Ci sono alcune tipologie di giochi che richiedono, oltre ad un notevole impegno temporale ed economico, una dedizione quasi assoluta nei loro confronti; risultano totalizzanti, talmente vasti da apparire quasi impossibili da padroneggiare, ma una volta affrontati e sviscerati possono dare soddisfazioni enormi.
Alla luce di quanto sopra, i tornei e le leghe competitive rivestono una parte importantissima per la fruizione completa di questi titoli. Del resto, dopo aver passato nottate intere a creare il mazzo perfetto, è il caso di andare a provare sul campo la sua forza e magari vincere qualche trofeo.
Poiché le risorse (soprattutto economiche) dei giocatori sono ben lungi dall’essere infinite, questa lista vuole essere un piccolo vademecum per districarsi in questo labirinto e quindi fornirvi una direzione nelle scelte di investimento, descrivendo a grandi linee meccaniche ed ambientazione.
Prima di iniziare, è necessario spiegare alcuni termini che utilizzerò, riportando anche i due principali acronimi:
- Trading/Collectible Card Games (TCG/CCG): giochi di carte, usualmente competitivi per 2 giocatori, che utilizzano carte vendute in bustine con assortimento casuale oppure in mazzi precostruiti in modo tale da unire l’aspetto ludico a quello collezionistico. In termini profani: figurine con cui giocare. Vengono continuamente espansi con ulteriori set di carte aggiuntive in modo da mantenere sempre fresca la varietà e le possibilità di creazione di nuovi mazzi. L’elemento di rarità collezionistica che questo sistema eredita dai francobolli ha portato anche alla divisione delle carte tra quelle più facili da trovare “le comunacce” a quelle più rare e usualmente più forti “Le Rare/Super Rare/Mitiche”, impattando fortemente sui relativi costi (che possono raggiungere valori imbarazzanti) nel mercato secondario, ossia nel mercato delle carte usate.
- Living Card Game (LCG): Termine coniato dalla Fantasy Flight Games, importante editore americano, per differenziarli dai Trading. Mantengono le stesse caratteristiche dei loro progenitori ma escludendo la parte collezionistica. Abbandonando la casualità dell’assortimento vengono ampliati con set pre-determinati di carte, già nel massimo numero giocabile, di fatto annullando la presenza di un mercato secondario gestito da privati.
Card Pool: La quantità di espansioni che sono state stampate nel tempo, quindi la quantità totale di carte esistenti per il gioco. Più sarà alto il valore numerico più bassa sarà l’accessibilità e la facilità di godersi il gioco a pieno alle prime partite, giorni o mesi di gioco.
Deckbuilding: Prima di iniziare a giocare contro il vostro avversario dovrete prima creare il vostro mazzo. Questo aspetto, uno dei più apprezzati dai giocatori esperti, è fondamentale in questo archetipo di giochi. Si tratta di utilizzare le carte della propria collezione e trovare combinazioni sinergiche tra loro con il fine di creare il mazzo migliore. Usualmente la varietà nel deckbuilding va di pari passo con la profondità del card pool.
Economia/Sistema Economico: In tutti questi giochi ogni carta ha un costo per essere giocata dalla propria mano. Il meccanismo con cui viene gestito dal gioco il pagamento di questi costi di evocazione è denominato sistema economico.
Ringrazio il mio compare di mille battaglie, Gabriele a.k.a. Il Gab, per il prezioso contributo, senza lui la compilazione di questa lista non sarebbe stata possibile
- Trading Card Games -
Magic: The Gathering
Numero Giocatori: 2 (esistono moltissime varianti per giocare fino a 10+ giocatori)
Card Pool Attuale: 10++ con lode e bacio accademico alla francese
“Stappo, Pesco, faccio Branza, Sfeccio, Ancestral, Willa. Hai perso! - ecche!£@*%&!!”
Tipico slang da Magicisti Vintage.
Il nonno di tutti i giochi collezionabili, uno dei miei primi amori ludici. A livello di vendite, numero di giocatori e circuito torneistico è ancora quello più in forma.
Due maghi si affrontano cercando di ridurre i punti vita dell’avversario a zero tramite evocazioni di creature, potenti incantesimi, stregonerie ed effetti istantanei. Ogni giocatore prepara il proprio mazzo prima di iniziare la partita tramite deckbuilding. Tutte le magie hanno un costo, che viene pagato utilizzando delle fonti di mana, le terre, per essere evocate. Turno dopo turno cercheremo di gestire al meglio le nostre risorse e giocare le carte più forti/sinergiche in modo da farci vincere la partita.
