio è la breve durata. Il maggior difetto di questi ultimi due giochi è che si possono passare alcuni turni di seguito senza avere la possibilità di giocare, cosa alquanto frustrante.
C’è chi smacchia i giaguari e chi fa l’esatto opposto. In Spots dobbiamo completare sei carte dalmata posizionando i dadi sugli spazi vuoti delle carte e i puntini dei dadi saranno le macchie dei cani! Voto 10 solo all’idea del gioco. Per fare questo possiamo scegliere tra 6 tessere azione che ci faranno lanciare un numero variabile di dadi e ottenere segnalini rilancio. Quasi ogni tessera ha un’abilità speciale che ci permetterà di scartare alcuni dadi, cambiarne il valore, rilanciarne altri, scegliere un determinato valore e così via. Le molte combinazioni di tessere possibili al setup rendono il gioco abbastanza vario e divertente.
Con i dadi lanciati dovremo conquistare le carte poste al centro del tavolo, sfruttando le classiche combinazioni di coppia, tris, scale, etc.: i punti si faranno con il valore delle carte e con un set collection finale. La possibilità di essere scalzati dal possesso delle carte rende Roll’n Bump un gioco abbastanza cattivello
Infine ecco una lista di altri titoli che si basano sul push your luck e che meritano di essere provati: Mystic Vale, Port Royal, Oh My Goods!, Kodachi, No Pasaran, Glow, Age of War e Yahtzee.
Con questo è tutto e che Rosario Chiarchiaro possa essere con i vostri avversari.
P.s. Per chi volesse leggere qualcosa sulla Schadenfreude, ma cercando sul vostro motore di ricerca preferito troverete molti altri articoli.
P.p.s. Rosario Chiarchiaro è il protagonista della novella di Pirandello “La patente”, dove il nostro cerca di ottenere un certificato da jettatore. Nell’immagine di copertina dell’articolo vediamo Totò nella magistrale interpretazione della riduzione cinematografica.
Spots dev'essere carinissimo.
Aggiungo First in Flight alla lista dei giochi che utilizzano sensatamente questa meccanica (che di solito non mi piace).
Hai dimenticato Rocketmen che, a mio parere, è tra i migliori e meno conosciuti purtroppo.
Non la amo troppo come meccanica.. nel senso che da amante di gestionali affidarmi al caso è sempre qualcosa contro natura.. ma ogni tanto può dare quel brivido davvero bello.. e dove c'è alea tendono ad esserci grasse risate se il tutto viene preso col giusto spirito.. dei giochi citati ho provato solo rallyman... Quest'anno a Modena.... E l'ho trovato davvero bello.... Anche se meno frenetico di heat e con meccaniche ben diverse, come gioco di corsa, preferisco rallyman a heat.
Non è molto la mia meccanica, ma articolo molto ben scritto.
In King of tokyo è molto interessante e calzante
una delle mie meccaniche preferite: in stone age e coloretto sei costantemente "sotto pressione"; mi piace anche manila anche se la sensazione di push your luck è diversa che negli altri 2 che ho citato
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