Nato nel 1993 dalla mente del game designer Richard Garfield per la Wizards Of The Coast che cercava un gioco rapido e portabile da proporre agli appassionati come riempitivo tra una sessione e l’altra di Dungeons & Dragons. L’enorme successo di questo piccolo gioco lo hanno fatto crescere fino a livelli inimmaginabili al tempo, rendendolo di fatto uno dei giochi moderni più popolari e giocati al mondo.
Su questo gioco ci sarebbero fiumi di inchiostro da utilizzare solo per elencare tutte le varianti, i formati di gioco, probabilmente un'intera recensione solo per spiegare cos’è lo stack (in italiano, pila) e per elencare le strategie di deckbuilding, ma ho deciso di non analizzarle in questa breve descrizione.
Mi limito a un paio di consigli: per impratichirvi con le meccaniche partite dai mazzi precostruiti e sfidate i vostri amici con quelli; potete poi iniziare a costruire i vostri mazzi dal formato Standard, comprendente solo le ultime espansioni. Ultima regola molto importante: all’inizio non scambiate mai carte con altri giocatori più esperti di voi, l’oceano di Magic: The Gathering è vasto ma pieno di squali.
Un grande classico con longevità quasi infinita ed estrema facilità di trovare altri giocatori nella vostra zona.
Force Of Will
Numero Giocatori: 2
Card Pool Attuale: 6
“Ah sì, quel gioco lì, Magic per gli arrapati.”
Cit. Il Gab.
Siamo catapultati in un mondo di procaci eroine, animali antropomorfi, samurai, panda ed eroi, con armi che sfidano le regole della fisica, che se le devono dare a vicenda in pieno stile Manga.
Direttamente dal Sol Levante nel 2015 arriva in Italia questo titolo che prende a piene mani dalle meccaniche di Magic: The Gathering.
Le principali differenze tra i due titoli sono due:
- Force Of Will non ha un'economia casuale, quindi “le terre” non sono mescolate nel mazzo, ma introduce due mazzi di gioco, uno solo di magie giocabili mentre l’altro con solo fonti di mana;
- ogni mazzo inizia con la scelta di un eroe, chiamato Ruler, che ti rappresenta durante la partita ed è in possesso di particolari abilità che danno una direzione alla fase del deckbuilding, rendendo più facile identificare le potenziali sinergie.
Ci sono altre piccole variazioni nel gameplay, ma la struttura base del gioco è molto simile al suo progenitore senza averne l’enorme card pool.
Il gioco è in rapida espansione ed ha già una florida realtà torneistica in Italia.
Yu-Gi-Oh! Trading Card Game
Numero giocatori: 2
Card Pool Attuale: 8,5
“Il mio Drago è più forte del tuo. Ma molto più forte è una Rara Segreta Oro”
Tipico modo per pavoneggiarsi.
Basato su una serie di cartoni animati di gran successo in tutto il mondo, ti fa entrare nei panni di giocatore di Duel Monsters, in cui ogni giocatore acquista e assembla un mazzo con tipi di carte quali mostro, magia e trappola per sconfiggersi a vicenda e vincere il duello.
Ogni giocatore ha ottomila punti vita e chi riesce per primo a portare l’avversario a zero punti vita è il vincitore, come al solito; per fare ciò, si evocano mostri nell'area di gioco per attaccare l’avversario. Una delle parti più innovative, alla data di uscita, è la possibilità di sacrificare i mostri più deboli per evocarne di più forti. Inoltre alcuni effetti di gioco, le carte trappola, vengono giocate coperte, aggiungendo una piccola percentuale di bluff.
Negli anni l’aspetto collezionistico in questo gioco è arrivato a livelli mai raggiunti dai suoi concorrenti con ben quindici diverse tipologie di rarità di carte, da Comune a Rara Parallela fino ad arrivare a Rara Segreta Oro.
Se Magic è il nonno, Yugi è suo figlio. Nato nel 1997 ed in Italia dal 2002 è, con mio grande stupore, ancora vivo e vegeto nonostante l’effetto della licenza del cartone animato sia finito da tempo. Non uno dei miei preferiti, sebbene abbia ancora moltissimi estimatori.
Qui una recensione se ne volete sapere di più.
Gioco di Carte Collezionabili Pokémon
Giocatori: 2
Card Pool Attuale: 7,5
“Ma che è ‘sta roba? Basta carte vi prego... ancora i Pokémon?”
Cit. Me Medesimo.
Non penso devo spiegarvi cosa sono i Pokémon. L’attrattiva di questo brand è ancora presente e forte nei più piccoli, ma non solo.
Siete due allenatori di queste creature immaginarie e vi scontrate l’uno contro l’altro per mandare K.O. l’intero team dell’avversario: utilizzate sapientemente gli attacchi delle vostre bestiole ed avrete vinto la partita.
È sicuramente uno dei più semplici TCG in circolazione.
Ottimo per introdurre i figli o i nipoti nel mondo ludico, altrimenti lasciatelo sullo scaffale.
Qui una recensione se ne volete sapere di più
Final Fantasy: Trading Card Game
Giocatori: 2
Card Pool Attuale: 2
“Sto giocando soltanto da 16 ore di fila, ancora un livello e poi spengo.”
Modo di dire.
Basato sul popolare videogioco, in questo titolo creeremo un mazzo di personaggi dell’universo di Final Fantasy e li manderemo a scontrarsi con quello del nostro avversario per infliggere per primi sette
danni.
Le carte sono divise in tre tipologie:
- Avanguardie: carte che possono attaccare l’avversario o i suoi personaggi.
- Retroguardie: carte che producono Crystal Point (la moneta del gioco) necessari per evocare carte sul campo di battaglia.
- Evocazioni: carte con le più svariate abilità a uso singolo.
La particolarità principale è che ogni carta, può essere utilizzata, scartandola dalla propria mano, come due crystal point, aggiungendo un layer [uno strato di profondità, ndR] in più alla gestione della propria mano. Inoltre nella maggior parte dei casi, negli altri giochi collezionabili, le carte dedicate al sistema economico non hanno altre abilità impattanti: Final Fantasy TCG sovverte questa tradizione, in quanto gran parte delle retroguardie hanno anche diversi utilizzi rispetto alla mera produzione di cristalli.
Regole semplici, interessanti scelte di deckbuilding, card pool ancora basso e alcune idee abbastanza innovative. Se nella vostra zona il gioco viene supportato dategli un'occhiata, potrebbe essere un ottimo introduttivo a questo genere visto che in Italia è ancora allo stato embrionale.
Qui una recensione se ne volete sapere di più.
- Living Card Games -
Android: Netrunner
Giocatori: 2
Card Pool Attuale: Per gli LCG 10
Anno Domini 2012: I server sono connessi… di nuovo.
In un futuro forse non troppo distante e sicuramente non così utopico le mega-corporazioni processano miliardi di crediti ed influenzano la vita, gli usi ed i costumi del mondo progredendo nei loro piani capitalistici. A contrapporsi a loro ci sono gli Hacker, attivisti che rivendono le informazioni rubate per rendere meno orribile la loro vita nei ghetti e nei sobborghi.
Non ci sono i buoni, nessuno scontro epico tra il bene ed il male, solo vinti e vincitori.
Il giocatore della Corporazione deve proteggere i server di sua creazione, avanzando al loro interno le proprie agende, per aggiungerle al proprio pool di agende completate. La Corp vive di bluff, sfruttando le informazioni imperfette del Runner, gioca infatti le proprie carte a faccia in giù con la possibilità di rivelarle in momenti specifici del turno.
Il giocatore Runner, da parte sua, ha solo bisogno di sapere cosa la Corp stia programmando, quindi dovrà cercare di accedere alle informazioni contenute nei server prima che queste diventino irreperibili o troppo difficili da rubare.
I giocatori sono chiamati a giocare in modo completamente diverso ed asincrono.
Il gioco è geniale e, soprattutto, unico: non ci sono altri LCG con meccaniche ed incastri paragonabili a Android Netrunner, che ha nell’asimmetria tra le due entità il proprio punto di forza. Non è un gioco di facile approccio, e richiede dedizione ed investimento per risultare pienamente soddisfacente.
Ma cos’è, per me, Netrunner?
Netrunner è un gioco sul tempo , le scelte del gioco sono semplici ed a volte intuitive, ma il substrato cronologico permea tutta l’esperienza ludica.
Cerco di spiegarmi meglio.
Per chi avesse mai giocato a Go, la nozione di Sen-te (先手), dovrebbe essere sufficiente a spiegare cosa intendo. Per sen-te, o “Iniziativa”, nel gioco del Go si intende una mossa che induce l’avversario ad una mossa di risposta; è usuale dire che chi mantiene il sen-te più a lungo vincerà la partita, poiché è il forzare l’altro giocatore a fare mosse difensive o prevedibili.
Questi sono i cardini di Android Netrunner: la prevedibilità e la forzatura.
Portare l’avversario a credere qualcosa che non c’è o farlo sviare da tale certezza con poche azioni o addirittura solo con atteggiamenti. Entrambi i giocatori danzano alla stessa musica ma ognuno cerca di convincere l’altro che il proprio ballo è quello corretto.
Il Runner e la Corp devono cogliere l’attimo giusto per affondare i loro colpi, per sfruttare le debolezze che in quel momento sono percepibili, molto spesso un solo click può fare la differenza tra una vittoria ed una sconfitta.
Il Trono di Spade: Il Gioco di Carte - Seconda Edizione
Giocatori: da 2 a 6
Card Pool Attuale: Per gli LCG 5
“Ma che bel personaggio, mi piace proprio”
Cit. Tutti
“Peccato, l’ho ucciso”
Cit. G.R.R. Martin
“Ti odio maledetto mangiahamburger!”
Cit. Tutti
Ambientato nelle famose terre di Westeros dei romanzi di George R.R. Martin, questo titolo permette ai giocatori di immedesimarsi negli scontri di potere tra le grandi casate di quel celebre mondo fantasy.
I giocatori possiedono un mazzo personalizzato pre-partita che contiene una o più casate di Westeros. I mazzi sono in realtà due, in quanto a quello menzionato sopra si aggiunge un altro mazzo trame, composto solitamente da sette carte che è da considerarsi il motore del gioco.
Ad ogni turno infatti i giocatori selezionano una tra le trame a loro disposizione che determinerà il quantitativo di oro a loro disposizione, la loro iniziativa e la loro efficacia. I giocatori potranno poi schierare le loro forze, sfidarsi e contendersi il predominio.
Il gioco è una corsa ad accumulare per primi quindici punti di potere per la propria casata.
Il gioco non è di particolare difficoltà di approccio: se si prevede un cospicuo investimento iniziale (tre Core Set) ci si può facilmente gettare nel paradiso del deckbuilding più sfrenato dopo poche partite all’attivo, nonostante la pochezza del card pool. Per poter tuttavia padroneggiare gli schemi della lotta al trono saranno necessarie moltissime ore e tanti neuroni.
I tempi morti sono limitati perché il turno è giocato a fasi alternate, per cui i giocatori hanno pochi momenti di sosta, questo però non pregiudica la presenza di molte decisioni importanti: sono rarissime le occasioni in cui i mazzi girano in auto-pilota.
Una nota sull’economia del gioco: l’oro non si mantiene tra turno e turno, a meno di eccezioni, e quindi non c’è una sensazione di crescita tra turno e turno, se non da quanti elementi sono rimasti dai turni precedenti. Il gioco presenta inoltre effetti di grande impatto (per esempio "Uccidi tutti i personaggi", "Guadagna 4-5 potere con una carta" e così via) ma tutto sommato sono quelli che rendono il tema che permea i libri e la serie TV: la fragilità.
I giocatori si destreggiano tra equilibri precari, che li portano a fare delle scelte anche estreme. Si tratta un gioco di coperte corte, dove è molto difficile riuscire a ripararsi completamente da tutti gli spifferi freddi.
Ashes: La rinascita dei Phoenixborn
Giocatori: da 2 a 4
Card Pool Attuale: Per gli LCG 4
“Quando la nebbia si avvicina, iniziano le urla.”
Fuori dalla nebbia
Ogni giocatore controlla un Eroe, chiamato Phoenixborn, utilizzando un mazzo di trenta carte e dieci dadi che servono come risorse magiche e hanno poteri peculiari. Ogni eroe può essere attaccato e ha un certo numero di punti di vita, il vincitore sarà colui che riuscirà ad uccidere il Phoenixborn avversario. Il gioco si svolge in una serie di round, utilizzando i propri dadi per eseguire varie azioni: giocare carte, attivare quelle già presenti nell'area di gioco o attaccare unità nemiche oppure il Phoenixborn avversario.
La veste grafica è eccezionale, a mio avviso ad oggi la migliore in commercio tra i LCG/TCG.
Il gameplay ha alcune caratteristiche molto delineate: il gioco è lento, soprattutto nei turni iniziali, con la tendenza ad accelerare bruscamente nelle ultime battute e quindi a terminare improvvisamente. Il sistema economico gestito da dadi, che non mi convinceva a fondo, funziona invece abbastanza bene. La scalabilità non è eccezionale: in due gira al meglio, in più giocatori tende ad allungare i tempi della partita ed a diventare più incontrollabile.
Il sistema per gestire il deckbuilding non è particolarmente restrittivo ma, per mantenere coerenza tra il Phoenixborn scelto e il mazzo, le combinazioni di carte sono molto specifiche, come se il design delle carte fosse stato pensato a compartimenti stagni, quindi limita la fantasia e le scelte di costruzione mazzo in maniera fin troppo accentuata per i miei gusti.
Si tratta del meno personalizzabile tra i titoli che vi propongo, adatto a chi vuole una esperienza più paragonabile ad un gioco da tavolo in quanto c’è minor bisogno di impegnarsi nel deckbulding e ha dei tempi di gioco più lunghi rispetto agli altri titoli di questa lista.
Qui una recensione se ne volete sapere di più.
Star Wars: Il gioco di carte
Giocatori: 2 per la scatola base, con l’espansione
The Balance of the Force si può giocare fino a 4.
Card Pool Attuale: Per gli LCG 9
“Se nel tuo mazzo c’è un Ewok sappi che mi alzo e me ne vado.”
Cit. Me Medesimo.
E poteva mancare un gioco collezionabile su Star Wars? Che domande, assolutamente no.
Gioco asimmetrico, ambientato nell’unica trilogia filmica esistente basata sull’universo di Star Wars in cui si scontrano la feccia ribelle (con le fazioni degli Jedi, dall'Alleanza dei Ribelli e dei Contrabbandieri & Spie) ed il glorioso e giusto Impero (con le fazioni Sith, degli Imperiali e della Feccia & Cattivi). Si è capito da che parte sto?
I ribelli vincono se riescono a distruggere tre carte Obiettivo del Lato Oscuro, mentre l’Impero deve far arrivare a dodici il segnalino della Morte Nera.
Le meccaniche, rispetto al genere, erano innovative (sopratutto nel sistema di combattimento denominato Edge Combat), nella gestione delle risorse e nell’attivazione dei personaggi. Il sistema di creazione del proprio mazzo invece è un po' limitante: in questo gioco ogni carta obiettivo è collegata ad altre cinque che vanno a formare il tuo mazzo di gioco, quindi scegliendo come minimo dieci obiettivi avrai un mazzo di cinquanta carte con cui giocare. Se questo sistema rende molto accessibile il deckbuilding, non essendo basato su design di singola carta ma su blocchi di carte, conseguentemente limita le scelte e le possibili interazioni.
Qui una recensione se ne volete sapere di più
Arkham Horror: Il Gioco di Carte
Giocatori: 2 per la scatola base, aggiungendo un altra copia arriva fino a 4 giocatori.
Card Pool Attuale: Per gli LCG 2
“Si dice che ad Ulthar, che si trova al di là del fiume Skai, nessuno può uccidere un gatto, e io non stento a crederci, mentre guardo l'animale che sta facendo le fusa davanti al caminetto.”
Cit. H.P. Lovecraft
E finiamo con l’ultimo arrivato nel mondo dei Living Card Game, sempre a marchio Fantasy Flight Games.
Il gioco è un cooperativo puro in cui, nella scatola base, fino a due giocatori vestiranno i panni di un investigatore dell’occulto. Il mazzo di gioco, formato da trenta carte, rappresenta l’equipaggiamento, le abilità e le azioni speciali di quell’investigatore e viene utilizzato per affrontare indagini nel mondo ideato da Lovecraft.
Infatti una delle caratteristiche peculiari di questo gioco è la struttura ad avventure concatenate in forma di campagna, dove ogni scenario si modificherà in base ai successi o fallimenti di quelli precedenti. Questo sistema innovativo, nel mondo dei giochi di carte collezionabili, aumenta esponenzialmente l’immersione tematica ed il coinvolgimento ma d’altra parte abbassa la longevità richiedendo il continuo acquisto di espansioni, non solo per aumentare il card pool, ma sopratutto per mantenere vivo l’interesse verso il gioco grazie a nuovi scenari e campagne.
Consigliato a chi è intrigato dalla natura non competitiva in un gioco di carte ed a chi fa dell’immersione nel tema uno dei punti più importanti per giudicare un gioco. A patto di non farvi spaventare dal pensiero di dover acquistare spesso un’espansione per mantenere il gioco stimolante.